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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 97 del 27 agosto 2019


Materia: Sicurezza pubblica e polizia locale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1052 del 30 luglio 2019

Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa tra Regione del Veneto, Parti Sociali, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d'Italia, Unioncamere del Veneto e il Comitato Unitario Ordini Professionali del Veneto, al fine di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, contribuendo a prevenire e contrastare il fenomeno delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale e produttivo.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva lo schema di Protocollo d’Intesa il cui testo è stato condiviso con le parti firmatarie, al fine di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, contribuendo a prevenire e contrastare il fenomeno delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale e produttivo.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Il rispetto della legalità costituisce un valore etico e morale, pilastro imprescindibile di ogni convivenza civile, ma anche un fondamentale valore economico, in quanto condizione necessaria per il pieno sviluppo dei territori, a protezione della libertà degli operatori economici, del regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, della trasparenza del mercato e della sana concorrenza.

Con la legge regionale 28 dicembre 2012 n. 48, avente ad oggetto: “Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”, come modificata dalla legge regionale 26 gennaio 2018 n. 1, la Regione del Veneto ha voluto dare attuazione coordinata a una serie di politiche di intervento regionale con finalità di prevenzione e contrasto del crimine organizzato e mafioso e di promozione della legalità e della cittadinanza responsabile.

In particolare, ai sensi dell’art. 8 della citata L.R. n. 48/2012, l’Amministrazione regionale opera per la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel mondo dell’impresa, della cooperazione, del lavoro e delle professioni, per favorire il coinvolgimento degli operatori nelle azioni di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e, a tal fine, promuove iniziative di sensibilizzazione e di formazione, in collaborazione con le associazioni rappresentative delle imprese, delle banche, della cooperazione e dei lavoratori, nonché con le associazioni, gli ordini ed i collegi dei professionisti.

La Regione del Veneto promuove, altresì, iniziative di formazione e di scambio di buone prassi amministrative a favore delle pubbliche amministrazioni regionali e locali, volte a diffondere la cultura dell’etica pubblica, a fornire ai pubblici dipendenti una specifica preparazione e a far maturare la sensibilità alla prevenzione e al contrasto della corruzione e di ogni altro reato connesso alle attività illecite.

Ai sensi dell’art. 15 della predetta L.R. n. 48/2012, è stato istituito, presso il Consiglio regionale, “l’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza” con il compito di svolgere le seguenti attività:

a) raccolta ed analisi di documentazione sulla presenza delle tipologie di criminalità organizzata e mafiosa italiana e internazionale nel territorio regionale, sulle sue infiltrazioni nei diversi settori delle attività economico-produttive, fra i quali il settore della gestione dei rifiuti e della bonifica dei siti contaminati, e sulle iniziative pubbliche e private intraprese per contrastarla;

b) elaborazione e proposta al Consiglio regionale di azioni idonee a rafforzare gli interventi di prevenzione e contrasto, con particolare attenzione alle misure per la trasparenza nell’azione amministrativa.

La Regione del Veneto prosegue senza soluzione di continuità nell’attuazione della citata L.R. n. 48/2012, adottando specifiche misure di prevenzione e contrasto del crimine organizzato e mafioso e attivando azioni positive per diffondere e consolidare la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.

L’Amministrazione regionale esercita, altresì, il controllo sull’attuazione della citata legge regionale e valuta i risultati conseguiti nel favorire, nel territorio regionale, la prevenzione e il contrasto del crimine organizzato e mafioso e la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 48/2012.

Risulta, inoltre, necessario garantire una presenza istituzionale efficace della Regione del Veneto, rafforzando la cooperazione istituzionale, mediante la sottoscrizione di Protocolli d’Intesa e di accordi con Amministrazioni dello Stato, Associazione Bancaria Italiana (ABI), Banca d’Italia e altri enti e istituzioni: enti locali, mondo scolastico e formativo, sistema di welfare locale, associazionismo e volontariato, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali e altri organi competenti al contrasto e alla repressione del fenomeno legato alla criminalità organizzata e mafiosa.

L’Amministrazione regionale e le rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori sono chiamati a mantenere la competitività delle attività economiche e del territorio contrastando la concorrenza sleale e a incrementare il capitale di competenze e di posti di lavoro, favorendo una generale qualità del lavoro e del vivere civile nelle comunità.

La Regione del Veneto, le Parti Sociali, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d’Italia, Unioncamere del Veneto e il Comitato Unitario Ordini Professionali del Veneto intendono cooperare per assumere un ruolo centrale nella creazione e diffusione della cultura della legalità e della responsabilità individuale e sociale, al fine di contribuire alla crescita e allo sviluppo economico del territorio, nonché al contrasto e alla prevenzione delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale e produttivo.

La Regione del Veneto, le Parti Sociali, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d’Italia, Unioncamere del Veneto e il Comitato Unitario Ordini Professionali del Veneto ritengono che lo schema di Protocollo d’Intesa, contenuto nell’Allegato “A” al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale, rappresenti uno strumento di prevenzione volto a promuovere e a diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, a sostenere gli organi deputati al contrasto e alla repressione del fenomeno mafioso, ad ampliare l’informazione rivolta agli operatori economici di ogni settore di attività, nonché a svolgere attività di informazione e di comunicazione.

Per quanto sopra esposto, si propone l’approvazione del predetto schema di Protocollo d’Intesa di cui all’Allegato “A” della presente deliberazione che per la Regione del Veneto sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge regionale del 28 dicembre 2012 n. 48 “Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”;

VISTO il “Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta regionale del Veneto 2019-2021”, come approvato dalla D.G.R. n. 63 del 29 gennaio 2019;

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i.

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, lo schema di Protocollo d'Intesa tra Regione del Veneto, Parti Sociali, Anci Veneto, Upi Veneto, Banca d’Italia, Unioncamere del Veneto e il Comitato Unitario Ordini Professionali del Veneto, al fine di promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, contribuendo a prevenire e contrastare il fenomeno delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale e produttivo, contenuto nell’Allegato “A”, che per la Regione del Veneto sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato;
  1. di incaricare il Direttore della Direzione protezione civile e polizia locale dell’esecuzione del presente provvedimento e delle iniziative previste dal suddetto Protocollo d'Intesa per il raggiungimento degli scopi ivi prefissati, per quanto di competenza, ivi compresa la facoltà di apportare all’Allegato “A” eventuali modifiche di carattere non sostanziale che si rendessero necessarie;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  1. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  1. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1052_19_AllegatoA_400046.pdf

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