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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 65 del 18 giugno 2019


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 68 del 29 maggio 2019

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni 28 e 29 maggio 2019 in alcune zone delle province di Rovigo, Treviso e Città Metropolitana di Venezia. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche dei giorni 28 e 29 maggio 2019, consistite in intense precipitazioni, vento forte, grandinate che hanno causato danni in alcuni comuni delle province di Rovigo, Treviso e Città Metropolitana di Venezia.

Il Presidente

PREMESSO che tutto il territorio della Regione del Veneto è già stato colpito dalle eccezionali avversità atmosferiche del 25 e 26 aprile 2019, 4 e 5 maggio 2019 e 19 e 20 maggio 2019. Per tali eventi è stato dichiarato lo stato di crisi rispettivamente con DPGR n. 61 del 27 aprile 2019, n. 62 del 5 maggio 2019 e n. 65 del 21 maggio 2019.

PREMESSO che precipitazioni estese ma non intense, associate ad una circolazione ciclonica posizionata sull’Italia centrale, avevano già interessato la regione lunedì 27 maggio 2019. Successivamente, una nuova perturbazione proveniente da ovest-nord ovest, ha interessato la regione a partire dal pomeriggio di martedì 28 maggio 2019. Quest’ultima perturbazione è stata caratterizzata da una maggiore instabilità, favorita sia dall’ingresso di aria più fredda in quota sia dall’aumento delle temperature al suolo registrato nelle ore centrali di martedì, determinata dalla presenza di significativi tratti soleggiati: di conseguenza si sono verificati frequenti fenomeni temporaleschi anche intensi.

ATTESO che i primi temporali si sono sviluppati nella pianura veneta centro-orientale (veneziano centrale e trevigiano) nel primo pomeriggio di martedì 28 maggio 2019. Dalla metà del pomeriggio l’instabilità è rapidamente aumentata e le precipitazioni hanno interessato tutta la regione, con frequenti rovesci e temporali che, in alcune zone, sono stati di forte intensità, persistenti e anche ripetuti, determinando significativi accumuli di pioggia.

CONSIDERATO che tra le zone interessate dai fenomeni in argomento, gli effetti più significativi sono stati registrati nel veneziano e nel trevigiano, dove le piogge si sono manifestate in modo diffuso, mentre nella pianura meridionale i fenomeni significativi hanno avuto carattere più locale. Parimenti, fenomeni rilevanti sono stati registrati nella zona tra Verona est e la parte meridionale dei Colli Berici e nella zona tra Padova, Mestre e Trebaseleghe. Nel corso della serata di martedì 28 maggio 2019, le precipitazioni si sono temporaneamente esaurite ad ovest e a sud, mentre sono continuate nelle altre zone. I fenomeni più significativi si sono conclusi nelle prime ore di mercoledì 29 maggio. In seguito le precipitazioni sono state di entità minore e non a carattere di temporale.

ATTESO che tra i dati di precipitazione massima registrata in diversi intervalli temporali spiccano i 40 mm registrati in 30 minuti a Castelfranco e gli 82 mm registrati in 3 ore a Portogruaro: tali precipitazioni sono catalogabili come nubifragi. Inoltre a Portogruaro la precipitazione cumulata nelle 12 ore ha raggiunto i 110 mm.

DATO ATTO che, nel rodigino, in particolare nei territori comunali di Adria, Badia Polesine e Canaro si sono registrati danni dovuti agli allagamenti causati dalla sofferenza dei sistemi fognari e della rete di scolo minore.

DATO ATTO che nel veneziano, in particolare nei territori comunali di Chioggia, Cavarzere, Noale, Scorzè, Marcon, Ceggia, Concordia Sagittaria, sono stati segnalati danni per criticità idrogeologiche e per la sofferenza della rete idraulica secondaria con allagamenti diffusi che hanno prodotto danni e disagi per la popolazione;

DATO ATTO altresì che nel trevigiano, in particolare nei territori comunali di Cornuda, Crocetta del Montello, Maserada sul Piave, Monastier, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Silea, Villorba, Vittorio Veneto e Zero Branco, molte sono state le segnalazioni di danni per criticità idrogeologiche dovute alla rete idraulica secondaria e a dissesti geologici. In particolare, in una frazione del Comune di Vittorio Veneto, dove è stata emessa un’ordinanza di sgombero per quattro famiglie residenti in via Sabbionere, interessata dal fenomeno.

ATTESO che, per coordinare le prime attività di soccorso pubblico, la Prefettura di Rovigo ha attivato in data 27 maggio 2019 il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (C.C.S.) e sono stati attivati anche i Centri Operativi Comunali (C.O.C.) di Adria, Badia Polesine, Canaro.

ATTESO altresì che, dal 28 maggio 2019, sono stati attivati i Centri Operativi Comunali (C.O.C.) di Crocetta del Montello, Maserada sul Piave, Silea, Vittorio Veneto, Zero Branco della provincia di Treviso e di Ceggia e Marcon nella Città Metropolitana di Venezia.

RILEVATO che sono state attivate le componenti locali del volontariato di protezione civile per monitorare l’evoluzione dei fenomeni e attuare i primi interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone e/o a cose.

ATTESO altresì che per fronteggiare le situazioni di emergenza dovute alle condizioni meteorologiche avverse sui territori colpiti, i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco nelle giornate del 28 e 29 maggio 2019 hanno effettuato oltre 26 interventi nella provincia di Rovigo, 95 nella provincia di Treviso e 82 in quella di Venezia per prosciugare case allagate e soccorrere automobilisti in difficoltà.

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti.

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente della Giunta Regionale provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs. n. 1/2018;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01.

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla

compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse quali parte integrante del presente atto;

2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche, verificatesi nei giorni 28 e 29 maggio 2019 per i comuni di Adria, Badia Polesine e Canaro della provincia di Rovigo; i comuni di Cornuda, Crocetta del Montello, Maserada sul Piave, Monastier, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Silea, Villorba, Vittorio Veneto e Zero Branco della provincia di Treviso; i comuni di Cavarzere, Ceggia, Chioggia, Concordia Sagittaria, Marcon, Noale e Scorzè della Città Metropolitana di Venezia, demandando a successiva deliberazione l’esatta individuazione dei territori comunali colpiti;

3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;

4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;

5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.Lgs. n. 1/2018 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;

6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;

7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8. Di dare atto che il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali dei giorni 28 e 29 maggio 2019.

9. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui al D.Lgs. n. 1/2018;

10. Di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

Luca Zaia

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