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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 174 del 21 dicembre 2021


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1738 del 09 dicembre 2021

Autorizzazione alla partecipazione della Regione del Veneto in qualità di partner all'Avviso del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la presentazione di progetti per interventi di supporto all'integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo a valere sul PON Inclusione (FSE) 2014-2020.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si autorizza la Regione del Veneto a partecipare in qualità di partner al progetto interregionale per la realizzazione di interventi di supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo a valere sul PON Inclusione (FSE) 2014-2020, di cui all’Avviso del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L'Assessore Manuela Lanzarin, di concerto con l'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

In data 28 ottobre 2021, con l’obiettivo di sostenere interventi rivolti a contrastare lo sfruttamento lavorativo nelle Regioni più sviluppate e in transizione in tutti i settori economici, promuovendo la collaborazione tra Regioni attraverso l’elaborazione di interventi congiunti, la Direzione Generale dell’Immigrazione delle Politiche di Integrazione – Divisione I ha invitato le Regioni e le Province Autonome a comunicare il proprio interesse a presentare idee progettuali orientate all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

Le risorse individuate per la realizzazione di tali progettualità sono a valere sul PON Inclusione (FSE) 2014-2020, approvato, nella sua ultima versione, con Decisione della Commissione Europea C (2021) n. 6257 del 20 agosto 2021 e in rifermento al quale la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata designata Organismo Intermedio del Programma.

Nella fattispecie, l’iniziativa si inserisce nell’ambito dell’Asse Prioritario 3 “Sistemi e modelli di intervento sociale” che sostiene, tra le altre, azioni di accoglienza e integrazione delle persone migranti finalizzate all’inclusione attiva, nonché alla protezione rispetto a fenomeni di intermediazione illegale di lavoro e abusi nell’ambito lavorativo.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali già in passato ha sostenuto progetti e strategie per la promozione del lavoro dignitoso e per il contrasto al lavoro sommerso, allo sfruttamento e al caporalato. In particolare, dal 2019 sono stati promossi interventi a calere su risorse nazionali e comunitarie, tra cui rientra anche il progetto FARm – Filiera dell’Agricoltura Responsabile, di cui la Regione del Veneto è attualmente partner. Inoltre, in data 20 febbraio 2020 è stato approvato il “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato in agricoltura 2020-2022”, che rappresenta la prima strategia nazionale fondata su una governance condivisa e multilivello e al cui interno si individuano azioni prioritarie per la prevenzione e  per la repressione di questi fenomeni, ma anche per la protezione e il reinserimento delle vittime di sfruttamento. Il Piano nasce dalla collaborazione di tutte le Istituzioni impegnate a livello centrale, regionale e locale contro lo sfruttamento e il caporalato. Infine, in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni in data 07 ottobre 2021 sono state adottate le "Linee-Guida nazionali in materia di identificazione, protezione, assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura", redatte nell’ambito del Piano Triennale summenzionato. Le Linee Guida attribuiscono un ruolo importante alle reti antitratta, valorizzando la loro funzione integrata e le potenziali sinergie di intervento che queste possono promuovere nelle diverse fasi di identificazione, referral, accesso ai servizi di protezione e assistenza delle persone vittime di sfruttamento lavorativo; questo aspetto rappresenta un elemento di grande rilievo per la Regione del Veneto, che dal mese di luglio 2021 è titolare del progetto antitratta N.A.V.I.G.A.Re. – Network Antitratta Veneto Interseziomi Governance Azioni Regionali ed ha assunto il coordinamento del servizio Numero Verde Nazionale Antitratta.

Alla luce di quanto sopra esposto, considerata la grande rilevanza degli obiettivi perseguiti e poiché il contrasto allo sfruttamento lavorativo ed il sostegno alle vittime rappresentano ambiti di intervento prioritari e strategici, la Regione del Veneto ha aderito alla manifestazione di interesse summenzionata; in data 22 novembre 2021 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha trasmesso alle Regioni e Province Autonome che hanno risposto positivamente alla manifestazione d’interesse  l’invito a presentare le idee progettuali entro il 15 dicembre 2021.

 Tra le azioni ammissibili rientrano:

  • azioni formative volte a favorire la fuoriuscita dalla condizione di sfruttamento lavorativo attraverso l’inserimento in programmi di integrazione lavorativa, abitativa e linguistica (consolidamento competenze civico linguistiche, orientamento al lavoro, educazione e sicurezza stradale, salute e sicurezza sul lavoro, ecc.);
  • azioni volte a creare, in collaborazione con i servizi per il lavoro, validi servizi di intermediazione volti a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro ed agevolare le assunzioni regolari dei lavoratori;
  • attività di inclusione attiva, ovvero azioni di assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di grave sfruttamento in un percorso personalizzati di secondo livello, integrato e multidimensionale teso a favorirne l’empowerment e ad elevarne l’occupabilità;
  • iniziative di sostegno all’abitare, servizi di trasporto per i lavoratori.

La Direzione Servizi Sociali, già titolare di progettualità dedicate al supporto e all’inclusione sociale delle vittime di tratta e grave sfruttamento, ha avviato, in sinergia con la Direzione Lavoro, una fruttuosa e sinergica interlocuzione con altre Regioni capofila di progetti antitratta per la definizione di un possibile progetto in partenariato.

L’idea progettuale co-costruita con la Regione Piemonte quale capofila del partenariato composto dalle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Veneto, ha individuato i seguenti obiettivi specifici:

  • migliorare il sistema di incrocio domanda offerta di lavoro per le potenziali vittime di sfruttamento lavorativo;
  • aumentare le competenze professionali e trasversali per migliorare l'occupabilità;
  • favorire l'inclusione delle persone straniere nei contesti lavorativi;
  • qualificare l'azione di vigilanza e controllo;
  • migliorare il sistema di protezione e supporto alle vittime e potenziali vittime (referral e linee guida);
  • aumentare la conoscenza del fenomeno nei diversi settori economici;
  • aumentare la consapevolezza di operatori, imprese e cittadini sul fenomeno dello sfruttamento lavorativo e sulle opportunità di costruire sistemi economici che ne siano esenti.

L’idea progettuale si pone la finalità di sperimentare approcci pilota, rispondenti ai bisogni specifici dei territori, per dare attuazione alle linee guida in materia di emersione, con l’obiettivo di realizzare interventi di prevenzione e inclusione sociale. Con particolare riferimento alle azioni progettuali da sviluppare nel Veneto, si sono individuate le seguenti macroaree di intervento:

  1. Protezione e assistenza delle vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. Questa macroarea prevede interventi su più livelli finalizzati a dare risposta ai bisogni specifici delle vittime e all’individuazione e la presa in carico delle vittime. In essa sono inclusi ad esempio interventi di emersione dallo sfruttamento attraverso assistenza sociale e legale e assistenza sanitaria tramite attività a sportello o tramite unità mobili di contatto con personale multidisciplinare.
  2. Sostegno all’abitare. La promozione di soluzioni alloggiative dignitose è un’azione prioritaria del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato in agricoltura. Si prevede la  realizzazione di interventi di co-housing temporanei fino alla definitiva stabilizzazione del lavoratore, possibilmente in prossimità dei luoghi di lavoro e promuovendo la conoscenza reciproca con i proprietari degli immobili.
  3. Formazione e reinserimento socio-lavorativo, con la finalità di elevare l’occupabilità delle vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo includendo iniziative di autoimprenditorialità, la formazione professionale e l’orientamento al lavoro. Tale azione sarà realizzata in sinergia con la Direzione Lavoro.
  4. Pianificazione dei flussi di manodopera e intermediazione del lavoro. Al fine di contrastare e prevenire lo sfruttamento lavorativo, risulta cruciale la pianificazione dei flussi di manodopera che consenta di programmare il più possibile gli inserimenti lavorativi e gli arrivi delle persone sui territori. Tale azione sarà realizzata in sinergia con Veneto Lavoro.

La proposta progettuale, la cui progettazione esecutiva sarà da finalizzare entro la primavera del 2022 avvalendosi anche di procedure di co-progettazione con gli Enti del Terzo Settore, avrà durata di massimo 24 mesi e dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2023. Alle Regioni facenti parte del partenariato sono assegnate le seguenti risorse: 

  • Regione Piemonte: euro 4.000.000,00
  • Regione Emilia Romagna: euro 4.000.000,00
  • Regione Friuli Venezia Giulia: euro 2.000.000,00
  • Regione Liguria: euro 2.000.000,00
  • Regione Veneto: euro 4.000.000,00

Inoltre, in virtù del fatto che la proposta progettuale in argomento è caratterizzata da un partenariato interregionale, in conformità con quanto previsto dalla manifestazione di interesse, a ciascuna delle regioni sopra individuate sarà assegnata una premialità aggiuntiva pari a euro 750.000,00. In più, alla Regione Piemonte, che rivestirà il ruolo di capofila del partenariato, potrà essere assegnato un ulteriore contributo fino ad un massimo di euro 1.000.000,00 per supportare le attività di coordinamento.

La progettualità in argomento rappresenta una grande opportunità per la Regione del Veneto di rafforzare un modello di presa in carico integrata delle persone vittime di sfruttamento lavorativo, valorizzando l’approccio e il know how del sistema antitratta rappresentato dal progetto N.A.V.I.G.A.Re. e favorendo la complementarietà con altre risorse e la sostenibilità degli interventi.

Tutto ciò premesso, con il presente provvedimento si propone di aderire in qualità di partner all’idea progettuale a valenza interregionale per la realizzazione di interventi di supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo a valere sul PON Inclusione (FSE) 2014-2020, di cui all’Avviso del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Si propone altresì di individuare, quale struttura regionale referente per l’iniziativa, la Direzione Servizi Sociali, incaricando il Direttore U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale alla predisposizione e all'invio dei documenti necessari alla presentazione della proposta, nonché all’implementazione del progetto, qualora finanziato, con l’espletamento di tutte le procedure amministrative e contabili connesse alla sua realizzazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014;

VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014;

VISTA la Decisione della Commissione Europea C (2021) n. 6257 del 20 agosto 2021;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la manifestazione di interesse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28 ottobre 2021;

delibera

  1. Di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. Di autorizzare la partecipazione della Regione del Veneto ad aderire in qualità di partner all’idea progettuale a valenza interregionale per la realizzazione di interventi di supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo a valere sul PON Inclusione (FSE) 2014-2020, di cui all’Avviso del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come descritta nelle azioni progettuali per macroaree descritte in premessa;
  3. Di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. Di individuare la Direzione Servizi Sociali quale struttura regionale referente per l’iniziativa, incaricando il Direttore U.O. Dipendenze, Terzo settore, Nuove marginalità e Inclusione sociale alla predisposizione e all'invio dei documenti necessari alla presentazione della proposta, nonché all’implementazione del progetto, qualora finanziato, con l’espletamento di tutte le procedure amministrative e contabili connesse alla sua realizzazione;
  5. Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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