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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 33 del 29 marzo 2005


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 506 del 18 febbraio 2005

Protezione Civile. Programma regionale di Previsione e Prevenzione _ attività di prevenzione. Individuazione dei Distretti di Protezione Civile e Antincendio Boschivo. Indirizzi per l'attivazione della struttura di Distretto.

Riferisce l'Assessore alla Protezione Civile e Antincendio Boschivo, Massimo Giorgetti
Il Capo VIII, Titolo III della legge regionale 13.04.2001, n. 11, ha introdotto, nell'ordinamento regionale, alcune importanti innovazioni anche in materia di Protezione civile ed Antincendio Boschivo.
In questa sede si richiama la definizione di Distretto di Protezione Civile e di Antincendio Boschivo nella sua principale accezione di elemento territoriale di riferimento per orientare le attività di programmazione delle risorse, di organizzazione logistico - operativa, di integrazione tra istituzioni e volontariato di Protezione Civile e AIB.
Spetta alla Regione individuare geograficamente tali elementi territoriali, quale prima fase per la successiva identificazione della relativa struttura organizzativa e funzionale, nonché per la definizione di indirizzi alle Province in ordine alle forme di coordinamento intercomunale delle componenti operative del Sistema regionale di Protezione Civile.
È di tutta evidenza che l'individuazione dei Distretti di P.C. riveste particolare delicatezza.
Infatti, da un lato deve tener conto delle ulteriori molteplici suddivisioni territoriali già consolidate, quali _ ad esempio - le comunità montane o le aziende sanitarie o i Distretti idrografici, ovvero le altre aziende o ambiti territoriali per l'erogazione di servizi; suddivisioni presenti anche nello stesso settore della protezione civile (si pensi ai Centri Operativi Misti che pure hanno origine "ministeriale" e specifiche finalità in emergenza e, non ultimo, l'articolazione territoriale delle attività di Anti Incendio Boschivo).
D'altro lato la proposta deve tenere conto di quanto già si va consolidando nel panorama, molto diversificato, del Sistema regionale di Protezione Civile, in particolare per quanto attiene le forme di coordinamento dei Volontari o di aggregazione dei Comuni e degli altri soggetti istituzionali.
Cosicché, nella presente proposta, l'articolazione territoriale dei Distretti risulta agevole e consolidata per alcune Province, mentre per altre è da ritenere come una prima fase di attivazione e di catalizzazione delle funzioni di gestione delle risorse di Protezione Civile e di integrazione Volontariato _ Istituzioni.
Ad esempio, l'organizzazione della protezione civile e dell'antincendio boschivo secondo lo schema delle Comunità Montane appare sostanzialmente chiaro e definito: si tratta di un'organizzazione riferibile ad ambiti vallivi omogenei, operante in base a moduli da tempo consolidati in tutta la montagna veneta.
In altri ambiti provinciali è stato, invece, faticosamente conseguito un equilibrio tra modalità di coordinamento delle organizzazioni di Volontariato e accordi tra Enti locali,; alterare tale equilibrio, ormai sufficientemente stabile ed efficace, sulla base di una schema generale e teorico, potrebbe rivelarsi più dannoso che producente.
Partendo da questi presupposti, con il presente atto, si propone l'individuazione territoriale dei "Distretti Di Protezione Civile ed Antincendio Boschivo" per l'intero territorio regionale. Allegati al presente atto, del quale formano parte integrante, si trovano le corografie con tale individuazione e l'elenco dei comuni appartenenti a ciascun Distretto di P.C..
Accanto a tale individuazione geografica, è altresì opportuno dare alcuni primi indirizzi _ in particolare alle Province, ma anche agli altri EE.LL. _ relativi a ruolo e funzioni di tali "nuove" articolazioni territoriali; viene invece rinviata a una fase successiva la definizione della struttura organizzativa del Distretto, ritenendo necessaria, per tale attività, una maggiore consapevolezza e maturazione complessiva nel rapporto Regione, Enti Locali e Volontariato di P.C..
L'azione tecnico amministrativa di Regione ed Enti Locali, nei confronti dei Distretti di Protezione Civile ed Antincendio Boschivo dovrà essere tale da:
- favorire l'integrazione di tutte le attività di Protezione Civile a livello di Distretto, anche attraverso forme di convenzionamento tra EE.LL., con altri soggetti istituzionali operanti nel settore, e con il Volontariato di P.C.
- catalizzare attorno alla dimensione di Distretto l'organizzazione e la rappresentanza dei gruppi di Volontari di P.C.
- sviluppare la propria pianificazione nell'ambito delle problematiche di Distretto
- programmare le necessità di risorse, i finanziamenti di mezzi e dotazioni e le azioni di formazione tenendo conto delle attività di Distretto
- organizzare le componenti attive del Sistema di P.C. (in primis, il Volontariato) secondo la logica di Distretto
- proporre esercitazioni / manifestazioni sulla base di scenari che coinvolgano almeno il Distretto interessato, operando con coordinamenti a scala di Distretto.
In particolare, le Province dovranno operare a scala di Distretto, in modo da:
- rendere efficiente l'organizzazione di Protezione Civile attraverso la creazione di raggruppamenti capaci di gestire in modo autonomo la "catena" di chiamata in caso di emergenza di livello provinciale;
- individuare le risorse umane e materiali presenti e procedere al potenziamento delle attrezzature secondo una logica territoriale, in base alle varie tipologie di rischio;
- favorire accordi tra Comuni per una gestione armonizzata delle attività di protezione civile;
- coordinare tutte le componenti operative di protezione civile, soprattutto in relazione alla più efficace partecipazione e gestione locale dell'emergenza;
- omogeneizzare l'attività di formazione, di competenza provinciale ai sensi dell'art. 105 punto 1 comma c) della L.R. 13.04.2001 n. 11,
- coordinare le esercitazioni ed ogni altra iniziativa organizzata dalla Provincia a livello intercomunale.
L'attuazione di quanto precede, la verifica dell'opportunità delle scelte fatte nonché l'approfondimento delle tematiche relative all'organizzazione e alla possibile formalizzazione della struttura del Distretto di P.C. e AIB verranno effettuate dal "tavolo tecnico Regione - Province", già individuato con precedente atto di Giunta, al quale parteciperà anche il Dirigente della Direzione Foreste ed Economia Montana _ ovvero suo delegato _ per la parte di diretta competenza.
Da tale tavolo potranno quindi essere formulate le successive ulteriori fasi di sviluppo del Sistema regionale di P.C..
Obiettivi primari, per tali attività, oltre alla puntuale definizione organizzativa del Distretto, sono
. la individuazione dei coordinamenti del Volontariato di P.C. operanti in ambito provinciale
. la definizione di una proposta di "regolamento" che disciplini il funzionamento delle varie attività sviluppate a livello di Distretto.
In tal senso, si da incarico alla competente Direzione Difesa Suolo e Protezione Civile per il coordinamento tecnico di tale attività di programmazione del Sistema e per la formulazione delle successive ulteriori proposte.
Con quanto sinora esposto, il relatore Massimo Giorgetti, conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

La Giunta regionale

- Udito il Relatore, Massimo Giorgetti, Assessore alla Protezione Civile e Antincendio Boschivo, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, II° comma dello Statuto, il quale dà atto che la competente Struttura ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;
- Visto il D.P.R. 6/02/1981, N. 66
- Vista la Legge 24.02.1992, n. 225;
- Visto il Decreto Legislativo 31.12.1998 n. 112;
- Vista la L.R. 27.11.1984, n.58 e successive modifiche ed integrazioni;
- Vista la L.R. 13.04.2001, n. 11;
- Visto il DPR n. 194 del 08/02/01

delibera

1) di approvare, sulla scorta delle indicazioni e motivazioni esposte in premessa, che forma parte integrante del presente provvedimento, l'articolazione dei Distretti di Protezione Civile ed Antincendio Boschivo, così come individuata nell'allegato che forma parte integrante del presente provvedimento;
2) di approvare, sulla scorta delle indicazioni e motivazioni esposte in premessa, che forma parte integrante del presente provvedimento, gli indirizzi alle Province e agli altri Enti Locali per le successive fasi di implementazione dei Distretti di Protezione Civile e AIB;
3) di incaricare le competenti Direzioni Regionali per la Difesa del Suolo e Protezione Civile e Foreste ed Economia Montana di coordinare _ per quanto di rispettiva competenza _ l'attività degli Enti Locali, secondo quanto indicato in premessa, assicurando il concerto tra le stesse, nello spirito di collaborazione che contraddistingue i rapporti interni.

(segue Allegato)

506_allegato_179661.pdf

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