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Materia: Ambiente e beni ambientali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 893 del 19 giugno 2018
Classificazione qualitativa delle acque marino costiere e di transizione regionali, triennio 2014 - 2016. Direttiva 2000/60/CE, D.Lgs. 152/2006, D.M. 260/2010, D.Lgs. 172/2015.
Si approva la classificazione qualitativa, intesa come prima valutazione di stato ambientale, delle acque marino costiere e di transizione regionali, relativa al triennio 2014-2016.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
Il quadro normativo europeo in materia di tutela delle acque è stabilito dalla Direttiva 2000/60/CE del 23/10/2000, che mira a proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici secondo un approccio di tutela globale, con riferimento alle acque superficiali interne, alle acque sotterranee, alle acque di transizione e alle acque marino-costiere.
La Direttiva 2000/60/CE fonda l'approccio alla tutela e gestione delle acque su alcuni cardini, tra i quali la definizione degli obiettivi di qualità ambientale e l’utilizzo di indicatori biologici e idromorfologici, oltre che chimici, nella valutazione dello stato dei corpi idrici attraverso il confronto con condizioni di riferimento. Entro il 22/12/2015 i corpi idrici naturali dovevano conseguire almeno lo stato di qualità “Buono”, espresso come Stato Ecologico e Stato Chimico, salvo esenzioni motivate (proroghe e deroghe ai sensi dell’art. 4 della Direttiva).
Con il D.Lgs. n. 152/2006 è stata recepita la Direttiva 2000/60/CE e con una serie di successivi decreti, fra cui il D.M. n. 260/2010, si sono forniti i criteri tecnici per garantire il monitoraggio e la classificazione dei corpi idrici.
La classificazione qualitativa delle acque marino costiere e di transizione, per il quadriennio 2010 – 2013, è stata approvata con DGR n. 1429 del 5 settembre 2017.
Per quanto riguarda le acque marino costiere e di transizione, ricadenti in Veneto, la classificazione della qualità di ciascun corpo idrico va a far parte dei Piani di Gestione dei bacini idrografici redatti dalle Autorità di Distretto delle Alpi Orientali e del Po in collaborazione con le Regioni e Province autonome. Il Piano di Gestione del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali e il Piano di Gestione del Distretto Idrografico Padano (si tratta, per entrambi, del Secondo piano di gestione, ossia dell’aggiornamento del primo) sono stati approvati con DPCM del 27/10/2016 (G.U. n. 25 del 31/01/2017) e saranno soggetti ad aggiornamento.
La classificazione delle acque marino costiere e di transizione deve essere periodicamente aggiornata. Prima di pervenire alla classificazione per il sessennio 2014-2019 (periodo di riferimento) è opportuno approvare una prima classificazione effettuata con i dati del triennio 2014-2016; allo scopo, ARPAV ha effettuato il monitoraggio delle acque marino costiere e di transizione nel triennio 2014-2016, nonché le relative elaborazioni e valutazioni dei dati necessari per permettere alla Regione di classificare la qualità di dette acque, sulla base della normativa vigente in materia. Tali elaborazioni e valutazioni sono pervenute alla Regione Veneto con nota prot. ARPAV n. 123565 del 28/12/2017 e acquisite con prot. regionale n. 775 del 02/01/2018.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Direttiva 2000/60/CE;
VISTO il D.Lgs. 152/2006;
VISTO il Piano di tutela delle Acque, approvato con DCR n. 107 del 5/11/2009 e sue successive modifiche e integrazioni;
VISTA la DGR n. 1429 del 5 settembre 2017;
VISTA la nota prot. ARPAV n. 123565 del 28/12/2017 acquisita con prot. regionale n. 775 del 02/01/2018;
VISTO l’art. 2, comma 2 della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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