Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 92 del 16 agosto 2019


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1079 del 30 luglio 2019

Funzioni non fondamentali - in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica ed in materia di agricoltura - delle Province e della Città metropolitana di Venezia riallocate in capo alla Regione. Attuazione della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" e della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25.". Definizione del modello organizzativo.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, preso atto dell’attuale situazione organizzativa,  si procede a delineare indirizzi e modalità organizzative per l'esercizio delle funzioni non fondamentali – in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica ed in materia di agricoltura - delle Province e della Città metropolitana di Venezia riallocate in capo alla Regione del Veneto, in attuazione di quanto previsto dalla  legge regionale 29 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" e dalla presupposta legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 "Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali", nonché dalla  legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25.".

L'Assessore Giuseppe Pan, di concerto con il Vicepresidente Gianluca Forcolin, riferisce quanto segue.

La legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 "Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali" ha dettato le prime disposizioni in tema di riordino delle funzioni provinciali in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni." (c. d. "legge Delrio").

In data 26 settembre 2016 è stato sottoscritto – previa approvazione dei contenuti dello stesso con DGR n. 1454 del 21 settembre 2016 - l'Accordo Quadro tra la Regione, le Province del Veneto e la Città metropolitana di Venezia recante i principi guida per dare avvio al processo di riorganizzazione delle funzioni conferite dalla Regione a tali Enti, in ottica di efficientamento.

In attuazione della "legge Delrio" la Regione del Veneto, con la predetta legge regionale n. 19/2015, ha dettato disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali, prevedendo, in particolare, all'articolo 2, che le province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, quali enti di area vasta, continuino ad esercitare le funzioni già conferite dalla Regione alla data di entrata in vigore della legge, nonché le attività di polizia provinciale correlate alle funzioni non fondamentali conferite dalla Regione.

Le predette funzioni, inoltre, continuano ad essere esercitate da parte delle province e della Città Metropolitana di Venezia, avvalendosi del personale trasferito nella dotazione organica regionale e distaccato presso i precitati Enti con oneri a carico della Regione, fatta eccezione per il personale addetto allo svolgimento delle funzioni di polizia provinciale in materia venatoria ed ittica (articoli 5 e 9, commi 5 e 7 della L. R. n. 19/2015).

Fermo restando l'impostazione di fondo della legge regionale n. 19/2015, che mira contestualmente a conservare lo status quo circa l'assetto delle funzioni e a salvaguardare l'occupazione, l'obiettivo finale che la Giunta regionale si è da subito prefissata di perseguire si incentra sull'esigenza di avviare celermente ed organicamente un processo di riorganizzazione delle funzioni conferite alle province e alla Città metropolitana di Venezia in ottica di efficientamento, che dovrà essere gestito sotto la regia regionale e in sinergia con le Amministrazioni locali coinvolte.

A tal riguardo, la medesima legge regionale individua lo strumento dell'accordo tra la Regione, le province e la Città metropolitana di Venezia in merito alla disciplina dei profili gestionali (quali la definizione degli standard dei servizi, le risorse umane e la dotazione dei beni strumentali, con l’articolo 9, comma 1 della predetta L. R. n. 19/2015), nel mentre prospetta eventuali futuri scenari di riassetto delle funzioni provinciali, disponendo che la Giunta regionale, qualora ne ravvisi la necessità, può procedere con l'adozione di disegni di legge e provvedimenti amministrativi finalizzati al riordino delle funzioni provinciali, ovvero al riordino di specifiche funzioni, in relazione a sopravvenute esigenze organizzative (articolo 9, comma 8 della medesima L. R. n. 19/2015).

In tal senso ed al fine di configurare e strutturare idonee sedi di concertazione e confronto, mentre con DGR n. 1821 del 6 ottobre 2014 si è provveduto alla costituzione dell'Osservatorio regionale previsto dall'Accordo tra Governo e Regioni, sancito in data 11 settembre 2016 in sede di Conferenza Unificata ai sensi dell'articolo 1, comma 91 della legge n. 56/2014 (di seguito "Osservatorio regionale"), con DPGR n. 130 del 12 agosto 2015, n. 134 del 3 settembre 2015, n. 139 del 25 novembre 2016 e – da ultimo - n. 158 del 4 dicembre 2018, si è provveduto alla nomina dei componenti ed alla costituzione della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali, come prevista dalla L. R. 3 giugno 1997, n. 20 (di seguito "Conferenza permanente").

Successivamente, è intervenuta la legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017", la quale, con gli articoli da 1 a 6, ha definito le linee di fondo per l'avvio di un ampio progetto di riordino normativo delle funzioni in parola, in attuazione a quanto previsto dalla citata L. R. n. 19/2015 e recependo le indicazioni formulate dalle Strutture regionali interessate in sinergia con gli Assessorati di riferimento, nonché gli indirizzi condivisi - tra la Regione e gli Enti interessati - nella seduta del 6 dicembre 2016 dell'Osservatorio regionale.

Secondo l'impostazione accolta nel  predetto Collegato, il processo di riordino mira a realizzare un sistema integrato di governance locale, che fa leva sulle seguenti linee direttrici:

  • riallocazione in capo alla Regione di una serie di funzioni non fondamentali, già conferite alle province ed alla Città metropolitana di Venezia e individuate nell'Allegato A del medesimo Collegato, ossia le funzioni in materia di caccia e pesca, turismo, agriturismo, economia e sviluppo montano, energia, industria, artigianato e commercio, sociale, mercato del lavoro, difesa del suolo, lavori pubblici (articolo 1, comma 1 della L. R., n. 30/2016), nonché le funzioni di controllo e vigilanza connesse all'esercizio delle funzioni non fondamentali (articolo 6 della medesima L. R. n. 30/2016);
  • conferma in capo alle province ed alla Città metropolitana di Venezia delle altre funzioni non fondamentali, diverse da quelle elencate nell'Allegato A del medesimo Collegato, ossia le funzioni in materia di pianificazione territoriale, protezione civile, formazione professionale, cultura, sport, cave, parchi (articolo 1, comma 2 della L. R. n. 30/2016).

L'articolo 2 della predetta L. R. n. 30/2016 prevede i seguenti strumenti attuativi:

  • predisposizione di uno o più disegni di legge per l'adeguamento della normativa regionale di settore;
  • adozione del provvedimento amministrativo di Giunta regionale per la definizione del modello organizzativo connesso all'esercizio delle funzioni riallocate in Regione, in ottica di efficientamento.

Nelle more del riordino normativo e organizzativo in parola ed al fine di assicurare efficienza e continuità alle funzioni svolte ed ai servizi erogati all’utenza, continua ad operare il regime transitorio già previsto dall'articolo 8 della legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19, ulteriormente confermato dall’articolo 2, comma 5, della legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 la quale, al fine di assicurare la continuità dell'azione amministrativa, ha disposto che, fino alla concreta adozione dei provvedimenti attuativi di natura sia legislativa che amministrativa, le province e la Città metropolitana di Venezia debbano continuare ad esercitare le funzioni oggetto di riallocazione in capo alla Regione.

Più di recente, con la legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 3016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25" è stato operato il riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale n. 30/2016 e il conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25.

Poiché con tale intervento legislativo è stato compiuto il primo passaggio procedurale previsto dall'articolo 2 della legge regionale n. 30/2016, occorre ora dar corso al secondo adempimento procedurale per addivenire all'effettivo avvio della gestione regionale delle funzioni in questione, mediante l'adozione del provvedimento di Giunta regionale di riorganizzazione, diretto a definire le concrete modalità per l'esercizio delle funzioni riallocate in capo alla Regione.

FUNZIONI RIALLOCATE IN CAPO ALLA REGIONE

Le funzioni riallocate in capo alla Regione in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica con la citata legge regionale n. 30/2018 sono quelle riportate nell'Allegato A della legge regionale n. 30/2016, e fanno riferimento, rispettivamente, alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio" ed alla legge regionale 28 aprile 1998, n. 19 "Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell'esercizio della pesca nelle acque interne e marittime interne della Regione Veneto".

Con l’articolo 6 della citata legge regionale n. 30/2016 è stato costituito il Servizio regionale di vigilanza, nel quale sono destinati a confluire gli appartenenti alle Polizie provinciali; in attuazione di ciò, con DGR n. 1942 del 21 dicembre 2018, è stato adottato il relativo Regolamento regionale.

Peraltro, l'attivazione del servizio è stata sospesa con DGR n. 357 del 26 marzo 2019, sino all’intervento statale di modifica legislativa che riconosca anche ai dipendenti regionali le funzioni di Polizia giudiziaria e di Pubblica sicurezza, specificando che, nel rispetto del principio di continuità amministrativa, le funzioni di controllo e vigilanza continuano ad essere svolte dalle province e dalla Città metropolitana di Venezia, con oneri a carico della Regione.

Tuttavia. in tal modo, mentre le funzioni programmatorie e gestionali in materia di caccia e di pesca vengono riallocate, con il presente provvedimento, in capo alla Regione, le funzioni di controllo e vigilanza sulle medesime materie restano ancora transitoriamente in capo alle province ed alla Città metropolitana di Venezia.

In considerazione degli stretti rapporti intercorrenti tra le funzioni riaccentrate al livello regionale con quelle transitoriamente rimaste in capo alle province ed alla Città metropolitana di Venezia, sussistono i presupposti che legittimano l’applicazione dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme sul procedimento amministrativo”, che dispone che le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi – di carattere convenzionale - per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. Al fine di garantire l'efficace prosecuzione ed il coordinamento delle attività in essere, si ritiene necessario far coincidere la data di avvio del riordino di cui al presente provvedimento con l'operatività di apposita convenzione, da adottare con separato provvedimento.

Ciò premesso, si riporta la situazione organizzativa attuale e l’articolazione del nuovo modello organizzativo proposto.

SITUAZIONE ORGANIZZATIVA ATTUALE

Relativamente alle strutture centrali, le materie di  cui trattasi sono incardinate nell’Unità Organizzativa (UO)  Caccia Pesca e FEAMP, strutturata nell’ambito della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca; a detta Unità Organizzativa sono ad oggi assegnate n. 6 Posizioni Organizzative (PO), delle quali n. 5 con incarico conferito con Decreto del Direttore dell’Area Sviluppo Economico n. 1 del 31 gennaio 2019 e n.1 con incarico "ad interim" successivamente conferito con Decreto del Direttore dell’Area Sviluppo Economico, n. 3 del 26 marzo 2019.

Relativamente alle strutture territoriali, si è in presenza di n. 63 unità di personale regionale, inquadrato in forza del Decreto del Direttore della Sezione Risorse Umane n. 196 del 21 dicembre 2015 e distaccato presso le province e la Città metropolitana di Venezia, che svolgono attività concernenti le funzioni non fondamentali di cui trattasi e, limitatamente alla sola Provincia di Vicenza, anche in materia di agricoltura.

Si riporta il prospetto riassuntivo del personale interessato distinto per ambito provinciale, con indicazione della materia svolta:

MATERIE

PROVINCE/CITTA’ METROPOLITANA

TOTALE

BL

PD

RO

TV

VE

VI

VR

Caccia e Pesca

7

7

11

6

8

14

7

60

Agricoltura

         

3

 

3

TOTALE

7

7

11

6

8

17

7

63

 

Nell’Allegato A del presente provvedimento si riporta l'elenco nominativo di detto personale, specificando la categoria, la posizione economica ed il profilo professionale.

Relativamente alla logistica, il suddetto personale svolge l'attività in parola in strutture ed uffici allocati nelle sedi delle province e della Città metropolitana di Venezia ed utilizza mezzi e dotazioni posti a disposizione da detti Enti.

Si evidenzia che, in attuazione di quanto disposto con la DGR n. 357 del 26 marzo 2019, permane sospesa l’attivazione del Servizio regionale di vigilanza di cui all'articolo 6 della legge regionale n. 30/2016, sino all’intervento statale di modifica legislativa che riconosca anche ai dipendenti regionali le funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza specificando che, nel rispetto del principio di continuità amministrativa, le funzioni di controllo e vigilanza continuano ad essere svolte dalle province e dalla Città metropolitana di Venezia, con oneri a carico della Regione e oggetto di rimborso annuale in favore dei predetti Enti.

GESTIONE ORGANIZZATIVA TRANSITORIA

Dato atto che risulta vacante la posizione di  Direttore dell'Unità Organizzativa B Caccia Pesca e FEAMP,  si propone di attribuire, "ad interim", tale incarico al dr. Paolo Davià, dirigente regionale e Direttore dell'Unità Organizzativa B "Affari generali e coordinamento",  con decorrenza dalla data di adozione del presente provvedimento e sino alla data di entrata in vigore del nuovo modello organizzativo.

ARTICOLAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO PROPOSTO

Il nuovo modello organizzativo per l'esercizio delle funzioni riallocate in capo alla Regione in materia di caccia e pesca - ovvero, con una individuazione in termini di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica che appare più adeguata ad individuare e circoscrivere l’articolazione e la complessità delle predette materie anche alla luce dell’evoluzione normativa comunitaria e nazionale - è descritto nell'Allegato B del presente provvedimento ove vengono individuate le modalità organizzative prescelte in ordine alle risorse umane correlate all'esercizio delle funzioni.

Il nuovo modello organizzativo si propone di attivare una modalità di governance integrata, con una gestione organizzativa che si articola tra un livello centrale ed un livello territoriale, come di seguito dettagliato:

1) Gestione centrale

In concomitanza col riaccentramento delle funzioni, ai sensi della L. R. n. 30/2016 e della L. R. n. 30/2018, si propone:

  • di adeguare la denominazione dell’attuale Direzione da "Agroambiente, Caccia e Pesca" in "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", al fine di per renderla più aderente rispetto all’effettiva dimensione ed articolazione delle funzioni, delle competenze e delle attribuzioni;
  • di rideterminare le competenze dell’attuale Unità Organizzativa B Caccia Pesca e FEAMP, individuandone le funzioni nella programmazione e nel coordinamento in materia di pesca professionale e dilettantistica e nella gestione del Fondo Europeo Affari Marittimi e della Pesca (FEAMP), nonché nel coordinamento, per quanto di competenza, delle funzioni svolte dagli Ambiti territoriali di cui al successivo punto 2; conseguentemente, la stessa struttura viene ad essere ridenominata quale Unità Organizzativa B "Pianificazione, gestione risorse ittiche e FEAMP";
  •  di attribuire a detta UO le Posizioni Organizzative di seguito indicate:
  • PO A Coordinamento attività pesca professionale, acquacoltura e promozione prodotti ittici;
  • PO A Gestione attività Organismo Intermedio dell'Autorità di Gestione Fondo europeo affari marittimi pesca - FEAMP;
  • PO C Coordinamento attività di pesca ricreativa e progettazione transfrontaliera;
  • PO C Coordinamento istruttorie FEAMP;
  • di istituire n. 1 Unità Organizzativa B denominata "Pianificazione e gestione faunistico-venatoria", con funzioni di programmazione e di coordinamento in ambito faunistico-venatorio, nonché di coordinamento, per quanto di competenza, delle funzioni svolte dagli Ambiti territoriali di cui al successivo punto 2;
  • di attribuire a detta UO le Posizioni Organizzative di seguito indicate:
  • PO B Pianificazione faunistico venatoria;
  • PO C Gestione faunistico-venatoria;
  • di porre alle dirette dipendenze del Direttore di Direzione, quale struttura di supporto per le attività programmatorie in materia di vigilanza, la PO A Raccordo attività vigilanza ittico-venatoria e agroalimentare.

2) Gestione territoriale

Si prevede che la gestione territoriale delle attività in riferimento alle materie di cui trattasi sia accorpata a livello interprovinciale mediante la suddivisione del territorio regionale in n. 2 ambiti territoriali omogenei, ovvero un Ambito Prealpino ed Alpino che fa riferimento al territorio delle province di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza ed un Ambito Litoraneo che fa riferimento al restante territorio, ovvero alle province di Padova e Rovigo ed alla Città metropolitana di Venezia.

A tal fine, si propone:

  • di istituire n. 2 Unità Organizzative B incardinate rispetto alla predetta suddivisione del territorio regionale in ambiti omogenei, con funzioni di gestione territoriale in ambito faunistico-venatorio ed ittico nonché di coordinamento con i responsabili dei Corpi/Servizi di vigilanza ittico-venatoria delle province e della Città metropolitana di Venezia, ai fini della concreta ed efficace attuazione della convenzione in precedenza richiamata, denominate rispettivamente:
  • Unità Organizzativa B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Prealpino e Alpino", avente a riferimento il territorio delle province di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza, con sede in Belluno;
  • Unità Organizzativa B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Litoraneo", avente a riferimento a riferimento il territorio delle province di Padova e Rovigo e della Città metropolitana di Venezia, con sede in Venezia;
  • di attribuire alle UO di cui al precedente punto le sottoelencate Posizioni Organizzative, che, stante l’aumento delle responsabilità connesse all’incremento di ruolo e responsabilità del presidio a livello decentrato derivante dalla nuova organizzazione e, in particolare, dalla significativa maggiore complessità derivante dalla stessa, si propone di allineare per tutte ad un unico livello di Posizione Organizzativa ovvero la fascia B, riclassificando le attuali PO C incardinate nelle sedi periferiche di Belluno, Padova, Treviso e Vicenza, come di seguito riportato:
  • UO B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Prealpino e Alpino":
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Belluno;
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Treviso;
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Verona;
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Vicenza;
  • UO B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Litoraneo":
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Padova;
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Rovigo;
  • PO B Gestione faunistico venatoria e della pesca Venezia.

MISURE ORGANIZZATIVE

Complessivamente, per il coordinamento e la gestione delle attività riallocate in capo alla Regione dalle Province e dalla Città metropolitana di Venezia, è quindi prevista l’articolazione in n. 4 Unità Organizzative B, tutte incardinate nell’ambito della Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", Unità Organizzative che si ritiene, altresì:

  • per quanto riguarda le due UO della gestione centrale, si propone l'attivazione delle procedure per la selezione dei rispettivi Direttori;
  • per quanto riguarda le due UO della gestione territoriale, di affidarle a Direttori appartenenti ai ruoli regionali e già titolari di specifici incarichi, in modo da garantire da un lato la neutralità finanziaria dell’intera operazione di riordino, dall’altro, in ragione della specifica esperienza e competenza, una efficace continuità nella gestione e nell’erogazione di servizi all’utenza, come di seguito riportato:
  • UO B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Prealpino e Alpino": dott. Pierantonio Zanchetta;
  • UO B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Litoraneo": dott. Adriano Arzenton.

RISORSE UMANE

Per quanto riguarda il nuovo assetto del personale, si fa riferimento agli Allegati A B, parti integranti del presente provvedimento, come di seguito specificato:

  • Allegato A che riporta l’elenco del personale regionale che si occupa delle materie programmazione  e gestione faunistico-venatoria ed ittica, il cui distacco presso le Province e la Città metropolitana di Venezia viene a cessare con assegnazione alle corrispondenti strutture della Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", nonché l’elenco del personale regionale che si occupa della materia agricoltura presso la Provincia di Vicenza, il cui distacco viene parimenti a cessare con assegnazione alla Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria" - UO B Fitosanitario - PO C Ispezioni e controlli fitosanitari Vicenza, in considerazione dell’esperienza e della professionalità posseduta;
  • Allegato Bche riporta il nuovo assetto organizzativo, costituito da due tabelle, articolate come segue:
  • Tabella n. 1, che individua il nuovo assetto organizzativo della ridenominata Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria" e che prevede l'articolazione delle n. 4 Unità Organizzative di cui al presente provvedimento, con l'individuazione delle Posizioni Organizzative afferenti a ciascuna UO;
  • Tabella n. 2, che indica, nel dettaglio, per ogni singolo dipendente individuato nominativamente, le attività assegnate, la sede di lavoro e la struttura di destinazione.

A separati provvedimenti di competenza della Direzione Organizzazione e Personale viene demandata l'adozione dei richiesti adempimenti attuativi.

DATA DI DECORRENZA DEL NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO

In applicazione di quanto disposto con DGR n. 357/2019 "Attivazione del Servizio regionale di vigilanza, come definito nella DGR n. 1942 del 21 dicembre 2018 di adozione del Regolamento regionale e riallocazione delle funzioni non fondamentali delle Province in materia di caccia e pesca (Artt. 1, 2, 4, 5, 6 L. R. 30 dicembre 2016, n. 30). Determinazioni.", la decorrenza del nuovo assetto organizzativo, con definitiva riallocazione alla Regione delle funzioni in materia di programmazione e gestione ittica e faunistico-venatoria è stata oggetto di specifico confronto e condivisione con l’UPI nel corso di una riunione tenutasi in data 23 maggio 2019 presso l’Area Programmazione e Sviluppo Strategico, e viene fissata alla data del 1 ottobre 2019.

DISPOSIZIONI ATTUATIVE, SEDI E RISORSE STRUMENTALI

Per quanto riguarda l’attività di vigilanza ittico-venatoria, poiché con la citata DGR n. 357/2019 è stata sospesa l’attivazione del Servizio regionale di vigilanza, si dà atto della necessità di una ulteriore fase di temporanea permanenza della titolarità in capo alle province e alla Città metropolitana di Venezia, che sarà oggetto di puntuale regolazione, anche in riferimento agli aspetti connessi al rimborso degli oneri sostenuti a carico del bilancio regionale, tramite un apposito atto di convenzione ai sensi dell’articolo 15 della L. n. 241/1990, da approvare con separato provvedimento.

Per quanto riguarda gli aspetti logistici relativi alle sedi, alle dotazioni ed alle utenze, sono stati svolti gli approfondimenti necessari tra la sin qui competente Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca e la Direzione Acquisti, AA. GG. e Patrimonio (ora Direzione Acquisti e AA. GG.), per l'individuazione delle soluzioni logistiche e delle misure strutturali più adeguate rispetto al modello organizzativo sopra descritto, sia dal punto di vista del contenimento dei costi che in riferimento a vantaggi e possibili economie di scala in ordine agli aspetti logistici e operativi.

Con DGR n. 1939 del 21 dicembre 2018 e su proposta della Direzione Acquisti AA. GG. e Patrimonio (ora Acquisti e AA. GG.), è già stata definita la soluzione logistica prescelta, con l'individuazione delle concrete modalità operative e organizzative per l'utilizzo degli spazi connessi e del relativo profilo finanziario. Corrispondentemente all’attivazione dell’assetto organizzativo anche tale aspetto avrà decorrenza a far data dal 1 ottobre 2019.

Inoltre, per quanto riguarda le risorse strumentali ed in particolare le dotazioni informatiche, sempre al fine di addivenire alla piena operatività del modello organizzativo in oggetto e di garantire l'accesso alla rete informativa regionale, la Direzione ICT e Agenda Digitale è incaricata di attuare le necessarie misure entro il medesimo termine temporale del 1 ottobre 2019.

La Direzione Organizzazione e Personale è incaricata di attuare, entro lo stesso termine, gli aspetti operativi connessi all'istituzione dei nuovi uffici regionali, quali l'installazione dei timbratori e la regolazione di tutti gli altri aspetti operativi concernenti la gestione del personale.

Infine, sempre a decorrere dalla data del 1 ottobre 2019, verrà a cessare la sospensione disposta con la citata DGR n. 357/2019 dell’efficacia di quanto a suo tempo disposto con DGR n. 1997/2018, relativamente alle competenze in materia di pescaturismo e ittiturismo che, pertanto, saranno trasferite, in pari data,  in capo alla Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", articolandone le attività tra le UO di gestione centrale e le UO di gestione territoriale, secondo competenza.

Si dà atto che, nel rispetto del principio di leale collaborazione, i contenuti del presente provvedimento sono stati oggetto di confronto e condivisione, con le Province e la Città metropolitana di Venezia, sia in sede di Osservatorio regionale che in sede di Conferenza permanente; in particolare, in ordine alla presente proposta di deliberazione, la Conferenza permanente e l’Osservatorio regionale hanno espresso parere favorevole nella seduta del 16 luglio 2019.

REGIME TRANSITORIO

Si prevede, pertanto, che, sino alla data del 30 settembre 2019, continui a trovare applicazione il regime transitorio previsto, da ultimo, dall'articolo 11, comma 1 della L. R. n. 30/2018, in forza del quale le Province e la Città metropolitana di Venezia continuano ad esercitare le funzioni sulle materie di cui trattasi.

In analogia alle disposizioni transitorie di cui all’articolo 5 della legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 “Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale”, si ritiene di prevedere che rimangono di competenza delle province e della Città metropolitana di Venezia i processi verbali relativi alla contestazione di sanzioni amministrative in materia di caccia e pesca la cui trattazione sia già iniziata con la notifica ai trasgressori, anche se non ancora definiti alla data di decorrenza del nuovo modello organizzativo conseguente al riaccentramento delle funzioni in materia, dando atto che detta funzione sarà delegata ai Comuni per i verbali di contestazione notificati ai trasgressori a far data dal 1 ottobre 2019, ai sensi del comma 2 dell’articolo 7 della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30.

Alla luce di quanto sopra esposto, preso atto della situazione del personale di cui all’Allegato A del presente provvedimento, si propone di approvare il modello organizzativo per l'esercizio delle funzioni riallocate in capo alla Regione in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica ed in materia di agricoltura in attuazione della legge regionale 30 dicembre 2016 e della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30, come definito nell'Allegato B della presente deliberazione, allegati che si ritiene di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56 "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni", fatto specifico riferimento agli articoli 85, 86, 87, 88, 89, 91;

VISTO il decreto-legge 19 giugno 2016, n. 78, convertito in legge con modificazioni, con legge 6 agosto 2015, n. 125 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali.", fatto specifico riferimento all’articolo 5;

VISTA la legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 "Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali";

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017";

VISTA la legge regionale 7 agosto 2018, n. 30 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di caccia e pesca in attuazione della legge regionale 30 dicembre 3016, n. 30, nonché conferimento di funzioni alla Provincia di Belluno ai sensi della legge regionale 8 agosto 2014, n. 25";

VISTA la legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio";

VISTA la legge regionale 28 aprile 1998, n. 19 "Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell'esercizio della pesca nelle acque interne e marittime interne della Regione Veneto";

VISTA la legge regionale 28 gennaio 1977, n. 10 “Disciplina e delega delle funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale”;

VISTA la DGR n. 1821 del 6 ottobre 2014 con cui si è provveduto alla costituzione dell'Osservatorio regionale previsto dall'Accordo tra Governo e Regioni, ai sensi dell'art. 1, comma 91, della legge n. 56/2014;

VISTI i DPGR n. 130 del 12 agosto 2015, n. 134 del 3 settembre 2015, n. 139 del 25 novembre 2016 e n. 158 del 4 dicembre 2018, con cui si è provveduto alla nomina dei componenti ed alla costituzione della Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali come prevista dalla L. R. 3 giugno 1997, n. 20;

RICHIAMATO il  DPGR n. 165 del 30 ottobre 2015 (poi ratificato con DGR n. 1521 del 3 novembre 2015), di presa d’atto dell’Accordo per la definizione delle procedure per la ricollocazione del personale delle Province e della Città metropolitana di Venezia, sottoscritto in data 30 ottobre 2015;

RICHIAMATO l’Accordo Quadro fra Regione, Province del Veneto e Città metropolitana di Venezia, approvato con DGR 1454 del 21 settembre 2016;

VISTO l'articolo 2, comma 2 della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"";

VISTO il Regolamento regionale 31 maggio 2016, n. 1 "Regolamento per la disciplina delle funzioni dirigenziali della Giunta regionale e delle modalità di conferimento degli incarichi, ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 "legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto"" e sue successive modificazioni.", adottato con DGR 27 maggio 2016, n. 804;

VISTA la DGR n. 1939 del 21 dicembre 2018 "Attuazione dell'art. 2, L. R. 30/2016 e della L. R. 45/2017. Funzioni non fondamentali delle Province e della Città Metropolitana di Venezia riallocate in capo alle Regioni. Autorizzazione alla stipula di atti di concessione in uso gratuito per l'utilizzo di locali e beni mobili in proprietà delle Province e della Città Metropolitana di Venezia, da destinare alle funzioni di caccia, pesca e vigilanza.";

VISTA la DGR n. 1997 del 21 dicembre 2018 "Turismo e Agriturismo. Funzioni non fondamentali delle Province e della Città metropolitana di Venezia riallocate in capo alla Regione. Attuazione dell'art. 2 della Legge regionale 29 dicembre 2016, n. 30 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017" e della Legge regionale 29 dicembre 2017, n. 45 "Collegato alla legge di stabilità 2018". Completamento del nuovo modello organizzativo.";

VISTA la DGR n. 357 del 26 marzo 2019 "Attivazione del Servizio regionale di vigilanza, come definito nella DGR n. 1942 del 21 dicembre 2018 di adozione del Regolamento regionale e riallocazione delle funzioni non fondamentali delle Province in materia di caccia e pesca (Artt. 1, 2, 4, 5, 6 L. R. 30 dicembre 2016, n. 30). Determinazioni.";

VISTA la DGR n. 1766 del 27 novembre 2018 "Adozione della disciplina degli incarichi di Posizione Organizzativa ed Alta Professionalità in applicazione degli artt. 13, 14 e 15 del CCNL 21.05.2018, individuazione del nuovo assetto delle posizioni medesime ed autorizzazione alla pubblicazione di avviso di selezione per la loro copertura.";

VISTA la DGR 594 del 14 maggio 2019 "Adeguamento delle Posizioni Organizzative ed Alte Professionalità alla luce delle esigenze manifestate dalle strutture ed autorizzazione alla pubblicazione di avviso di selezione per la copertura di alcune posizioni vacanti.";

VISTO il parere favorevole reso dall’Osservatorio regionale previsto dall'Accordo tra Governo e Regioni, ai sensi dell'art. 1, comma 91, della legge n. 56/2014 e dalla Conferenza Permanente Regione-Autonomie Locali come prevista dalla L. R. 3 giugno 1997, n. 20, nella seduta del 16 luglio 2019;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1138 del 31 luglio 2018 ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell'Area medesima.

delibera

1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;

2. di dare atto della situazione del personale distaccato presso le province e la Città metropolitana di Venezia per l'esercizio delle funzioni non fondamentali da riallocare in capo alla Regione in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica e, limitatamente alla Provincia di Vicenza, in materia di agricoltura, come specificato nell'Allegato A e che si approva, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

3. di approvare il modello organizzativo per l'esercizio delle funzioni di cui al precedente punto 2, come descritto nell'Allegato B, che costituisce parte integrante e sostanziale al presente provvedimento e che si approva, con decorrenza a far data dal 1 ottobre 2019;

4. di disporre che, sino alla data del 30 settembre 2019, trova applicazione il regime transitorio previsto dall'articolo 8 della legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19, dall’articolo 2, comma 5 della  legge regionale n. 30 dicembre 2016, n. 30 nonché dall’articolo 11, comma 1 della legge regionale n. 7 agosto 2018, n. 30, in forza del quale le province e la Città metropolitana di Venezia continuano ad esercitare le funzioni già conferite agli stessi Enti fino alla conclusione del riordino normativo e organizzativo;

5. di disporre, in riferimento a quanto prevedono le disposizioni transitorie di cui ai commi 1 e 4 dell'articolo 11 della legge regionale n. 30/2018, che le province e la Città metropolitana di Venezia continuano ad esercitare la funzione di autorità competente ai sensi degli articoli 17 e seguenti della legge n. 689/1981 per i processi verbali relativi alla contestazione di sanzioni amministrative in materia di caccia e pesca la cui trattazione sia già iniziata con la notifica ai trasgressori entro il 30 settembre 2019 e fino alla completa conclusione dei relativi procedimentim mentre viene delegata, ai sensi del comma 2 dell’articolo 7 della legge regionale 7 agosto 2018, n. 30, ai Comuni per i processi verbali notificati a far data dal 1 ottobre 2019;

6. di ridenominare l’attuale Direzione "Agroambiente, Caccia e Pesca" in Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria";

7. di ridenominare l’Unità Organizzativa B "Caccia Pesca e FEAMP", incardinata nella Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, in Unità Organizzativa B "Pianificazione, gestione risorse ittiche e FEAMP", incardinandola nella ridenominata Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria" ed individuandone le funzioni  nella programmazione in materia di pesca professionale e dilettantistica e nella gestione del Fondo Europeo Affari Marittimi e della Pesca (FEAMP), nonché nel coordinamento, per quanto di competenza, delle funzioni svolte in sede decentrata a livello di ambiti territoriali di cui al successivo punto 9, con decorrenza dal 1 ottobre 2019;

8. di disporre l'istituzione, a livello centrale e nell’ambito della Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", di n. 1 Unità Organizzativa B denominata "Pianificazione e gestione faunistico-venatoria", con funzioni programmatorie e di coordinamento in materia di caccia, pianificazione e gestione faunistico-venatoria, nonché nel coordinamento, per quanto di competenza, delle funzioni svolte in sede decentrata a livello di ambiti territoriali di cui al successivo punto 9. con decorrenza dal 1 ottobre 2019;

9. di disporre l'istituzione a livello territoriale e con decorrenza 1 ottobre 2019 di n. 2 Unità Organizzative B, denominate rispettivamente: "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Prealpino e Alpino", comprendente il territorio delle province di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza con sede in Belluno, e "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Litoraneo", comprendente il territorio delle province di Padova e Rovigo e della Città metropolitana di Venezia, con sede in Venezia, con competenze interprovinciali in materia di programmazione e gestione faunistico-venatoria ed ittica nonché di coordinamento con i responsabili dei Corpi/Servizi di vigilanza ittico-venatoria delle province e della Città metropolitana di Venezia, ai fini della concreta ed efficace attuazione della convenzione citata in premessa;

10. di porre alle dirette dipendenze del Direttore di Direzione, quale struttura di supporto per le attività programmatorie in materia di vigilanza, la PO A Raccordo attività vigilanza ittico-venatoria e agroalimentare;

11. di attribuire alle Unità Organizzative di cui al precedente punto 9 e secondo la specifica competenza territoriale di ciascuna n. 7 Posizioni Organizzative, in riferimento a quelle istituite ed allocate, presso ciascun capoluogo di provincia e della Città metropolitana di Venezia, con DGR n. 1766/2018;

12. di riclassificare la graduazione delle Posizioni Organizzative Gestione faunistico venatoria e della pesca Belluno, Gestione faunistico venatoria e della pesca Padova, Gestione faunistico venatoria e della pesca Treviso e Gestione faunistico venatoria e della pesca Vicenza dalla fascia C, di cui alla DGR n. 1766/2018, alla fascia B;

13. di attribuire,  "ad interim", al dr. Paolo Davià, già Direttore della Unità Organizzativa B Affari generali e coordinamento amministrativo incardinata nella medesima Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, l'incarico di Direttore della Unità Organizzativa B Caccia Pesca e FEAMP, con decorrenza dalla data di adozione del presente provvedimento e sino alla data di entrata in vigore del nuovo modello organizzativo;

14. di incaricare la Direzione Organizzazione e Personale di avviare le procedure per la selezione dei rispettivi Direttori della UO B "Pianificazione e gestione risorse ittiche e FEAMP" e della UO B "Pianificazione e gestione faunistico-venatoria";

15. di affidare l'incarico di Direttore delle Unità Organizzative B di Ambito territoriale ai Direttori a fianco di ciascuna indicati, dando atto che i nuovi incarichi comporteranno la cessazione degli incarichi in essere:

  • Unità Organizzativa B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Prealpino e Alpino" con sede in Belluno: dott. Pierantonio Zanchetta;
  • Unità Organizzativa B "Coordinamento gestione ittica e faunistico-venatoria Ambito Litoraneo" con sede in Venezia: dott. Adriano Arzenton;

16. di dare atto che i Direttori sopra menzionati mantengono il trattamento economico previsto dalla contrattazione nazionale ed integrativa regionale;

17. di dare atto che, a decorrere dalla data del 1 ottobre 2019, contestualmente all'avvio del modello organizzativo di cui al precedente punto 3, viene a cessare, per il personale indicato nell'Allegato A, il regime del distacco;

18. di disporre la collocazione operativa del personale di cui all’Allegato A, secondo la modalità descritta nell'Allegato B, che individua specificamente per ciascuna unità di personale le attività svolte, la sede di lavoro e la struttura di assegnazione;

19. di dare atto che, per la definizione delle questioni logistiche ed operative connesse all'individuazione delle sedi ed all'ubicazione degli uffici per l'esercizio delle funzioni oggetto del presente provvedimento e ai profili ad essa correlati, si dovrà fare riferimento ai contenuti ed alle disposizioni della DGR n. 1939 del 21 dicembre 2018 oltre che ad eventuali successive modifiche di carattere logistico, disponendo altresì che la completa operatività delle sedi dovrà essere raggiunta entro la data del 1 ottobre 2019, termine di decorrenza del modello organizzativo di cui al precedente punto 3;

20. di stabilire che, per quanto riguarda le risorse strumentali ed in particolare le dotazioni informatiche, al fine di addivenire alla piena operatività del modello organizzativo in oggetto e di garantire l'accesso alla rete informativa regionale, la Direzione ICT e Agenda Digitale è incaricata di attuare le misure necessarie in riferimento al medesimo termine temporale del 1 ottobre 2019;

21. di dare atto  che, per quanto riguarda l’attività di vigilanza ittico-venatoria, poiché con la citata DGR n. 357/2019 è stata sospesa l’attivazione del Servizio regionale di vigilanza, la titolarità della medesima permane transitoriamente in capo alle province e alla Città metropolitana di Venezia e sarà regolata tramite convenzione ai sensi dell’articolo 15 della legge n. 241/1990, da approvare con separato provvedimento;

22. di stabilire che, a decorrere dal medesimo termine temporale del 1 ottobre 2019, viene a cessare la temporanea sospensione disposta con DGR n. 357/2019 dell’efficacia di quanto previsto dalla DGR n. 1997/2018 relativamente alle competenze in materia di pescaturismo e ittiturismo che, pertanto, sono trasferite in capo alla Direzione "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", articolandone le attività tra UO di gestione centrale e UO di gestione territoriale, secondo competenza;

23. di demandare l'esecuzione del presente provvedimento, per le parti di rispettiva competenza, alle Direzioni "Agroambiente, Programmazione e Gestione ittica e faunistico-venatoria", Organizzazione e Personale, Acquisti e AA.GG e ICT e Agenda Digitale e di affidare all'Area Sviluppo Economico il coordinamento delle attività di attuazione per quanto di competenza;

24. di dare atto che l’adozione della presente deliberazione non comporta ulteriore spesa a carico del bilancio regionale;

25. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione, omettendo gli Allegati A e B.

Allegati (omissis)

Torna indietro