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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 29 del 06 marzo 2020


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 254 del 02 marzo 2020

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione" - Reg. n. 1303/2013 e Reg. 1304/2013 - Asse I - Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Il lavoro si racconta - Botteghe e Atelier aziendali. Itinerari di scoperta dei patrimoni d'impresa" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva, nell’ambito del Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014/2020 – Asse I – Occupabilità, l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la valorizzazione del patrimonio aziendale veneto, attraverso il finanziamento di progetti in grado di sostenere le imprese, costituite da almeno 10 anni, di diversi settori e di varie dimensioni, nel recuperare e valorizzare la propria eredità culturale, così da rafforzarne il legame con il territorio di riferimento e diventare volano di crescita economica, sociale e culturale. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Secondo il Rapporto Statistico regionale 2019, il Veneto rimane la terza regione in Italia per produzione di ricchezza, dopo Lombardia e Lazio, confermando il suo ruolo di traino dell’intera economia nazionale negli ultimi 10 anni.

Analizzando le peculiarità regionali emerge che nella nostra regione è alta la concentrazione di specializzazioni produttive del comparto manifatturiero, le quali hanno fatto registrare una crescita meno forte rispetto ai settori del terziario, che rappresentano, invece, il motore prevalente di crescita negli ultimi anni a livello nazionale. Sempre secondo il rapporto statistico “il contributo alla crescita economica fornito dalla composizione strutturale del tessuto produttivo veneto è quindi meno incalzante rispetto alla tendenza nazionale. Isolato l’effetto sulla crescita della componente strutturale, il vero contributo premiante per il Veneto è legato alla componente locale, ossia la capacità di crescita autonoma dell’area, data da una serie di fattori difficilmente individuabili e misurabili, che riguardano caratteristiche del territorio legate alla sfera tecnologica, infrastrutturale e logistica, alla profondità della cultura del management nelle imprese, da peculiarità riguardanti la produttività delle forze lavoro dell’area, o, in altre parole, semplicemente la dinamicità e la forza competitiva del popolo veneto”.

Il tessuto imprenditoriale veneto è fatto di imprese di media o piccola dimensione che spesso originano dal territorio e mantengono con esso uno stretto legame, contribuendo a determinarne l’intero sviluppo socio-economico, anche attraverso la costruzione di virtuose relazione tra realtà pubbliche e private. Le aziende italiane e venete sono custodi di una eredità culturale (cultural heritage) intangibile, fatta di prassi, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, know-how, oltre che di strumenti, oggetti, manufatti e spazi fisici e culturali associati agli stessi. Le imprese testimoniano non solo una tradizione produttiva d’eccellenza, ma anche storie aziendali straordinarie, fatte di uomini e donne, che si intrecciano con la storia dei territori in cui originano e possono, ancora oggi, essere volano di crescita e scoperta culturale.

Come sostiene anche Marco Montemaggi, sociologo esperto di valorizzazione del patrimonio industriale, in un contesto socio-economico come quello attuale non basta avere una storia per distinguersi dai concorrenti, ma bisogna anche saperla raccontare: usare strategie di Heritage Marketing per un’azienda significa far diventare la propria storia uno strumento di branding marketing e comunicazione a beneficio della propria impresa. È evidente che, per molti Brands, poter mostrare il proprio passato d’eccellenza è un argomento in più per distinguersi sul mercato, per acquisire maggiore forza contrattuale, per marcare la propria identità rispetto a un concorrente, per far sentire i propri clienti all’interno di una comunità esclusiva, per mostrare un valore d’appartenenza vero per i propri dipendenti, etc.. Questa opportunità è valida ovunque, soprattutto sui nuovi mercati internazionali, dove il fascino di una storia prestigiosa ha un valore importante che fa la differenza rispetto ai propri concorrenti.

Far conoscere il patrimonio aziendale di un determinato territorio ad un più vasto pubblico può rappresentare l’occasione per creare un vero proprio brand industriale territoriale, capace di attrarre sul territorio di riferimento nuovi investimenti e capitale umano, sviluppando anche nuove forme di turismo esperienziale. I prodotti delle aziende italiane e venete, infatti, testimoniano una capacità e un saper fare che li distingue agli occhi degli altri paesi: il “Made in Italy” è diventato non solo un’etichetta, ma una firma d’autore e un marchio distintivo, che richiama l’idea di prodotto unico e speciale, apprezzato nel mondo per la qualità, l’innovazione, il design. In generale i prodotti “Made in Italy” sono espressione di una tradizione di arti e di mestieri, di lavorazioni artigianali e di sapienza industriale nonché di grande cura al dettaglio maturate nel corso di decenni.

Il turismo di impresa o turismo industriale, che può svilupparsi sia attraverso la conoscenza dei processi produttivi grazie alle visite alle imprese, sia come riscoperta dell’archeologia industriale o visita ai musei d’impresa valorizzando anche le tradizioni ed il saper fare del passato, si configura come una modalità di fruizione delle varie destinazioni territoriali e rappresenta ancora una potenzialità non del tutto espressa nel panorama italiano ed in quello veneto.

Non dobbiamo dimenticare come il turismo rappresenti per il Veneto un’importante risorsa economica ed un settore strategico, che merita di essere rafforzato in un’ottica di sostenibilità, secondo gli impegni dell’Agenda Europa 2030, sviluppando un turismo sostenibile che “crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali” attraverso l’attuazione di politiche e l’applicazione di strumenti mirati. L’impegno è favorire un turismo responsabile e di qualità al fine di raggiungere tre obiettivi chiave: prosperità economica, equità e coesione sociale, protezione dell’ambiente. Questi aspetti, in un’ottica a lungo termine, sono connessi in un legame imprescindibile, un equilibrio tra sviluppo economico e tutela delle destinazioni, da raggiungere grazie a strategie politiche integrate (Rapporto Statistico regionale).

Dal Rapporto Statistico regionale emerge che il Veneto offre ai visitatori e ai residenti un panorama completo, da ammirare, vivere e gustare, che costituisce la ricchezza e la forza della nostra terra e che valica la consueta classificazione dei cinque comprensori turistici. Una sinergia tra soggetti pubblici e privati è fondamentale per evidenziare tutti gli aspetti produttivi che ci rendono immediatamente riconoscibili.

A partire dal 2017 la Regione del Veneto ha prestato particolare attenzione al tema della valorizzazione del patrimonio aziendale e della costruzione di possibili itinerari di riscoperta del territorio anche dal punto di vista del turismo industriale, quale occasione di crescita e sviluppo dell’intero territorio regionale. Una prima iniziativa (DGR n. 686 del 16/05/2017 - Atelier aziendali. Il patrimonio d’impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale) ha permesso il finanziamento di 12 progetti, a fronte delle 21 richieste di contributo pervenute, per un importo complessivo di 1 milione di Euro. Nel corso del 2019, con un ammontare complessivo di 2 Milioni di Euro sono stati finanziati altri 25 progetti finalizzati alla valorizzazione del patrimonio d’impresa nelle sue diverse dimensioni, a fronte di 69 richieste di contributo pervenute a testimonianza dell’interesse del territorio (DGR n. 1987 del 21/12/2018 - Botteghe e atelier aziendali. La tradizione si rinnova per guardare al futuro).

L’iniziativa che si sottopone all’approvazione della Giunta regionale, intende, quindi, sostenere le imprese, di diversi settori e dimensioni ma costituite da almeno 10 anni, nelle attività di valorizzazione del proprio patrimonio aziendale, inteso sia come fattore di competitività per l’impresa stessa, sia quale volano di crescita dell’intero territorio in cui è inserita l’impresa, attraverso la costruzione di nuovi rapporti con le altre realtà territoriali pubbliche e private.
 

Le finalità che si intendono perseguire sono:

  • l’incremento dell’accessibilità e fruibilità del patrimonio aziendale delle imprese venete per contribuire ad accrescere la competitività delle imprese stesse e rafforzare la loro solidità sul mercato con conseguente incremento della produttività;
     
  • la diffusione della conoscenza dell’eredità culturale di un’azienda, così da rafforzare senso di appartenenza e credibilità aziendale, quali leve per aumentare il benessere delle persone all’interno del contesto aziendale, realizzando anche occasioni durature di valorizzazione e condivisione con il contesto esterno;
     
  • il rafforzamento della propensione delle imprese all’innovazione e all’efficienza a partire dalla conoscenza del “vecchio” per creare ricchezza per il territorio ed aumentarne la competitività;
     
  • la creazione di occasioni di incontro tra imprese, operatori culturali e dell’hospitality per favorire l’integrazione e il potenziamento delle reciproche conoscenze e competenze in tema di valorizzazione del patrimonio aziendale;
     
  • il rafforzamento della valorizzazione anche delle produzioni/lavorazioni artistiche e tradizionali di nicchia e/o di alta gamma, tipiche del territorio favorendo un processo di innovazione tecnologica e la creazione di reti collaborative tra le diverse “botteghe”, che produca valore diffuso e sostenibile a livello locale.
     

Tenuto conto delle diverse finalità che l’iniziativa persegue e delle differenti dimensioni delle realtà aziendali/imprenditoriali che possono essere coinvolte, ogni progetto deve fare riferimento ad una sola delle linee progettuali sotto riportate:

 

Linea progettuale

Finalità

Caratteristiche

Botteghe in rete

  • Aiutare le imprese a valorizzare la propria dimensione di patrimonio aziendale della tradizione.
  • Sostenere le “botteghe” nella realizzazione di un “museo diffuso”, cioè uno spazio, fisico o virtuale, che crei un percorso di rete per poter far riscoprire e apprezzare processi di ricerca e di produzione che rischiano di scomparire dal patrimonio culturale e professionale del Veneto.
  • Aziende di micro o piccola dimensione, che realizzano produzioni/lavorazioni artigianali, artistiche o tradizionali, anche di alta gamma, caratterizzate dalla dimensione del “fare di bottega”.
  • Progetti solo di tipo interaziendale.

Atelier aziendali

  • Realizzare veri e propri musei d’impresa e/o archivi aziendali che, anche attraverso l’uso delle più moderne tecnologie, possano qualificarsi come luoghi della memoria culturale collettiva, della produzione di nuovi contenuti e vetrina del brand heritage.
  • Favorire la creazione di occasioni di incontro tra pubblico e privato, così da offrire nuove opportunità di fruizione turistica e culturale del territorio.
  • Imprese di diversi settori produttivi e di varie dimensione (media e grande).
  • Progetti monoaziendali (solo imprese di medio-grande dimensione).
  • Progetti pluri-aziendali (possibile inserimento anche di imprese di piccole dimensioni solo in progetti settoriali rivolti a imprese di mede-grandi dimensioni).

 

Tutto ciò premesso si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Il lavoro si racconta - Botteghe e Atelier aziendali. Itinerari di scoperta dei patrimoni d’impresa” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti per la valorizzazione del patrimonio aziendale delle eccellenze del Made in Veneto.

All’iniziativa sono destinati Euro 2.000.000,00. La copertura finanziaria delle obbligazioni di spesa da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento sarà assicurata dalla dotazione di cui al Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo (POR FSE) 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8 – Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo Specifico POR 4.

L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in Legge n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 04/08/2017.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 23/06/2011, n. 118 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 2.000.000,00, saranno assunte a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020 con iscrizione sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2020 - Euro 1.900.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 950.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 665.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 285.000,00;

Esercizio di imputazione 2021 - Euro 100.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 50.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 35.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 15.000,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre le ore 13.00 del 16 aprile 2020.

Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso dell’esercizio 2020, anziché del 40%. È inoltre prevista la possibilità di procedere alla richiesta di un acconto intermedio pari al 25% del contributo finanziato, con esigibilità 2020. Le erogazioni a saldo potranno avvenire nel corso dell’esercizio 2021, successivamente all’approvazione della resa del conto con apposito decreto direttoriale.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.

Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la regione Veneto in Italia;
  • Decisione della Commissione Europea (C(2018) 8658 final) del 7 dicembre 2018, di modifica del POR FSE Veneto 2014-2020 adottato con Decisione (C(2014) 9751 final) del 12 dicembre 2014;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e s.m.i.;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità' 2016)”, art. 1, comma 821;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • il D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • l’art. 35 del D.L. n. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124/2017;
  • la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 19 del 9 agosto 2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 3 del 13 marzo 2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla legge regionale n. 21 dell’8 giugno 2012;
  • la legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;
  • la legge regionale n. 44 del 25/112019 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020;
  • la legge regionale n. 45 del 25/11/2019 “Legge di stabilità regionale 2020;
  • la legge regionale n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020”;
  • la DGR n. 1716 del 29/11/2019 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2020-2022”;
  • il DSGP n. 10 del 16/12/2019 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2020/2022;
  • la DGR n. 30 del 21/01/2020 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020/2022;
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la DGR n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 251 del 08/03/2016 “Approvazione documento “Testo Unico Beneficiari” relativo agli adempimenti per la gestione di progetti formativi delle attività formative riconosciute ai sensi dell’art. 19 della L. 10/1990”;
  • la DGR n. 686 del 16/05/2017 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale – “Atelier aziendali. Il patrimonio d’impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale” - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva – Anno 2017”;
  • la DGR n. 1987 del 21/12/2018 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse I Occupabilità – “Botteghe e Atelier aziendali. La tradizione si rinnova per guardare al futuro” - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva”;
  • la DGR n. 1463 del 08/10/2019 - Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse I Occupabilità - “Innovazione e ricerca per un Veneto più competitivo - Assegni di ricerca anno 2019”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano e Cultura n. 19 del 28/10/2016 “DGR 669 del 28 aprile 2015. Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto, nell'ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 2 dell’11/01/2019 “Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto nell’ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • l’art. 2, comma 2, lettera f) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, come modificata con L.R. n. 14 del 17 maggio 2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del POR FSE 2014-2020 Asse I – Occupabilità, l’Avviso pubblico “Il lavoro si racconta - Botteghe e Atelier aziendali. Itinerari di scoperta dei patrimoni d’impresa” di cui all’Allegato A e la relativa Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti per la valorizzazione del patrimonio aziendale delle eccellenze del Made in Veneto;
  3. di destinare all’iniziativa la somma di Euro 2.000.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti a valere sull’Asse I – Occupabilità - POR FSE 2014-2020;
  4. di determinare in Euro 2.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2010/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 del 12/12/2014, Asse I – Occupabilità, con iscrizione sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

 

  Esercizio di imputazione 2020 - Euro 1.900.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 950.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 665.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 285.000,00;

  Esercizio di imputazione 2021 - Euro 100.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 50.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 35.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, N. 9751)” Euro 15.000,00;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, alla quale sono stati assegnati i capitoli di cui al punto precedente, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  3. di stabilire che l’erogazione della prima anticipazione sia di un importo pari al 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso dell’esercizio 2020, anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi” della DGR n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”. È inoltre prevista la possibilità di procedere alla richiesta di un acconto intermedio pari al 25% del contributo finanziato, con esigibilità 2020. Le erogazioni a saldo potranno avvenire nel corso dell’esercizio 2021, successivamente all’approvazione della resa del conto con apposito decreto direttoriale;
  4. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670/2015 e s.m.i. e della diretta applicazione del medesimo per il bando oggetto del presente provvedimento;
  5. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
  6. di precisare che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto D della DGR n. 670/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  7. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del 16 aprile 2020;
  8. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto;
  9. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all'obiettivo strategico di cui al DEFR 2020-2022 n. 15.02.01 “Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano”;
  10. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno e coerente utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_254_20_AllegatoA_416105.pdf
Dgr_254_20_AllegatoB_416105.pdf

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