Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 135 del 15 novembre 2022


Materia: Turismo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1429 del 11 novembre 2022

Approvazione Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione di 20 ZSC del Veneto, mediante l'applicazione della metodologia messa a punto dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva l’Accordo di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la realizzazione di attività di ricerca e di informazione di interesse comune riguardanti la ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione di 20 ZSC del Veneto, mediante l’applicazione della metodologia messa a punto dal Ministero della Transizione Ecologica (MiTE).

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, e la Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", hanno costituito una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), denominata Rete Natura 2000.

L’Art. 11 della Direttiva Habitat richiede agli Stati Membri di monitorare periodicamente lo stato di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli Allegati I, II, IV e V, mentre l’Art. 17 richiede di inviare ogni 6 anni un Report che comprende numerosi dati e informazioni e fornisce valutazioni sullo stato e i trend di diversi parametri per ciascuna specie e ciascun habitat elencati nei suddetti Allegati.

Il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357 individua le Regioni quali soggetti responsabili del monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario tutelati e dell'attuazione delle due Direttive citate. Il suddetto monitoraggio è operato anche attraverso le attività di istituzioni pubbliche (musei, università) e private (associazioni) operanti sui territori di competenza.

La Rete Natura 2000 del Veneto è costituita da 131 siti, dei quali 104 sono stati designati come ZSC, con tre Decreti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (DM 27/7/18, DM 10/5/19, DM 20/6/19), a seguito dell’approvazione delle Misure di conservazione da parte della Regione del Veneto con D.G.R. n. 786 del 27 maggio 2016, come previsto all’art. 4, co. 4, della Direttiva 92/43/CEE.

Nell’ambito delle competenze affidate dallo Stato in materia di Rete Natura 2000 è necessario dunque sviluppare una serie di iniziative finalizzate a incrementare le conoscenze sulle specie e sugli habitat di interesse comunitario al fine di conseguire gli obiettivi stabiliti dalle Direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE nonché ad individuare idonee misure di conservazione.

La Regione del Veneto ritiene di particolare rilievo le azioni volte ad acquisire un patrimonio informativo strutturato riferito alla distribuzione e allo stato di conservazione degli habitat e delle specie presenti all’interno dei siti della Rete Natura 2000 e delle aree protette, nonché prioritaria l’acquisizione delle conoscenze necessarie ad una gestione attiva e sostenibile dei siti, delle aree protette e delle risorse ambientali.

Tali azioni assumono particolare rilevanza anche in relazione alla Procedura di Infrazione 2015/2163 "Mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) - Messa in mora complementare", inviata con lettera dalla Commissione Europea C(2019)537 del 25 gennaio 2019, rivolta alla Repubblica Italiana e di conseguenza alle Regioni, per quanto di competenza, per possibile mancata adozione delle misure di conservazione e quindi violazione degli obblighi imposti dagli articoli 4, paragrafo 4, e 6, paragrafo 1, della Direttiva 92/43/CEE. In particolare, i rilievi presentati della Commissione Europea si sono focalizzati sulla definizione di misure e obiettivi di conservazione per le ZSC, sottolineando la necessità di fornire un maggior dettaglio nella descrizione dei parametri di valutazione del loro raggiungimento.

Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), al fine di rispondere a quanto richiesto dalla Commissione Europea, ha intrapreso un percorso con le Regioni e le Province autonome per definire una metodologia condivisa a livello nazionale. In questa fase si prevede di lavorare su dei siti (ZSC) pilota collaborando attivamente alla messa a punto di un “format” proposto dal Ministero stesso, e definito sulla base di un confronto costante portato avanti con la Commissione Europea.

Con nota prot. regionale n. 582507 del 14/12/2021 il MiTE ha comunicato alle Regioni e Province autonome uno stanziamento di risorse straordinarie da utilizzare per la messa a punto di obiettivi e misure di conservazione di 20 ZSC, che per la Regione del Veneto ammonta ad euro 82.660,82.

Nel corso degli anni vi è stata una proficua collaborazione tra la Direzione Turismo - U.O. Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi (struttura regionale competente in materia di biodiversità) e l’Università degli Studi di Padova – Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) su temi di interesse comune nel campo della ricerca e del trasferimento di conoscenze riguardanti la Rete Natura 2000.

Data la natura sperimentale dell’attività richiesta dal MiTE e la necessità di ridefinire completamente l’approccio metodologico utilizzato finora, a seguito di un confronto tra la struttura regionale competente e il TESAF è emerso l’interesse reciproco a collaborare anche sugli obiettivi sopra esposti.

Con nota prot. regionale n. 496295 del 25/10/2022 il TESAF ha manifestato la disponibilità a:

  • Collaborare alla ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione per 20 delle 104 ZSC della Regione del Veneto, mediante l’applicazione della metodologia messa a punto dal MiTE con relativa compilazione del format predisposto a tale scopo in tutte le sue parti, nonché al caricamento degli stessi nella Banca dati gestione, in fase di ultimazione da parte del MiTE;
  • Partecipare ad almeno tre incontri dedicati ai soggetti gestori dei Siti RN2000 delegati dalla Regione del Veneto allo scopo di illustrare la metodologia messa a punto.

Ciò premesso, con il presente provvedimento si propone di attivare un rapporto di collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), mediante la sottoscrizione, ai sensi dell’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, di un Accordo di collaborazione, secondo le modalità individuate nello Schema di Accordo, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, conferendo alla stessa la somma di euro 82.660,82 a titolo di rimborso delle spese sostenute.

In ordine all’aspetto finanziario l’importo massimo delle obbligazioni di spesa indicato in euro 82.660,82, trova copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104489 “Gestione di siti naturalistici di interesse comunitario” del bilancio pluriennale 2022-2024, esercizio finanziario 2022;

Si propone infine di incaricare il Direttore della Direzione Turismo della gestione tecnica finanziaria e amministrativa dei procedimenti derivanti dall’adozione del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTE la Direttiva 92/43/CEE e la Direttiva 2009/147/CE;

VISTA la Procedura di Infrazione 2015/2163 – “Mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) – Messa in mora complementare”;

VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 art. 15;

VISTO il D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357;

VISTI i DM 27/7/18, DM 10/5/19 e DM 20/6/19;

VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

VISTA la D.G.R. n. 786 del 27 maggio 2016 e ss.mm.ii.;

VISTO l'art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare l’attivazione di un rapporto di collaborazione ai sensi dell’articolo 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241, con l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la definizione di obiettivi e misure di conservazione di 20 ZSC ricadenti nel territorio della Regione del Veneto, applicando la nuova metodologia messa a punto dal Ministero della Transizione Ecologica;
  3. di approvare lo Schema di Accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), per la realizzazione delle attività richiamate al punto 2, di cui all’ Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;
  4. di conferire all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF), una somma di euro 82.660,82 a titolo di rimborso delle spese sostenute per la realizzazione delle attività previste dal citato progetto di ricerca e collaborazione;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Turismo alla sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione di cui al punto 3, autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie, e che avverrà, a pena di nullità, con firma digitale, ai sensi dell'articolo 15, comma 2-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241;
  6. di determinare in euro 82.660,82 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Turismo, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104489 “Gestione di siti naturalistici di interesse comunitario” del bilancio pluriennale 2022-2024, esercizio finanziario 2022;
  7. di dare atto che la Direzione Turismo, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  8. di incaricare la Direzione Turismo dell’esecuzione del presente provvedimento;
  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  10. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1429_22_AllegatoA_489180.pdf

Torna indietro