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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 49 del 19 maggio 2017


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 686 del 16 maggio 2017

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Atelier aziendali. Il patrimonio d'impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale. Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva, nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale, l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti volti alla valorizzazione del patrimonio aziendale delle principali eccellenze del made in Veneto che prevedano la realizzazione di percorsi complessi di potenziamento e integrazione delle reciproche competenze delle imprese, degli operatori del campo culturale e dell’hospitality, nonché dei destinatari che a vario titolo sono interessati alla tematica, con l’obiettivo di recuperare l’eredità imprenditoriale e culturale del sistema produttivo veneto e valorizzarne le differenti risorse, materiali e immateriali, sia a fini turistico-culturali che per migliorare la competitività delle imprese del territorio, nonché per porre le basi di stimolo per la creazione di nuova impresa e per la promozione dell’innovazione sociale e tecnologica. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Lo sviluppo economico di un territorio si basa non solo sulla sua capacità produttiva, ma anche sull’identità dei suoi attori socio-economici, che, partendo proprio dal territorio e dalle sue peculiarità, hanno ideato impresa e creato valore che si è poi diffuso nella comunità di riferimento.

Promuovere il territorio e le sue peculiarità storiche, artistiche e paesaggistiche è stata sempre una priorità delle politiche pubbliche. Ma la storia di un territorio non è fatta solo dalle sue ricchezze naturali e culturali. La storia di un territorio si caratterizza anche per quell’enorme patrimonio che deriva dal suo sistema produttivo, che nel tempo lo ha modificato, ma contemporaneamente lo ha innovato, rendendolo attrattivo dal punto di vista imprenditoriale e della qualità della vita, e quindi sempre più conosciuto all’esterno.

Con l’obiettivo di fornire al nostro territorio sempre nuovi ingredienti per competere in un’ottica innovativa, sia per attrarre nuovi investimenti e creare occupazione di qualità per l’intera comunità, che per stimolare il formarsi di modelli di cooperazione sempre più sostenibili tra pubblico, privato e privato sociale, attenti al benessere del territorio e della cittadinanza, risulta strategico investire nella valorizzazione del patrimonio aziendale del nostro sistema produttivo.

Per patrimonio aziendale si intende quell’insieme di risorse, materiali e immateriali, che giocano spesso un ruolo fondamentale per la competitività di un’impresa, ma che, altrettanto spesso, sono difficili da misurare, quantificare e valutare.

L’iniziativa di cui si propone l’approvazione, intende intrecciare attività di recupero della memoria aziendale con interventi innovativi d’interazione, in ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), tra imprese, operatori del campo culturale e dell’hospitality (pubblici e privati) e i destinatari che a vario titolo sono interessati alla tematica della valorizzazione del patrimonio aziendale, mediante il finanziamento di percorsi complessi volti a favorire lo scambio e l’integrazione delle reciproche conoscenze e competenze dei destinatari sul tema, con il fine di far loro acquisire competenze specialistiche per valorizzare, divulgare e diffondere al più vasto pubblico l’enorme patrimonio aziendale delle eccellenze del made in Veneto.

Il recupero della memoria aziendale e la sua valorizzazione come bene culturale di una comunità, infatti, può contribuire allo sviluppo territoriale in modo del tutto innovativo, essendo il patrimonio aziendale espressione delle valenze etiche ed estetiche del sistema produttivo che lo caratterizza, nonché immagine della capacità di innovazione dei suoi attori socio-economici, che dal passato si trasmette al presente e si prospetta nel futuro.

Portare fuori dall’azienda il bagaglio di conoscenze acquisite nel tempo, ma anche documenti, foto, video, materiali iconografici, macchinari e prototipi, testimonianze di storia industriale e dei suoi protagonisti, può risultare una strategia vincente, non solo per fini turistico-culturali, ma anche per trasformare l’esperienza industriale in ispirazione per la realizzazione di nuove idee imprenditoriali e la creazione di nuovi modelli produttivi più sostenibili ed attenti ai bisogni della comunità di riferimento.

Risulta pertanto prioritario collegare il recupero della storia produttiva, culturale e progettuale delle aziende del territorio con l’esperienza museale. Il museo, infatti, rappresenta l’istituzione culturale che maggiormente può trasferire alla società testimonianze del suo sviluppo, che oggi, grazie all’esperienza maturata nella ricerca, acquisizione e conservazione di reperti, oggetti, beni, ecc., e alla disponibilità delle nuove tecnologie e metodologie di comunicazione, può fornire al grande pubblico non solo memoria ma anche differenti forme di lettura e interpretazione dello sviluppo di un territorio, fungendo da elemento di sintesi delle mission pubbliche e private evolutesi nel tempo, nonché luogo per avvicinare istituzioni ed imprese, formare capitale umano, progettare nuove idee, promuovere ricerca e sviluppo tecnologico.

Il museo d’impresa, quindi, può rappresentare un innovativo strumento di sviluppo territoriale e di coesione sociale, in quanto esso può svolgere la triplice funzione di vetrina, laboratorio e comunità.

Investire su questo innovativo modello d’interazione tra pubblico e imprese, sistemi produttivi e turismo, patrimonio culturale e innovazione, è a beneficio dell’intera comunità territoriale e crea innovative condizioni per fare business, produrre nuovi posti di lavoro e rafforzare i legami tra i differenti attori sociali.

Con il presente Avviso quindi, la Regione del Veneto, intende promuovere la valorizzazione del patrimonio aziendale delle principali eccellenze del made in Veneto attraverso il finanziamento di percorsi che integrando e potenziando le reciproche competenze dei destinatari forniscano a quest’ultimi strumenti per:

  • progettare musei d’impresa;
  • valorizzare le risorse materiali e immateriali delle aziende;
  • realizzare archivi d’impresa;
  • migliorare l’accessibilità e fruibilità del patrimonio aziendale tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e del digitale;
  • diffondere la conoscenza d’impresa e rafforzare il senso di appartenenza e credibilità aziendale. 

Possono presentare candidatura i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l'ambito della Formazione Continua, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2017 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”  Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 75.000,00;

Esercizio di imputazione 2018 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”  Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 75.000,00. 

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d'impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parti integranti e sostanziali, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Atelier aziendali. Il patrimonio aziendale quale strategia competitiva d’impresa” (Allegato A) per un importo complessivo di Euro 1.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione Sociale – POR FSE 2014-2020 e la Direttiva di riferimento (Allegato B).

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC con le modalità e nei termini indicati dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto: formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it pena l’esclusione, entro e non oltre il quarantesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincidesse con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, “Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) N. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • il Regolamento (UE) N. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la regione Veneto in Italia;
  • gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i., “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 - “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), art. 1, comma 821;
  • il D.lgs n. 112 del 31 Marzo 1998: "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";
  • la Legge Regionale n. 39 del 29/11/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge Regionale n. 3 del 13/03/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21/2012;
  • la Legge Regionale n. 19 del 09/08/2002 e s.m.i. “Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”;
  • la Legge Regionale n. 30 del 30/12/2016 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;
  • la Legge Regionale n. 31 del 30/12/2016 “Legge di stabilità regionale 2017”;
  • la Legge Regionale n. 32 del 30/12/2016  “Bilancio di previsione 2017-2019”;
  • la Legge Regionale n. 8 del 31/03/2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”;
  • la DGR n. 1 del 10/01/2017 di approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13/01/2017 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2017-2019;
  • la DGR n. 108 del 07/02/2017 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;
  • la Legge Regionale n. 11 del 13/04/2001: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112”, ed in particolare gli artt. 136-138;
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e DDR n. 19 del 28/10/2016;
  • la DGR n. 670 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • la DGR n. 671 del 28/04/2015 - Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • l’art. 2, comma 2, della L.R.  31/12/2012, n. 54, come modificata con L.R. n. 14/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante e sostanziale del provvedimento;
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa, nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale, l’Avviso pubblico “Atelier aziendali. Il patrimonio d’impresa quale strategia competitiva aziendale e territoriale” Allegato A, e la Direttiva per la presentazione delle proposte progettuali, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  4. di destinare all’iniziativa la somma complessiva di Euro 1.000.000,00, relativi a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse II Inclusione Sociale - POR FSE 2014-2020;
  5. di determinare in Euro 1.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. 32 del 30/12/2017, nei seguenti termini massimi:

  Esercizio di imputazione 2017 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”  Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 75.000,00; 

  Esercizio di imputazione 2018 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;

  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”  Euro 175.000,00;

  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 75.000,00;

  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  3. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata in relazione al credito determinata dalla programmazione della correlata spesa, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  4. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC con le modalità e nei termini indicati dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it pena l’esclusione, entro e non oltre il quarantesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo;
  5. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione;
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

686_AllegatoA_345621.pdf
686_AllegatoB_345621.pdf

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