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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 112 del 04 ottobre 2019


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1328 del 18 settembre 2019

Interventi in materia di contrasto alla violenza contro le donne. Riparto dei fondi statali di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri - DPCM 9 novembre 2018 "Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità" anno 2018, di cui all'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento vengono ripartite le risorse del “Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” per l’anno 2018, assegnate alla Regione del Veneto con DCPM 9 novembre 2018, per potenziare l’assistenza ed il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli. 

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin per l'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”, convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119, prevede una serie di misure per contrastare il fenomeno della violenza. In particolare, l’articolo 5-bis prevede che le risorse stanziate siano ripartite annualmente tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano con decreto del Ministro Delegato per le pari opportunità, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano tenendo conto dei seguenti criteri:

  1. la programmazione regionale e gli interventi già operativi per contrastare la violenza nei confronti delle donne;
  2. il numero dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni Regione;
  3. il numero delle case rifugio pubbliche e private già esistenti in ogni Regione;
  4. il riequilibrio della presenza di centri antiviolenza e di case rifugio in ogni Regione, riservando un terzo dei fondi disponibili all’istituzione di nuovi centri e di nuove case-rifugio al fine di raggiungere l’obiettivo previsto dalla raccomandazione Expert Meeting sulla violenza contro le donne – Finlandia, 8-10 novembre 1999.

Con Intesa del 27 novembre 2014 tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie Locali, sono stati stabiliti i requisiti minimi che i centri antiviolenza e le case rifugio devono possedere per poter accedere al riparto delle risorse statali.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – DPCM 9 novembre 2018 recante “Ripartizione delle risorse relative al Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” di cui all’articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119” -  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 gennaio 2019 – ha provveduto a ripartire le risorse stanziate per l’anno 2018 (Euro 20.000.000,00) per il potenziamento delle forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali.

Sulla base dei criteri di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsti dal decreto ministeriale 21 febbraio 2014, alla Regione del Veneto sono stati assegnati complessivamente Euro 1.584.216,43, per le finalità di seguito riportate:  

  1. Euro 480.479,85, pari al 33% dell’importo complessivo, per l’istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case rifugio, come indicato nella Tabella 1 allegata al citato DPCM;
  2. Euro 97.551,97, pari al 10% della somma rimanente al netto dell’importo di cui alla precedente lettera a), quale finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi volti ad attuare azioni di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, sulla base della programmazione regionale, come indicato nella Tabella 2 allegata al citato DPCM;
  3. Euro 473.118,62, pari al 45% della somma rimanente al netto dell’importo di cui alla precedente lettera a), quale finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni Regione, come indicato nella Tabella 2 allegata al citato DPCM;
  4. Euro 533.065,99, pari al 45% della somma rimanente al netto dell’importo di cui alla precedente lettera a), quale finanziamento delle case rifugio pubbliche e private già esistenti in ogni Regione, come indicato nella Tabella 2 allegata al citato DPCM.

A seguito del trasferimento statale del citato importo di Euro 1.584.216,44, disposto per arrotondamenti rispetto all’assegnazione di cui al DPCM del 9 novembre 2018, con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1063 del 30 luglio 2019 “Variazione al Bilancio di previsione 2019-2021 e al Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2019-2021 ai sensi dell’art. 51, comma 2, D. Lgs. 118/2011 (provvedimento di variazione n. BIL045) // VINCOLATE” sono stati implementati per pari importo gli stanziamenti di competenza e di cassa, con riferimento all’esercizio finanziario 2019, del capitolo di spesa 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04.07.2006, n. 223 - D.L. 14.08.2013, n. 93)” e del capitolo di entrata 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04.07.2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)”.

In materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, la Regione del Veneto ha approvato la legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”, che promuove interventi di sostegno a favore delle donne vittime di violenza in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne, ponendo in essere azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali per le donne vittime di violenza, nonché attività di divulgazione, sensibilizzazione ed educazione mirate al contrasto del fenomeno.

Nel rispetto della normativa regionale, e sentito il parere del “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne” (L.R. n. 5/2013, articolo 8) - di seguito Tavolo di coordinamento regionale - riunitosi in data 18 marzo 2019, con il presente provvedimento si propone di ripartire lo stanziamento complessivo assegnato di cui alle lettere a), b), c) e d) secondo le seguenti modalità.

A) ISTITUZIONE DI NUOVE STRUTTURE

In coerenza con quanto approvato dal Tavolo di coordinamento regionale e con quanto comunicato al Dipartimento Pari Opportunità con nota prot. n. 163957 del 24.04.2019 (articolo 3 comma 2 del DPCM 9 novembre 2018) lo stanziamento di Euro 480.479,85 è ripartito come segue:

  • Euro 160.000,00 per l’apertura di due nuovi centri antiviolenza, allo scopo di garantire una maggiore copertura territoriale;
  • Euro 160.479,85 per l’apertura di nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti, al fine di migliorare la rete dei servizi offerti sul territorio regionale;
  • Euro 160.000,00 per l’apertura di due nuove case rifugio, sempre nella prospettiva di implementare la  copertura territoriale.

Di seguito si riepilogano sinteticamente le modalità per l’assegnazione del finanziamento per l’istituzione delle nuove strutture, demandando a successivi provvedimenti del Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR l’approvazione del Bando e della relativa modulistica, delle risultanze istruttorie nonché l’assunzione del relativo impegno di spesa.

SOGGETTI AMMESSI A PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO

I soggetti ammessi a presentare le domande di contributo, ai sensi della normativa nazionale e regionale, sono:

  1. Comuni e Aziende ULSS  del Veneto in forma singola o associata;
  2. Associazioni e organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato comprovate esperienze e competenze specifiche, almeno quinquennali, in materia di violenza contro le donne e che rispettino quanto previsto dall’articolo 1 dell’Intesa Stato - Regioni del 27 novembre 2014;
  3. Comuni e Aziende ULSS del Veneto in forma singola o associata, in partenariato con le Associazioni e le organizzazioni di cui al punto 2.

TIPOLOGIE DI STRUTTURE FINANZIABILI

Le strutture oggetto di finanziamento sono:

  1. nuovi centri antiviolenza così come definiti all’articolo 3 L.R. n. 5/2013 e dall’Intesa Stato - Regioni del 27 novembre 2014;
  2. nuovi sportelli dei centri antiviolenza (articolo 2 comma 2 dell’Intesa Stato - Regioni del 27 novembre 2014) già operanti e individuati con DGR n. 789 del 11 giugno 2019;
  3. nuove case rifugio così come definite all’articolo 4 L.R. n. 5/2013 (modificata con legge regionale 21 giugno 2018, n. 22) e dall’Intesa Stato - Regioni del 27 novembre 2014.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Ogni Ente richiedente potrà presentare:

  • 1 domanda di finanziamento per la tipologia “nuovo centro antiviolenza”;
  • 1 domanda di finanziamento per la tipologia “nuova casa rifugio”;
  • 2 domande di finanziamento per la tipologia “nuovo sportello”.

Potrà essere finanziata 1 domanda per provincia, sia per la tipologia “nuovo centro antiviolenza”, sia per la tipologia “nuova casa rifugio”, mentre per la tipologia “nuovo sportello” potranno essere finanziate al massimo 3 domande per provincia.

Non sono ammissibili domande di finanziamento che prevedano la creazione di strutture antiviolenza mediante la trasformazione di strutture già esistenti e riconosciute dalla Regione del Veneto.

CRITERI DI VALUTAZIONE E GRADUATORIA

La valutazione degli interventi ammissibili è finalizzata alla redazione di 3 distinte graduatorie, una per ciascuna tipologia di struttura finanziabili - nuovo centro antiviolenza, nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti e nuova casa rifugio - che verranno approvate, come previsto dalla DGR n. 600 dell’8 maggio 2017, entro 180 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande, con decreto del Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR.

Le graduatorie verranno elaborate sulla base del seguente criterio principale, con priorità per le province con minor copertura territoriale:

  • per la tipologia “nuovo centro antiviolenza”, il numero dei centri antiviolenza nella provincia rapportato all’estensione geografica della stessa;
  • per la tipologia “nuovi sportelli”, il numero dei punti di accesso nella provincia (Cav + sportelli) rapportato all’estensione geografica della stessa;
  • per la tipologia “nuova casa rifugio”, il numero delle case rifugio nella provincia rapportato all’estensione geografica della stessa.

Per l’estensione geografica si prenderanno in considerazione i dati  sul suolo elaborati dalla Regione del Veneto (http://statistica.regione.veneto.it/banche_dati_territorio_ambiente.jsp).

In caso di più domande di finanziamento per la medesima provincia, sarà applicato in subordine il criterio del “bacino di utenza potenziale”, corrispondente alla popolazione femminile residente nel Comune in cui si intende avviare la struttura (http://statistica.regione.veneto.it/jsp/popolazionedemog.jsp).

CONTRIBUTO CONCEDIBILE

I progetti approvati saranno finanziati sulla base dei costi preventivati, considerati ammissibili. Per i progetti relativi a nuovo centro antiviolenza e nuova casa rifugio l’importo massimo concedibile per ciascuna domanda ritenuta ammissibile è pari ad Euro  80.000,00. Per i nuovi sportelli dei centri antiviolenza già operanti per ogni domanda ritenuta ammissibile il finanziamento non potrà superare l’importo massimo complessivo di Euro 20.000,00.

I contributi assegnati devono essere utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazione degli interventi approvati. Nel caso in cui l'importo dei progetti ammessi a finanziamento sia inferiore a quello complessivo stanziato per la corrispondente tipologia di struttura, la Direzione valuterà di ripartire le economie sulla base del numero di domande pervenute.

DURATA DEL PROGETTO

I progetti finanziati hanno durata annuale. Con decreto del Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di approvazione delle risultanze istruttorie viene fissato il termine per la conclusione delle attività e per la presentazione delle relazioni finali e delle rendicontazioni di spesa.

B) FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO DEGLI INTERVENTI REGIONALI GIÀ OPERATIVI

In coerenza con quanto approvato dal Tavolo di coordinamento regionale e con quanto comunicato al Dipartimento Pari Opportunità con nota prot. n. 163957 del 24.04.2019 (articolo 3 comma 2 del DPCM 9 novembre 2018), al fine di rispondere alle esigenze evidenziate dalle strutture attive e riconosciute dalla Regione del Veneto nonché di rafforzare l’assistenza e il sostegno alle donne vittime di violenza, si propone di ripartire lo stanziamento pari ad Euro 97.551,97  a favore dei 25 sportelli dei centri antiviolenza già operanti, individuati con Deliberazione di Giunta Regionale n. 789 del 11 giugno 2019 e di cui all’Allegato A al presente provvedimento, prevedendo per ciascuna struttura un importo pari a Euro 3.902,07.

Il contributo sarà erogato direttamente agli Enti promotori delle strutture di cui all’Allegato A per il sostegno delle spese sostenute nel periodo gennaio – dicembre 2020 secondo le seguenti modalità:

  • 60% a titolo di acconto, a seguito della comunicazione alla Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di accettazione del finanziamento;
  • 40% a saldo, a seguito della presentazione alla Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di una relazione degli interventi realizzati e del rendiconto delle spese sostenute per un importo  almeno pari al finanziamento concesso. In caso di minori spese rendicontate si procederà alla conseguente riduzione del contributo.

In caso di mancato invio, da parte di uno o più soggetti beneficiari, della comunicazione di accettazione del contributo assegnato, in sede di impegno di spesa la somma a questi assegnata sarà ripartita pro quota a favore di ciascuno degli altri sportelli.

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei relativi procedimenti, ivi compresa la possibilità di modificare le quote dei finanziamenti per ciascuna struttura nel caso di mancata accettazione del contributo.

C) e D) FINANZIAMENTO PER I CENTRI ANTIVIOLENZA E LE CASE RIFUGIO ESISTENTI

Si propone di ripartire lo stanziamento pari ad Euro 473.118,62 a favore dei 22 centri antiviolenza di cui all’Allegato B al presente provvedimento, per un importo pari a Euro 21.505,39 per ciascuna struttura, e lo stanziamento di Euro 533.065,99 a favore delle 21 case rifugio A e B di cui all’Allegato C al presente provvedimento, per un importo pari ad Euro 25.384,09 per ciascuna struttura.

Il contributo sarà erogato direttamente agli Enti promotori delle strutture di cui ai citati Allegati B e C per il sostegno delle spese sostenute nel periodo gennaio – dicembre 2020 secondo le seguenti modalità:

  • 90% a titolo di acconto, a seguito della comunicazione alla Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di accettazione del finanziamento;
  • 10% a saldo, a seguito della presentazione alla Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di una relazione degli interventi realizzati e del rendiconto delle spese sostenute per un importo almeno pari al finanziamento concesso. In caso di minori spese rendicontate si procederà alla conseguente riduzione del contributo.

In caso di mancato invio, da parte di uno o più soggetti beneficiari, della comunicazione di accettazione del contributo assegnato, in sede di impegno di spesa la somma a questi assegnata sarà ripartita pro quota a favore di ciascuna struttura (centri antiviolenza e case rifugio).

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei relativi procedimenti, ivi compresa la possibilità di modificare le quote dei finanziamenti per ciascuna struttura (centri antiviolenza e case rifugio)nel caso di mancata accettazione del contributo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119;

VISTA la L.R. del 23 aprile 2013, n. 5;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2018;

VISTA la L.R. 29 novembre 2011, n. 39 e ss.mm. e ii.;

VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118  e ss.mm. e ii.;

VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.

VISTA la L.R. 7 gennaio 2011, n. 1 e ss.mm.e ii;

VISTA la DGR  n. 67 del 29 gennaio 2019 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2019-2021”;

VISTA la DGR n. 789 del 11 giugno 2019;

VISTA la DGR n. 1063 del 30 luglio 2019;

VISTO l’articolo, 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54 e ss.mm. e ii;

delibera

  1. di ritenere le premesse e gli Allegati A, B e C parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare le modalità e i criteri per la concessione dei contributi relativi al finanziamento pari ad Euro 480.479,85, a favore di Comuni e Aziende Ulss del Veneto e Associazioni e organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza di cui al DPCM 9 novembre 2018, per l’istituzione di nuove strutture;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di provvedere con propri atti all’approvazione del Bando per la presentazione delle richieste di contributo di cui al punto 2, della relativa modulistica e dell’approvazione delle risultanze istruttorie nonché dell’assunzione dei relativi impegni di spesa;
  4. di ripartire equamente a favore degli sportelli dei centri antiviolenza già operanti e riportati nell' Allegato A al presente provvedimento, il finanziamento di contributo pari ad Euro 97.551,97 nell'ambito del finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi di cui al DPCM 9 novembre 2018;
  5. di riparitre equamente a favore dei centri antiviolenza e delle case rifugio esistenti di cui agli Allegati B e C al presente provvedimento, il finanziamento di contributo rispettivamente pari ad Euro 473.118,63 ed Euro 533.065,99 di cui al DPCM 9 novembre 2018 ;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di provvedere con propri atti alla definizione delle modalità di gestione dei contributi di cui ai punti 4 e 5 nonché dell’assunzione dei correlativi impegni di spesa;
  7. di determinare in Euro 1.584.216,44 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti, il Direttore della Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, disponendo la copertura finanziaria a carico dello stanziamento sul capitolo 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” del Bilancio di previsione 2019-2021, secondo l’esigibilità della spesa relativa alla ripartizione di cui ai predetti punti 2, 4 e 5;
  8. di dare atto che la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente disponibilità;
  9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente provvedimento non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  10. di incaricare il Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR dell’esecuzione del presente provvedimento, dando atto che, essendo riservata al medesimo la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti derivanti dall’adozione della presente deliberazione, potrà apportare eventuali variazioni all’iter procedimentale in termini non sostanziali;
  11. di dare altresì incarico al predetto Direttore di trasmettere il presente provvedimento alla V Commissione Consiliare e al Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne;
  12. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  13. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1328_19_AllegatoA_403615.pdf
Dgr_1328_19_AllegatoB_403615.pdf
Dgr_1328_19_AllegatoC_403615.pdf

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