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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 16 del 02 febbraio 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1883 del 29 dicembre 2020

Attuazione D.G.R. n. 319 del 24/03/2016 e D.G.R. n. 793 del 27/05/2016. Approvazione degli aggiornamenti al Piano tecnico Veneto BUL e alle Convenzioni operative per lo sviluppo della Banda Ultra Larga in Veneto a valere rispettivamente sul Programma POR FESR 2014-2020 e sul Programma di Sviluppo Rurale FEASR 2014-2020.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva la versione aggiornata del Piano tecnico Veneto BUL che individua i territori regionali destinatari degli interventi di cui all'Accordo di Programma sottoscritto in data 14/04/2016 da Regione del Veneto e Ministero dello Sviluppo Economico per lo sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio veneto. Approva altresì gli addendum alle Convenzioni operative per lo sviluppo della Banda Ultra Larga in Veneto a valere rispettivamente sul Programma POR FESR 2014-2020 e sul Programma di Sviluppo Rurale FEASR 2014-2020, sottoscritte in data in data 27 maggio 2016.

L'Assessore Federico Caner, di concerto con l'Assessore Roberto Marcato, riferisce quanto segue.

L'Agenda Digitale Europea 2020 sul tema di "Internet veloce e superveloce" ha previsto il raggiungimento di specifici obiettivi nell’ambito della Banda larga veloce (copertura entro il 2020 con Banda Larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini dell'UE) e della Banda larga ultraveloce (copertura entro il 2020 con banda larga superiore a 100 Mbps per il 50% degli utenti domestici).  Al fine di raggiungere tali obiettivi, la "Strategia italiana per la Banda Ultra Larga - BUL" - approvata dal Governo in data 03/03/2015 - ha affidato al Ministero dello Sviluppo Economico l'attuazione delle necessarie misure, svolgendo un ruolo di coordinamento di tutti gli attori pubblici e privati coinvolti. Tale Strategia ha altresì classificato le aree del Paese secondo quattro tipologie di cluster (denominati A, B, C, D), in linea con le definizioni europee di “aree nere, grigie e bianche”, sulla base di caratteristiche tecniche legate all'esistenza o meno dell'infrastruttura e dell'interesse del mercato a investire nell'area.

La politica di coesione europea, con riferimento ai fondi pubblici, ha messo a disposizione risorse nell'ambito della programmazione dei Fondi strutturali comunitari destinate alla realizzazione della Banda ultra larga. Nello specifico, la delibera CIPE n. 65 del 06/08/2015 ha previsto, al fine di attuare la Strategia Italiana per la BUL, la stipula di opportuni accordi con le Regioni articolati in un accordo di livello politico tra il Mise e le Regioni - in cui stabilire obiettivi, strumenti, modalità e risorse necessarie - ed in più convenzioni operative per la realizzazione degli interventi. Conformemente a dette indicazioni, in data 11/02/2016 il Governo italiano, le Regioni e le Province autonome hanno siglato (ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 281 del 28/08/1997 e della predetta delibera CIPE n. 65/2015) uno specifico Accordo quadro per lo sviluppo della Banda Ultra Larga (BUL) sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020.

In seguito, con D.G.R. n. 319 del 24/03/2016 la Giunta Regionale ha approvato l'Accordo di Programma per lo sviluppo della BUL sul territorio veneto. Tale Accordo, sottoscritto in data 14/04/2016 tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione del Veneto, ha previsto la realizzazione di interventi infrastrutturali in linea con la predetta Agenda Digitale Europea 2020, con l'Agenda Digitale del Veneto - approvata con D.G.R. n. 554 del 03/05/2013 ed aggiornata con D.G.R. n. 978 del 27/06/2017 - oltre che con la citata "Strategia italiana per la banda Ultra Larga".

L’Accordo ha stabilito una dotazione finanziaria complessiva di € 399.431.499,88=, individuando all’art. 5 (al fine di garantire una gestione unitaria degli interventi) le seguenti fonti di finanziamento: 1) € 315.810.955,00= individuati per Regione del Veneto a valere sui fondi FSC 2014/2020, di cui alla delibera CIPE n. 65/2015; 2) € 40.000.000,00= a valere sui fondi POR FESR Veneto - programmazione 2014/2020; 3) € 43.620.544,88= a valere sui fondi PSR FEASR Veneto - programmazione 2014/2020.

È stato scelto per l'attuazione degli interventi infrastrutturali nell'arco temporale 2016-2020 il modello dell’intervento diretto, come definito dal documento di prenotifica del regime di aiuto inviato dal Governo italiano in data 05/02/2016 alla Commissione Europea. All'art. 6 dell’Accordo è stata altresì prevista la sottoscrizione in fase attuativa, da parte di Ministero dello Sviluppo Economico e Regione del Veneto, di specifiche Convenzioni operative.

Le successive fasi attuative del citato Accordo di Programma sono state avviate con D.G.R. n. 793 del 27/05/2016 la quale ha approvato gli schemi delle seguenti Convenzioni operative: 1) Convenzione operativa che ha impegnato le disponibilità relative al Programma Operativo regionale FESR, Asse n. 2 "Agenda Digitale", Azione 2.1.1 per la diffusione della BUL, per l'importo complessivo di € 40.000.000,00=; 2) Convenzione operativa che ha impegnato le disponibilità relative al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 per il Veneto, intervento 7.3.1, per l'importo complessivo di € 43.620.545,00=. Tali Convenzioni hanno regolamentato le modalità operative utili per la rendicontazione e la corretta gestione dei finanziamenti relativi al POR FESR e al PSR FEASR, all'interno della gestione unitaria degli interventi.

Con riferimento alle disponibilità relative al Programma di Sviluppo rurale per il Veneto 2014/2020, si ricorda che lo stesso è stato approvato con Decisione della Commissione Europea n. 3482 del 26/05/2015 e ratificato dalla Regione del Veneto con D.G.R. n. 947 del 28/07/2015. Il testo del PSR Veneto 2014-2020 è stato poi più volte modificato, da ultimo con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C (2020) 5832 del 20 agosto 2020 e ratificato dalla Regione del Veneto con D.G.R. n. 1233 del 01/09/2020.

In merito invece al Programma Operativo Regionale Veneto FESR 2014-2020, si ricorda come lo stesso sia stato approvato dalla Commissione Europea in data 17/08/2015 con Decisione (CE) C(2015) 5903 final e successivamente modificato con Decisioni (CE) C (2018) 4873 final del 19/07/2018, C(2019) 4061 final del 05/06/2019 e C(2020) 7754 final del 05/11/2020.

Entrambe le Convenzioni operative sopra descritte sono state sottoscritte in data 27 maggio 2016 per una durata sino al 31/12/2041. Gli interventi realizzati mediante l’impiego di fondi regionali dovranno tuttavia concludersi entro la scadenza della programmazione FESR e FEASR 2014-2020. A seguito della stipulazione delle medesime Convenzioni, il Ministero dello Sviluppo Economico ha assunto il ruolo di beneficiario, incaricato di effettuare gli interventi avvalendosi a tal fine della società in house Infratel Italia Spa in qualità di “soggetto attuatore”, così come previsto dalla Delibera CIPE n. 65/2015. Le infrastrutture di telecomunicazioni realizzate ed integrate sul territorio regionale mediante fondi regionali saranno comunque di proprietà dell'Amministrazione Regionale.

La sopra citata D.G.R. n. 793/2016 ha approvato altresì il Piano tecnico Veneto BUL nel quale sono individuati i territori regionali in cui devono essere concretamente realizzati gli interventi. Nello specifico, il Piano Tecnico si inquadra nell’ambito del “Piano Strategico Banda Ultralarga" - regime d’aiuto n. SA41647 notificato il 29/04/2016 dal Ministero dello Sviluppo Economico. Esso definisce gli obiettivi, le modalità di attuazione degli interventi, gli aspetti tecnici, i requisiti minimi di copertura, le aree (bianche) candidate all’intervento ed il valore complessivo per la costruzione dell’infrastruttura passiva abilitante l’offerta di servizi a Banda Ultra Larga.

Ai sensi dell'art. 5, co. 2, della predetta Convenzione operativa che ha impegnato disponibilità relative al POR FESR per la diffusione della BUL, è previsto che: "In caso di mancato raggiungimento degli indicatori relativi alla riserva di performance previsti per il Programma Operativo Regionale 2014-2020 Asse 2 Azione 2.1.1, le risorse a valere sul POR FESR saranno conseguentemente adeguate".

A seguito della Decisione C (2019) 6200 del 20/08/2019, con la quale la Commissione europea ha confermato il mancato conseguimento dell'obiettivo intermedio 2018 previsto dal performance framework per l'Asse 2 del Programma POR FESR, la Giunta regionale, con Deliberazione n. 1551 del 22/10/2019 ha disposto la riallocazione della riserva di efficacia dell'attuazione dello stesso Asse 2, pari ad € 4.812.500,00, in altri Assi del POR FESR.

Con nota prot. n.446514 del 16/10/2019, l’Avvocatura regionale ha quindi diffidato il Ministero dello Sviluppo Economico a tenere indenne Regione del Veneto da ogni pregiudizio connesso alla decurtazione economica di € 4.812.500,00 operata dalla Commissione Europea sulle risorse Por Fesr regionali, in ragione del mancato raggiungimento del performance framework 2018. Si è provveduto altresì, all’interno della medesima nota, a diffidare (intimare) il Ministero dello Sviluppo Economico nell’attivarsi per ottenere un’accelerazione della realizzazione delle opere.

A seguito del sopraggiungere della pandemia da Covid 19, dichiarata dall’organizzazione mondiale della sanità il giorno 11/03/2020, è stato possibile riprogrammare le risorse dell’Asse 2 del POR FESR 2014-2020 legate all’intervento “banda ultra larga”, cogliendo le opportunità offerte dalle modifiche apportate ai Reg. (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 di cui ai Reg. (UE) 2020/460 e (UE) n. 2020/558 volte a fornire una flessibilità eccezionale nell’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei; in particolare con le Comunicazioni  C(2020) 1863 e ss. mm ii. la Commissione Europea ha consentito agli stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli Aiuti di Stato.

Il nuovo quadro normativo nazionale è oggi rappresentato dal D.L. n. 34 del 19/05/2020 - "Decreto Rilancio", convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77, in risposta al Covid-19.

La Giunta regionale, con l’obiettivo di migliorare il coordinamento unitario e la qualità degli investimenti finanziati con risorse statali destinate alle politiche di coesione dei diversi cicli di programmazione, con Deliberazione n. 404 del 31/03/2020, ha approvato le prime linee di indirizzo in materia di contrasto agli effetti determinati dalla pandemia da Covid-19 a valere sulle risorse dei Programmi Operativi Regionali (POR) FSE e FESR 2014-2020. Ad essa hanno fatto seguito la Deliberazione n. 745 del 16/06/2020, la Deliberazione n. 786 del 23/06/2020 e la Deliberazione n.1332 del 16/09/2020, nelle quali sono state previste misure di sostegno allargate al sistema sanitario e al sistema socio-economico, definendo l'ammontare complessivo delle risorse disponibili, alla luce delle opportunità derivanti dall’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020, sottoscritto in data 10 luglio 2020 fra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, a valere sul Piano Sviluppo e Coesione (PSC), confermando peraltro le finalità dell'intervento in corrispondenza dell'Obiettivo tematico 2 – priorità di investimento 2a “Estendere la diffusione della banda larga”.

La riprogrammazione dell'intervento "banda ultra larga" comporta che la parte del progetto originariamente previsto nel POR FESR, verrà ora finanziato sia con fondi europei (FESR) che con fondi nazionali (FSC).

Il progetto originariamente finanziato dal POR FESR per un importo di € 35.187.500,00, così come decurtato della suindicata riserva di efficacia, verrà dunque completato nella sua interezza. Tale importo sarà posto a carico del POR FESR per l’importo di € 16.302.820,00 a carico del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 dal Piano Sviluppo e Coesione (PSC) per l’importo di € 18.884.680,00, rendendo così al contempo disponibili da subito le corrispondenti risorse regionali FESR per l'emergenza Covid-19 sul territorio regionale.

Si rappresenta inoltre che tale riprogrammazione del POR FESR è stata approvata dalla Commissione Europea, tra le altre proposte di riprogrammazione post Covid-19, con Decisione C(2020) 7754 final del 5 novembre 2020.

Ciò premesso, sono state apportate dal "soggetto attuatore" Infratel Italia Spa apposite modifiche al Piano Tecnico Veneto BUL, aggiornando altresì il relativo cronoprogramma al fine di tenere conto sia della nuova pianificazione presentata dal Concessionario in considerazione dei ritardi ad oggi accumulati dallo stesso nell’attuazione degli interventi affidati, sia dei ritardi legati all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. La conclusione dei lavori è stata fissata per entrambe le Convenzioni Operative a dicembre 2022.

Ivi sono state rettificate le disponibilità finanziarie previste dal Piano stesso, a fronte della succitata riduzione sui fondi FESR connessa al mancato raggiungimento degli obiettivi legati al Performance Framework del dicembre 2018 e a fronte dell’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020. A seguito di tale aggiornamento le fonti di finanziamento del Piano Tecnico Veneto BUL risultano rimodulate come segue: 1) € 35.187.500,00= a valere, partitamente, sui seguenti fondi regionali: € 16.302.820,00 a valere sui fondi POR FESR 2014/2020; € 18.884.680,00 a valere sui fondi FSC regionali tramite il Piano Sviluppo e Coesione (PSC); 2) € 43.620.545,00= a valere sui fondi FEASR - programmazione 2014/2020; 3) € 68.253.393,00= a valere sui fondi FSC 2014/2020, di cui alla delibera CIPE n. 65/2015.

Si precisa che con successiva Deliberazione della Giunta regionale si approverà una specifica Convenzione tra Regione del Veneto e Ministero dello Sviluppo economico per la destinazione al progetto Banda ultra larga di risorse regionali addizionali del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 resesi disponibili tramite il Piano Sviluppo e Coesione (PSC), per un importo di € 18.884.680,00. L’Amministrazione regionale si riserva di verificare la rimodulazione dei fondi di finanziamento comunitari gestiti da Regione del Veneto sopra descritti ed i suoi effetti, salva ed impregiudicata ogni iniziativa, anche giudiziaria, che si rendesse eventualmente necessaria per ottenere dal MISE il ripianamento della riduzione, subita dalla Regione del Veneto, pari ad € 4.812.500,00 sul POR FESR operata dalla Commissione in ragione del mancato raggiungimento del performance framework 2018.

Si rileva inoltre che, con Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2019) 2652 final del 03/04/2019, l’imposta sul valore aggiunto (IVA) è stata considerata alla stregua di spesa non ammissibile sui Fondi Europei, mentre le quote di IVA sono calcolate prudenzialmente a valere sul fondo FSC. Giova peraltro precisare che la questione dell’ammissibilità dell’IVA risulta condizionata all’esito della causa promossa dallo Stato Italiano contro la predetta Decisione della Commissione Europea, ad oggi pendente innanzi la Corte di Giustizia.

Infine, sono stati esclusi dal Piano i Comuni ad alta copertura da parte di operatori privati, in quanto la progettazione in campo condotta dal Concessionario, attraverso la geolocalizzazione puntuale dei civici coperti dagli operatori, ha evidenziato una copertura superiore a quella dichiarata nella consultazione pubblica dell’anno 2015, usata come base per il calcolo delle quantità di unità immobiliari poste a gara.

I dati di cui alla nuova versione del Piano Tecnico Veneto BUL sono stati quindi complessivamente sottoposti ai seguenti aggiornamenti:

  • rettifica in diminuzione delle disponibilità finanziarie previste dal Piano, a fronte della succitata riduzione sui fondi FESR connessa al mancato raggiungimento degli obiettivi legati al Performance Framework del dicembre 2018 e a fronte del nuovo Accordo sui Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020 sottoscritto in data 10 luglio 2020 fra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale;
  • aggiornamento del cronoprogramma con individuazione a dicembre 2022 della data di conclusione dei lavori per entrambe la Convenzioni Operative;
  • riallineamento dei target in termini di unità immobiliari rilevabili, in modo da tenere conto sia dei dati contenuti nella progettazione esecutiva già svolta dal Concessionario, sia della puntuale localizzazione svolta dallo stesso delle Unità immobiliari Bianche presenti sul territorio veneto;
  • esclusione dalla nuova versione del Piano dei Comuni ad alta copertura da parte di operatori privati;
  • adeguamento della valutazione economica, contenuta nella nuova versione del Piano, in caso di non ammissibilità dell’IVA quale spesa imputabile ai fondi europei;
  • utilizzazione del fondo FSC a copertura delle quote di IVA per le opere finanziate dai fondi europei FESR/FEASR, le cui disponibilità sono da destinare in via esclusiva alla realizzazione delle opere;
  • aggiornamento, come sopra descritto, della scansione temporale degli interventi da realizzare conformemente alla nuova programmazione, presentata dal Concessionario a seguito dei ritardi accumulati dallo stesso in fase di esecuzione, nonché dei ritardi connessi all’emergenza sanitaria in essere;
  • modifica del valore di rimborso riconosciuto ad Infratel Italia S.p.A. – società in-house del MISE - dei costi di cui all’art.3 della convenzione operativa a valere sul Programma POR FESR 2014/2020.

Ne consegue quindi la necessità di procedere ad una modifica di entrambe le Convenzioni Operative e partitamente:

  • sui fondi FESR saranno inserite la rimodulazione delle risorse, la presa d’atto di non ammissibilità dell’IVA, la nuova calendarizzazione dei termini previsti per l’esecuzione delle attività, la modifica del valore di rimborso riconosciuto ad Infratel Italia S.p.A. dei costi di cui all’art. 3 della convenzione operativa a valere sul Programma POR FESR 2014-2020;
  • sui Fondi Feasr saranno parimenti inserite la presa d’atto di non ammissibilità dell’IVA e la nuova calendarizzazione dei termini previsti per l’esecuzione delle attività.

Si fa presente che, come disposto da ciascuna convenzione “eventuali modifiche e/o integrazioni possono essere apportate solamente con atto scritto a firma di entrambe le parti (artt. 8 e 12).

Alla luce di quanto sopra, si sottopone all’approvazione della Giunta la versione aggiornata del Piano Tecnico Veneto BUL (Allegato A), l'addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 (Allegato B), delegandone la sottoscrizione al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale,  nonché l'addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 per il Veneto (Allegato C), delegandone la sottoscrizione al Direttore della Direzione ADG FEASR e Foreste, Autorità di Gestione del PSR 2014-2020 per il Veneto. Gli aggiornamenti alle Convenzioni operative, i quali evidenziano le modifiche apportate rispetto ai testi originariamente sottoscritti, dovranno essere siglati da entrambe le Parti.

In considerazione  della strategicità delle nuove infrastrutture a Banda ultra larga, anche a causa del particolare momento storico collegato all'emergenza COVID-19, la suddetta Deliberazione rappresenta una ulteriore forma di tutela delle comunità locali Venete, già  penalizzate dai ritardi conclamati nell'attuazione del Piano Bando Ultra larga Veneto come sopra descritto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

- RICHIAMATE l'Agenda Digitale Europea 2020 sul tema di "Internet veloce e superveloce" e la "Strategia italiana per la Banda Ultra Larga" approvata dal Governo Italiano in data 03/03/2015;

- VISTO l’Accordo quadro per lo sviluppo della Banda Ultra Larga (BUL) sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020 siglato in data 11/02/2016 da Governo, Regioni e Province autonome ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 281 del 28/08/1997 e della delibera CIPE n. 65/2015;

- VISTE la D.G.R. n. 319 del 24/03/2016, la D.G.R. n. 793 del 27/05/2016, la D.G.R. 978 del 27/06/2017, la D.G.R. n. 1551 del 22/10/2019, la D.G.R. n.745 del 16/06/2020, la D.G.R. n.786 del 23/06/2020 e la D.G.R. n.1332 del 16/09/2020;

- VISTA la nota di diffida al MISE dell’Avvocatura Regionale prot. n. 446514 del 16/10/2019;

- VISTO il Programma Operativo regionale FESR, approvato dalla Commissione europea il 17/08/2015 con decisione (CE) C(2015) 5903 e modificato con Decisioni (CE) C(2018) 4873 final del 19/07/2018 ,C(2019) 4061 final del 05/06/2019 e C(2020) 7754 final del 05/11/2020;

- VISTO il Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, approvato con decisione della Commissione europea n. 3482 del 26/05/ 2015, modificato da ultimo con Decisione C (2020) 5832 del 20 agosto 2020 e ratificato dalla Regione del Veneto con D.G.R. n. 1233 del 01/09/2020;

- VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

- VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

- VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

- VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione;

- VISTO l'art. 2, comma 2, lettera g), della Legge Regionale n. 54 del 31/12/2012;

- VISTA la Decisione C (2019) 6200 del 20/08/2019 della Commissione europea;

- VISTO l'Accordo di Programma sottoscritto in data 14/04/2016 con il Ministero dello Sviluppo Economico per lo sviluppo della Banda Ultra Larga (BUL) sul territorio della Regione del Veneto;

- VISTO l’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020 sottoscritto in data 10 luglio 2020 fra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale;

- VISTA la Decisione di esecuzione della Commissione europea C(2019) 2652 final del 03/04/2019;

- VISTI la versione aggiornata del Piano Tecnico Veneto BUL (Allegato A), l’addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della BUL nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma POR FESR 2014/2020 (Allegato B) e l’addendum alla Convenzione operativa per lo sviluppo della BUL nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Allegato C);

- VISTA la Legge Regionale n. 1/2011;

- VISTO il D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area, nominato con DGR n. 1586 del 17 novembre 2020, ha espresso in relazione al  presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima.

delibera

  1. le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
  2. di approvare la versione aggiornata del Piano tecnico Veneto BUL (Allegato A) che individua i territori regionali nel quali saranno effettuati gli interventi previsti dall'Accordo di Programma sottoscritto in data 14/04/2016 con il Ministero dello Sviluppo Economico per lo sviluppo della Banda Ultra Larga - BUL nel territorio della Regione del Veneto;
  3. di approvare l’addendum alla Convenzione operativa tra l'Amministrazione regionale ed il Ministero dello sviluppo economico (Dipartimento per le Comunicazioni) per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma POR FESR 2014-2020 (Allegato B), demandandone la sottoscrizione al Direttore della Direzione ICT e Agenda Digitale;
  4. di approvare l’addendum alla Convenzione operativa tra l'Amministrazione regionale del Veneto e il Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per le Comunicazioni per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sul Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 per il Veneto (Allegato C), demandandone la sottoscrizione al Direttore della Direzione ADG FEASR e Foreste;
  5. di dare atto che, a seguito degli aggiornamenti apportati al Piano Tecnico Veneto BUL di cui all’Allegato A, le fonti di finanziamento risultano rimodulate come segue: 1) € 16.302.820,00= a valere sui fondi POR FESR - programmazione 2014/2020; 2) € 43.620.545,00= a valere sui fondi PSR FEASR - programmazione 2014/2020; 3) € 68.253.393,00= a valere sui fondi FSC 2014/2020, di cui alla delibera CIPE n. 65/2015; 4) € 18.884.680,00= a valere sui fondi FSC regionali tramite il Piano Sviluppo e Coesione (PSC);
  6. di riservarsi di verificare la rimodulazione delle fonti di finanziamento descritta al punto precedente ed i suoi effetti, salvo ed impregiudicata ogni iniziativa, anche giudiziaria, che si renderà necessaria per ottenere il ripianamento della suddetta riduzione a carico del Ministero dello Sviluppo Economico;
  7. di rinviare a successivo provvedimento della Giunta Regionale l’approvazione della Convenzione operativa tra l'Amministrazione regionale del Veneto e il Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento per le Comunicazioni per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione del Veneto a valere sui fondi FSC regionali tramite il Piano Sviluppo e Coesione (PSC), per un importo di Euro 18.884.680;
  8. di demandare alla Direzione ICT e Agenda Digitale le registrazioni contabili conseguenti all’aggiornamento del Piano Tecnico Veneto BUL e alla rimodulazione delle fonti di finanziamento dello stesso;
  9. di dare atto che, in relazione agli interventi di cui al sopra citato Accordo di Programma, con nota prot. n. 446514 del 16/10/2019 l’Avvocatura regionale ha provveduto a diffidare il MISE a tenere indenne la Regione Veneto da ogni pregiudizio connesso alla decurtazione economica di € 4.812.500,00= in ragione del mancato raggiungimento del performance framework 2018. Si è provveduto altresì, all’interno della medesima nota, a diffidare il MISE ad attivarsi per ottenere un’accelerazione della realizzazione delle opere;
  10. di dichiarare che la presente delibera non costituisce né rappresenta acquiescenza rispetto all'intervenuta decurtazione del POR FESR, né rinuncia alle ragioni di cui alla sopra citata diffida, da far valere in altre e più idonee sedi;
  11. di dare atto che le spese previste con il presente atto non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni di cui alla Legge Regionale n. 1/2011 in quanto costituiscono corrispettivo per la realizzazione di infrastrutture di telecomunicazioni nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 per il Veneto e del Programma Operativo Competitività Regionale ed Occupazione parte FESR della Regione del Veneto - periodo 2014-2020;
  12. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013;
  13. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1883_20_AllegatoA_437933.pdf
Dgr_1883_20_AllegatoB_437933.pdf
Dgr_1883_20_AllegatoC_437933.pdf

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