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Materia: Acque
Deliberazione della Giunta Regionale n. 571 del 30 aprile 2018
Presa d'atto della Relazione tecnica conclusiva di ARPAV :"Progetto pilota: Delega del controllo (D.Lgs. 152/2006 - DGR n. 578/2011)". Estensione della possibilità dell'istituto di delega. Incarico ad ARPAV per la predisposizione di un programma operativo per l'introduzione graduale della delega e per fornire supporto tecnico-operativo alle Amministrazioni competenti al rilascio delle autorizzazioni allo scarico.
Con il presente provvedimento si prende atto della Relazione tecnica conclusiva prodotta da ARPAV sullo studio pilota, presso gli impianti di Thiene e Bassano del Grappa, applicativo dei contenuti della DGR n. 578/2011 inerente la delega al gestore del servizio idrico integrato dei controlli degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. Si estende inoltre la possibilità dell’istituto di delega anche agli impianti di potenzialità compresa tra i 2.000 e i 10.000 abitanti equivalenti. Infine si incarica ARPAV di predisporre un programma operativo per la delega ai gestori del controllo sugli scarichi degli impianti di trattamento di acque reflue urbane e di fornire alle Amministrazioni competenti al rilascio delle autorizzazioni allo scarico il supporto tecnico-operativo necessario al raggiungimento delle condizioni per la stipula delle deleghe di cui alla DGR 578 del 10/05//2011.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
L’articolo 128, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i. detta, fra l’altro, norme sul regime del controllo degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane, ed in particolare dispone che l’autorità competente effettui il controllo degli scarichi sulla base di un programma che assicuri un periodico, diffuso, effettivo e imparziale sistema di controlli preventivi e successivi. Le disposizioni di cui al succitato decreto fissano, per i parametri di cui alle tabelle 1, 2 e 3 dell’allegato 5, parte III, l’effettuazione di un numero predefinito di campioni all’anno sugli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane in relazione alla loro potenzialità. Per i parametri di cui alle citate tabelle 1 e 2, il decreto prevede che il numero minimo di campioni indicato possa essere soddisfatto anche con campioni effettuati dal gestore dell’impianto, qualora il gestore stesso garantisca un sistema di rilevamento e di trasmissione dei dati ritenuto idoneo dall’autorità di controllo. Lo stesso allegato 5 dispone che i gestori degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane debbano inoltre garantire un sufficiente numero di autocontrolli sulle acque in entrata e in uscita dagli impianti stessi. Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano di tutela delle acque (PTA) della Regione Veneto attribuiscono alla Giunta Regionale, all’art. 26 comma 6 la competenza di stabilire le condizioni per le quali è ammissibile che i controlli di conformità siano delegati al Gestore dell’impianto e, all’art. 26 comma 10, la competenza di disciplinare l’attività di controllo, comprensiva degli autocontrolli e dei controlli analitici, sentite le Amministrazioni Provinciali e l’ARPAV.
Per consentire la piena applicazione della normativa statale e regionale vigente, con DGR n. 578 del 10/05/2011 la Giunta ha provveduto a definire i requisiti minimi di qualità per il controllo e l’autocontrollo degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e a dare applicazione alle procedure relative alla delega al Gestore dei controlli degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane. In particolare con il succitato provvedimento sono state approvate le “Linee guida per il controllo degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e per la delega ai gestori del controllo sugli scarichi degli impianti di trattamento di acque reflue urbane” e lo “Schema di convenzione per la delega del controllo degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane”.
Il Dipartimento Ambiente della Regione, con nota prot. n. 245739 del 15/06/2015 chiedeva ad ARPAV, in considerazione della consolidata esperienza del Dipartimento provinciale di Vicenza di gestione dell’esperimento di convalida dei dati sullo scarico del collettore del Consorzio A.Ri.C.A., del lavoro pubblicato dallo stesso Dipartimento su letteratura scientifica sull’argomento e della rilevanza delle problematiche indotte dalla presenza di importanti impianti di depurazione nella provincia di Vicenza, la disponibilità delle competenze tecniche citate nella realizzazione di uno studio pilota applicativo dei contenuti della DGR n. 578/2011. ARPAV con nota prot. n. 65152 del 30/06/2015 riscontrava favorevolmente la succitata richiesta dando avvio, in data 18/01/2016, al progetto pilota che ha visto coinvolti gli impianti di depurazione di Thiene e Bassano del Grappa gestiti rispettivamente dai gestori del Servizio Idrico Integrato Alto Vicentino Servizi (ora Viacque S.p.A.) ed ETRA S.p.A.
Con nota prot. n. 52489 del 31/05/2017 il Direttore generale di ARPAV ha inoltrato la Relazione Tecnica conclusiva del progetto pilota alla Direzione Difesa del Suolo, riportata in Allegato A alla presente delibera che ne costituisce parte integrante.
I risultati conseguiti nell’ambito del progetto pilota hanno evidenziato come la tecnica nota come “split-sample” consenta la verifica di adeguati standard di qualità e l’utilizzo lecito dei dati del gestore degli impianti nell’analisi di conformità rispetto ai limiti di legge.
Premesso inoltre che l’istituto della delega dei controlli agli scarichi dei depuratori pubblici permette di ottimizzare le frequenze dei controlli in linea con quanto previsto dalla normativa, appare opportuno massimizzare i risultati ottenuti estendendo la possibilità dell’istituto di delega anche:
Il progetto pilota può quindi essere considerato quale inizio di un nuovo percorso tecnico ed organizzativo. Alla luce delle risultanze del progetto pilota si tratta ora di dare piena attuazione, su scala regionale, a quanto disposto dalla DGR n. 578 del 10/05/2011, coinvolgendo Province, Città Metropolitana di Venezia, Consigli di Bacino e Gestori degli impianti di depurazione di acque reflue urbane. Si ritiene pertanto opportuno incaricare ARPAV, sulla base dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto pilota, di predisporre un programma operativo da sottoporre per l’approvazione alla competente Direzione Difesa del Suolo previa condivisione con le Amministrazioni Provinciali, con la Città Metropolitana di Venezia, con i Consigli di bacino del Servizio Idrico Integrato e con i soggetti Gestori e di fornire il supporto tecnico-operativo necessario al raggiungimento delle condizioni per la stipula delle deleghe di cui alla succitata DGR 578/2011.
Nell’ambito dell’attuazione della procedura di delega di cui trattasi, le indicazioni riportate nella succitata Relazione Tecnica conclusiva di ARPAV (Allegato A), potranno essere riviste ed implementate alla luce di sopravvenuti aggiornamenti tecnologici, di novità normative e di modifiche resesi necessarie per una miglior applicazione della procedura a scala regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTE le Direttive 91/271/CEE e 91/676/CEE;
VISTA la Raccomandazione CEE n. 331/2001/CE che stabilisce i criteri minimi per le ispezioni ambientali;
VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge regionale 16 aprile 1985, n. 33 e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge regionale 27 aprile 2012, n. 17 e successive modifiche e integrazioni;
VISTO l'art. 2, comma 2 della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
VISTA la D.G.R. n. 551 del 10/3/2009;
VISTO il Piano di Tutela delle Acque, approvato dal Consiglio Regionale con D.C.R. n. 107 del 5/11/2009;
VISTA la DGR n. 80 del 27/1/2011;
VISTA la DGR n. 578 del 10/05/2011;
delibera
1. di prendere atto della Relazione Tecnica conclusiva del progetto pilota predisposta da ARPAV" Progetto pilota: Delega del controllo (D.Lgs. 152/2006 - DGR n. 578/2011)", riportata in Allegato A alla presente delibera, che ne costituisce parte integrante, per la delega ai gestori del controllo sugli scarichi degli impianti di trattamento di acque reflue urbane;
2. di stabilire che le indicazioni riportate nella Relazione di cui al punto 1) potranno essere riviste ed implementate alla luce di sopravvenuti aggiornamenti tecnologici, di novità normative e di modifiche resesi necessarie per una miglior applicazione della procedura a scala regionale;
3. di estendere, a parziale modifica di quanto disposto dalla DGR n. 578 del 10/05/2011 e nei limiti riportati nelle premesse, la possibilità dell’istituto di delega agli impianti di potenzialità compresa tra i 2.000 e i 10.000 abitanti equivalenti e ai casi in cui i parametri oggetto di delega non sono ancora determinati con procedure di prova accreditate;
4. di incaricare ARPAV di predisporre un programma operativo per l’introduzione graduale della delega ai gestori del controllo sugli scarichi degli impianti di trattamento di acque reflue urbane, da sottoporre per l’approvazione alla Direzione Difesa del Suolo,
5. di incaricare ARPAV di fornire alle Amministrazioni competenti al rilascio delle autorizzazioni allo scarico degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane il supporto tecnico-operativo necessario per la stipula delle deleghe di cui alla DGR 578 del 10/05//2011.
6. di incaricare il Direttore della Direzione Difesa del Suolo all’esecuzione del presente atto;
7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
8. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
9. di trasmettere il presente provvedimento ad ARPAV, alle Province, alla Città Metropolitana di Venezia, ai Consigli di Bacino e alle Società di gestione del Servizio Idrico Integrato;
10. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
(seguono allegati)
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