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Materia: Foreste ed economia montana
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1887 del 10 dicembre 2018
Programmazione 2014-2020. Strategia Nazionale per le Aree interne. Approvazione Schema di Accordo di Programma Quadro "Area interna Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni".
Con il provvedimento in esame si approva lo Schema di Accordo di Programma relativo all’Area interna Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni che verrà sottoscritto dalla Regione del Veneto, dal Soggetto capofila dell’Area interna e dalle amministrazioni nazionali competenti per l’attuazione della Strategia d’Area.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) è una strategia innovativa di sviluppo locale introdotta con la programmazione 2014-2020 che è stata inserita nel Piano Nazionale di Riforma e nell’Accordo di Partenariato 2014-2020 (AdP). La SNAI mira a contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo delle Aree interne italiane, recuperando e valorizzando le potenzialità presenti attraverso fondi ordinari nazionali e fondi europei, nel quadro di Strategie redatte dalle Aree individuate. Ogni Strategia d’area viene finanziata congiuntamente dallo Stato tramite stanziamenti della Legge di Stabilità per la parte relativa all’adeguamento della qualità/quantità dell’offerta dei servizi essenziali (istruzione, sanità e mobilità) e dalle Regioni tramite i Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE), per la parte relativa ai progetti di sviluppo locale.
La Regione del Veneto ha scelto di aderire alla Strategia Nazionale per le Aree Interne. L’adesione alla SNAI, la pre-selezione delle aree e gli ambiti di attuazione degli interventi sono stati inseriti nel Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020, nel Programma di Sviluppo Rurale del FEASR 2014-2020 e nel Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020.
A livello nazionale, il processo è guidato dal Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI), una struttura di carattere interministeriale costituita presso il Dipartimento per le Politiche di Coesione (DPCoe), comprendente i referenti ed esperti dei ministeri coinvolti (Ministero della salute, Ministero dell'Università e della Ricerca, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo).
A livello regionale, la partecipazione alla Strategia è coordinata da un Gruppo di lavoro regionale, istituito con DGR n. 6 del 9 gennaio 2015, comprendente i referenti dei tre Fondi precitati e delle altre Strutture regionali competenti per gli ambiti di intervento della SNAI. La Direzione Programmazione Unitaria svolge in tale quadro la funzione di segreteria tecnica del Gruppo di Lavoro SNAI.
La preselezione delle Aree in Veneto è stata realizzata dal CTAI e dalla Regione Veneto, ed ha portato all’individuazione di quattro “aree progetto”: l’Unione montana Agordina, l’Unione montana Comelico e Sappada, l’Unione montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e il partenariato del Contratto di foce Delta del Po e Comuni contermini. Il Rapporto di Istruttoria definitivo del CTAI è stato inviato alla Regione del Veneto con Nota del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica n. ALCT-DPS 2707 del 02 aprile 2015 ed ha confermato la candidabilità alla fase successiva di attuazione della SNAI di tutte e quattro le aree pre-selezionate.
Con Deliberazione n. 563 del 21 aprile 2015 la Giunta regionale ha preso atto della candidabilità delle quattro aree pre-selezionate e ha approvato le seguenti conclusioni, così deliberando in merito all’ordine di partenza della Strategia nelle quattro Aree interne della Regione del Veneto:
Con Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)” e Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” sono stati stanziati i finanziamenti nazionali per la SNAI per le aree prototipo.
Tali risorse sono state ripartite tra le Aree interne delle Regioni aderenti alla SNAI secondo quanto disposto dalla Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) n. 9 del 28 gennaio 2015 avente ad oggetto “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordi di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree interne del Paese: indirizzi operativi”, dalla Delibera CIPE n. 43 del 10 agosto 2016 avente ad oggetto “Accordo di partenariato - Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015) e dalla Delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 “Accordo di Partenariato - Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016”.
Con riferimento alla fase di programmazione, la metodologia sviluppata dal CTAI per l’elaborazione delle Strategie d’area consiste in un processo di co-progettazione che coinvolge i Ministeri competenti, la Regione, i referenti istituzionali dell’Area e i soggetti rilevanti del territorio. Tale processo prevede la graduale elaborazione di documenti strategici progressivamente sempre più dettagliati, quali la Bozza di Strategia, il Preliminare di Strategia e, infine, la Strategia d’area, che contiene gli interventi definitivi che saranno finanziati dai fondi nazionali e regionali.
La Bozza di Strategia è stata approvata dal CTAI con Nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di coesione n. PCM-DPC 1219 del 24 settembre 2015. Successivamente, il Preliminare di Strategia è stato approvato con Nota del Dipartimento per le Politiche di Coesione n. DPCOE-0002402-P del 13 settembre 2016. La Strategia d’Area è stata trasmessa con Nota n. 4660 del 6 novembre 2017 del Presidente dell’Unione Montana (UM) Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Con Nota n. DPCoe 0004432 del 30 novembre 2017, il CTAI ha comunicato l’idoneità della Strategia rispetto alle caratteristiche richieste dall’Accordo di Partenariato 2014-2020 e alle procedure indicate nel documento “Linee guida per la Strategia d’Area”.
Con DGR n. 49 del 19 gennaio 2018 la Regione del Veneto ha approvato tale Strategia d’Area completa di relative Schede intervento, contenenti gli interventi finanziabili da risorse della Legge di stabilità e gli interventi relativi allo sviluppo locale da realizzarsi con il finanziamento di risorse assegnate nell’ambito del POR FESR 2014-2020, del POR FSE 2014-2020 e del PSR FEASR 2014-2020, secondo i requisiti di ammissibilità e le modalità di attuazione previste dai rispettivi Fondi SIE, come indicati nelle schede stesse.
Gli elementi essenziali della governance della SNAI e della programmazione e attuazione delle singole Strategie d’Area sono contenuti nelle Delibere CIPE 9 del 28 gennaio 2015 e 80 del 7 agosto 2017.
Le succitate Delibere CIPE e la Legge di stabilità 2014, art. 1, individuano l’Accordo di Programma Quadro (APQ) quale strumento attuativo di cooperazione interistituzionale per la SNAI.
L’APQ viene sottoscritto dagli enti coinvolti a livello locale, regionale e nazionale ed è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della Strategia d’area. Esso contiene una descrizione dettagliata degli obblighi delle parti e degli impegni dei soggetti sottoscrittori, la definizione del ruolo di ciascun soggetto responsabile della governance dell’Accordo stesso, e un’illustrazione delle modalità di trasferimento delle risorse e di certificazione delle spese.
Con riferimento alle Area Interna “Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, l’APQ viene sottoscritto dalla Regione del Veneto, dal soggetto capofila per l’Area Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, e dai rappresentanti delle amministrazioni nazionali coinvolte: Agenzia per la Coesione Territoriale, Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, Ministero della Salute.
L’APQ è composto dal testo dell’Accordo, di cui all’Allegato A alla presente Deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, che contiene una descrizione dettagliata degli obblighi delle parti e degli impegni dei soggetti sottoscrittori, la definizione del ruolo di ciascun soggetto responsabile della governance dell’Accordo stesso, e un’illustrazione delle modalità di certificazione delle spese e di trasferimento delle risorse - e dai relativi allegati, di cui all’Allegato A1 alla presente Deliberazione: la “Strategia d’Area”; il Programma degli Interventi, le Relazioni Tecniche sintetiche, il piano finanziario per annualità degli interventi, l’elenco degli interventi cantierabili. Successivamente alla sottoscrizione dell’APQ verranno generate nel Sistema di monitoraggio unitario - Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE, le schede di monitoraggio, sulle quali si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dall’Accordo e il sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione.
Il testo dell’APQ descrive le competenze dei soggetti coinvolti nell’attuazione, secondo le modalità indicate nelle Delibere CIPE 9/2015 e 80/2017 e nell’Accordo stesso.
Tra i soggetti previsti per gestione dell’APQ, la Regione deve individuare le seguenti figure:
Si propone che tali incarichi vengano assegnati rispettivamente al Direttore della Direzione Programmazione Unitaria e al Direttore della Unità Organizzativa Programmazione e Gestione FESR, che già svolgevano attività di Segreteria tecnica del Gruppo di lavoro SNAI del Veneto.
Al fine di disciplinare la fase di attuazione, l’APQ prevede all’art. 12 che le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurino la messa in opera di sistemi di gestione e controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite, secondo la vigente normativa. A questo riguardo, l’APQ prevede che per gli interventi finanziati con fondi SIE si applichi il Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) dello specifico programma operativo, mentre per gli interventi finanziati con le risorse della legge di stabilità nei settori della Sanità, della Mobilità e dell’Istruzione, si applichi un SIGECO approvato con apposito provvedimento regionale.
Per disciplinare la procedure attuative degli interventi finanziati con legge di stabilità, si dovrà quindi predisporre un apposito SIGECO in cui saranno descritte le modalità di gestione, monitoraggio e controllo che verranno applicate da parte delle strutture coinvolte della Regione del Veneto per verificare la regolare esecuzione degli stessi interventi; nella predisposizione di tale SIGECO, approvato con atto del Direttore della Direzione Programmazione Unitaria, dovranno essere tenute in considerazione le procedure di attuazione, gestione e controllo già applicate in Regione nel settori interessati, in particolare quelle utilizzate dal PAR FSC 2007 – 2013 e nell’ambito della Sanità.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1301/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1304/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
VISTO il Regolamento (CE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
VISTO l’Accordo di Partenariato per l’Italia trasmesso alla Commissione europea il 22 aprile 2014, poi modificato a seguito del negoziato nel settembre 2014 e adottato dalla stessa Commissione il 29 ottobre 2014;
VISTA la Decisione della Commissione europea C(2014) 9751 Final del 12.12.2014 di approvazione del POR FSE 2014-2020;
VISTA la Decisione della Commissione europea C(2015) 3482 del 26.05.2015 di approvazione del programma di sviluppo rurale della Regione Veneto e concessione del sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR;
VISTA la decisione di esecuzione della Commissione Europea n. C(2017) 1947 final del 20/03/2017 che ha approvato le modifiche al programma di sviluppo rurale della Regione Veneto;
VISTA la Decisione C(2015) 5903 final del 17 agosto 2015 della Commissione europea di approvazione del POR FESR 2014-2020;
VISTO il Documento tecnico collegato alla bozza di Accordo di Partenariato trasmessa alla CE il 9 dicembre 2013 “Strategia nazionale per le Aree interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance”;
VISTA la Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di stabilità 2014), articolo 1, commi 13-17;
VISTA la Legge 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015), articolo 1, commi 674-675;
VISTA le Delibere CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, n. 43 del 10 agosto 2016 e n. 80 del 7 agosto 2017;
VISTO il documento di lavoro del 24 luglio 2014 “Il pre-requisito generale della gestione di servizi comunali nella Strategia Nazionale per le Aree Interne”;
VISTI il documento di lavoro di novembre 2014 “Linee guida per costruire una Strategia di area-progetto”, il “Format Strategia d’Area” e il “Format Scheda intervento” predisposti dal CTAI;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 6 del 9 gennaio 2015, che ha istituito formalmente un Gruppo di Lavoro per la Strategia Aree Interne della Regione del Veneto;
VISTO la Nota del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica n. ALCT-DPS 2707 del 02/04/2015 con cui è stato trasmesso il Rapporto di Istruttoria per la Selezione delle Aree Interne nella Regione Veneto predisposto dal Comitato Nazionale Aree Interne e le relative conclusioni circa la candidabilità delle quattro aree preselezionate per l’applicazione della Strategia aree interne insieme alle valutazioni espresse sulle stesse aree rispetto ai sei criteri di analisi nel Rapporto;
VISTA la DGR n. 563 del 21 aprile 2015 che ha approvato la selezione degli ambiti territoriali per l’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne e ha individuato l’area prototipo;
VISTA la Nota del Presidente dell’UM Spettabile Reggenza dei Sette Comuni n. 4660 del 6 novembre 2017;
VISTA la Nota del CTAI n. DPCOE 0004432 del 30 novembre 2017;
VISTA la DGR n. 49 del 19 gennaio 2018;
VISTA la nota dell’UM Spettabile Reggenza dei Sette Comuni n. 4817 del 30 novembre 2018, acquisita nella medesima data al protocollo regionale n. 488829, che trasmette gli allegati definitivi all’APQ;
VISTO l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.;
VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i.;
delibera
(seguono allegati)
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