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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 960 del 14 luglio 2020
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva "Prendiamoci cura - Contributi ai servizi all'infanzia, ai servizi scolastici e ai servizi socio-assistenziali rivolti alle persone anziane non autosufficienti e alle persone con disabilità" per la presentazione delle relative domande di contributo.
Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di domande di contributo da parte dei soggetti che erogano servizi all’infanzia e scolastici, compresi in Comuni del Veneto, risultanti dall’elenco unico nazionale, ai sensi dell’articolo 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34, e che gestiscono servizi socio-assistenziali alle persone anziane non autosufficienti e con disabilità, al fine di garantire alle famiglie la possibilità di accedere a servizi di assistenza e educazione dei figli e/o di assistenza ai propri familiari non autosufficienti. Si approva inoltre la Direttiva che regola i requisiti di ammissibilità, modalità e termini di presentazione delle domande di contributo.
L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Manuela Lanzarin, riferisce quanto segue.
A partire dal 23 febbraio 2020, le misure adottate in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno imposto la sospensione delle attività dei servizi educativi e socio-assistenziali con un impatto sulle famiglie, in termini di maggiore carico di cura dei figli e dei familiari non autosufficienti (anziani e disabili) e sui soggetti che erogano servizi all’infanzia, servizi scolastici e socio-assistenziali rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità, che si trovano in situazioni di crisi per la mancata corresponsione delle rette/quote da parte delle famiglie, a causa dell’interruzione repentina dell’erogazione delle proprie prestazioni.
L’impatto, sia in termini di perdite maturate che di maggiori costi per la riorganizzazione delle proprie attività, riguarda in larga misura i soggetti privati, le cui attività sono state sospese per effetto dei provvedimenti di contenimento del coronavirus. Inoltre, si ravvisa la necessità di dare un supporto alle famiglie per superare le difficoltà di conciliazione vita-lavoro che si stanno presentando nell’attuale fase di ripresa delle attività lavorative, attraverso un sostegno alle attività ludico-ricreative realizzate dai centri estivi diurni attivati presso i Comuni del Veneto.
In risposta a questi impatti sociali e economici, che hanno messo in difficoltà le famiglie e gli operatori del settore, cogliendo le opportunità derivanti dalle modifiche del quadro normativo europeo e in linea con i provvedimenti nazionali via via emanati, la Regione del Veneto ha provveduto a individuare le risorse della politica di coesione regionale 2014-2020 e in particolare del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo trasferendole verso un piano complesso di interventi volti a sostenere i lavoratori, le famiglie, gli operatori dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, tra cui anche il settore dei servizi di cura, ai minori e ai non autosufficienti.
Già con la deliberazione n. 404 del 31 marzo 2020 la Giunta regionale aveva approvato le prime linee di indirizzo in risposta all’emergenza COVID-19 a valere sulle risorse dei Programmi Operativi FSE e FESR a cui ha fatto seguito la deliberazione n. 745 del 16 giugno, che allargando significativamente il raggio di intervento ha individuato le famiglie quali target prioritari da sostenere attraverso misure rivolte ai servizi educativi per minori e non autosufficienti.
Alla luce di quanto fin qui descritto, si propone pertanto di dare attuazione a una misura che sia in grado di supportare le famiglie nella gestione dei carichi di cura dei figli minori e dei familiari anziani non autosufficienti o con disabilità, attraverso un contributo erogato ai soggetti privati gestori di servizi educativi rivolti alla fascia di età 0-6, di scuole primarie e secondarie di I grado paritarie e non, di servizi di assistenza semiresidenziale diurna rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità, quest’ultimi anche nell’ambito di progetti sperimentali, e ai Comuni del Veneto, risultanti dall’elenco unico nazionale per il riparto delle risorse aggiuntive per l’anno 2020 del Fondo per le politiche della famiglia, ai sensi dell’articolo 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34 per i centri estivi attivati presso il proprio territorio comunale, garantendo alle famiglie la possibilità di accedere a servizi sicuri, sia dal punto di vista del rispetto delle norme, protocolli e linee guida in materia di distanziamento e sanificazione, sostenibili, sia per quanto attiene le modalità di fruizione e le tariffe applicabili, evitando cioè l’aumento delle quote per effetto delle perdite e dei maggiori costi sostenuti dalle strutture.
A tal fine si prevede di erogare un contributo determinato secondo i seguenti criteri, come meglio esplicitati nella Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Per i soggetti privati gestori di servizi all’infanzia, servizi scolastici e socio-assistenziali rivolti ai non autosufficienti ammessi, il contributo è concesso nella forma di sovvenzione diretta a fondo perduto a fronte di un’improvvisa carenza o addirittura indisponibilità di liquidità, derivante dalla sospensione delle attività dei servizi educativi e socio-assistenziali disposta con provvedimenti nazionali a partire dal 23 febbraio 2020, prevedendo una quota di riparto in misura fissa per ciascuna struttura per la quale il soggetto gestore presenta la domanda e una quota variabile, determinata sulla base della capacità ricettiva.
Per i Comuni del Veneto, risultanti dal sopra richiamato elenco unico nazionale (articolo 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34), il contributo prevede una quota fissa per ciascun Comune, e una quota variabile determinata sulla base della popolazione residente nel territorio comunale, di età compresa tra i 3 anni e i 17 anni, così come risultante dai dati ISTAT 2019 “Popolazione residente comunale per sesso anno di nascita e stato civile al 1° gennaio” disponibili.
La presente iniziativa è finanziata a valere sulle risorse finanziarie del Programma Operativo Regionale (POR) 2014/2020 - Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione”, riferite all’Asse II “Inclusione Sociale”, per euro 15.000.000,00.
Tenendo conto delle caratteristiche di particolare fragilità dell’utenza e del conseguente carico sulle famiglie per la gestione dei familiari non autosufficienti e della necessità di promuovere iniziative di conciliazione vita-lavoro, in particolare durante i mesi estivi, si ritiene di riservare una quota delle suddette risorse complessive disponibili ai seguenti soggetti:
La spesa trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per euro 7.500.000,00 nel capitolo 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”, per euro 5.250.000,00 nel capitolo 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota statale – Trasferimenti correnti”, per euro 2.250.000,00 nel capitolo 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Area Lavoro – Cofinanziamento regionale – Trasferimenti correnti”.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 15.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022, nei seguenti termini massimi:
L’eventuale variazione del cronoprogramma degli impegni di spesa verrà recepita con decreto del Direttore della Direzione Lavoro.
Il presente provvedimento, che prevede una misura di sostegno in risposta all’impatto dei provvedimenti volti a ritardare e contenere la diffusione della pandemia di COVID-19, risulta riconducibile all’Obiettivo Tematico 9 del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2014-2020, priorità di investimento "Accesso ai servizi" di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), punto iv), del Regolamento (UE) n. 1304/2013 — "migliorare l'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di alta qualità, compresi i servizi sanitari e sociali d'interesse generale", il cui inserimento nel POR FSE Veneto 2014-2020 sarà disposto conformemente al nuovo quadro normativo europeo di riferimento, di cui alle iniziative CRII e CRII+ (Regolamento (UE) 2020/460 e Regolamento (UE) 2020/558) nonché in coerenza con il quadro temporaneo sugli Aiuti di stato ("Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19" C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii).
Considerato che la natura del contributo previsto corrisponde alle sovvenzioni previste dalla Sezione 3.1 del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” (COVID-19 C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii) e che le tipologie dei destinatari sono univocamente individuate, ai sensi dell’articolo 2, punto 10 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, così come modificato dall’articolo 272, comma 2, lettera a) del Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046, ai fini del presente provvedimento la natura di beneficiario è attribuita alla Regione del Veneto, in qualità di organismo che concede l'aiuto.
In considerazione inoltre delle tipologie di soggetti destinatari del contributo che per la gran parte sono riconducibili ai beneficiari di cui alle LL.RR. n. 23/1980 e n. 32/1990, in conformità con gli intendimenti della L.R. n. 19/2016, in continuità con quanto disposto dalla Giunta Regionale a partire dal 2017 con la DGR n. 973 e tenuto conto delle competenze tecniche in materia nonché della disponibilità delle banche dati necessarie, si propone di incaricare Azienda Zero dell’erogazione dei contributi assegnati ai soggetti destinatari. Azienda Zero opererà in accordo con l’Autorità di Gestione del POR FSE Veneto 2014-2020 e nel rispetto del quadro normativo europeo relativo ai Fondi SIE e alla disciplina sugli Aiuti di Stato e ogni altra disciplina europea, nazionale e regionale di riferimento.
A tal proposito si fa presente che il Direttore dell’Area Sanità e Sociale, con propria nota del 7 luglio 2020, prot. n. 269170, ha confermato la disponibilità di Azienda Zero ad assicurare la massima collaborazione in merito all’emissione di pagamenti per il sostegno ai destinatari che saranno individuati con le modalità previste dal presente provvedimento.
Alla luce di quanto sopra esposto, si propone per l'approvazione, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
Le domande di contributo potranno essere presentate dal 24 luglio 2020 al 10 agosto 2020, ore 13.00.
La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa e l’eventuale rideterminazione della cronologia di spesa. In particolare, con specifico provvedimento, la Direzione Lavoro dovrà definire:
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visti:
delibera
- per i soggetti rientranti nella tipologia “A.2) Servizi rivolti a persone anziane non autosufficienti e a persone con disabilità”, ammessi a contributo, fino ad un massimo di euro 3.000.000,00;
- per i Comuni del Veneto risultanti dall’elenco unico nazionale (dell’art. 105, commi 1, 2, 3, del decreto-legge 18 maggio 2020, n. 34), ammessi a contributo, fino ad un massimo di euro 3.000.000,00;
(seguono allegati)
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