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Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 879 del 19 giugno 2018
Contratto di concessione in uso dell'immobile denominato "Palazzo Gussoni Grimani" in Venezia Cannaregio civ. 2277 - 2278 appartenente al demanio culturale, da concedere al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto per uso istituzionale. Autorizzazione alla stipula dell'atto.
Con il presente provvedimento si autorizza la sottoscrizione di un contratto di concessione in uso dell’immobile denominato “Palazzo Gussoni Grimani” in Venezia Cannaregio civ. 2277 – 2278 appartenente al demanio culturale, al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, per uso uffici istituzionali dell’ente.
Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.
La L.R. 29/2013 ha disposto la soppressione di alcune società partecipate della Regione del Veneto tra cui la “Società Veneziana Edilizia Canal Grande Spa” (SVEC) e con DGR 1783/2016 è stato stabilito di procedere alla liquidazione della società, provvedendo conseguentemente all’assegnazione dei beni mobili ed immobili di proprietà della SVEC alla Regione del Veneto, in qualità di socio unico.
Con DGR 413/2017 è stata avviata la procedura di assegnazione dell’immobile specificato in oggetto alla Regione del Veneto, terminata in data 12.05.2017 con la sottoscrizione dell’atto rep. 137768 a rogito del Notaio Francesco Candiani e pertanto la proprietà dell’immobile è stata definitivamente trasferita in capo alla Regione del Veneto. Con il medesimo atto è stata data evidenza alla situazione in essere, inerente l’utilizzo senza titolo dell’immobile in argomento da parte del TAR del Veneto, dovuta dalla mancata regolamentazione del rapporto con la SVEC, a seguito della scadenza naturale del contratto di locazione sottoscritto in data 24.11.2003.
L’immobile regionale risulta ora appartenete al Demanio Culturale della Regione del Veneto in quanto tutelato dalle disposizioni del D.Lgs. 42/2004, vincolato con Decreto in data 26.09.1952 ed inserito nel piano regionale delle valorizzazioni e/o alienazioni approvato con DGR 711/2017 e quindi già destinato alla futura vendita. Sono state avviate le procedure per acquisire l’autorizzazione all’alienazione da parte della soprintendenza ed ora risulta necessario, per un buon esito della futura vendita, eliminare qualsiasi causa di incertezza ed indeterminatezza nei rapporti in essere, regolamentando in modo puntale e preciso l’utilizzo dell’immobile da parte del TAR Veneto, di fatto proseguito dopo la scadenza naturale del contratto sottoscritto in data 24.11.2003 con la SVEC. La “detenzione qualificata”, non assistita da contratto, è stata tollerata prima dalla SVEC e ora dalla Regione solo per la necessità di garantire la continuità e regolarità della funzione giurisdizionale, nonché per poter comporre in sede stragiudiziale il contenzioso sorto in merito ai crediti dovuti, dal TAR Veneto alla SVEC, per indennità di occupazione.
Al fine di dar seguito alla definizione della questione, il Tar del Veneto si è attivato per acquisire una nuova sede ottenendo l’assegnazione da parte dell’Agenzia del Demanio di alcune porzioni del complesso immobiliare denominato ex convento di Santo Stefano in Venezia, campo Sant’Angelo, ove trasferire gli uffici del tribunale amministrativo, il cui concreto utilizzo è però rinviato dall’esecuzione dei lavori di restauro dell’immobile, stimato in un periodo di circa tre anni.
Per quanto sopra, al fine di soddisfare entrambi gli interessi pubblici della Regione e del Tar Veneto, sono stati avviati una serie di incontri dalla Direzione Acquisti AA.GG. e Patrimonio con il Tar Veneto per regolamentare il rapporto per l’utilizzo dei locali mediante un contratto.
E’ stata definita in modo puntuale la tipologia dell’atto in virtù della necessità di sottoscrivere un contratto di concessione in uso dei locali, stante la classificazione del bene a demanio culturale, concertando con il TAR Veneto una bozza di atto, Allegato A, che tenesse conto della primaria esigenza della Regione di vendita dell’immobile e del Tar Veneto di utilizzare l’immobile per i prossimi tre anni.
L’atto concertato prevede in sostanza i seguenti termini contrattuali: durata della concessione in anni 3, con decorrenza dal 01.07.2018 e scadenza al 30.06.2021, con eventuale proroga del contratto per due mesi necessari all’effettuazione del trasloco, con conseguente rilascio dell’edificio sgombero da beni e persone al 31.08.2021; possibilità per il Tar Veneto di richiedere una proroga di ulteriori due mesi per giustificati motivi da comunicare a controparte, con preavviso di almeno sei mesi prima della scadenza del contratto; riserva della Regione di concedere una ulteriore proroga del contratto, oltre la data del 31.08.2021, se ancora proprietaria dell’immobile e compatibilmente con i manifestati interessi regionali; importo del canone annuo di concessione dell’immobile fissato in € 469.500,00, come verificato dall’Agenzia del Demanio con parere di congruità prot. 2018/2268/CG rilasciato nella seduta del 20.02.2018 al lordo della riduzione del 15% ai sensi dell’art. 3, comma 6, D.L. 95/2012 (spending review), e quindi pari ad un canone annuo netto di concessione di € 399.075,00 da assoggettare ad Istat al 75% nei limiti previsti dalle misure sul contenimento della spesa delle pubbliche amministrazioni.
In ordine al canone di concessione si rappresenta che l’importo congruito, risulta inferiore rispetto a quanto fin d’ora corrisposto dal TAR Veneto, in quanto l’importo della concessione tiene conto di tutte le circostanze succitate ritenute di interesse pubblico, nonché del fatto che gli oneri della manutenzione straordinaria sull’immobile e sugli impianti necessari per ragioni di sicurezza all’esercizio della funzione svolta TAR del Veneto, sono posti in capo allo stesso TAR Veneto utilizzatore del bene, anziché alla proprietà Regione come normalmente previsto in contratti similari.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il D.Lgs. 22.01.2004, n. 42 “Codice dei beni culturali”;
VISTO il D.L. 06.07.2012, n. 95 convertito dalla L. 07.08.2012, n. 135 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”;
VISTO il D.Lgs. 14.03.2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.”;
VISTA la L.R. 04.02.1980, n. 6 “Disciplina dei servizi di approvvigionamento, manutenzione e conservazione dei beni regionali”;
VISTA la L.R. 17.04.2012, n. 1 “Statuto del Veneto”;
VISTO l'art. 2, comma 2, L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto’”;
VISTA la L.R. 29.11.2013, n. 29 “Soppressione delle Società Ferrovie Venete srl, Immobiliare Marco Polo srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande spa, Terme di Recoaro spa e recesso dalla partecipazione alla Società per l'Autostrada di Alemagna spa”;
VISTA la L.R. 17.05.2016, n. 14 “Modifiche alla L.R. 31.12.2012, n. 54 “L.R. per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della L.R. statutaria 17.04.2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto’;
VISTA la DGR 108/CR del 18.10.2011 “Piano di alienazione e/o valorizzazione del patrimonio immobiliare. Approvazione linee guida. Immobili di proprietà della Regione per i quali siano venuti meno la destinazione a pubblico servizio o il pubblico interesse all'utilizzo, da passare a patrimonio disponibile, ex art. 7, L.R. 18/2006. Provvedimento in sostituzione della DGR 62/Cr del 05.07.2011. Richiesta di pareri alla commissione consiliare (L.R. 7/2001, art. 16, comma 3)”;
VISTA la DGR 1783 del 07.11.2016 “Attuazione DGR 447/2015. Integrazione dei criteri di liquidazione fissati con DGR 1874 del 23.12.2015 al fine di concludere il passaggio dei beni immobili dalla Società Veneziana Edilizia Canalgrande spa al socio Regione del Veneto entro l'anno 2016”;
VISTA la DGR 413 del 06.04.2017 “DGR 1783/2016. Assegnazione dell'immobile sito in Venezia Cannaregio, 2277 - 2278, denominato "Palazzo Gussoni Grimani" dalla Società Veneziana Edilizia Canalgrande spa in liquidazione al socio Regione del Veneto”;
VISTA la DGR 711 del 29.05.2017 “Aggiornamento Piano di valorizzazione e/o alienazione del patrimonio immobiliare L.R. 7/2011, art. 16. DGR/CR 25 del 28.03.2017”;
VISTA la documentazione agli atti;
delibera
(seguono allegati)
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