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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 103 del 30 luglio 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1035 del 28 luglio 2021

Rete degli Empori della Solidarietà di cui alla L.R. 26 maggio 2011, n. 11. Criteri di presentazione progettualità e selezione delle domande di contributo per l'annualità 2021-2022.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approvano i criteri di selezione per la programmazione 2021/2022 degli Empori della solidarietà di cui alla L.R. 26 maggio 2011, n. 11.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto ha inteso valorizzare e promuovere la redistribuzione delle eccedenze alimentari già dalla L.R. n. 11 del 26 maggio 2011 con cui tale attività è stata riconosciuta formalmente tra gli interventi per combattere la povertà ed il disagio sociale.

Con DGR n. 1166/2013 è stato approvato il programma di interventi per la promozione delle attività di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari, prevedendo la realizzazione di realtà denominate “Empori della Solidarietà”, gestite da soggetti privati del Terzo Settore dove persone in difficoltà economica possono reperire beni di prima necessità e beneficiare anche di progetti di accompagnamento personalizzati.

Successivamente con DDR n. 11/2017 sono state approvate specifiche Linee Guida in cui si sono precisati oltre ai riferimenti normativi, anche le modalità di gestione, strumenti operativi e indicazioni sull’approvvigionamento.

Nel corso delle ultime annualità, la rete degli Empori della Solidarietà ha visto numerose trasformazioni di carattere metodologico per far fronte ai profondi mutamenti sociali ed economici in corso nel territorio. Con DGR n. 1414/2019, ad esempio, si è  proceduto alla distinzione fra Emporio Diretto (che funziona come un piccolo supermercato) ed Emporio Indiretto (che funziona più come magazzino di stoccaggio). Entrambi, pur svolgendo la medesima attività di reperimento, recupero, raccolta e redistribuzione in partenariato con una rete di soggetti, si differenziano nei processi organizzativi e gestionali. Si è inoltre riconosciuto l’importante ruolo degli Empori sia Diretti che Indiretti nel processo di accompagnamento dei beneficiari, tramite progetti e attività  laboratoriali sui temi relativi in particolare all’ educazione alla salute e a stili di vita sani.

Nel 2020 la grave crisi sanitaria ed economica causata dal virus COVID-19 ha profondamente inciso sulle vite di migliaia di famiglie, ponendo in evidenza il fatto che chi era già vulnerabile rischia di scivolare sempre più rapidamente verso la povertà. In tale contesto, la Regione del Veneto ha adottato la DGR n. 443/2020 che, nel realizzare la programmazione 2020-2021, ha inteso rispondere alla necessità delle famiglie bisognose e in forte difficoltà anche a causa della pandemia. Quest’ultima ha fatto emergere, accanto a situazioni di marginalità diffusa già conosciute, nuovi bisogni e nuove vulnerabilità, i cosiddetti “nuovi poveri” o “poveri del COVID -19” , che hanno portato alla sperimentazione di nuove modalità e opportunità per ripensare ai servizi in maniera più innovativa. Sono inoltre state ampliate le funzioni e le spese ammissibili e rimodulate le attività per poter includere anche azioni specifiche per la gestione della grave crisi, ad esempio la spesa a domicilio o l’assegnazione di una tessera straordinaria. Con DGR n. 1372/2020 e DGR n. 1663/2020 si è deciso di integrare ulteriormente il finanziamento agli Empori della Solidarietà per il perdurare delle condizioni di difficoltà nel territorio.

In questo momento storico caratterizzato dall’emergenza sociale determinata dalla pandemia, la rete degli Empori della Solidarietà ha dimostrato di sapersi adattare alle situazioni e ai nuovi bisogni emergenti nel territorio diventando, sempre di più,  anche un luogo di relazione e per l’intercettazione di nuove vulnerabilità. Il monitoraggio intermedio dell’annualità 2020-2021 ha infatti fotografato una realtà che ha consentito di confermare come l’Emporio sia diventato un fondamentale punto di riferimento nel territorio proprio durante un contesto con problematicità così ampie e complesse. Nei mesi della pandemia infatti, il 76,5% degli Empori Diretti ha mantenuto aperto il market, il restante 23,5% ha provveduto comunque tramite la spesa a domicilio, che è diventata un modus operandi di grande impatto ed efficacia soprattutto per gli anziani soli o per chi non era in grado di muoversi da casa. Si sono rafforzati i legami con le altre associazioni del territorio, soprattutto con i servizi sociali dei comuni ma anche con la Protezione Civile e la Croce Rossa, in un lavoro congiunto di rete per meglio ottimizzare gli aiuti e cercare di raggiungere il maggior numero possibile di persone in stato di bisogno. Nel complesso, l’aumento di persone che si è rivolto all’Emporio è stato stimato in un +27% rispetto ai dati delle mensilità pre-COVID-19. Uno sforzo notevole è stato quello dei volontari: non tutti sono stati operativi durante il lockdown, in particolare gli over 65, ma a questa criticità si è fatto fronte con un ingresso massivo di volontariato proveniente dalle fasce più giovani, che fa capire come i giovani siano stati spesso trainanti nei momenti più bui della pandemia. Le conseguenze sociali ed economiche di quest’ultima saranno ancora lunghe: l’ISTAT ha stimato nel rapporto di Marzo 2021, come l’incremento della povertà assoluta sia maggiore nel Nord Italia (fortemente colpito dalla crisi pandemica) con una crescita dal 5,8% del 2019 al 7,6% del 2020; inoltre il calo dei consumi raggiunge cifre record, con le famiglie numerose o monogenitore come target più penalizzato. In questo quadro si inserisce purtroppo come ovvia conseguenza della crisi economica anche il dramma della povertà alimentare, stimata come l’impossibilità a permettersi almeno un pasto proteico decente ogni due giorni, che si manifesta nella riduzione della quantità e qualità del cibo da consumare.

Secondo poi le stime di Save the Children e il monitoraggio dei suoi “Punti Luce” sparsi nel territorio, anche la chiusura delle mense ha avuto un effetto devastante nei confronti di tantissimi bambini che hanno perso l’unico pasto decente della giornata, anche come avvicinamento all’educazione alimentare per evitare il “junk food” (cibo spazzatura). Povertà alimentare significa anche cattiva alimentazione e malnutrizione.

Al contempo, i dati dello spreco alimentare sono allarmanti. L’UNEP, nel rapporto “Food Waste Index” pubblicato a Marzo 2021, stima come in Italia lo spreco alimentare si attesti sui 67 kg pro-capite annui, facendo capire come sia evidente la disuguaglianza nella distribuzione delle risorse e nell’accesso da parte di persone vulnerabili. A questo proposito i dati raccolti dalla programmazione degli Empori 2019-2020 sono incoraggianti. La rete degli Empori regionali si è ampliata, raggiungendo attualmente 26 soggetti dislocati in 6 province del Veneto (10 a Verona, 6 a Venezia, 4 a Treviso, 2 a Vicenza, 2 a Rovigo, 2 a Padova), segno inconfutabile del sempre maggiore interesse che viene posto nei confronti delle tematiche legate allo spreco e al lavoro di rete e di welfare generativo. A fine 2020 sono stati quasi più di 1000 i partenariati attivati e più di 67.506 quintali di eccedenze raccolte dagli Empori regionali che hanno quindi contribuito alla riduzione dello spreco. Si ricorda a questo proposito il rapporto di collaborazione che  si è instaurato con l’ARPAV, che partecipa ai tavoli di coordinamento della rete.

Il progetto degli Empori si conferma dunque come un modello gestionale di forte interazione; gli Empori regionali fanno rete fra di loro e fanno rete con altri attori/servizi presenti nel territorio, si pensi solo, ad esempio, alla collaborazione con i servizi sociali territoriali per l’inserimento di volontari R.I.A e alle politiche attive del lavoro. L’ultimo esempio in questo senso è la collaborazione con Veneto Lavoro per quanto riguarda l’inserimento degli Empori della Solidarietà nella piattaforma informatica SILS (Sistema Informativo Lavoro Sociale), un portale in fase di costruzione che ha lo scopo di disporre di una compiuta conoscenza dei bisogni sociali e delle prestazioni erogate, e che fornirà anche preziosi dati di monitoraggio relativi alle quantità di eccedenze alimentari raccolte e redistribuite nel territorio, consentendo inoltre ai centri per l’impiego e agli Empori di dialogare fra loro. Inoltre, è importante citare anche l’avvio di una collaborazione con la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria per quanto riguarda i portali regionali di ristorazione collettiva sociale e il portale “Ecce Cibus”, per creare sinergie che permettano di raggiungere i cittadini in difficoltà.

Tutto ciò premesso, tenuto conto di quanto rilevato, si intende destinare nuove risorse per rafforzare l’attività degli Empori, promuovendo una loro più stretta alleanza con le reti nel territorio inserite all’interno dell’ Ambito Territoriale Sociale (servizi sociali, comuni, Terzo Settore etc..) affinché  essi diventino sempre più un punto di riferimento nel sistema integrato degli interventi. Si ricorda inoltre che le attività degli Empori regionali devono essere inserite nel Piano di Zona.

I soggetti interessati, (sia quelli inseriti già nella rete che quelli esterni) dovranno presentare, entro 20 giorni dalla data di pubblicazione nel BUR del presente atto, una progettualità seguendo i criteri indicati nell’Allegato A, parte integrante e necessaria del presente atto. A seguito di istruttoria verrà pubblicata nell’atto di impegno una graduatoria per l’inserimento nella rete di nuovi gestori, a valenza biennale, contenente l’elenco dei soggetti le cui progettualità sono risultate idonee, il cui scorrimento sarà effettuato in base alle risorse messe a disposizione.

Il periodo di ammissibilità delle spese relativo alla presente annualità ha come data iniziale il 1 settembre 2021 dietro comunicazione di avvio/prosecuzione delle attività, fino al 31 agosto 2022, salvo eventuali proroghe che saranno adottate con atto  del Direttore U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale.

Per quanto sopra esposto si determina in euro 900.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, di natura non commerciali, per le attività della rete Empori della Solidarietà per l’annualità 2021-2022, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico del capitolo 103383 “Fondo nazionale per le politiche sociali – interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale – trasferimenti correnti (art. 20, L.08/11/2000, n. 328 – art. 80, C. 17, L. 23/12/2000, n. 388” del Bilancio regionale di previsione 2021-2023. Con il medesimo atto verranno definiti i contributi da assegnare a ciascun Emporio Solidale tenendo conto quanto previsto nell’Allegato A, e le modalità di monitoraggio intermedio e di rendicontazione finale.

A tal riguardo si da atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza e che il suddetto ammontare è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo nazionale per le politiche sociali, con copertura della obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata n. 1839/2021 di complessivi euro 28.259.385,81, disposto con DDR n. 45 del 14/04/2021, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI gli artt.20 della L. 328/2000 e 80 della L. 388/2000;

VISTA la L. 166/2016;

VISTO il D.Lgs. n. 126/2014 integrativo e correttivo del D.Lgs. n. 118/2011;

VISTO il Regolamento regionale n. 1/2016;

VISTI gli artt. 42 e 44 della L.R. 29 novembre 2001, n. 39;

VISTA la L.R. 26 maggio 2011, n. 11;

VISTO l’art. 2 co. 2 della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

VISTA la L.R. 29 dicembre 2020, n. 41 avente ad oggetto “Bilancio di previsione 2021 2023”;

VISTE le DGR n. 1166/2013, n. 1862/2016, n. 1414/2019, n. 443/2020, n. 1372/2020, n. 1663/2020 e n. 30/2021;

VISTI i DDR n. 11/2017, n. 31/2019, n. 29/2020 e 45/2021;

VISTI gli atti normativi relativi all’emergenza epidemiologica da COVID-19

delibera

  1. di approvare il contenuto dell’Allegato A, parte integrante ed essenziale del presente atto, in cui sono indicati in particolare i criteri per la presentazione delle progettualità. Per le nuove progettualità verrà formata una graduatoria a validità biennale di soggetti interessati alla gestione delle attività dell’Emporio, il cui scorrimento sarà  effettuato in base alle risorse messe a disposizione;
     
  2. di determinare in Euro 900.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per la realizzazione delle progettualità per l’annualità 2021-2022, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione Sociale entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico del capitolo 103383 “Fondo nazionale per le politiche sociali – interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale – trasferimenti correnti (art. 20, L.08/11/2000, n. 328 – art. 80, C. 17, L. 23/12/2000, n. 388) del Bilancio regionale di previsione 2021-2023, esercizio 2021. Con il medesimo atto verranno definiti i contributi da assegnare a ciascun Emporio Solidale, secondo quanto previsto nell’Allegato A, oltre alle modalità di monitoraggio, verifica intermedia e rendicontazione finale;
     
  3. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali , a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
     
  4. di dare atto che l’ammontare di euro 900.000,00 è finanziato con trasferimenti statali dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, con copertura della obbligazione assicurata dall’accertamento in entrata n. 1839/2021 di complessivi euro 28.259.385,81, disposto con DDR n. 45 del 14/04/2021, ai sensi dell’art. 53 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i. a valere sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – risorse indistinte (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 – art. 80, co. 17, L. 23.12.2000, n. 388)”;
     
  5. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non ha natura di debito commerciale;
     
  6. di incaricare il Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione Sociale dell’esecuzione del presente atto;
     
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, co.1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
     
  8. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
     
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1035_21_AllegatoA_454175.pdf

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