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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 8 del 19 gennaio 2018


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2160 del 29 dicembre 2017

L.R. 23 luglio 2013 n. 20 - Decreto GSA n. 12/2016. Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon. Modifica della classificazione e finanziamento anno 2017.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si riclassifica la linea di spesa di cui alla DGR 286/2017, così come previsto dal punto 6), attivando per l’anno 2017 la linea di spesa in questione relativamente alla tematica della prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon come previsto dal combinato disposto della legge regionale n. 20/2013 e dal Decreto del GSA n. 12/2016, provvedendo a determinare le Amministrazioni comunali beneficiarie dei finanziamenti regionali quali contributi per la realizzazione di progetti di recupero e di risanamento di edifici già esistenti interessati da tale gas radioattivo naturale, assegnando le necessarie risorse per il tramite di Azienda Zero.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Va preliminarmente ricordato che nella Regione Veneto sono state poste in essere, nel corso degli anni, numerose attività in materia di prevenzione e salvaguardia della popolazione dall'esposizione al gas radon che, in quanto gas naturale radioattivo, inodore e incolore, proprio in base alle sue caratteristiche fisiche e chimiche e alla sua concentrazione, può costituire un potenziale pericolo per la salute umana.

Va infatti ricordato che il gas radon viene prodotto costantemente dal terreno, e si diffonde attraverso i pori e le spaccature dello stesso. In tal modo viene facilmente trasportato dall'aria negli ambienti chiusi costituendone, pertanto, una fonte di inquinamento, avendo estrema facilità di ingresso negli edifici attraverso fessure, crepe e giunture tra i muri, e risultando altresì presente in alcuni materiali di costruzione.

In particolare sono state condotte numerose campagne di monitoraggio e rilevamenti sul territorio regionale, allo scopo di individuare le aree geografiche con elevati livelli di concentrazione indoor di tale gas. Le risultanze dei monitoraggi hanno dimostrato che le aree a maggior potenziale di concentrazione di radon sono essenzialmente ubicate nella parte a settentrione delle Province di Belluno e Vicenza, nonché in alcune zone della Provincia di Treviso e nei Colli Euganei a Padova.

Alla luce di quanto sopra brevemente ricordato, va precisato che la normativa vigente di riferimento è rappresentata da provvedimenti sia a livello comunitario, sia a livello nazionale.

A livello comunitario va rammentata la Raccomandazione Euratom n. 143 del 21/02/1990, con la quale sono stati fissati due livelli di riferimento di concentrazione di gas radon in aria da non superare; 400 Bq/mc e 200 Bq/mc, rispettivamente per le abitazioni esistenti e per le nuove costruzioni. A tal riguardo va peraltro sottolineato che nessuna normativa nazionale, sino ad ora, ha tradotto tali limiti in prescrizioni cogenti.

Sempre a livello comunitario va ricordato altresì la recente Direttiva 2013/59/EURATOM del Consiglio Europeo del 05 dicembre 2013, alla quale gli Stati membri dovranno conformarsi entro il 06 febbraio 2018, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti. In particolare l'art. 74 della Direttiva in parola richiede agli Stati membri di stabilire livelli di riferimento nazionali per le concentrazioni di radon in ambienti chiusi. I livelli di riferimento per la media annua della concentrazione di attività in aria non dovranno essere superiori a 300 Bq/mc.

A livello regionale, invece, la Giunta del Veneto ha adottato, nel tempo, numerosi provvedimenti tesi a dare attuazione sul territorio regionale alla predetta Raccomandazione n. 143/1990. In particolare vanno riassuntivamente rammentate le seguenti più importanti deliberazioni:  DGR n. 770 del 30/03/2001; DGR n. 79 del 18/01/2002; DGR n. 1172 del 18/04/2003; DGR n. 3480 del 07/11/2006; DGR n. 3399 del 10/11/2009; DGR n. 3139 del 14/12/2010. Infine va rammentato il DDR n. 10/2015 del Direttore della ex Sezione regionale Prevenzione e Sanità Pubblica con il quale è stato approvato, per gli ambiti di competenza, il Piano regionale Prevenzione anni 2014-2018 al cui interno è previsto uno specifico Programma di attività per il monitoraggio dei valori di concentrazione in aria di radon in edifici scolastici.

Sempre a livello regionale va altresì menzionata la legge regionale n. 20 del 23 luglio 2013, con la quale è stata prevista l’adozione di un  "Piano regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all'esposizione al gas radon" a tutela della salute dalle conseguenze derivanti da esposizione ad elevate concentrazioni di gas radon negli edifici.

Il predetto Piano, predisposto a cura dalla Giunta regionale con il supporto tecnico-scientifico di ARPAV, prevede una serie di attività che si sostanziano, tra le altre, nell’individuazione delle zone regionali a rischio e degli edifici ritenuti a rischio per la salute della popolazione.

Con la citata legge regionale, inoltre, è stato previsto che i Comuni interessati dal fenomeno del gas radon, nella predisposizione e realizzazione di progetti di recupero e di risanamento degli edifici già esistenti, possano accedere a contributi concessi dalla Regione nell'ambito delle disponibilità di bilancio.

Ricordato brevemente tutto quanto precede, va ulteriormente ricordato che con DGR n. 1101/2014 la Giunta regionale ha dato mandato ad ARPAV sia di fornire una individuazione aggiornata dei territori comunali del Veneto interessati dal fenomeno in questione, sia di proporre criteri e priorità di bonifica degli edifici scolastici presenti nei Comuni interessati dal fenomeno, già oggetto di indagine sulla base delle attività di monitoraggio svolte da ARPAV nel corso degli anni.

A seguito di quanto previsto dalla citata DGR n. 1101/2014 ARPAV ha fornito, nel corso del 2015 e del 2016, una  documentazione tecnica aggiornata in ordine ai Comuni del Veneto interessati dal fenomeno del gas radon, unitamente ad una proposta di criteri di priorità ed elenco di edifici scolastici interessati da sottoporre a bonifica sulla base dei predetti criteri, agli atti della Direzione regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria.

Da ultimo con nota ARPAV del 09/08/2017, prot. n. 77151, si è data conferma della documentazione aggiornata in precedenza già trasmessa in ordine all’individuazione delle aree a rischio radon del Veneto, pur dando atto che allo stato attuale non sono stati definiti e adottati standard a livello nazionale per la redazione della mappatura del territorio, ed è stato trasmesso un elenco aggiornato degli edifici scolastici interessati dalla bonifica, confermando i criteri di priorità già precisati in precedenza, agli atti della Direzione regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria. Nota che si allega al presente provvedimento quale Allegato “A”, costituente parte integrante dello stesso.

Inoltre l’Agenzia per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, sempre con la predetta nota del 09/08/2017, ha fornito una stima dei possibili costi di un’azione di bonifica in un edificio scolastico distinta per specifiche quattro fasi: a) progettazione della bonifica (euro 500,00); b) realizzazione dell’intervento (euro 3500,00); c) controllo dell’intervento di bonifica con misure brevi (euro 400,00); d) controllo dell’efficacia dell’intervento di bonifica con misure annuali (euro 165,00), ed ammontante, pertanto, per ciascun singolo edificio scolastico ad euro 4.565,00. 

In considerazione di tutto quanto precede si ritiene opportuno, con il presente atto,  attivare la linea di spesa prevista per l’anno 2017 relativamente alla tematica della prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon come discendente dal combinato disposto della legge regionale n. 20/2013 e del Decreto del GSA n. 12/2016, provvedendo a definire beneficiari, modalità e tempistiche del finanziamento regionale previsto dal citato Decreto del GSA, in attuazione della legge regionale n. 20/2013, ammontante ad euro 100.000,00.

Nello specifico, preso atto che la più volte surrichiamata legge regionale n. 20/2013 prevede, agli artt. 5 e 6, la possibilità di contributi pluriennali da parte regionale ai Comuni interessati, nell’ambito delle disponibilità di bilancio regionale, si ritiene congruo che il citato finanziamento regionale previsto per l’anno 2017, pari ad euro 100.000,00, sia destinato alle bonifiche degli istituti scolastici situati nei Comuni caratterizzati da alta priorità di intervento secondo quanto indicato nella nota ARPAV dello scorso 09 agosto sopra menzionata, prevedendo per ciascun edificio scolastico rientrante in tale categoria di alta priorità di intervento un contributo regionale pari ad euro 2.439,00 (duemilaquattrocentotrentanove//00), preso atto che gli edifici scolastici rientranti in tale gruppo ad alta priorità di intervento di bonifica risultano essere 41.

Ciò premesso, va poi specificatamente ricordato che con Legge Regionale n. 19/2016 è stata istituita l’Azienda Zero, tra le cui funzioni vi è la Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), e che con DGR 286/2017 la Giunta regionale, in attuazione di quanto disposto dall’art. 2, comma 4, della L.R. n. 19/2016, ha autorizzato provvisoriamente l’erogazione attraverso l’Azienda Zero dei finanziamenti della GSA di cui alla DGR n. 2239/2016, per un importo complessivo pari a euro 421.725.227,45, indicando i capitoli di spesa del bilancio di previsione 2017-2019 sui quali tali finanziamenti trovano copertura finanziaria, incaricando altresì il Direttore della Direzione Programmazione economico-finanziaria SSR a provvedere, con propri atti, alla gestione contabile finalizzata all’erogazione di tali risorse ad Azienda Zero.

A seguito di quanto menzionato nel precedente capoverso, con Decreto del Direttore della Direzione Programmazione economico finanziaria SSR n. 8 del 23 marzo 2017 sono stati disposti l’impegno e la liquidazione finalizzati all’erogazione ad Azienda Zero delle risorse per la GSA, tra le quali sono comprese quelle per assicurare il contributo regionale in argomento per l’anno 2017, pari ad euro 100.000,00.

Va quindi sottolineato che la copertura finanziaria del finanziamento complessivo di € 100.000,00 di cui sopra, pertanto, è a carico delle risorse per finanziamenti della GSA stanziate sul capitolo di spesa del bilancio di previsione dell’esercizio corrente n. 103285 (spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei L.E.A. L.R. 14.06.1994, n. 55 art. CIP.to B lett), e già erogate ad Azienda Zero in base a quanto disposto dalla DGR 286/2017 e dall’Allegato A) del Decreto n. 12 del 30 dicembre 2016 del Responsabile della GSA.

A tale ultimo riguardo va peraltro rilevata la necessità di rideterminare la classificazione del finanziamento in parola, trasferendola dal predetto Allegato A) del Decreto del GSA n. 12/2016 all’Allegato B) dello stesso Decreto,  - Linea di spesa denominata “Radon” -, in quanto i beneficiari del finanziamento non sono Enti del Servizio Sanitario Regionale ma Amministrazioni comunali.

Sulla scorta di tutto quanto precede, i contributi regionali a favore delle Amministrazioni comunali conseguono come da elenco Allegato “B”, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, per gli importi nello stesso indicati. Alla relativa erogazione a favore dei Comuni beneficiari provvederà Azienda Zero.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. n. 118 del 23.06.2011, Titolo II, art. 20 e ss.mm.ii.;

VISTE la L.R. n. 1/1997, la L.R. n. 39/2001, la L.R. n. 19/2016 e la L.R. n. 32/2016;

VISTA la L.R. n. 20 del 23 luglio 2013;

VISTO il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13.01.2017;

VISTI il Decreto del Responsabile della GSA n. 12 del 30.12.2016 e il Decreto del Direttore della Direzione Programmazione Economico-Finanziaria SSR n. 8 del 23.03.2017;

VISTE la D.G.R. n. 1140 del 05.07.2013 Decreto Legislativo n. 118/2011 – Titolo II: linee guida regionali per la gestione sanitaria accentrata (GSA) e la D.G.R. n. 108 del 7.02.2017 che approva le direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2017-2019;

RICHIAMATE le DGR n. 770 del 30/03/2001; DGR n. 79 del 18/01/2002; DGR n. 1172 del 18/04/2003; DGR n. 3480 del 07/11/2006; DGR n. 3399 del 10/11/2009; DGR n. 3139 del 14/12/2010;

RICHIAMATO il DDR n. 10/2015 del Direttore della Sezione regionale Prevenzione e Sanità Pubblica;

RICHIAMATA la DGR n. 1101/2014.

delibera

  1. di prendere atto di quanto espresso in premessa che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di prendere atto che con nota del 09/08/2017, prot. n. 77151, quale Allegato “A” del presente provvedimento, costituente parte integrante dello stesso, ARPAV ha dato conferma dell’individuazione delle aree a rischio gas radon del Veneto, ed è stato trasmesso un elenco aggiornato degli edifici scolastici interessati dalla bonifica sulla base dei criteri di priorità indicata da ARPAV medesima;
  3. di assegnare a favore delle Amministrazioni comunali elencate nell’ Allegato “B” del presente provvedimento, costituente parte integrante dello stesso, secondo gli importi dettagliati, sulla base del combinato disposto della legge regionale n. 20/2013 e del Decreto del GSA n. 12/2016, un finanziamento massimo di € 100.000,00 nel corrente esercizio finanziario, a carico delle risorse per finanziamenti della GSA stanziate sul capitolo di spesa del bilancio di previsione dell’esercizio corrente n. 103285, già erogate ad Azienda Zero in base a quanto disposto dalla DGR 286/2017 e dal Decreto n. 12 del 30 dicembre 2016 del Responsabile della GSA Allegato A);
  4. di rideterminare la classificazione del finanziamento in parola, trasferendolo dall’Allegato A) del Decreto del GSA n. 12/2016 all’Allegato B) dello stesso Decreto,  - Linea di spesa denominata “Radon” -, in quanto i beneficiari del finanziamento non sono Enti del Servizio Sanitario Regionale ma Amministrazioni comunali;
  5. di disporre che Azienda Zero provveda all’erogazione del finanziamento regionale di cui al punto 4)secondo le seguenti modalità:

euro 100.000,00, pari al 100% del finanziamento assegnato, ad esecutività del presente provvedimento;

  1. di stabilire che le Amministrazioni comunali interessate saranno tenute a concludere l’attività di bonifica relativa al finanziamento in oggetto entro il 31/12/2018 con il sostenimento delle relative spese, fatta salva un’eventuale proroga motivata, trasmettendo entro il 31.03.2019 una dettagliata rendicontazione economica delle spese sostenute in relazione al contributo regionale finanziato;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede il finanziamento con il presente atto non è soggetta alle limitazioni di cui alla L.R. n. 1 del 07.01.2011, e che si tratta di debito avente natura non commerciale;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria dell’esecuzione del presente atto, provvedendo in particolare a darne formale comunicazione alle Amministrazioni comunali interessate;
  4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 del D.lgs. n. 33 del 14/03/2013;
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

2160_AllegatoA_360318.pdf
2160_AllegatoB_360318.pdf

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