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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 86 del 09 giugno 2020


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 672 del 26 maggio 2020

Approvazione delle Linee di indirizzo per il raccordo operativo tra CPI/Ambiti Territoriali Sociali e Servizi Specialistici finalizzato all'attuazione del Reddito di Cittadinanza nella Regione del Veneto. DGR n. 1504/2018.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approvano le Linee di indirizzo per il raccordo operativo tra CPI/Ambiti Territoriali Sociali e Servizi Specialistici finalizzato all’attuazione del Reddito di Cittadinanza nella Regione del Veneto.

L'Assessore Manuela Lanzarin, di concerto con l'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, in attuazione del D.lgs. n. 147/2017, ha adottato tramite DGR n. 1504/2018 il “Piano regionale per il contrasto alla povertà 2018-2020” avente come finalità il rafforzamento del sistema di interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà e di promozione dell’inclusione sociale.

In particolare, nell’obiettivo 2 “Potenziare le reti territoriali” del suddetto piano, si è previsto che la Regione metta a disposizione schemi di protocollo/linee di indirizzo, utili all’implementazione del sistema a rete dei servizi nella presa in carico, armonizzando le prassi degli attori coinvolti nei diversi ambiti territoriali. La necessità di adottare strumenti che facilitino le procedure di presa in carico dei diversi attori (del lavoro, del sociale e dei servizi specialistici Aziende Ulss), era già emersa nel contesto dell’attuazione delle misure nazionali Sostegno per l’Inclusione attiva (S.I.A) e Reddito di Inclusione (Re.I.), istituito quest’ultimo dal D.lgs. n. 147/2017. Ma si è rafforzata con l’istituzione del Reddito di cittadinanza (d’ora in avanti R.d.C.) adottato con il D.L. n. 4/2019, convertito con modificazioni nella L. n. 26/2019. Il R.d.C. è una misura di inserimento o reinserimento lavorativo e di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale, destinata a nuclei familiari che vivono in una condizione di disagio socio-lavorativo.  Nasce dalle esperienze pregresse in tema di inclusione sociale e lavorativa quali appunto il S.I.A. e il Re.I sopra citati, e costituisce livello essenziale delle prestazioni, nei limiti delle risorse disponibili. Il R.d.C. è una misura che fa leva soprattutto sulla costruzione di una rete di servizi territoriali. In particolare, nel processo di presa  in carico sociale del nucleo beneficiario, a seguito dell’analisi preliminare svolta dal servizio sociale professionale, vi sono quattro esiti possibili che coinvolgono diversi soggetti attuatori: i Centri per l’Impiego - CpI (per il Patto per il Lavoro nel caso emerga solo un bisogno lavorativo), i Servizi Sociali dei Comuni coordinati a livello di Ambito Territoriale Sociale (nel Patto per l’Inclusione Sociale semplificato o nel Patto per l’Inclusione Sociale per bisogni complessi dopo aver attivato un’Equipe Multidisciplinare), e i servizi specialistici delle AULSS (nel caso emergano bisogni complessi connessi all’area sanitaria e socio-sanitaria). Pertanto, il rafforzamento della rete e della collaborazione attiva fra i diversi soggetti, risulta essenziale per una gestione efficace e puntuale della misura a livello locale.

Riguardo ai Centri per l’Impiego, è necessario premettere che la L.R. n. 36 del 25 ottobre 2018, di modifica della L.R. n. 3/2009, ha fornito la necessaria cornice normativa ai mutamenti in essere, in quanto ha ridisegnato le funzioni attribuite a Veneto Lavoro. Pertanto, allo stato attuale, il modello organizzativo della rete pubblica dei servizi per il lavoro prevede che alla Regione spettino le funzioni di indirizzo, programmazione, controllo, monitoraggio e valutazione delle politiche e del mercato del lavoro, e all’Ente Veneto Lavoro competano le funzioni di direzione, coordinamento e monitoraggio della rete pubblica dei servizi per il lavoro e l’assistenza al sistema dei Servizi per il lavoro.

Ciò premesso, al fine di giungere alla stesura delle linee di indirizzo per il raccordo operativo tra Centri per l’Impiego, Ambiti Territoriali Sociali e servizi specialistici delle AULSS, finalizzato all’attuazione del R.dC, nel contesto del Piano Regionale di contrasto alla povertà, si è costituito un gruppo di lavoro all’interno della Commissione Tecnica di supporto al Tavolo Regionale per la Rete della Protezione e Inclusione Sociale. Tale gruppo ha visto la partecipazione di più attori afferenti ai diversi livelli di governance del territorio: Direzioni regionali (Servizi Sociali e Lavoro), referenti delle Aziende ULSS e dei SIL (Servizio di Integrazione Lavorativa), referenti degli Ambiti Territoriali Sociali e dell’Alleanza contro la povertà e si è avvalso dell’assistenza tecnica di Banca Mondiale e dell’Ente strumentale Veneto Lavoro. La versione finale delle linee di indirizzo, risultato di questo percorso condiviso, è stata presentata ed esaminata lo scorso 6 Dicembre 2019 dalla Commissione Tecnica e successivamente approvata dal Tavolo Regionale per la Rete della protezione e dell’Inclusione Sociale riunitosi il 16 Dicembre 2019.

Il documento finale, frutto di un lavoro di rafforzamento dell’integrazione delle politiche sociali, sociosanitarie e del lavoro, può essere esteso anche a meccanismi di raccordo che vanno oltre il R.d.C. per estendersi ad altre misure di contrasto alla povertà, secondo una logica volta alla costruzione di prestazioni sempre più integrate e di prossimità al cittadino.

Inoltre, le presenti Linee di indirizzo per il raccordo operativo tra CPI/Ambiti Territoriali Sociali e Servizi Specialistici affiancano e completano gli strumenti di valutazione definiti nelle “Linee Guida per la definizione dei Patti per l’Inclusione sociale”, approvate con Decreto del MLPS in data 23 Luglio 2019, così come quanto predisposto dal “Piano tecnico di attivazione del sistema informativo del RdC” approvato con Decreto del MLPS n. 108 del 2 Settembre 2019 e dalle disposizioni contenute nel Decreto del MLPS sui “Progetti Utili alla Collettività” – PUC del 22 Ottobre 2019. Inoltre si raccordano con le Circolari redatte da ANPAL e il “Manuale gestione dei beneficiari del R.d.C.” predisposto da Veneto Lavoro.

Per quanto sopra esposto, si propone alla Giunta regionale di adottare le Linee di indirizzo, di cui all’Allegato A, parte integrante e necessaria del presente atto, predisposte e condivise congiuntamente dalla Direzione Servizi Sociali e dalla Direzione Lavoro e di demandare al Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione Sociale tutti i futuri atti compreso l’aggiornamento del presente allegato.

Si precisa infine che l’adozione della presente deliberazione non comporta alcun onere di spesa a carico dell’Amministrazione regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto il D. Lgs n. 147/2017, in particolare gli artt. 2,5,6,13,14,23,25;

Visto il D.L. n. 4/2019 convertito in L. n. 26/2019;

Legge Regionale n. 36 del 25 ottobre 2018,

Visto il Decreto MLPS n. 103/2019;

Visto il Decreto MLPS n. 108/2019;

Visto il Decreto MLPS n. 104/2019;

Visto il Decreto MLPS n. 149/2019;

Vista la Circolare ANPAL n. 3/2019;

Vista la DGR n. 2027/2017;

Vista la DGR n. 1504/2018;

Viste le recenti disposizioni normative di fonte nazionale e regionale in materia di COVID-19.

delibera

  1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, le Linee di indirizzo per il raccordo operativo tra CPI/Ambiti Territoriali Sociali e Servizi Specialistici finalizzato all’attuazione del Reddito di Cittadinanza nella Regione del Veneto, di cui all’Allegato A, parte integrante e necessaria del presente atto;
  2. di demandare al Direttore della U.O. Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione Sociale tutti i futuri atti compreso l’aggiornamento del presente allegato;
  3. di precisare che l’adozione della presente deliberazione non comporta alcun onere di spesa a carico dell’Amministrazione regionale;
  4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs n. 33/2013;
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_672_20_AllegatoA_421554.pdf

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