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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 433 del 06 aprile 2021
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Restauro 2021: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali.
Il presente provvedimento approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi, per l’anno 2021, per Tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1), e di percorsi di perfezionamento tecnico e specializzazione per operatori (progetti di tipologia 2). Il provvedimento viene emanato in conformità alla DGR n. 1332 del 16 settembre 2020, come ridefinita con la DGR n. 241 del 09/03/2021, relativa all’attuazione degli interventi sul Piano di Sviluppo e Coesione (art. 44 della legge n. 58/2019) a seguito dell'Accordo tra la Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020) le cui risorse sono destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020. La delibera non prevede impegno di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Nell’ultimo anno lo scoppio della pandemia COVID-19 ha determinato cambiamenti radicali nella nostra società e in tutti i settori dell’economia. Anche il mondo dell’arte e della cultura ha subito gli effetti negativi della crisi.
In questo contesto di grande incertezza, caratterizzato da una crisi socio-economica senza precedenti che si protrae tutt’oggi, il settore del restauro risulta essere strategico, perché concorre alla valorizzazione del nostro patrimonio non solo direttamente, ma anche collegandosi ad altri settori oggi in forte crisi, quali quello culturale e turistico.
Appare pertanto evidente l’esigenza di avere un sistema formativo che presenti, in questo settore, figure professionali altamente qualificate e costantemente aggiornate.
In Veneto risultano attivi poco più di 500 restauratori, di cui quasi metà ha più di 50 anni. Sono circa 250 le imprese costituite per la maggior parte da singoli restauratori. Questi dati meritano una riflessione sul versante del futuro della figura del restauratore e sulla sua preparazione professionale.
La conservazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del territorio regionale veneto, che vanta eccellenze riconosciute a livello internazionale, è stata da sempre al centro delle scelte regionali nel contesto di un sistema formativo di eccellenza finalizzato al suo restauro e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sviluppare figure professionali altamente qualificate.
L’esperienza regionale in materia di formazione nel settore del restauro dei beni culturali può certamente definirsi consolidata e frutto di precise scelte programmatiche. Oltre al percorso triennale per l’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali, a partire dal 2017, accogliendo le istanze delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sulla base di un’analisi effettuata a livello regionale sul settore, è stata sviluppata l’attivazione di percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze relative ad attività complementari al restauro o ad altre attività di conservazione sia per i beni immobili che per i beni mobili, supportate anche da studi e ricerche a livello interregionale.
In tal modo la Regione del Veneto ha supportato questo comparto, che genera valore sia in campo formativo e professionale - formando giovani con competenze settoriali specifiche quali, ad esempio, restauro della carta o dei tessuti, di materiali lignei, lapidei e derivati da superfici decorate - oltre che diventare sempre più volano per l’economia locale.
La legge regionale “Legge per la cultura” del 16 maggio 2019, n. 17, che disciplina gli interventi della Regione del Veneto in materia di valorizzazione dei beni culturali e di promozione e organizzazione di attività culturali e di spettacolo, ha tra i suoi principi il riconoscimento della specificità del patrimonio culturale veneto e del territorio e la valorizzazione dell'identità locale.
In questo ambito l’attivazione di un’offerta formativa di nicchia rivolta a giovani che decidono di investire anni nello sviluppo di competenze professionali finalizzate all’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali, rappresenta probabilmente l’elemento più conosciuto e di valore.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Piano Sviluppo e Coesione, riunificato in un unico piano a seguito dell’adozione dell’art. 44 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, coerentemente alle disposizioni di cui al Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare degli artt. 241 e 242 che hanno recepito il principio di flessibilità di utilizzo dei fondi strutturali. Il comma 6 del citato art. 242 ha previsto inoltre la stipula di uno specifico Accordo tra le Amministrazioni interessate ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale.
A seguito di tale Accordo tra Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020, sulla base dello schema approvato con la DGR n. 786 del 23 giugno 2020, è stata adottata la Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020 che ha assegnato alla Regione del Veneto risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014/2020, per complessivi Euro 247,80 ml, dei quali 113,80 ml derivanti dalla riprogrammazione del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) e 134,00 ml dal POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), da destinarsi al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo rivolte a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.
Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del POR FSE Veneto 2014-2020 a sostegno dell'Obiettivo Tematico 8, Priorità di investimento 8.i, Obiettivo specifico 1 e 8.v - Asse 1 Occupabilità, Obiettivo specifico 4. L’attività rientra nella riprogrammazione esposta nella DGR n. 1332 del 16/09/2020, come ridefinita con la recente DGR n. 241 del 09/03/2021, ove viene ricompresa nell’area tematica 9 del Piano di Sviluppo e Coesione.
Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) e s.m.i. per l’ambito della formazione superiore (Tipologia 1) e formazione superiore o continua (Tipologia 2) e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13/02/2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198 del 29/12/2009 e alla DGR n. 2120 del 30/12/2015.
Nelle more dell'adozione delle disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione e delle relative linee guida per la gestione e il controllo delle misure previste di cui alla DGR n. 1332/2020 e alla DGR n. 241/2021 in continuità con la programmazione 2014-2020 del FSE, le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in Legge n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 04/08/2017.
Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, saranno finanziati con le risorse assegnate alla Regione del Veneto sulla base della sopracitata Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020.
Le risorse destinate all’iniziativa sono pari ad Euro 2.600.000,00, a valere sul cap. n. 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)”. Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011 n. 118 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte a valere sul Bilancio regionale approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini massimi:
- Esercizio di imputazione 2021 – Euro 1.820.000,00;
- Esercizio di imputazione 2022 – Euro 650.000,00;
- Esercizio di imputazione 2023 - Euro 130.000,00.
Qualora i tempi di esecuzione dei procedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento ‘Testo Unico dei Beneficiari’ Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, come modificato con successivo Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18/09/2020, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2021, anziché del 40%.
E’ inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2022, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2023.
Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva (Allegato B) per la presentazione dei progetti formativi.
Si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Restauro 2021: sviluppo capacità professionali per interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 31 maggio 2021, pena l’esclusione, attraverso l'apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU).
La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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