Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1092 del 13 luglio 2017
Approvazione del "Piano regionale del Lavoro 2017-2018". L.R. n. 3/2009.
Con il presente provvedimento è approvato il “Piano regionale del Lavoro 2017-2018”, con il quale si individuano gli interventi da realizzare nel biennio a favore della crescita e dell’occupazione, a valere principalmente sulle risorse del Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Con DGR n. 584 del 21 aprile 2015, la Giunta regionale aveva approvato il “Piano straordinario del Lavoro – Primi interventi attuativi del POR FSE 2014-2020. L.R. n. 3/2009”. Tale documento, condiviso con le Parti sociali, era finalizzato a dare continuità all’azione di sostegno alle imprese e ai lavoratori ancora coinvolti, direttamente o indirettamente, nel processo di ristrutturazione e a sostenere il cambiamento e la competitività dei sistemi produttivi per la buona occupazione, tenendo conto dell’allora contesto economico produttivo e delle prospettive occupazionali esistenti. In esso, inoltre, si illustravano le linee di intervento e le priorità individuate dalla Giunta regionale e si delineavano i primi interventi attuativi del Programma operativo regionale Fondo sociale europeo 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”.
Esaurito e attuato quanto previsto nel suddetto piano, la Giunta regionale ha avviato una fase finalizzata alla predisposizione, assieme alle Parti sociali, di un nuovo piano per il lavoro.
Il contesto economico è certamente più positivo rispetto al 2015. Le analisi evidenziano come il settore manifatturiero rimanga centrale e siano pertanto da favorire politiche di irrobustimento della crescita e quindi di innovazione, ricerca e produttività del lavoro. Vanno inoltre sostenute le politiche per un’occupazione di qualità: forme contrattuali più stabili, misure di inclusione sociale e presenza di profili professionali più elevati.
Nel nuovo piano 2017-2018 si prende atto dei nuovi scenari istituzionali che sono derivati dalle riforme del c.d. Jobs Act, puntando a un rilancio dei servizi pubblici per l’impiego, anche mediante l’aggiornamento delle piattaforme informatiche del lavoro, e alla collaborazione con soggetti privati operanti nel mercato del lavoro. Le azioni che si intendono realizzare nel biennio si distinguono in azioni per le imprese, per i lavoratori, per i giovani, per le fasce più deboli e azioni di sistema.
Si ritiene fondamentale per lo sviluppo strategico delle imprese rafforzare innanzitutto le sinergie tra le Parti sociali, aggiornare e aumentare le competenze dei lavoratori, favorire un nuovo modello di relazioni sindacali, impostare reindustrializzazione e internazionalizzazione come strategie di sviluppo perseguendo l’obiettivo generale di costruire nuova imprenditorialità mantenendo professionalità e know-how (salvaguardia dei livelli occupazionali e qualificata occupazione), e infine valorizzare il patrimonio e incoraggiare l’innovazione d’impresa. Nell’annualità 2017-2018 si prevede una ulteriore nuova linea di intervento dedicata al sostegno dei piani di rilancio delle imprese, volti alla riorganizzazione, trasformazione e innovazione di processi, prodotti/servizi e capitale umano.
Con riferimento alle azioni per i lavoratori, il Piano prevede anzitutto, atteso il positivo esito dell’esperienza conclusa, di rinnovare l’investimento sull’iniziativa “Work-Experience”; si ritiene, inoltre, di accompagnare il sorgere di nuove realtà imprenditoriali recuperando, tramandando e innovando gli antichi mestieri. Si continuerà infine a promuovere percorsi di riqualificazione e outplacement e sarà avviato un nuovo strumento (l’“Assegno per il Lavoro”), finalizzato a promuovere l’inserimento lavorativo.
Per quanto riguarda le azioni per i giovani, il Piano prevede il rinnovo dell’investimento relativo a “Garanzia giovani” e la creazione di un sistema duale che integri istruzione, formazione e lavoro, da svilupparsi col contratto di apprendistato professionalizzante. Saranno finanziati i percorsi di alternanza scuola-lavoro complementari a quelli del nuovo ordinamento scolastico, la promozione tra gli studenti delle scuole superiori di competenze imprenditoriali nonché interventi a sostegno della ricerca in azienda e per la valorizzazione del ricambio generazionale.
Per i soggetti più deboli, che presentano più difficoltà a entrare o reinserirsi nel mercato del lavoro, il Piano prevede la riedizione dei progetti di lavori di pubblica utilità. Si attueranno interventi per la ricollocazione dei soggetti svantaggiati (politiche attive e servizi personalizzati). Sarà infine predisposto un piano regionale per l’attuazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva.
Nel Piano, quali azioni di sistema, si prevede di realizzare il monitoraggio della qualità e rating nel sistema di accreditamento regionale, il sostegno alla contrattazione di secondo livello e il welfare integrato quale leva dello sviluppo economico.
Gli strumenti che si prevede di utilizzare sono: l’implementazione del portale “Cliclavoro Veneto”, l’evoluzione del sistema di certificazione delle competenze, il potenziamento e la strutturazione stabile del progetto “Unità di Crisi”, ed, infine, la pianificazione di una campagna articolata per una cittadinanza consapevole.
Il “Piano regionale del Lavoro 2017-2018”, Allegato A alla presente deliberazione, è stato in più occasioni oggetto di discussione con le Parti sociali, le quali, ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 3/2009, in sede di “Commissione regionale di concertazione tra le parti sociali”, il 29 giugno 2017, hanno espresso parere favorevole all’unanimità.
Le azioni previste nel Piano saranno attuate con specifico provvedimento da adottarsi a cura dei direttori delle strutture regionali competenti, in base alla tipologia delle azioni individuate.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Legge Regionale n. 3 del 13 marzo 2009;
VISTO il parere favorevole espresso dalla Commissione Regionale per la Concertazione con le Parti Sociali di cui all’articolo 6 della Legge regionale n. 3 del 2009;
VISTO l'art. 2, comma 2, lettera a) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro