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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 3480 del 07 novembre 2006
Iniziative formative per la mitigazione del gas radon a favore degli Uffici Tecnici dei Comuni a rischio. Impegno di spesa.
L'Assessore alle Politiche Sanitarie, Flavio Tosi, riferisce quanto segue.
La Regione Veneto ha, sin dalla fine degli anni novanta, promosso una specifica indagine sul proprio territorio in materia di esposizione della popolazione e di alcune categorie di lavoratori al gas radon.
Come noto, infatti, il radon rappresenta una tra le principali sorgenti di radioattività naturale che, proprio per le sue caratteristiche fisiche e chimiche, costituisce l'inquinante indoor più pericoloso, e la seconda causa di insorgenza di tumore al polmone come indicato dall'Organizzazione mondiale della Sanità.
A livello normativo la tematica della prevenzione e della tutela dall'esposizione al gas radon ha formato oggetto di recenti interventi da parte del legislatore nazionale attraverso l'adozione dei Decreti Legislativi n. 230 del 17 marzo 1995 e n. 241 del 26 maggio 2000, in attuazione delle direttive 89/618 Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti. Inoltre è da ricordare al riguardo la Raccomandazione Europea n. 143/90 "Sulla tutela della popolazione contro l'esposizione al radon in ambienti chiusi" con la quale è stata dettata una serie di disposizioni intese non solo a promuovere presso gli Stati Comunitari una sensibilità al problema ma anche a stimolare e favorire l'adozione di specifici provvedimenti volti alla riduzione dell'esposizione a tale fattore inquinante.
Sulla scorta delle richiamate disposizioni normative la Regione Veneto ha avviato con propria deliberazione n. 5000 dell'8 novembre 1996 un'indagine, tramite il Dipartimento Provinciale di Verona di A.R.P.A.V., per individuare le aree ad elevata concentrazione di radon per la definizione del livello di soglia, per la individuazione delle tecniche di misurazione del radon e per la successiva determinazione delle tecniche di bonifica degli edifici esistenti e delle nuove costruzioni.
In particolare la Regione Veneto con propria deliberazione n. 79 del 18 gennaio 2002, ha formalmente dato attuazione alla Raccomandazione europea n. 143 del 21 febbraio 1990, individuando, tra l'altro, il livello di riferimento per l'adozione degli interventi di rimedio nelle abitazioni, sia per le nuove costruzioni che per quelle esistenti e raccomandando la misurazione della concentrazione di gas radon nelle abitazioni dei Comuni individuati preliminarmente da A.R.P.A.V. come Comuni a rischio.
Inoltre con la deliberazione n. 79/02 è stato approvato il Piano di interventi proposto da A.R.P.A.V. per la prevenzione dal rischio radon negli ambienti di vita. Nello specifico sono state condotte misurazioni nelle scuole, oltre 500, (pubbliche e private fino alle medie incluse), ubicate nelle aree preliminarmente individuate come ad alto potenziale di concentrazione di radon.
La Regione Veneto ha inteso altresì promuovere l'organizzazione di seminari formativi, con docenze qualificate e specialistiche, rivolti alle Amministrazioni Comunali affinché possano, a mezzo delle proprie strutture tecniche, intervenire appropriatamente sui fabbricati interessati dalla problematica radon. In sostanza si tratta di un progetto formativo che può essere inteso come un momento conclusivo e fattivo dell'iniziativa di prevenzione e mitigazione dal rischio radon già da tempo avviata.
In considerazione di quanto sopra, proprio sulla base delle necessarie conoscenze tecniche, si è ritenuto opportuno affidare la realizzazione del progetto formativo in parola ad A.R.P.A.V. la quale ha fatto pervenire una dettagliata proposta del corso formativo in argomento.
La proposta del corso prevede lo svolgimento di appositi seminari di aggiornamento ai quali saranno invitati i Comuni interessati dall'indagine regionale condotta nelle scuole, in tutto pari a 135. Inoltre saranno invitate a partecipare le Amministrazioni Provinciali coinvolte.
In particolare verranno tenuti 6 seminari, 3 a Belluno e 3 a Verona con l'obiettivo primario di fornire ai tecnici comunali gli strumenti per pianificare e gestire o partecipare alla pianificazione/gestione degli interventi di risanamento sulle scuole dei propri ambiti territoriali, evidenziando anche gli elementi sulle tecniche per prevenire l'afflusso del gas radon nelle nuove edificazioni in un'ottica di prevenzione.
Il progetto formativo, così come approntato da A.R.P.A.V., prevede un costo complessivo pari ad euro 25.000,00 (venticinquemila//00), nonché l'elaborazione e stampa di uno specifico manuale descrittivo degli interventi di prevenzione e di mitigazione del gas radon, basato sulle esperienze sviluppate in questi anni dalla collaborazione tra A.R.P.A.V., IUAV di Venezia - Dipartimento di Costruzione dell'Architettura - e il Centro Tematico Regionale di Epidemiologia Ambientale presso il Servizio di Epidemiologia dell'Azienda U.L.S.S. n. 22. Il volume stampato in un migliaio di copie verrà distribuito alle diverse Amministrazioni coinvolte nella tematica in questione.
Risulta pertanto necessario provvedere alla formale approvazione del progetto formativo sopradescritto e conseguentemente prevedere il necessario finanziamento per il suo svolgimento.
In considerazione del progetto presentato da A.R.P.A.V., che prevede la necessità di un finanziamento complessivo per lo svolgimento del progetto stesso di una cifra pari ad euro 25.000,00 (venticinquemila//00), si ritiene pertanto necessario dar corso all'adozione del presente provvedimento deliberativo per poter finanziare il progetto in parola.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale.
Visto il D.Lgs. n. 230 del 17 marzo 1995 così come modificato ed integrato dal Decreto Legislativo n. 241 del 26 maggio 2000.
Viste le direttive 89618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom e 96/29/Euratom in materie di radiazioni ionizzanti.
Ricordata la raccomandazione europea n. 143 del 21/02/1990.
Richiamata la D.G.R.V. n. 5000 dell'08 novembre 1996.
Richiamata la D.G.R.V. n. 79 del 18/01/2002.
delibera
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