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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 106 del 17 luglio 2020


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 960 del 14 luglio 2020

Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva "Prendiamoci cura - Contributi ai servizi all'infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità" per la presentazione delle relative domande di contributo.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di domande di contributo da parte dei soggetti che erogano servizi all’infanzia e scolastici, compresi in Comuni del Veneto, risultanti dall’elenco unico nazionale, ai sensi dell’articolo 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34, e che gestiscono servizi socio-assistenziali alle persone anziane non autosufficienti e con disabilità, al fine di garantire alle famiglie la possibilità di accedere a servizi di assistenza e educazione dei figli e/o di assistenza ai propri familiari non autosufficienti.  Si approva inoltre la Direttiva che regola i requisiti di ammissibilità, modalità e termini di presentazione delle domande di contributo.

L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Manuela Lanzarin, riferisce quanto segue.

A partire dal 23 febbraio 2020, le misure adottate in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno imposto la sospensione delle attività dei servizi educativi e socio-assistenziali con un impatto sulle famiglie, in termini di maggiore carico di cura dei figli e dei familiari non autosufficienti (anziani e disabili) e sui soggetti che erogano servizi all’infanzia, servizi scolastici e socio-assistenziali rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità, che si trovano in situazioni di crisi per la mancata corresponsione delle rette/quote da parte delle famiglie, a causa dell’interruzione repentina dell’erogazione delle proprie prestazioni.

L’impatto, sia in termini di perdite maturate che di maggiori costi per la riorganizzazione delle proprie attività, riguarda in larga misura i soggetti privati, le cui attività sono state sospese per effetto dei provvedimenti di contenimento del coronavirus. Inoltre, si ravvisa la necessità di dare un supporto alle famiglie per superare le difficoltà di conciliazione vita-lavoro che si stanno presentando nell’attuale fase di ripresa delle attività lavorative, attraverso un sostegno alle attività ludico-ricreative realizzate dai centri estivi diurni attivati presso i Comuni del Veneto.

In risposta a questi impatti sociali e economici, che hanno messo in difficoltà le famiglie e gli operatori del settore, cogliendo le opportunità derivanti dalle modifiche del quadro normativo europeo e in linea con i provvedimenti nazionali via via emanati, la Regione del Veneto ha provveduto a individuare le risorse della politica di coesione regionale 2014-2020 e in particolare del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo trasferendole verso un piano complesso di interventi volti a sostenere i lavoratori, le famiglie, gli operatori dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, tra cui anche il settore dei servizi di cura, ai minori e ai non autosufficienti.

Già con la deliberazione n. 404 del 31 marzo 2020 la Giunta regionale aveva approvato le prime linee di indirizzo in risposta all’emergenza COVID-19 a valere sulle risorse dei Programmi Operativi FSE e FESR a cui ha fatto seguito la deliberazione n. 745 del 16 giugno, che allargando significativamente il raggio di intervento ha individuato le famiglie quali target prioritari da sostenere attraverso misure rivolte ai servizi educativi per minori e non autosufficienti.

Alla luce di quanto fin qui descritto, si propone pertanto di dare attuazione a una misura che sia in grado di supportare le famiglie nella gestione dei carichi di cura dei figli minori e dei familiari anziani non autosufficienti o con disabilità, attraverso un contributo erogato ai soggetti privati gestori di servizi educativi rivolti alla fascia di età 0-6, di scuole primarie e secondarie di I grado paritarie e non, di servizi di assistenza semiresidenziale diurna rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità, quest’ultimi anche nell’ambito di progetti sperimentali, e ai Comuni del Veneto, risultanti dall’elenco unico nazionale per il riparto delle risorse aggiuntive per l’anno 2020 del Fondo per le politiche della famiglia, ai sensi dell’articolo 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34 per i centri estivi attivati presso il proprio territorio comunale, garantendo alle famiglie la possibilità di accedere a servizi sicuri, sia dal punto di vista del rispetto delle norme, protocolli e linee guida in materia di distanziamento e sanificazione, sostenibili, sia per quanto attiene le modalità di fruizione e le tariffe applicabili, evitando cioè l’aumento delle quote per effetto delle perdite e dei maggiori costi sostenuti dalle strutture.

A tal fine si prevede di erogare un contributo determinato secondo i seguenti criteri, come meglio esplicitati nella Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Per i soggetti privati gestori di servizi all’infanzia, servizi scolastici e socio-assistenziali rivolti ai non autosufficienti ammessi, il contributo è concesso nella forma di sovvenzione diretta a fondo perduto a fronte di un’improvvisa carenza o addirittura indisponibilità di liquidità, derivante dalla sospensione delle attività dei servizi educativi e socio-assistenziali disposta con provvedimenti nazionali a partire dal 23 febbraio 2020, prevedendo una quota di riparto in misura fissa per ciascuna struttura per la quale il soggetto gestore presenta la domanda e una quota variabile, determinata sulla base della capacità ricettiva.

Per i Comuni del Veneto, risultanti dal sopra richiamato elenco unico nazionale (articolo 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34), il contributo prevede una quota fissa per ciascun Comune, e una quota variabile determinata sulla base della popolazione residente nel territorio comunale, di età compresa tra i 3 anni e i 17 anni, così come risultante dai dati ISTAT 2019 “Popolazione residente comunale per sesso anno di nascita e stato civile al 1° gennaio” disponibili.

La presente iniziativa è finanziata a valere sulle risorse finanziarie del Programma Operativo Regionale (POR) 2014/2020 - Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione”, riferite all’Asse II “Inclusione Sociale”, per euro 15.000.000,00.

Tenendo conto delle caratteristiche di particolare fragilità dell’utenza e del conseguente carico sulle famiglie per la gestione dei familiari non autosufficienti e della necessità di promuovere iniziative di conciliazione vita-lavoro, in particolare durante i mesi estivi, si ritiene di riservare una quota delle suddette risorse complessive disponibili ai seguenti soggetti:

  • Per i soggetti rientranti nella tipologia “A.2) Servizi rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità”, così come definita in Allegato B, fino ad un massimo di euro 3.000.000,00;
  • Per i Comuni del Veneto risultanti dall’elenco unico nazionale (dell’art. 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34), tipologia B, ammessi a contributo, fino ad un massimo di euro 3.000.000,00.

La spesa trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per euro 7.500.000,00 nel capitolo 102355 “Programmazione  POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”, per euro 5.250.000,00 nel capitolo 102356 “Programmazione  POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota statale – Trasferimenti correnti”,  per euro 2.250.000,00 nel capitolo 102357 “Programmazione  POR-FSE 2014-2020 – Area Lavoro – Cofinanziamento regionale  – Trasferimenti correnti”.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 15.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2020 – € 15.000.000,00 di cui quota FSE € 7.500.000,00 quota FDR € 5.250.000,00 quota Reg. le € 2.250.000,00.

L’eventuale variazione del cronoprogramma degli impegni di spesa verrà recepita con decreto del Direttore della Direzione Lavoro.

Il presente provvedimento, che prevede una  misura di sostegno in risposta all’impatto dei provvedimenti volti a ritardare e contenere la diffusione della pandemia di COVID-19, risulta riconducibile all’Obiettivo Tematico 9 del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020, priorità di investimento "Accesso ai servizi" di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), punto iv), del Regolamento (UE) n. 1304/2013 — "migliorare l'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di alta qualità, compresi i servizi sanitari e sociali d'interesse generale", il cui inserimento nel POR FSE Veneto 2014-2020 sarà disposto conformemente al nuovo quadro normativo europeo di riferimento, di cui alle iniziative CRII e CRII+ (Regolamento (UE) 2020/460 e Regolamento (UE) 2020/558) nonché in coerenza con il quadro temporaneo sugli Aiuti di stato ("Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19" C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii).

Considerato che la natura del contributo previsto corrisponde alle sovvenzioni previste dalla Sezione 3.1 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (COVID-19 C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii) e  che le tipologie dei destinatari sono univocamente individuate, ai sensi dell’articolo 2, punto 10 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, così come modificato dall’articolo 272, comma 2, lettera a) del Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046, ai fini del presente provvedimento la natura di beneficiario è attribuita alla Regione del Veneto, in qualità di organismo che concede l'aiuto.

In considerazione inoltre delle tipologie di soggetti destinatari del contributo che per la gran parte sono riconducibili ai beneficiari di cui alle LL.RR. n. 23/1980 e n. 32/1990, in conformità con gli intendimenti della L.R. n. 19/2016, in continuità con quanto disposto dalla Giunta Regionale a partire dal 2017 con la DGR n. 973 e tenuto conto delle competenze tecniche in materia nonché della disponibilità delle banche dati necessarie, si propone di incaricare Azienda Zero dell’erogazione dei contributi assegnati ai soggetti destinatari. Azienda Zero opererà in accordo con l’Autorità di Gestione del POR FSE Veneto 2014-2020 e nel rispetto del quadro normativo europeo relativo ai Fondi SIE e alla disciplina sugli Aiuti di Stato e ogni altra disciplina europea, nazionale e regionale di riferimento.

A tal proposito si fa presente che il Direttore dell’Area Sanità e Sociale, con propria nota del 7 luglio 2020, prot. n. 269170, ha confermato la disponibilità di Azienda Zero ad assicurare la massima collaborazione in merito all’emissione di pagamenti per il sostegno ai destinatari che saranno individuati con le modalità previste dal presente provvedimento.

Alla luce di quanto sopra esposto, si propone per l'approvazione, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • Avviso relativo alla presentazione delle domande di ammissione al contributo, Allegato A;
  • Direttiva che regola i requisiti di ammissibilità, modalità e termini di presentazione delle domande relativamente alla presente misura, Allegato B.

Le domande di contributo potranno essere presentate dal 24 luglio 2020 al 10 agosto 2020, ore 13.00.

La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa e l’eventuale rideterminazione della cronologia di spesa. In particolare, con specifico provvedimento, la Direzione Lavoro dovrà definire:

  • l’elenco delle strutture ammissibili secondo i requisiti previsti in Direttiva;
  • la determinazione del valore del contributo in applicazione dei criteri previsti in Direttiva;
  • l’eventuale rideterminazione proporzionale del valore del contributo in relazione alle domande pervenute ammissibili.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visti:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 , recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento Delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 821 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C (2014) 8021 final del 29/10/2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C (2014) 9751 final del 12/12/2014 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione del Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione del Veneto in Italia;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C (2018) 8658 final del 07/12/2018 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9751 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione del Veneto – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell’ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione del Veneto in Italia;
  • la Comunicazione COM(2020) 112 del 13 marzo 2020 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo, al Consiglio, alla Banca Centrale Europea, alla Banca Europea per gli Investimenti e all’Eurogruppo. Risposta economica coordinata all’emergenza COVID-19;
  • la Comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863 final del 19 marzo 2020 "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19";
  • il Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus);
  • la Comunicazione della Commissione europea C (2020) 2215 final del 3 aprile 2020 “Modifica del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” come emendata in data 8 maggio 2020;
  • il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19;
  • la Comunicazione C(2020) 3482 final del 21/5/2020 con cui la Commissione europea ha approvato il Regime Quadro italiano State Aid SA.57021 (2020/N, ex 2020/PN) – Italy - COVID-19 Regime Quadro;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 28 dicembre 2000,” Disposizioni in materia di documentazione amministrativa (Testo A)”;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica n. 22 del 5 febbraio 2018 “Regolamento recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • il Decreto Legislativo n. 123 del 31 marzo 1998 “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
  • il Decreto Legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136;
  • il Decreto Legislativo. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • il Decreto Legislativo n. 65 del 13 aprile 2017, concernente l’istituzione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni;
  • il Decreto Legge n. 34 del 30 aprile 2019  (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124 del 04/08/2017, art. 35;
  • il Decreto Legge n. 6 del 23 febbraio 2020 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID -19”, convertito con modificazioni dalla L. 5 marzo 2020, n. 13;
  • il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27”;
  • il Decreto Legge n. 23 del 08 aprile 2020“Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali”;
  • il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”; 
  • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;
  • il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”;
  • la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato tra l’altro stabilito che “ ai sensi e per gli effetti dell'articolo 7, comma 1, lettera c), e dell'articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, è dichiarato, per 6 mesi dalla data dello stesso provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”;
  • la Legge 5 febbraio 1992 n. 104, recante “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”;
  • la Legge 8 novembre 2000 n. 328, recante “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
  • la Legge 10 marzo 2000 n. 62 recante “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”;
  • la Legge 3 febbraio 2006 n. 27“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, recante misure urgenti in materia di università', beni culturali ed in favore di soggetti affetti da gravi patologie, nonche' in tema di rinegoziazione di mutui”;
  • la Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, art. 1, comma 821;
  • la Legge 22 giugno 2016, n. 112 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”;
  • la Legge Regionale 3 aprile 1980, n. 23 “Contributi per il funzionamento della scuola dell’infanzia non statale”;
  • la Legge Regionale 23 aprile 1990, n. 32 “Disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi alla prima infanzia: asili nido e servizi innovativi”;
  • la Legge Regionale 29 novembre 2001 n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i;
  • la Legge Regionale 16 agosto 2002, n. 22 “Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali";
  • la Legge Regionale 31 dicembre 2012, n. 54 “Legge Regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta Regionale in attuazione della Legge Regionale Statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto”;
  • la Legge Regionale 25 ottobre 2016 n. 19 “Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominato "Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende ULSS”;
  • la Legge Regionale 31 marzo 2017 n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la Legge Regionale n. 44 del 25 novembre 2019 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020;
  • la Legge Regionale n. 45 del 25 novembre 2019 “Legge di stabilità regionale 2020;
  • la Legge Regionale n. 46 del 25 novembre 2019 “Bilancio di previsione 2020”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 84 del 16 gennaio 2007 “Approvazione dei requisiti e degli standard, degli indicatori di attività e di risultato, degli oneri per l'accreditamento e della tempistica di applicazione, per le strutture sociosanitarie e sociali”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 669 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione del Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 671 del 28 aprile 2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 739 del 14 maggio 2015 “Criteri per l'assegnazione alle Aziende ULSS e l'utilizzo di risorse in accentrata regionale relative al Fondo regionale per la Non Autosufficienza 2014. DGR 181/CR del 16 dicembre 2014”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 153 del 16 febbraio 2018 “D.G.R. n. 1502/2011 - Aggiornamento delle Linee Guida e approvazione dei requisiti per l'apertura e il funzionamento delle unità d'offerta rivolte alla prima infanzia 0 - 3 anni denominate "Nidi in Famiglia" nella Regione del Veneto”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 154 del 16 febbraio 2018 “Legge n. 112 del 2016: indirizzi di programmazione degli interventi e servizi a favore delle persone con disabilità grave, di cui alla DGR n. 2141 del 19/12/2017 - Indicazioni operative”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1716 del 29 novembre 2019 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2020-2022”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 30 del 21 gennaio 2020 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020/2022;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale nr. 158 del 14 febbraio 2020 “Assegnazione delle risorse per l'anno 2020 a favore delle scuole dell'infanzia non statali e dei servizi per la prima infanzia riconosciuti dalla Regione del Veneto. L.R. n. 23/1980 e L.R. n. 32/1990”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 404 del 31 marzo 2020 “Priorità di investimento perseguibili nell'ambito della politica di coesione della Regione del Veneto 2014-2020 con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo per potenziare i servizi sanitari, tutelare la salute e mitigare l'impatto socio-economico del COVID-19, alla luce della proposta di Regolamento relativa alla "Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus adottata dalla Commissione europea" (COM(2020) 113) e prime ipotesi di iniziative regionali”;
  • la Deliberazione della Giunta Regionale nr. 594 del 12 maggio 2020 “Assegnazione straordinaria delle risorse per l'anno 2020 a favore delle scuole dell'infanzia non statali e dei servizi per la prima infanzia, riconosciuti ai sensi della L.R. n. 23/1980 e L.R. n. 32/1990, a seguito dell'emergenza sanitaria Covid 19”; 
  • la Deliberazione della Giunta Regionale n. 745 del 16 giugno 2020 “Riprogrammazione dei Programmi Operativi 2014-2020 della Regione del Veneto POR FSE e POR FESR in risposta all'emergenza COVID-19”;
  • il Decreto Segretario Generale della Programmazione n. 10 del 16 dicembre 2019 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2020/2022;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 20 del 15 maggio 2020 “Approvazione delle modifiche ai documenti per la gestione e il controllo del Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 della Regione del Veneto;
  • il Decreto del Direttore Regionale n. 56 del 20 maggio 2020 del Direttore della Direzione Servizi Sociali “Assegnazione del contributo in conto gestione ai servizi per la prima infanzia riconosciuti dalla Regione del Veneto, anno 2020. L.R. n. 32/1990, L.R. n. 22/2002, L.R. n. 2/2006. Impegno e liquidazione di spesa per il tramite di Azienda Zero”;
  • il Decreto del Direttore Regionale n. 60 del 27 maggio 2020 del Direttore della Direzione Servizi Sociali “Contributo straordinario per fronteggiare l'emergenza da COVID-19, per l'anno 2020, ai servizi per la prima infanzia accreditati ai sensi della L.R. 22/2002 ma non riconosciuti ai sensi della L.R. 32/90 e ai servizi per la prima infanzia autorizzati ai sensi della L.R. 22/2002, nonché ai "Nidi in Famiglia" di cui alla DGR 153/2018. Impegno e liquidazione di spesa per il tramite di Azienda Zero di Padova”;

delibera

  1. di dare atto che le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
  2. di approvare l’Avviso pubblico per presentazione di domande di sovvenzione di contributi ai servizi dell’infanzia, scolastici e socio-assistenziali rivolti alle persone non autosufficienti, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di approvare l’Avviso pubblico per presentazione di domande di contributo ai servizi all’infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  4. di approvare la Direttiva che regola i requisiti di ammissibilità, modalità e termini di presentazione delle domande relativamente alla misura: “Prendiamoci cura - Contributi ai servizi all’infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità”, di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  5. di disporre i seguenti termini per la presentazione delle domande di contributo: apertura 24 luglio 2020; chiusura 10 agosto 2020, ore 13.00;
  6. di determinare in euro 15.000.000,00 a valere sull’Asse II “Inclusione Sociale”, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per il finanziamento dell’iniziativa denominata “Prendiamoci cura - Contributi ai servizi all’infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità”, priorità di investimento "Accesso ai servizi" (di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), punto iv), del Regolamento FSE 1304/2013 "migliorare l'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di alta qualità, compresi i servizi sanitari e sociali d'interesse generale", secondo quanto meglio esplicitato in premessa;
  7. di riservare una quota delle risorse complessivi disponibili ai seguenti soggetti, così come definiti in Allegato B:

    - per i soggetti rientranti nella tipologia “A.2) Servizi rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità”, ammessi a contributo, fino ad un massimo di euro 3.000.000,00;

    - per i Comuni del Veneto risultanti dall’elenco unico nazionale (dell’art. 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34), ammessi a contributo, fino ad un massimo di euro 3.000.000,00;

  8. di stabilire che qualora se ne ravvisasse la necessità, la dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate con successivo provvedimento;
  9. di stabilire che la spesa trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per euro 7.500.000,00 nel capitolo 102355 “Programmazione  POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”, per euro 5.250.000,00 nel capitolo 102356 “Programmazione  POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota statale – Trasferimenti correnti”,  per euro 2.250.000,00 nel capitolo 102357 “Programmazione  POR-FSE 2014-2020 – Area Lavoro – Cofinanziamento regionale  – Trasferimenti correnti”;
  10. di stabilire che, nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 15.000.000,00, saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 21/12/2018, nei seguenti termini massimi:
    - Esercizio di imputazione 2020 – € 15.000.000,00 di cui quota FSE € 7.500.000,00 quota FDR € 5.250.000,00 quota Reg. le € 2.250.000,00;
  11. di incaricare Azienda Zero dell’erogazione dei contributi assegnati ai destinatari in accordo con l’Autorità di Gestione del POR FSE Veneto 2014-2020;
  12. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  13. di incaricare la Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente provvedimento, secondo quanto meglio esplicitato in premessa;
  14. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  15. di pubblicare la presente Deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_960_20_AllegatoA_424167.pdf
Dgr_960_20_AllegatoB_424167.pdf

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