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Materia: Ambiente e beni ambientali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1384 del 25 settembre 2018
Approvazione del Bando che individua le modalità di assegnazione di contributi derivanti dal trasferimento di competenze di cui al D.Lgs 31 marzo 1998, n. 112, a sostegno dell'istallazione di impianti di videosorveglianza presso i centri comunali di raccolta rifiuti ed in altri siti dei territori comunali al fine di prevenire l'abbandono di rifiuti e le discari-che abusive.
Approvazione del Bando che individua, per l’annualità 2018, le modalità di assegnazione di contributi derivanti dal trasferimento di competenze di cui al D.Lgs. 31 Marzo 1998, n. 112 a sostegno di interventi di istallazione di impianti di videosorveglianza presso i centri comunali di raccolta rifiuti ed in altri siti dei territori comunali al fine di prevenire l’abbandono di rifiuti e le discariche abusive.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
In considerazione del notevole interesse riscontrato dalle strutture pubbliche e private nei confronti del precedente provvedimento n. 1161 del 7 agosto 2018, con cui la Giunta Regionale ha approvato un bando per l’assegnazione di contributi a sostegno dell’istallazione di impianti di videosorveglianza al fine di garantire un monitoraggio in continuo degli impianti per la gestione di rifiuti/materiali stoccati, per la prevenzione del rischio di incendi e/o di furti e manomissioni per ingressi incontrollati dall’esterno; a completamento ed integrazione di quanto già proposto, con il presente provvedimento si intende promuovere alcune ulteriori azioni ad opera delle Amministrazioni comunali finalizzate a garantire, tramite l’installazione di specifiche dotazioni tecnologiche di videosorveglianza, la sicurezza nei centri di raccolta comunali oltre che prevenire l’abbandono incontrollato di rifiuti in determinati siti potenzialmente interessati da tale fenomeno.
Anche secondo le indicazioni del Ministero dell’Ambiente che, con apposita Circolare del 15 marzo 2018, ha emanato le “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione rifiuti e per la prevenzione dei rischi”, in tutti gli impianti che gestiscono rifiuti, dovrebbero essere previsti, tra gli altri presidi, anche un impianto di videosorveglianza, possibilmente con presidio h24.
La videosorveglianza in continuo dei centri comunali di raccolta consente infatti, anche in carenza di personale dedicato, di vigilare sull’operato dei cittadini conferitori verificando il rispetto delle disposizioni in ordine alla corretta gestione delle diverse tipologie di rifiuti conferibili, ovvero prevenire manomissioni, furti e danneggiamenti dei presidi ambientali. Deve infatti evidenziarsi che i centri di raccolta comunali, per le diversificate tipologie di rifiuti in essi gestite, sono frequentemente oggetto di sottrazioni indebite di rifiuti e materiali vari immessi poi illegalmente sul mercato.
La capillare contemporanea diffusione nel territorio regionale dei centri comunali di raccolta di rifiuti urbani, da un lato, e della raccolta differenziata porta a porta, dall’altro, hanno consentito alla Regione del Veneto di raggiunge risultati più che soddisfacenti in termini di differenziazione e recupero dei rifiuti e hanno, nel contempo, comportato una sostanziale riduzione del raccapricciante fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Il protrarsi, tuttavia, di tali obbrobriosi, più o meno frequenti, abbandoni, nei quali spesso si riscontrano materiali contenenti amianto, hanno stimolato l’attenzione e l’interesse dell’Amministrazione Regionale che all’uopo promuove l’installazione di adeguati dispositivi di videosorveglianza a presidio di quei siti, nei territori comunali, che occasionalmente sono interessati dall’increscioso fenomeno.
In attesa di verificare l’effettivo livello di apprezzamento della misura incentivante che si propone, si ritiene opportuno provvedere - ad integrazione del precedente bando approvato con la citata DGR n. 1161 del 07/08/2018 rivolto più in generale all’intero ciclo della gestione dei rifiuti - alla stesura di un apposito bando che si riporta in allegato (Allegato A) teso a definire i potenziali beneficiari, le tipologie di intervento finanziabili, le modalità e i termini per la presentazione delle domande, i criteri per la valutazione delle domande medesime e per la formulazione delle graduatorie, nonché le percentuali massime di contribuzione sulla spesa ritenuta ammissibile per procedere poi, in funzione dell’effettivo interesse riscontrato da parte delle strutture proponenti, con ulteriore provvedimento che individua e stanzia le necessarie risorse del Bilancio regionale.
Le strutture interessate dovranno presentare la richiesta di contributo all’Amministrazione regionale, secondo le modalità descritte nel Bando (Allegato A) e secondo il modello all’uopo predisposto e disponibile nell’apposita sezione del sito regionale dedicato ai bandi, entro e non oltre il termine dei trenta giorni successivi alla pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.Lgs. 31 Marzo 1998, n. 112;
VISTA la L.R. 13 aprile 2001, n. 11;
VISTA la L.R. 29 novembre 2001, n. 39;
VISTO l’art. 47 della L.R. 21 gennaio 2000, n. 3
VISTO l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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