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Scarica versione stampabile Decreto del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 114 del 16 novembre 2018


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 139 del 29 ottobre 2018

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi a partire dal giorno 27 ottobre 2018 sull'intero territorio della Regione del Veneto. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.

Note per la trasparenza

Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche che hanno interessato l’intero territorio regionale a partire dal giorno 27 ottobre 2018 con precipitazioni estremamente abbondanti accompagnate da fortissime e persistenti raffiche di vento, che hanno provocato ingenti e diffusi danni su tutto il territorio regionale.

Il Presidente

VISTO il DPGR n. 135 del 27 ottobre 2018 con cui è stata attivata e convocata l’Unità di Crisi Regionale – U.C.R. ai sensi del “Protocollo operativo per la gestione delle Emergenze” nell’ambito del Sistema Regionale di Protezione Civile (D.G.R. n. 103 dell’11 febbraio 2013);

VISTO il DPGR n. 136 del 28 ottobre 2018 con cui è stato dichiarato lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche in corso dal giorno 27 ottobre 2018, con riferimento in particolare ai Comuni della provincia di Belluno, Treviso e Vicenza;

CONSIDERATO che gli eventi meteorologici in corso, nelle ultime 72h, stanno interessando l’intero territorio regionale, con precipitazioni più significative verso l’alta pianura, decisamente assai notevoli sulle zone montane e in particolare sul bellunese dove, nella stazione di Soffranco (val Zoldana), si è registrato il valore massimo di cumulata pari a 590 mm/72h.

CONSIDERATO che nella giornata di domenica 28 ottobre 2018, numerose sono state le stazioni che hanno registrato valori delle raffiche superiori a 50 km/h, con un valore massimo dato dai 119 km/h registrati sul Monte Cesen alle 05:47 e che il giorno 29 ottobre 2018, le raffiche si sono concentrate tra il tardo pomeriggio e la sera interessando tutte le zone, con intensità spesso estremamente elevate. Molti valori sono stati superiori ai 100 km/h sulle zone montane, fino al massimo di 192 km/h che si registra sul Monte Cesen alle 18:23. Si tratta del valore più alto mai registrato negli ultimi 25 anni da una stazione della rete ARPAV. Si segnala, per altro, che l’orografia locale ha certamente aumentato la velocità del vento, misurata alle stazioni, per cui le velocità stimabili, sono verosimilmente superiori ai 200 km/h, visti gli effetti provocati dal vento sul territorio.

PREMESSO che il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, il giorno 28 ottobre 2018, ha emesso l’Avviso di criticità n. 64, valevole dalle ore 14.30 del giorno 28 ottobre 2018 alle ore 24.00 del giorno 30 ottobre 2018, riportato in Allegato A con, in particolare, criticità idraulica ARANCIONE per le zone di allerta: Adige-Garda e Monti Lessini, Po-Fissero-Tartaro- Canal Bianco e basso Adige, criticità idraulica ROSSA per le rimanenti zone di allerta del territorio regionale, criticità idrogeologica (idraulica rete secondaria e geologica) ROSSA per le zone di allerta: Dolomiti, Prealpi e zone pedemontane centro orientali.

PREMESSO che il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, il giorno 29 ottobre 2018, ha emesso l’Avviso di criticità n. 65, valevole dalle ore 14.00 del giorno 29 ottobre 2018 alle ore 8.00 del giorno 31 ottobre 2018, riportato in Allegato A che ha aggiornato il precedente avviso con criticità idraulica ROSSA su tutto il territorio regionale ed estensione della criticità idrogeologica (idraulica rete secondaria e geologica) ROSSA al territorio della zona di allerta: Adige-Garda e Monti Lessini.

DATO ATTO che le avversità atmosferiche hanno determinato il raggiungimento di livelli idrometrici eccezionali sia nella rete principale che secondaria, con l’interessamento delle aree golenali nelle porzioni di pianura dei principali corsi d’acqua della regione, e le fortissime e persistenti raffiche di vento hanno provocato lo sradicamento di vaste superfici forestali nei territori provinciali di Belluno e Vicenza, devastando completamente il patrimonio arboreo, oramai secolare, delle foreste dolomitiche. Il fortissimo vento di scirocco ha, inoltre, causato intense mareggiate che hanno provocato diffuse erosioni degli arenili nella totalità delle coste venete e rilevanti danni alle opere e strutture di difesa a mare. L’evento ha generato, infine, un quantitativo enorme di materiale depositato, trasportato dalle piene dei corsi d’acqua che ha invaso le aree golenali ed i litorali.

VISTE le comunicazioni di Veneto Strade di chiusura al traffico di quasi tutta la viabilità principale della provincia di Belluno;

VISTE le ulteriori note dei Comuni della provincia di Belluno, di Padova, di Rovigo, di Treviso, di Vicenza, di Verona e della Città Metropolitana di Venezia che hanno aperto i rispettivi COC;

VISTE le comunicazioni di attivazioni dei CCS presso le Prefetture di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza e della Città Metropolitana di Venezia;

RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi che mano a mano vengono segnalati alla Sala Operativa della Protezione Civile regionale su tutto il territorio regionale;

DATO ATTO che è stato richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo stato di Mobilitazione Nazionale, così come previsto dall’art. 23 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.1;

VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile;

VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/84 e s.m.i..

VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i;

VISTO il D.Lgs. n. 1/2018;

VISTO il D.Lgs. n.112/98;

VISTA la L.R. n. 11/01

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

decreta

1. Di approvare le premesse e l’Allegato A quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche, in corso dal giorno 27 ottobre 2018, per tutto il territorio regionale ad integrazione di quanto già stabilito con il DPGR n. 136 del 28 ottobre 2018, demandando a successiva deliberazione l’esatta individuazione temporale e dei territori comunali colpiti;
3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;
4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.Lgs. 02.01.2018 n.1 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;
6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale dell’esecuzione del presente atto;
7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo regionale di Protezione civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:

  1. consentire l’attivazione del Volontariato, ove necessario, in affiancamento all’opera delle strutture periferiche regionali, nonché delle Amministrazioni provinciali e comunali;
  2. consentire l’esecuzione di interventi di carattere urgente, necessari a garantire la pubblica incolumità, nonché le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione;
  3. acquisire con procedure d’urgenza eventuali attrezzature e mezzi necessari per fronteggiare situazioni di emergenza;

8.  Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui al D.Lgs. n. 1/2018;
9. Di pubblicare il presente decreto sul BURVET.

Luca Zaia

(seguono allegati)

139_DPGR_2018_10_29_N0139_All_A_382208.pdf

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