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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 696 del 31 maggio 2021
Piano Annuale di Formazione Iniziale POR FSE Regione Veneto 2014-2020 e Fondi Regionali di cui alla L.R. n. 8 del 31/03/2017 e s.m.i., dedicati alla cofinanziabilità dei programmi comunitari - Asse 3 Istruzione e Formazione - Priorità 10.i - Obiettivo Specifico 10. Percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale di cui al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226. Approvazione dell'Avviso pubblico e della Direttiva per la presentazione di progetti per interventi formativi di secondo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia. Anno Formativo 2021/2022. L. n. 53 del 28/03/2003.
Il provvedimento approva, nell’ambito del POR FSE Regione Veneto 2014-2020, Asse 3 - Istruzione e Formazione e a valere sulle risorse regionali dedicate alla legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 e s.m.i., l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti di formazione iniziale nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, limitatamente ai corsi di secondo anno finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale, nell’ambito del Piano Annuale di Formazione Iniziale 2021/2022. Viene determinato inoltre l’importo massimo previsto delle conseguenti obbligazioni di spesa. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Il clima economico e sociale sfavorevole ai giovani può scoraggiare non solo la ricerca del lavoro, ma anche l’impegno nell’istruzione e formazione. Le scelte di investimento in istruzione sono fortemente legate alla congiuntura economica famigliare: questa correlazione, soprattutto nell’attuale contesto di crisi diffusa, comporta l’esigenza di mantenere elevato il presidio sulle politiche di contrasto all’abbandono scolastico, che hanno condotto in questi anni a risultati importanti.
L’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), realizzata attraverso i Centri di Formazione Professionale (CFP) accreditati (ora Scuole della Formazione Professionale) che coinvolge ogni anno in Veneto circa 20.000 minori, ha svolto in questi anni un ruolo fondamentale nell’innalzamento complessivo della qualità dell’istruzione secondaria e nel contenimento degli abbandoni scolastici prematuri, il cui tasso in Veneto si assesta su parametri vicini agli obiettivi fissati dall’Unione Europea.
Questo risultato appare fortemente correlato al ruolo tenuto dal sistema regionale di IeFP nell’ambito dell’offerta complessiva di istruzione e formazione nel Veneto, ruolo che è bene confermare e migliorare sotto il profilo della rispondenza della domanda di lavoro.
Le dimensioni e l’importanza che l’IeFP assume tra le politiche regionali per l’istruzione, trovano espressione nella legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto” e s.m.i., configurato come un sistema unitario costituito dal sottosistema dell’istruzione e dal sottosistema dell’IeFP.
Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) Regione Veneto 2014-2020 e attua le priorità di programmazione previste dall’Obiettivo Tematico 10 - Priorità di investimento 10.i - Obiettivo specifico 10.
La copertura finanziaria delle azioni approvate sarà assicurata tramite l’utilizzo delle risorse disponibili di cui alla L.R. n. 8/2017 che confluiranno sul capitolo di spesa 103449 “Azioni regionali per la cofinanziabilità di programmi comunitari – trasferimenti correnti (Artt. 4, 9, L.R. 31/03/2017, n. 8)”, nonché dai fondi pertinenti l’Asse III del POR FSE 2014-2020 - Istruzione e Formazione – Priorità 10.i.
Nello specifico i fondi comunitari di cui al POR FSE 2014-2020 vengono assegnati ad una quota parte del finanziamento dei servizi per il benessere, mentre le risorse regionali sono dedicate proritariamente ai comparti vari e alla sezione edilizia, oltre che alla residua quota del comparto benessere, nei termini numerici di seguito precisati.
Va evidenziato che la Regione del Veneto, ha dato avvio nell’Anno Formativo (A.F.) 2020/2021 alla realizzazione di percorsi triennali finalizzati al conseguimento di qualifiche previste dal nuovo Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, stipulato in Conferenza Stato-Regioni tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, repertorio Atti n. 155/CSR del 1° agosto 2019.
Tale novità riguarderà quindi, nel prossimo A.F. 2021/2022, i primi anni e secondi anni dei percorsi triennali e i quarti anni per il conseguimento del diploma professionale, mentre i terzi anni saranno portati a realizzazione con le competenze/abilità e conoscenze previste dal citato Repertorio 2011.
Non si deve inoltre ignorare la peculiare situazione conseguente l’emergenza pandemica da Covid-19 che sta creando situazioni inedite e, contestualmente, obbligando a soluzioni, anche organizzative e didattiche innovative e sperimentali, che tuttavia diventeranno patrimonio della nuova programmazione e della didattica in generale.
A titolo di esempio si evidenzia lo sviluppo delle modalità della didattica on line, dei project work, di forme di lavoro innovative nell’apprendistato.
Contestualmente sono emerse criticità come il digital divide, forme di dispersione potenziali, etc, cui la Regione del Veneto, anche con risorse aggiuntive, ha cercato e cerca di risolvere con una stretta collaborazione con le istituzioni formative, anche rivendendo alcuni parametri in termini di efficacia degli interventi.
Vista la peculiare situazione creatasi con la evidenza pandemica in corso, preso atto della riprogrammazione del numero minimo allievi previsto per le classi prime dell’A.F. 2020/2021 disposta con il Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione n. 702 del 09/09/2020 “Indicazioni operative per l’avvio in sicurezza delle attività formative delle Scuole della Formazione Professionale del Veneto per l’Anno Scolastico 2020/2021”, si ritiene opportuno per l’A.F. 2021/2022 fissare il numero minimo di allievi per autorizzare l’avvio dei corsi di secondo anno nei termini previsti dal punto 6.a. - Numero minimo di destinatari all’avvio e alla conclusione - della Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nonché adeguare, di conseguenza, il numero minimo degli allievi formati per la rendicontazione nei termini precisati nel già citato punto 6.a..
Si precisa che le attività di formazione iniziale sono finanziate dalla Regione del Veneto attraverso l’applicazione di Unità di Costo Standard (UCS), riferite alla DGR n. 671 del 28/04/2015 di approvazione del documento che definisce le UCS da utilizzare per la programmazione e la gestione delle attività finanziate dal FSE per il periodo 2014-2020.
Si rende inoltre possibile presentare progetti per il riconoscimento di interventi formativi ammissibili ma non finanziabili, per i quali l’Ente beneficiario richieda la realizzazione ai sensi dell’art. 1, comma 3, lett. b) della L.R. n. 8/2017 e s.m.i., senza oneri finanziari a carico della Regione.
I progetti relativi a detti interventi devono essere oggetto di apposita domanda, al fine di una specifica e distinta valutazione ed approvazione, e presentare un piano finanziario a zero risorse.
Ciò premesso, si propone all’approvazione della Giunta regionale:
entrambi parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
Viene quantificato provvisoriamente in Euro 26.438.000,00, l’importo delle contribuzioni pubbliche che potranno essere autorizzate con successivi atti del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.
Il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà modificare le fonti di finanziamento, modificando le ripartizioni di utilizzo tra risorse regionali e comunitarie, al fine di assicurare la piena impegnabilità delle azioni previste.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 26.438.000,00, saranno assunte, nel rispetto delle condizioni di cui sopra, a carico delle dotazioni di cui alla L.R. n. 8/2017 e s.m.i. e del POR FSE Veneto 2014-2020, iscritte nel bilancio regionale di previsione 2021-2023, approvato con L.R. 29/12/2020, n. 41, a valere sui capitoli n. 103449 “Azioni regionali per la cofinanziabilità di programmi comunitari – trasferimenti correnti (Artt. 4, 9, L.R. 31/03/2017, n. 8)”, n. 102371 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 - Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti”, n. 102372 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 3 – Istruzione e Formazione - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti”, n. 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti”, nei seguenti termini:
Esercizio 2021 – Euro 13.342.600,00, dei quali:
Esercizio 2022 – Euro 6.940.200,00, dei quali:
Esercizio 2023 – Euro 6.155.200,00, dei quali:
Si ricorda che con DGR n. 670 del 28/04/2015 è stato approvato il documento “Testo Unico (T.U.) dei Beneficiari” che definisce le principali disposizioni in materia di modalità di selezione, attuazione, erogazione e rendicontazione degli interventi, da utilizzare nei progetti finanziati con il POR FSE 2014/2020, testo poi aggiornato con il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18 settembre 2020.
Inoltre si rappresenta che la gestione finanziaria dei progetti che perverranno in adesione della presente iniziativa potrà prevedere percentuali di erogazione in conti anticipi diverse rispetto alla misura del 40% del contributo assegnato, prevista dal punto D “Aspetti finanziari” - Procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670/2015 “Testo Unico dei Beneficiari - Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i..
Le modalità di erogazione dei contributi assegnati saranno definite nei decreti di impegno da adottarsi dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, fermo restando che tutte le erogazioni in conto anticipo/acconto dovranno essere garantite da apposita polizza fideiussoria redatta secondo il modello regionale di cui al DDR n. 573 del 01/07/2009. In conformità alle disposizioni di cui al T.U. dei Beneficiari non potranno essere accettate fideiussioni emesse da soggetti stranieri che non abbiano una stabile organizzazione nel territorio nazionale.
Il circuito finanziario viene precisato in Direttiva, Allegato B al presente provvedimento.
Con successivo Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione saranno definite nel dettaglio le modalità di erogazione per l’attività in oggetto.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 30/4/2019, n. 34 (c.d. Decreto crescita) convertito in L. 28/6/2019, n. 58 che ha modificato l’art.1, commi da 125 a 129 della L. 4/8/2017, n. 124.
Sono oggetto di specifici provvedimenti gli interventi di primo e terzo anno nelle sezioni comparti vari, benessere ed edilizia, così come l’attività formativa programmata negli ex CFP provinciali di Treviso (Lancenigo) e Venezia (Chioggia, Marghera e San Donà di Piave).
La presentazione dei progetti da parte degli Organismi di Formazione interessati non vincola in alcun modo l’Amministrazione regionale all’approvazione dei progetti e ai conseguenti impegni di spesa.
Le domande di presentazione dei progetti e di ammissione al finanziamento, con i relativi allegati, devono avvenire tramite l’applicativo SIU – Sistema Informativo Unificato con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B al presente provvedimento, pena l’esclusione.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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