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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 62 del 30 giugno 2017


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 947 del 23 giugno 2017

DGR n. 740 del 14/5/2015 "Nuova programmazione e modalità di determinazione delle rette per i centri diurni per persone con disabilità (DGR n. 6/CR del 10/2/2015)". Disposizioni applicative.

Note per la trasparenza

Il provvedimento stabilisce le modalità per l'applicazione della metodologia di determinazione delle tariffe per i centri diurni approvata con DGR n. 740 del 2015.
 

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con DGR n. 740 del 14/5/2015, recante "nuova programmazione e modalità di determinazione delle rette per i centri diurni per persone con disabilità (DGR n. 6/CR del 10/2/2015)", venivano approvati il contenuto abilitativo-assistenziale delle attività e prestazioni da erogare in regime semiresidenziale nei centri diurni, alcune modifiche agli standard organizzativi dei medesimi centri diurni e la metodologia di determinazione delle rette e delle relative quote di rilievo sanitario.

La DGR n. 740 del 2015 prevedeva, inoltre, che l'applicazione della nuova metodologia di determinazione delle tariffe avvenisse "con progressività e coordinatamente con la definizione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza" e, nel contempo, richiamando, in particolare, i percorsi educativi occupazionali esterni ai centri diurni, approvati con DGR n. 739 del 14/5/2015, e le indicazioni espresse dalla Quinta Commissione consiliare nella seduta del 30/4/2015, prospettava la necessità di avviare un processo di riconversione e riorganizzazione della risposta assistenziale semiresidenziale "al fine di consentire, a risorse vigenti, la presa in carico di ulteriori persone con disabilità in lista d'attesa".

Al fine di pervenire ad una programmazione della predetta fase di progressiva transizione alla nuova metodologia tariffaria che fosse coerente con i vincoli di bilancio delle amministrazioni coinvolte nel finanziamento dello specifico livello assistenziale di cui al presente provvedimento, ai sensi della DGR n. 3972 del 2002 approvata in attuazione del DPCM 14/2/2001 e del DPCM 29/11/2001 in materia di LEA, nel corso del 2016 si sono tenuti vari incontri di approfondimento sugli impatti economici conseguenti all'applicazione della DGR n. 740 del 2015 con le Associazioni degli enti gestori.

A seguito di tali approfondimenti, con DGR n. 2213 del 23/12/2016, recante "Programmazione e attribuzione alle aziende ULSS delle risorse finanziarie regionali e statali per la Non Autosufficienza - anno 2016. Art. 5, co. 1 della L.R. 18/12/2009, n. 30. DGR 25/11/2016, n. 113/CR", veniva individuata, nella prospettiva di una "riqualificazione dell'assistenza alle persone con disabilità in regime semiresidenziale", la priorità: "sostenere l'applicazione graduale in un arco almeno triennale della nuova metodologia di determinazione del sistema tariffario previsto dalla DGR n. 740 del 2015 per i centri diurni in regime di accreditamento, e comunque secondo iniziative e tempistiche che si valuterà di modulare nel rispetto dei vincoli di bilancio, regionali e comunali, e nell'obiettivo di riqualificare il ruolo dei centri diurni su più alti livelli di gravità e deficit di funzionamento degli utenti".

 Con la stessa DGR n. 2213 del 2016 veniva, inoltre, confermata la necessità di avviare un processo di diversificazione e riorganizzazione della risposta assistenziale semiresidenziale che, in un'ottica di maggiore appropriatezza, prevedesse lo sviluppo dei percorsi educativi occupazionali esterni ai centri diurni (progetti ex DGR n. 739 del 2015 e altre progettualità innovative), favorendo in tal modo le condizioni, da un lato, per una più alta specializzazione di queste ultime unità di offerta e, dall'altro, per il recupero di spazi finanziari da riconvertire e destinare ai maggiori fabbisogni conseguenti all'applicazione della DGR n. 740 del 2015, ovvero "al fine di consentire, a risorse vigenti, la presa in carico di ulteriori persone con disabilità in lista d'attesa".

Su tali priorità veniva, altresì, acquisito il parere della Quinta Commissione consiliare espresso in data 14/12/2016.

Pertanto, considerata la rilevanza dell'intervento previsto ai sensi dei provvedimenti richiamati, si è ritenuto di coinvolgere direttamente le Conferenze dei sindaci delle aziende ULSS al fine di acquisire e condividere ogni utile elemento per la specificazione delle modalità applicative della nuova metodologia tariffaria.

Le Conferenze hanno valutato favorevolmente l'iniziativa, indicando, peraltro, varie soluzioni in corrispondenza delle diverse situazioni locali e, comunque, in ragione della necessità di monitorare e garantire l'equilibrio e la sostenibilità dell'intero sistema.

Sulla scorta di tali indicazioni e dell'obiettivo di favorire condizioni per uno sviluppo omogeneo del servizio semiresidenziale sul territorio regionale, in aderenza al parere della Quinta Commissione consiliare del 14/12/2016, con l'odierno provvedimento si propone di procedere nei termini seguenti:

a) avvio del percorso di graduale avvicinamento ai livelli tariffari di riferimento a far data dall'1/7/2017, sia per le situazioni sovra parametro che per quelle sotto parametro;

b) durata del percorso di graduale avvicinamento ai livelli tariffari di riferimento di cui al punto precedente da completarsi nell'arco di un triennio;

c) entità del primo step di avvicinamento su base annua pari al 30% del differenziale tra la tariffa vigente e quella risultante dall'applicazione della tariffa ex DGR n. 740 del 2015 correlata al profilo di gravità stabilito ai sensi del Decreto del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale n. 18 del 22/1/2015;

d) entro il primo anno del predetto percorso di avvicinamento, le aziende ULSS provvederanno ad avviare e completare l'aggiornamento delle valutazioni multidimensionali dell'utenza dei centri diurni e la conseguente revisione dei progetti personalizzati; l'organizzazione e il coordinamento delle azioni a tal fine necessarie è a carico dei Direttori dei Servizi Sociali.

Di stabilire l'applicazione dei nuovi standard per l'unità di offerta Centro Diurno per persone con disabilità, previsti nell'Allegato C della DGR n. 740 del 2015, sulla base di quanto precisato con nota del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale prot. n. 259379 del 23/6/201, dalla data del 1/07/2017.

L'intero percorso di graduale avvicinamento ai livelli tariffari di riferimento verrà monitorato al fine di valutarne gli impatti assistenziali, gestionali ed economico-finanziari rispetto alle compatibilità di bilancio vigenti.

Ai fini dell'odierno provvedimento, le aziende ULSS sono autorizzate, nelle more delle specifiche disposizioni regionali in materia di determinazione del fabbisogno finanziario per l'esercizio 2017, a individuare una dotazione per il livello di assistenza alle persone con disabilità in regime semiresidenziale sufficiente a far fronte al fabbisogno presunto per l'applicazione della DGR n. 740 del 2015 secondo le modalità su indicate, nel quadro di una rimodulazione generale delle risorse previste per la non autosufficienza aderente alle dinamiche degli specifici fabbisogni in atto e, comunque, secondo il principio già stabilito nella parte motiva della DGR n. 2213 del 2016 richiamata.

A fini di monitoraggio le aziende ULSS presentano in Regione - Direzione Servizi Sociali il progetto di attuazione del presente provvedimento, entro il 30/6/2017, e gli stati di avanzamento per ciascuna annualità, entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello di riferimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

- Visto il DPCM 14/2/2001 "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie";

- Visto il DPCM 29/11/2001 "Definizione dei livelli essenziali di assistenza";

- Vista la L.R. 18/12/2009, n. 30 "Disposizioni per la istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza e per la sua disciplina";

- Vista la L.R. 29/6/2012, n. 23 "Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio sanitario regionale 2012-2016";

- Vista la L.R. 25/10/2016, n. 19 "Istituzione dell'ente di governance della sanità regionale veneta denominata "Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero". Disposizioni per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende ULSS";

- Richiamata la DGR n. 3972 del 30/12/2002;

- Richiamata la DGR n. 739 del 14/5/2015;

- Richiamata la DGR n. 740 del 14/5/2015;

- Richiamata la DGR n. 2213 del 23/12/2016

delibera

1. di considerare le premesse parte integrante del presente provvedimento;

2. di approvare l'applicazione della nuova metodologia tariffaria di cui alla DGR n. 740 del 2015 secondo le modalità specificate in premessa;

3. di autorizzare le aziende ULSS a individuare, nell'ambito della programmazione locale delle risorse per la non autosufficienza, la dotazione finanziaria sufficiente a far fronte al fabbisogno presunto per l'attuazione di quanto disposto al punto precedente;

4. di stabilire l'applicazione dei nuovi standard per l'unità di offerta Centro Diurno per persone con disabilità, previsti nell'Allegato C della DGR n. 740 del 2015, sulla base di quanto precisato con nota del Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale prot. n. 259379 del 23/6/201, dalla data del 1/07/2017;

5. di stabilire per i procedimenti di autorizzazione all'esercizio pendenti alla data dell'1/7/2017 l'integrazione da parte degli enti gestori dell'autodichiarazione della sussistenza degli standard di cui al punto 4, da verificarsi entro tre anni da parte delle Aziende ULSS;

6. di demandare al Direttore della Direzione Servizi Sociale l'adozione di ogni ulteriore disposizione necessaria a garantire l'operatività e il monitoraggio della nuova metodologia tariffaria;

7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa aggiuntiva a carico del bilancio regionale;

8. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

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