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Bur n. 54 del 28 maggio 2019


Materia: Acque

Decreto DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE ROVIGO n. 151 del 13 maggio 2019

Società Tecnofer Ecoimpianti Srl - Autorizzazione alla ricerca di acqua sotterranea e concessione per derivazione di acqua pubblica mediante la realizzazione di un secondo pozzo, in aggiunta a quello già in esistente, ad uso irrigazione aree verdi da ubicare al fg. 37 mapp.le 373 in Comune di Ceneselli. Pos. n. D016VV.

Note per la trasparenza

Con il presente decreto si autorizza la Società Tecnofer Ecoimpianti Srl alla ricerca di acqua sotterranea e alla terebrazione di un pozzo da ubicare al fg. 37 mapp.le 373 in Comune di Ceneselli, per uso Irrigazione aree verdi ai sensi del testo unico 1775/1933 e s.m.i. Estremi dei principali documenti dell'istruttoria: Ordinanza visita locale n. 114098 del 21/03/2019.

Il Direttore

VISTA la domanda in data 29/01/2019 della Società Tecnofer Ecoimpianti Srl, intesa ad ottenere l’autorizzazione alla ricerca di acqua sotterranea e concessione per derivazione di acqua pubblica mediante la realizzazione di un secondo pozzo, in aggiunta a quello già in esistente, ad uso irrigazione aree verdi, da ubicare al fg. 37 mapp.le 373 in Comune di Ceneselli;

VISTI il titolo II del T.U. 11/12/1933  n. 1775, il D.Lgs. n. 152/2006, il D.Lgs n. 112/98  , la L.R. n. 11/2001, il D.P.R. n. 238/99, la D.G.R. n. 2928 del 19.9.2004;

VISTO il parere n. 138216 in data 22.3.2012 del Dirigente Regionale della Direzione Geologia e attività estrattive;

decreta

1 – Salvi i diritti dei terzi, la Società Tecnofer Ecoimpianti Srl, (omissis) con sede a (omissis), è autorizzata  ad effettuare la ricerca di acque sotterranee, mediante la terebrazione di un pozzo in località Rovigo nel Comune di Ceneselli (RO), al fg. 33 mapp.le 373- ad uso Irrigazione aree verdi.

2 – La  presente autorizzazione ha validità di mesi 12 (dodici) dalla data di emissione e viene rilasciata alle seguenti condizioni:

  • la ricerca dovrà essere effettuata sino alla profondità minima compatibile con l’uso richiesto;
  • il pozzo non dovrà provocare danni ai pozzi vicini, pubblici o privati, debitamente autorizzati o denunciati, né turbative di alcun genere alle falde acquifere della zona;
  • la portata massima emunta verrà comunicata alla U.O. Genio Civile di Rovigo che, se necessario potrà disporre l’inserimento di idonee apparecchiature atte ad evitare maggiori prelievi;
  • qualora il livello piezometrico dell’acqua del pozzo risultasse superiore a quello del piano campagna, al pozzo stesso dovranno essere applicate idonee apparecchiature atte ad evitare, durante l’esercizio , lo sperpero continuo di acqua e le sovrapressioni dovute alle manovre di apertura e chiusura;
  • a norma del D.L.gvo 152/06 il pozzo dovrà essere dotato di idonei strumenti misuratori–registratori della portata estratta ed utilizzata;
  • la Società dovrà rivolgersi al Comune in cui è ubicato il pozzo, per l'eventuale denuncia annuale di approvvigionamento idrico autonomo
  • qualora l'acqua scoperta sia classificata come risorsa geotermica (temperatura superiore ai 15 °C) l'uso è disciplinato dal D.Lg.vo 11 febbraio 2010 n. 22 pertanto la Società dovrà interrompere tutte le fasi della ricerca oggetto del presente dispositivo e darne comunicazione all’U.O. Genio Civile Rovigo;
  • la ditta dovrà tempestivamente segnalare all’Ufficio Minerario per gli Idrocarburi – Sezione di Bologna – Via Zamboni n.1, eventuali manifestazioni di gas idrocarburi che si verificassero durante i lavori;
  • In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 04/08/1984 n. 464, qualora la terebrazione in argomento risultasse al di sotto dei trenta metri dal piano campagna, codesta ditta ha l’obbligo di comunicare all’ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale via Vitaliano Brancati, 48 – 00144 Roma e alla Direzione Ambiente – Calle Priuli – Cannaregio, 99 – VENEZIA, la data di inizio dei lavori, entro trenta giorni dall’inizio stesso, indicando l’esatta ubicazione su carta topografica I.G.M. al 25.000 e come previsto dal D.M. 11/03/1988  ai punti A.- B.-L.;
  • dovrà  inoltre trasmettere sempre, ai succitati indirizzi, entro 30 (trenta) giorni dal termine dei lavori, il progetto di emungimento con allegata una dettagliata relazione geotecnica e geologica;
  • copia della medesima documentazione dovrà altresì essere trasmessa all’U.O. Genio Civile Rovigo;
  •  ai sensi del D.M.11.3.1988 n.47 la Società è obbligata all’applicazione delle norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle zone di cui all’art.1 del D.M. succitato ed in particolare alle lettere “A”, “B” e “L” (progetto di emungimento con relazione geologica e geotecnica);
  • gli interventi di ricerca e la conseguente terebrazione del pozzo dovranno rispettare le aree di salvaguardia  e le distanze in zone di tutela assoluta e di rispetto, relative ai punti di captazione delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgvo n. 152/06.

3 – Il presente decreto autorizza esclusivamente la ricerca d'acqua ma non il suo utilizzo, che rimane pertanto subordinato al rilascio del provvedimento finale di concessione di derivazione d’acqua ai sensi del T.U. n. 1775/1933, del D.Lgs. n. 152/2006 e del D.P.R. n. 238/99.

4 – Il presente decreto sospende il procedimento di concessione di derivazione d’acqua fino alla presentazione da parte della società delle risultanze della ricerca effettuata.

5 – Gli interventi che saranno realizzati in fase di ricerca sono da considerarsi a totale ed esclusivo rischio della ditta richiedente, la quale, in caso di mancato rilascio della suddetta concessione, non potrà pretendere alcun risarcimento da parte dell'Amministrazione Regionale del Veneto.

6 – Il presente decreto di autorizzazione fa salvi tutti i pareri di altri Enti eventualmente interessati e solleva l’Amministrazione da eventuali danni che potessero provenire a terzi, persone, animali o cose per effetto di quanto autorizzato.

7 – Di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi della lett. a) dell'art. 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

8 – Di stabilire che il presente decreto sia pubblicato integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

9 – Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche nei modi e termini previsti dalla normativa vigente.

Giovanni Paolo Marchetti

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