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Materia: Difesa del suolo
Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO n. 239 del 11 luglio 2018
Presa d'atto della ricognizione degli sfioratori di piena delle reti fognarie miste e del programma di adeguamento degli sfioratori stessi per il Consiglio di Bacino Polesine. Art.33 comma 4 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque.
Con il presente decreto si prende atto della ricognizione degli sfioratori di piena delle reti fognarie miste e del programma di adeguamento degli sfioratori stessi, per quanto riguarda il Consiglio di Bacino Polesine.
Il Direttore
PREMESSO che il Piano di tutela delle Acque all’art. 33 comma 4 delle Norme Tecniche di Attuazione (di seguito NTA) dispone: “Gli sfioratori di piena devono essere dotati, prima dello sfioro, almeno di una sezione di abbattimento dei solidi grossolani e, ove possibile, anche di una sezione di abbattimento dei solidi sospesi sedimentabili. A tal fine, i gestori della rete fognaria devono provvedere a effettuare una ricognizione degli sfioratori esistenti che consenta di individuare, almeno per ordine di grandezza, i rapporti tra la portata di punta della fognatura in tempo di pioggia e la portata media della fognatura in tempo di secco nelle 24 ore e a redigere un programma di adeguamento degli sfiori esistenti che deve essere approvato dal Consiglio di Bacino e comunicato alla Provincia entro il 2016. Gli stralci operativi del programma di adeguamento, periodicamente aggiornato, dovranno far parte dei Piani d’Ambito. Il programma di adeguamento dovrà prevedere che gli sfioratori siano dotati almeno di una sezione di abbattimento dei solidi grossolani, laddove sia tecnicamente ed economicamente sostenibile”;
PREMESSO che con nota prot. 468126 del 30/11/2016 la Direzione Difesa del Suolo ha chiesto ai Consigli di Bacino di comunicare alla Direzione stessa lo stato di attuazione del predetto comma 4 dell’art. 33 delle NTA del Piano di tutela delle Acque;
VISTA la risposta del Consiglio di Bacino Polesine prot. n. 1438 del 14/12/2016, prot. Regionale n. 488622 del 15/12/2016, con cui si comunicava l’avvenuto svolgimento della ricognizione dei manufatti presenti sulla rete fognaria mista, da parte della società Polesine Acque S.p.A. (ora Acquevenete S.p.A), si invitava il medesimo Gestore a effettuare una rielaborazione di quanto trasmesso relativamente agli sfioratori veri e propri, per i quali si chiedeva di individuare le priorità e le tipologie di intervento, e si preannunciava la trasmissione alla Regione oltre che della ricognizione degli sfioratori, anche del programma di adeguamento degli stessi;
CONSIDERATO che la Direzione Difesa del Suolo, con nota prot. 182955 del 10/5/2017 al Consiglio di Bacino Polesine, ha invitato il medesimo Consiglio di Bacino a trasmettere entro breve termine alla Regione la documentazione relativa alla ricognizione degli sfioratori e il programma di adeguamento degli stessi, e ad inviare il provvedimento con il quale si approva la ricognizione e il programma di adeguamento di cui trattasi;
VISTA la riunione tra funzionari dell’U.O. Servizio Idrico Integrato e Tutela delle Acque, Consiglio di Bacino Polesine e Polesine Acque S.p.A. (ora Acquevenete S.p.A) in data 17 maggio 2017 in cui è stata presentata la ricognizione degli sfioratori di piena e il relativo piano degli interventi, documentazione poi inviata alla medesima U.O. anche in forma telematica;
VISTO che, in sintesi, il materiale complessivamente fornito contiene:
VISTO il Decreto del Direttore della Direzione Difesa del Suolo n. 495 del 19 dicembre 2017, che prende atto della fusione per incorporazione della società “Polesine Acque S.p.A.” nella società “Centro Veneto Servizi S.p.A.” e stabilisce la variazione di denominazione della società incorporante da “Centro Veneto Servizi S.p.A.” ad “Acquevenete S.p.A.”;
RITENUTO che in seguito alle successive verifiche compiute da gli uffici della Direzione Difesa del Suolo il materiale fornito sia adeguato rispetto alle richieste formulate;
CONSIDERATO che il Consiglio di Bacino Polesine e/o il relativo Gestore, in seguito, dovranno comunque trasmettere alla Direzione Difesa del Suolo aggiornamenti relativi alla documentazione sinora fornita, e dovranno trasmettere, qualora richiesti dalla Direzione Difesa del Suolo, eventuali elaborati aggiuntivi utili a una migliore identificazione delle zone e dei manufatti oggetto di intervento;
CONSIDERATO che quanto previsto e programmato concorre al raggiungimento degli obiettivi di qualità per i corpi idrici, stabiliti dalla Direttiva 2000/60/CE, dal D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e dai Piani di Gestione dei Distretti Idrografici delle Alpi Orientali e Padano,
decreta
Marco Puiatti
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