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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 76 del 08 giugno 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 697 del 31 maggio 2021

Piano Annuale di Formazione Iniziale. Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Regione Veneto 2014-2020 Asse 3 - Istruzione e Formazione - Priorità 10.i - Obiettivo Specifico 10. Percorsi triennali di istruzione e formazione professionale di cui al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226. Approvazione dell'Avviso pubblico e della Direttiva per la presentazione di progetti per interventi formativi di terzo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia. Anno Formativo 2021/2022. L. 28/3/2003, n. 53.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Regione Veneto 2014-2020, a valere sull’Asse 3 - Istruzione e Formazione, l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti di formazione iniziale, nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, limitatamente ai corsi di terzo anno finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2021/2022. Il provvedimento viene emanato in conformità alla DGR n. 1332 del 16 settembre 2020, come ridefinita con la DGR n. 241 del 9 marzo 2021 relativa all’attuazione degli interventi sul Piano di Sviluppo e Coesione (art. 44 della legge n. 58/2019) a seguito dell’Accordo tra la Regione del Veneto e il Ministro per il Sud e la coesione territoriale (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020) le cui risorse sono destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Il clima economico e sociale sfavorevole ai giovani può scoraggiare non solo la ricerca del lavoro, ma anche l’impegno nell’istruzione e formazione. Le scelte di investimento in istruzione sono fortemente legate alla congiuntura economica famigliare: questa correlazione, soprattutto nell’attuale contesto di crisi diffusa, comporta l’esigenza di mantenere elevato il presidio sulle politiche di contrasto alla dispersione scolastica, che hanno condotto in questi anni a risultati importanti.

L’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), realizzata attraverso i Centri di Formazione Professionale (CFP) accreditati (ora Scuole della Formazione Professionale) che coinvolge ogni anno in Veneto circa 20.000 minori, ha svolto in questi anni un ruolo fondamentale nell’innalzamento complessivo della qualità dell’istruzione secondaria e nel contenimento degli abbandoni scolastici prematuri, il cui tasso in Veneto si assesta su parametri vicini agli obiettivi fissati dall’Unione Europea.

Questo risultato appare fortemente correlato al ruolo tenuto dal sistema regionale di IeFP nell’ambito dell’offerta complessiva di istruzione e formazione nel Veneto, ruolo che è bene confermare e migliorare sotto il profilo della rispondenza della domanda di lavoro.

Le dimensioni e l’importanza che l’IeFP assume tra le politiche regionali per l’istruzione, trovano espressione nella legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto” e s.m.i., configurato come un sistema unitario costituito dal sottosistema dell’istruzione e dal sottosistema dell’IeFP.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione, riunificato in un unico piano a seguito dell’adozione dell’art. 44 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, coerentemente alle disposizioni di cui al Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare degli artt. 241 e 242 che hanno recepito il principio di flessibilità di utilizzo dei fondi strutturali.

Il comma 6 del citato art. 242 ha previsto inoltre la stipula di uno specifico Accordo tra le Amministrazioni interessate ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale.

A seguito di tale Accordo tra la Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020, sulla base dello schema approvato con la DGR n. 786 del 23 giugno 2020, è stata adottata la Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020 che ha assegnato alla Regione del Veneto risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014/2020, per complessivi Euro 247,80 ml, dei quali 113,80 ml derivanti dalla riprogrammazione del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) e 134,00 ml dal POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), da destinarsi al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo rivolte a garantire la prosecuzione  dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.

Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del POR FSE Veneto 2014-2020 e attua le priorità di programmazione previste dall’Obiettivo Tematico 10 Priorità di investimento 10.i Obiettivo specifico 10. L’attività rientra nella riprogrammazione esposta nella DGR n. 1332 del 16/09/2020, come ridefinita con la recente DGR n. 241 del 09/03/2021, ove viene ricompresa nell’area tematica 9 del Piano di Sviluppo e Coesione.

Nelle more dell’adozione delle disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione e delle relative linee guida per la gestione e il controllo delle misure previste di cui alle citate DDGR n. 1332/2020 e DGR n. 241/2021 in continuità con la programmazione 2014-2020 del FSE, le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella  seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

In adesione all’Avviso oggetto del presente provvedimento possono essere presentati esclusivamente progetti-quadro per la realizzazione di interventi formativi di terzo anno in prosecuzione dei percorsi triennali di istruzione e formazione avviati nell’Anno Formativo (A.F.) 2019/2020.

Tali interventi devono avere una durata di 990 ore ed essere finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale inquadrabile nel terzo livello EQF (quadro europeo delle qualifiche) individuato dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 23 aprile 2008.

Va evidenziato che la Regione del Veneto realizzerà nell’A.F. 2021/2022 percorsi triennali finalizzati al conseguimento di qualifiche previste dal nuovo Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali,  stipulato in Conferenza Stato-Regioni tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano,  repertorio Atti n. 155/CSR del 1° agosto 2019.

Tale novità riguarderà tuttavia i primi e secondi anni dei percorsi triennali e i quarti anni per il conseguimento del diploma professionale, mentre i terzi anni nell’A.F. 2021/2022 saranno portati a realizzazione con le competenze/abilità e conoscenze previste dal citato Repertorio 2011.

Si precisa che le attività di formazione iniziale sono finanziate dalla Regione del Veneto attraverso l’applicazione di Unità di Costo Standard (UCS), riferite alla DGR n. 671 del 28/04/2015 di approvazione del documento che definisce le UCS da utilizzare per la programmazione e la gestione delle attività finanziate dal FSE per il periodo 2014-2020.

Non si deve inoltre ignorare la peculiare situazione conseguente l’emergenza pandemica da Covid-19 che sta creando situazioni inedite e, contestualmente, obbligando a soluzioni, anche organizzative e didattiche innovative e sperimentali, che tuttavia diventeranno patrimonio della nuova programmazione e della didattica in generale.

A titolo di esempio si evidenzia lo sviluppo delle modalità della didattica on line, dei project work, di forme di lavoro innovative nell’apprendistato; contestualmente sono emerse criticità come il digital divide, forme di dispersione potenziali, etc, cui la Regione del Veneto, anche con risorse aggiuntive, ha cercato e cerca di risolvere con una stretta collaborazione con le istituzioni formative, anche rivedendo alcuni parametri in termini di efficacia degli interventi.

Vista la peculiare situazione creatasi con la pandemia in corso, preso atto della riprogrammazione del numero minimo di allievi previsto per le classi dell’A.F. 2020/2021 disposta con il Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione n. 702 del 09/09/2020 “Indicazioni operative per l’avvio in sicurezza delle attività formative delle Scuole della Formazione Professionale del Veneto per l’anno scolastico 2020/2021”, si ritiene opportuno per l’A.F. 2021/2022 definire il numero minimo di allievi per autorizzare l’avvio dei corsi di terzo anno nei termini previsti dal punto 6.a. - Numero minimo di destinatari all’avvio e alla conclusione - della Direttiva di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nonché adeguare di conseguenza il numero minimo degli allievi formati per la rendicontazione nei termini precisati nel già citato punto 6.a..

Si rende inoltre possibile presentare progetti per il riconoscimento di interventi formativi ammissibili ma non finanziabili, per i quali l’Ente beneficiario richieda la realizzazione ai sensi dell’art. 1, comma 3, lett. b) della legge regionale n. 8/2017 e s.m.i., senza oneri finanziari a carico della Regione.

I progetti relativi a detti interventi devono essere oggetto di apposita domanda, al fine di una specifica e distinta valutazione ed approvazione, e presentare un piano finanziario a zero risorse.

Ciò premesso, si propone all’approvazione della Giunta regionale:

  • l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi volti alla realizzazione di percorsi triennali di istruzione e formazione, limitatamente agli interventi di terzo anno delle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, da attuare nell’A.F. 2021/2022 (Allegato A),
  • la Direttiva per la presentazione di progetti formativi (Allegato B),

entrambi parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

Si quantifica provvisoriamente in Euro 26.351.000,00, l’importo delle contribuzioni pubbliche che potranno essere autorizzate con successivi atti del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 26.351.000,00, saranno assunte a valere sul bilancio regionale 2021-2023, approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, secondo la seguente ripartizione:

Capitolo 104227FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)” – Euro 17.000.000,00 dei quali:

  • Euro 16.150.000,00 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro      850.000,00 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;

Capitolo 102371Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti(Dec UE 12/12/2014, N. 9751) - Euro 4.675.500,00;

  • Euro 4.441.725,00 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro    233.775,00 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;

Capitolo 102372Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti(Dec UE 12/12/2014, N. 9751) – Euro 3.272.850,00 dei quali:

  • Euro 3.109.207,50 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro    163.642,50 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;

Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec UE 12/12/2014, n. 9751) – Euro 1.402.650,00;

  • Euro 1.332.517,50 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro      70.132,50 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023.

Il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà modificare le fonti di finanziamento, potendo commutare parzialmente la ripartizione delle risorse di parte FSE e di parte FSC, al fine di assicurare la piena impegnabilità delle azioni previste e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse regionali.

Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico dei Beneficiari” che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il POR FSE 2014/2020, testo poi aggiornato con il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18 settembre 2020 di approvazione della nuova versione del Testo Unico per i Beneficiari del POR FSE 2014-2020.

Il circuito finanziario, che è esposto nella Direttiva, di cui all’Allegato B al presente provvedimento, prevede, in deroga al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi  della DGR n. 670/2015 “Testo Unico dei Beneficiari” ed in conformità al cronoprogramma di spesa sopra esposto, l’erogazione di una quota in conto anticipi pari al 95% del contributo pubblico assegnato, esigibile nell’esercizio 2021, previo avvio delle attività finanziate, su presentazione di apposita polizza fideiussoria a copertura, redatta sul modello regionale di cui al decreto dirigenziale n. 573 del 1° luglio 2009.

Il saldo, pari al residuo 5%, sarà erogato con esigibilità a carico dell’esercizio 2023, previa approvazione della spesa rendicontata con apposito Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

Si evidenzia la mancata previsione di erogazioni a titolo di acconto intermedio, quale ulteriore deroga al Testo Unico.

Con successivo Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione saranno definite nel dettaglio le modalità di erogazione per l’attività in oggetto.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 30/4/2019, n. 34 (c.d. Decreto crescita) convertito in L. 28/6/2019, n. 58 che ha modificato l’art.1, commi da 125 a 129 della L. 4/8/2017, n. 124.

Sono oggetto di specifici provvedimenti gli interventi di primo e secondo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, così come l’attività formativa programmata negli ex CFP provinciali di Treviso (Lancenigo) e Venezia (Chioggia, Marghera e San Donà di Piave).

La presentazione dei progetti da parte degli Organismi di Formazione interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa.

Le domande di presentazione dei progetti e di ammissione al finanziamento, con i relativi allegati, devono avvenire tramite l’applicativo SIU – Sistema Informativo Unificato con le modalità previste dalla Direttiva di cui all’Allegato B al presente provvedimento, pena l’esclusione.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell’obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell’ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell’attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n.541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) 2020/460, di modifica dei Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 che adotta l'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”, del Regolamento (UE) 2020/558, che introduce misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 e, altresì, della
  • la Comunicazione "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19" C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii, che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 8021 final del 29/10/2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 9751 final del 12/12/2014 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia e successive modifiche al POR;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2018) 8658 final del 07/12/2018 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9751 che approva determinati elementi del programma operativ “Regione Veneto – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell’ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • la Comunicazione della Commissione europea “Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
  • la L. 28/3/2003, n. 53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”;
  • l’art. 1, commi 622-624 della L. 27/12/2006, n. 296 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”;
  • il D.Lgs. 15/04/2005, n. 76 “Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53”;
  • il D.Lgs. 17/10/2005, n. 226 “Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53”;
  • il D.Lgs. 31/05/2011, n. 88 e, in particolare, l’art. 4, il quale dispone che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
  • il D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • il Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e, in particolare, l’art. 7, commi 26 e 27, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui al decreto legislativo del 30 luglio 1999, n. 300, art. 24, comma 1, lettera c), ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, art. 61;
  • il Decreto Legge 31/08/2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e, in particolare, l’art. 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, la sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;
  • l’art. 44 del Decreto Legge 30/04/2019, n. 34, convertito nella Legge 28/06/2019, n. 58;
  • l’art. 35 del Decreto Legge 30/04/2019, n. 34 (cd. Decreto crescita) convertito nella Legge 28/06/2019, n. 58, che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n.124/2017;
  • il Decreto Legge 19/05/2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare gli artt. 241 e 242;
  • la Circolare n. 8013 del 31 agosto 2020 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’adozione del “Quadro di riferimento per gli interventi FSE da attuare in risposta al COVID 19”;
  • la Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020 “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Nuove assegnazioni per emergenza Covid ai sensi degli artt. 241 e 242 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 luglio 2020, N. 77. Accordo Regione Veneto – Ministro per il Sud e la coesione territoriale”;
  • il Decreto del Ministero Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”;
  • il Decreto Interministeriale del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 29 novembre 2007 sull’accreditamento delle strutture formative per accedere ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di durata triennale e le correlate “Linee guida per le agenzie formative accreditate ai sensi del Decreto interministeriale del 29/1/2007 (MPI/MLPS) definite in Conferenza delle Regioni in data 14/2/2008;
  • l’Accordo tra Regioni e Province Autonome per l’adozione delle metodologie e degli strumenti condivisi, quale riferimento per l’offerta di istruzione e formazione professionale a livello regionale, siglato in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 25/2/2010;
  • il Decreto Interministeriale 15 giugno 2010 che recepisce l’Accordo 29 aprile 2010 tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno di attuazione 2010-2011 dei percorsi di IeFP, a norma dell’articolo 27, comma 2, del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;
  • l’Accordo tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno di attuazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale a norma dell’articolo 27, comma 2, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, approvato in Conferenza Stato-Regioni il 29 aprile 2010 e recepito con Decreto interministeriale del 15/6/2010;
  • il Decreto Interministeriale 11 novembre 2011 che recepisce l’Accordo 27 luglio 2011 tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di cui al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;
  • il Decreto MIUR 23 aprile 2012 che recepisce l’Accordo 19 gennaio 2012 tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011;
  • il Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e della Formazione n. 2 del 7/2/2019;
  • l’Accordo stipulato in Conferenza Stato-Regioni tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, repertorio Atti n. 155/CSR del 1 agosto 2019;
  • l’Accordo stipulato in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 18 dicembre 2019 n. 19/210/CR10/C9 relativo alla tabella di confluenza tra qualifiche e diplomi professionali e per l’assunzione delle dimensioni personali, sociali, di apprendimento e imprenditoriali nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale;
  • la L.R. n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la L.R. n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la L.R. n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con L.R. n. 15 del 20 aprile 2018;
  • la L.R. n. 39 del 29/12/2020 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2021”;
  • la L.R. n. 40 del 29/12/2020 “Legge di stabilità regionale 2021”;
  • la L.R. n. 41 del 29/12/2020 “Bilancio di previsione 2021-2023”;
  • la DGR n. 1839 del 29/12/2020 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2021-2023”;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 08/01/2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2021-2023”;
  • la DGR n. 30 del 19/01/2021 “Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2021-2023”;
  • la DGR n. 1368 del 30/7/2013 “DGR 2891 del 28.12.2012. Approvazione dei risultati del Tavolo Tecnico per il perfezionamento della qualità nella formazione iniziale e per l’individuazione di linee di indirizzo per la programmazione e organizzazione dell’offerta formativa di percorsi di istruzione e formazione professionale”;
  • la DGR n. 669 del 28/4/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 670 del 28/4/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 671 del 28/4/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard” e s.m.i.;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 786 del 23 giugno 2020 “Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020”;
  • l’Accordo tra Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020;
  • la DGR n. 1332 del 16/09/2020 “Attuazione degli interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione - art. 44 della legge 58/2019 - a seguito dell’Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale - Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020”;
  • la DGR n. 241 del 09/03/2021 “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020” di cui alla DGR n. 786/2020 e individuazione delle azioni del Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE da attuare con le risorse FSC di cui alla DGR n. 1332/2020. Ulteriori determinazioni”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18/09/2020 di approvazione della nuova versione del Testo Unico per i Beneficiari del POR FSE 2014–2020;
  • il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 573 del 01/07/2009 “Approvazione del nuovo schema tipo di garanzia fidejussoria per anticipi acconti e pagamenti intermedi riguardanti le attività formative finanziate con fondi regionali, nazionali o comunitari”;
  • il Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione n. 702 del 09/09/2020 “Indicazioni operative per l’avvio in sicurezza delle attività formative delle Scuole della Formazione Professionale del Veneto per l’anno scolastico 2020/2021”;
  • l’art. 2, comma 2, lettera o) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17 maggio 2016;

delibera

1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di approvare, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 a valere sull’Asse 3 - Istruzione e Formazione, l’Avviso pubblico di cui all’Allegato A, e la relativa Direttiva, di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi volti alla realizzazione di interventi di terzo anno nelle sezioni comparti vari, benessere  ed edilizia, per il conseguimento di una qualifica professionale, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2021/2022;

3. di determinare in Euro 26.351.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione a carico del bilancio regionale 2021-2023, approvato con L.R. 41 del 29/12/2020, secondo la seguente ripartizione:

  • Capitolo 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)” – Euro 17.000.000,00 dei quali:
  • Euro 16.150.000,00 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro      850.000,00 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;
  • Capitolo 102371 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti(Dec UE 12/12/2014, N. 9751) - Euro 4.675.500,00;
  • Euro 4.441.725,00 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro    233.775,00 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;
  • Capitolo 102372 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse III - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti(Dec UE 12/12/2014, N. 9751) – Euro 3.272.850,00 dei quali:
  • Euro 3.109.207,50 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro    163.642,50 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;
  • Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec UE 12/12/2014, N. 9751) – Euro 1.402.650,00;
  • Euro 1.332.517,50 con imputazione contabile a carico del corrente esercizio;
  • Euro      70.132,50 con imputazione contabile a carico dell’esercizio 2023;

4. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata ai sensi del punto 3.6, lett. c, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., in relazione al credito determinato dalla programmazione della correlata spesa;

5. di precisare che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto 4 della DGR n. 670 del 28/04/2015 e s.m.i., possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;

6. di dare atto che, con riferimento agli adempimenti per la gestione e rendicontazione delle attività, sono applicabili le disposizioni contenute nel “Testo Unico dei Beneficiari” approvato con DGR n. 670/2015 e s.m.i., fatte salve le disposizioni riportate nella Direttiva, Allegato B;

7. di fissare il numero minimo di allievi per autorizzare l’avvio dei corsi di terzo anno nei termini previsti dal punto 6.a. Numero minimo di destinatari all’avvio e alla conclusione della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento; di adeguare di conseguenza il numero minimo degli allievi formati per la rendicontazione nei termini precisati nel medesimo punto 6.a;

8. di stabilire che le domande di presentazione dei progetti e di ammissione al finanziamento, con i relativi allegati, devono avvenire tramite l’applicativo SIU – Sistema Informativo Unificato con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B al presente provvedimento;

9. di dare atto che la presentazione dei progetti da parte degli Organismi di Formazione interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa che potranno avvenire sulla base della graduatoria risultante dall’istruttoria di valutazione dei progetti pervenuti, così come effettuata dalla prevista Commissione di valutazione di cui al punto 10;

10. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto;

11. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al DEFR 2021-2032 n. 15.02.03 “Sostenere l'offerta regionale di istruzione e formazione professionale nel contrasto alla dispersione”;

12. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento. In particolare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà modificare le fonti di finanziamento, modificando le ripartizioni di utilizzo tra risorse regionali di cui alla L.R. n. 8/2017 e comunitarie, al fine di assicurare la piena impegnabilità delle azioni previste;

13. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;

14. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_697_21_AllegatoA_449459.pdf
Dgr_697_21_AllegatoB_449459.pdf

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