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Materia: Acque
Deliberazione della Giunta Regionale n. 876 del 15 giugno 2018
Istituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare per coordinare e semplificare gli adempimenti amministrativi riguardanti gli interventi di vivificazione delle lagune del Delta del Po.
Con il presente atto si intende costituire un Gruppo di lavoro multidisciplinare formato dalle diverse componenti istituzionali che a vario titolo operano nell'area del Delta del Po, con l'obiettivo di coordinare e semplificare gli adempimenti amministrativi e programmare in maniera integrata gli interventi necessari alla vivificazione delle lagune e dell'area deltizia.
L'Assessore Cristiano Corazzari di concerto con l'Assessore Giuseppe Pan, con l'Assessore Gianpaolo Bottacin e con l'Assessore Elisa De Berti riferisce quanto segue.
Il Delta del Po rappresenta tra le aree protette italiane la più grande zona umida, caratterizzata da grandi superfici di acqua dolce e salmastra che si incontrano in lagune, valli da pesca, fiumi, canali, golene in un indefinito confine tra terra ed acqua. È terra completamente al di sotto del livello del mare, ad eccezione degli argini, delle golene, del litorale costiero e delle dune fossili, oltre ad alcune porzioni degli abitati.
La superficie deltizia è una delle poche aree del territorio nazionale soggetto ad espansione, con la conseguente necessità di un monitoraggio continuo della sua superficie.
L'intera area presenta una situazione idraulica particolarissima, caratterizzata da un delicato equilibrio terra acqua che è governato anche da opere di bonifica e mantenuto grazie alla presenza di strutture di difesa dai fiumi e dal mare.
Qui si intervallano, tra i vecchi cordoni dunosi e il mare, tre principali ambienti con connotazioni paesaggistiche nettamente differenti: le terre della grande bonifica, un vasto e piatto territorio a vocazione agricola, quindi le valli da pesca, ampie zone umide di proprietà privata in cui è esercitata l'acquacoltura, e infine l'ambito lagunare e costiero, dei tre senza dubbio il più dinamico, in quanto caratterizzato da luoghi con equilibri fragili, in continua trasformazione.
Al di là delle peculiarità faunistiche, floristiche e vegetazionali, è l'elemento fisico a risultare determinante: il notevole apporto di acque dolci e sedimenti, oltre a favorire la formazione di golene, bonelli e scanni, determina l'avanzamento della linea di costa e consente la formazione di nuovi habitat, in particolare di nuove lagune e sacche negli ambienti litoranei lagunari e nelle zone bagnate da acqua salmastra.
La caratterizzazione di queste zone deriva dalla graduale transizione da ambienti di acque relativamente dolci ad acque salate, con passaggi e canali di collegamento con il mare e i rami del Po: si passa così attraverso un sistema complesso di serie di vegetazioni che riproducono gli adattamenti ecologici a condizioni di salinità differenti. La risalita del cuneo salino in questi ambiti di paesaggio seleziona le specie vegetali più sensibili e altera la composizione floristica in direzione est-ovest.
La salvaguardia dell'integrità degli ecosistemi in queste aree e il mantenimento di vegetazioni di transizione, adattate a livelli diversi di salinità, in equilibrio dinamico con le acque dolci del fiume e salate del mare, è fondamentale per la tutela delle specie acquatiche e per la funzionalità ecologica di questi ambienti come aree di sosta, rifugio e riproduzione della fauna.
Questo territorio oltre che per i riconosciuti valori naturalistici ed ambientali è caratterizzato dalla presenza di importanti realtà economiche tradizionali legate all'agricoltura, alla pesca e all'acquacoltura (itticoltura e molluschicoltura), i cui prodotti sono apprezzati e riconosciuti in tutta Europa. L'allevamento a scopo alimentare delle vongole veraci (venericoltura) è la voce più importante dell'economia ittica lagunare, seguito dalla mitilicoltura (allevamento delle cozze). Le lagune del Delta rappresentano un ambiente ottimale per l'allevamento dei bivalvi, per l'abbondanza, grazie ai sali nutrienti apportati dalle acque del Po, di microalghe e fitoplancton, loro principale fonte alimentare.
Per la grande valenza ambientale il Delta del Po è stato oggetto di tutela attraverso la legge regionale 8 settembre 1997, n. 36 "Norme per l'istituzione del Parco del Delta del Po" e recentemente l'ambito è stato dichiarato dall'UNESCO Riserva di Biosfera, proprio perché riconosciuto "eccezionale paesaggio culturale pianificato che conserva in modo notevole la sua forma originale" e dove conservazione della natura ed attività umane sono in armonico equilibrio.
Buona parte del territorio, inoltre, in considerazione del suo elevato valore naturalistico, è ricompreso nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e nelle Zone di protezione Speciale (ZPS).
L'ambito del Delta del Po è inoltre contraddistinto da un articolato quadro normativo comunitario, nazionale e regionale riguardante la pianificazione territoriale, la tutela paesaggistica, naturalistica e delle risorse nonché da specifiche pianificazioni di settore.
Ricordiamo tra questi la legge n. 394/91 (legge quadro per le aree protette) la L.R. 40/84 (Nuove norme per l'istituzione di parchi e riserve), la L.R. 36/97 (Norme per l'istituzione del Parco regionale del Delta del Po), il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, il Piano Paesaggistico d'Ambito, il Piano d'Area del Delta, le Misure di Conservazione per le aree Natura 2000, il Piano territoriale di Coordinamento Provinciale, le pianificazioni urbanistiche e territoriali comunali, i Piani di Bonifica e di tutela del territorio, i Piani di bacino e i PAI, le norme e le direttive per la tutela della qualità delle acque, delle zone umide e per l'esercizio della pesca, il Piano stralcio per la tutela del rischio idrogeologico del Delta del Po.
L'intera area deltizia per poter mantenere le proprie caratteristiche è costantemente oggetto di regimazione delle acque grazie all'impegno degli enti pubblici competenti. L'azione dell'uomo sulle acque di transizione, sugli scanni, gli attingimenti dal sottosuolo, le derivazioni dai corsi d'acqua, il mantenimento del minimo deflusso vitale della rete scolante di bonifica, la salvaguardia delle emergenze ambientali presenti nel territorio sono direttamente influenzate dalla progettualità e dai provvedimenti amministrativi che gli enti interessati pianificano ed attuano.
Rilevato come sia impossibile mantenere questo ambiente se non con uno sforzo concertativo, con il presente atto si intende costituire un Gruppo di lavoro multidisciplinare formato dalle diverse componenti istituzionali che a vario titolo operano nell'area del Delta del Po Veneto, con l'obiettivo di coordinare e semplificare gli adempimenti amministrativi e programmare in maniera integrata gli interventi necessari alla vivificazione delle lagune e dell'area deltizia. Compito del Gruppo di lavoro sarà anche quello di raccogliere, organizzare tutti i dati ambientali e naturalistici prodotti nel tempo dai vari Enti popolando ed implementando un'unica banca dati fruibile a tutti.
Il Gruppo di lavoro sarà presieduto e coordinato dal Direttore della Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi e avrà come componenti il Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, il Direttore della Direzione Operativa, il Direttore della Direzione Difesa del Suolo, il Direttore della Direzione Infrastrutture, Trasporti e Logistica, il Direttore della Pianificazione Territoriale, il Direttore del Parco Naturale regionale del Delta del Po, il Direttore di ARPAV, il Direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po, il Direttore generale di Sistemi Territoriali SPA., o un loro delegato.
Il Gruppo di lavoro potrà avvalersi di un soggetto esterno opportunamente individuato che garantisca un servizio di assistenza tecnica specialistica per la verifica e la valutazione coordinata dei provvedimenti regionali su progetti o piani che interessano le lagune deltizie e la loro vivificazione.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la legge n. 394/1991;
VISTO il decreto legislativo n. 42/2004;
VISTO il decreto legislativo n. 152/2006;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica n. 357/1997;
VISTO il decreto legislativo n. 153/2004;
VISTO il decreto legislativo n. 154/2004;
VISTA la legge n. 183/1989;
VISTA la legge regionale n. 40/1984;
VISTA la legge regionale n. 11/2004;
VISTA la legge regionale n. 12/2009;
VISTA la legge regionale n. 36/1997;
VISTA la D.C.R. n. 382/1992;
VISTA la D.C.R. n. 1000/1994;
VISTO l'art. 2 co. 2 lett. e) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1405 del 29 agosto 2017, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell'Area medesima.
delibera
1. di stabilire che le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
2. di attivare, per i motivi citati in premessa, un Gruppo di lavoro regionale di esperti con l'obiettivo di coordinare e semplificare gli adempimenti amministrativi e programmare in maniera integrata gli interventi necessari alla vivificazione delle lagune e dell'area deltizia, presieduto e coordinato dal Direttore della Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi e avrà come componenti il Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, il Direttore della Direzione Operativa, il Direttore della Direzione Difesa del Suolo, il Direttore della Direzione Infrastrutture, Trasporti e Logistica, il Direttore della Pianificazione Territoriale, il Direttore del Parco Naturale regionale del Delta del Po, il Direttore di ARPAV, il Direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po, il Direttore generale di Sistemi Territoriali SPA, o un loro delegato;
3. di approvare le disposizioni organizzative del Gruppo di lavoro regionale di esperti descritte in premessa;
4. di incaricare il Direttore della Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi dell'esecuzione del presente atto e di tutti i necessari relativi adempimenti, individuando il professionista idoneo per fornire il servizio di assistenza tecnica specialistica per la verifica e la valutazione coordinata dei provvedimenti regionali su progetti o piani che interessano le lagune deltizie e la loro vivificazione;
5. di determinare in euro 10.000,00 (diecimila) l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi entro l'esercizio finanziario corrente, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 100155 avente per oggetto "Spese per la realizzazione della rete ecologica europea "Natura 2000" - Acquisto di beni e servizi" del bilancio di previsione 2018-2020, che presenta sufficiente disponibilità;
6. di dare atto che la Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
7. di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno nel presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
8. di pubblicare il presente atto ai sensi dell'articolo 23 del Decreto Legislativo n. 33 del 2013;
9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.
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