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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 65 del 03 luglio 2018


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 888 del 19 giugno 2018

Recepimento dell'Accordo, ai sensi dell'art. 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento "Piano Nazionale di interventi contro l'HIV e AIDS (PNAIDS)".

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si intende recepire l’Intesa n. 108/CSR del 26/10/2017 sul documento “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)”. Il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Allo scopo di contrastare la diffusione delle infezioni da HIV mediante le attività di prevenzione, nonché di assicurare idonea assistenza alle persone affette da tali patologie, la Legge n. 135 del 05/06/1990, recante “Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS”, all’art. 1, comma 1, lett. a) autorizza alla realizzazione di interventi di carattere pluriennale riguardanti la prevenzione, l’informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica ed il sostegno dell’attività del volontariato, attuati con le modalità previste dall’adozione programmata del Piano sanitario nazionale riguardante la lotta all’AIDS e nei limiti degli stanziamenti previsti a carico del bilancio del Ministero della Salute.

Nonostante gli obiettivi della citata Legge n. 135/1990 siano stati in larga misura realizzati, ad oggi la situazione presenta profonde variazioni non solo in termini epidemiologici, ma anche per quanto attiene alla realtà socio-assistenziale, rimanendo questioni ancora da risolvere, come, ad esempio, il problema del persistere della diffusione della malattia, essendo rimasto stabile, negli ultimi anni, il numero di nuove infezioni.

A livello regionale, con la D.G.R. n. 1521 del 31/07/2012 la Giunta Regionale ha recepito l’Intesa n. 134/CSR del 27/07/2011, concernente il “Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test per HIV in Italia”, che promuove  interventi finalizzati ad offrire attivamente il test a gruppi di popolazione che si rivolgono ai servizi sanitari anche per motivi non correlati epidemiologicamente o clinicamente all’infezione da HIV, nonché l’Intesa n. 33/CU del 15/03/2012 sul documento recante “Infezioni da HIV e detenzione”, con riguardo ai soggetti che si trovano in regime carcerario, con l’intento di garantire anche a questi soggetti la stessa assistenza fornita ai soggetti liberi che risultano essere HIV positivi, secondo il principio della pari opportunità diagnostico-terapeutica.

Successivamente, con la D.G.R. n. 1665 del 07/08/2012 la Giunta Regionale ha preso atto dell’Intesa n. 79/CSR del 20/04/2011 sul documento recante “Progetto Trapianti di organi solidi in pazienti HIV+”, che stabilisce, aggiornandoli periodicamente alla luce delle conoscenze tecnico-scientifiche disponibili, i criteri di arruolamento dei pazienti per l’inserimento nelle liste di attesa nazionali, i requisiti di idoneità dei centri trapianto che intendono aderire al Programma e l’elenco delle procedure da seguire, con riferimento al trapianto di rene, pancreas, cuore, polmone e fegato.

Inoltre, all’interno del Piano Regionale Prevenzione, adottato dalla Regione del Veneto, in attuazione del Piano Nazione Prevenzione, che individua l’HIV tra gli ambiti di intervento prioritari, è stato previsto uno specifico Programma denominato “Peer education: prevenzione dei comportamenti a rischio (alcool, tabacco, sostanze psicoattive, HIV/MTS,…) negli adolescenti in ambito scolastico”, che ha l’obiettivo di implementare, su tutto il territorio regionale e nel maggior numero possibile di Istituti scolastici, lo scambio di esperienze e conoscenze con altre realtà italiane ed europee con riferimento ai comportamenti a rischio.

Nonostante questi sforzi sia a livello nazionale che regionale, alcune indagini descrivono una realtà in cui la popolazione ha una conoscenza del virus HIV in termini essenziali, ma contemporaneamente ha scarse informazioni, in particolare in tema di prevenzione. Inoltre, risulta scarso il ricorso al Test HIV in Italia.

Pertanto, è sorta l’esigenza di disegnare un nuovo piano di intervento fondato sull’analisi della situazione attuale dell’epidemia e sulla valutazione basata sull’evidenza dei risultati sin qui conseguiti, focalizzando l’attenzione sulla lotta contro lo stigma e sulla prevenzione altamente efficace, con conseguente ricaduta sulla riduzione delle nuove infezioni e il rispetto dei diritti delle popolazioni maggiormente esposte all’HIV.

A tale fine, con l’Intesa n. 108/CSR del 26/10/2017 è stato approvato il documento “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)”, che si intende recepire con la presente delibera all’Allegato “A” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale.

Il Piano si propone di delineare il miglior percorso possibile per conseguire gli obiettivi indicati come prioritari dalle Agenzie internazionali (ECDC, UNAIDS, OMS), rendendoli praticabili nella nostra Nazione:

  • delineare e realizzare progetti finalizzati alla definizione di modelli di intervento per ridurre il numero delle nuove infezioni;
  • facilitare l’accesso al test e l’emersione del sommerso;
  • garantire a tutti l’accesso alle cure;
  • favorire il mantenimento in cura dei pazienti diagnosticati e in trattamento;
  • migliorare lo stato di salute e di benessere delle persone con HIV/AIDS;
  • coordinare i piani di intervento sul territorio nazionale;
  • tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone con HIV/AIDS;
  • promuovere la lotta allo stigma;
  • promuovere l’empowerment e il coinvolgimento attivo della popolazione chiave.

Il Piano prevede per ogni obiettivo i risultati da raggiungere e gli indicatori di risultato e di percorso. In particolare, il documento si propone di conseguire nel triennio 2017-2019:

  • l’incremento della percentuale dei casi diagnosticati e mantenuti in cura fino al raggiungimento del 90% delle persone con HIV/AIDS, che si stimano viventi in Italia;
  • l’attivazione di un percorso diagnostico terapeutico definito in almeno l’80% dei centri clinici deputati all’assistenza delle persone con HIV/AIDS;
  • il mantenimento di livelli di viremia <50 copie/mL in più del 90% dei pazienti trattati (<5% di fallimenti virologici/anno);
  • la riduzione a meno del 5% all’anno della perdita di contatto da parte dei Centri clinici con i pazienti seguiti dai Centri;
  • la riduzione del 50% dei casi di diagnosi tardiva di infezione (AIDS presenter, conte di CD4 ≤200/µL);
  • la riduzione del 25% dei casi che si presentano con CD4>200<350/µL;
  • l’allineamento con action plan dell’OMS/EU.

In ogni caso, la Regione del Veneto potrà fornire, con circolari regionali, indicazioni operative rispetto ai contenuti del Piano Regionale Prevenzione (PRP) per lo sviluppo di altre attività connesse agli interventi contro HIV e AIDS.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge n. 135 del 05/06/1990, recante “Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS”;

VISTO l’art. 4 della L.R. n. 1 del 10/01/1997;

VISTO l’art. 2, comma 2, lett. o) e l’art. 4 della L.R. n. 54 del 31/12/2012;

VISTA l’Intesa n. 108/CSR del 26/10/2017, recante il documento “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)”;

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  1. di recepire l’Intesa n. 108/CSR del 26/10/2017, recante il documento “Piano Nazionale di interventi contro l’HIV e AIDS (PNAIDS)”, di cui all’Allegato “A” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
  1. di stabilire che con circolari regionali potranno essere fornite indicazioni operative rispetto ai contenuti del Piano Regionale Prevenzione (PRP) per lo sviluppo di altre attività connesse agli interventi contro HIV e AIDS;
  1. di dare atto che la presente delibera non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  1. di incaricare la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria all’esecuzione del presente atto;
  1. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale Regionale.

(seguono allegati)

888_AllegatoA_372620.pdf

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