Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 174 del 21 dicembre 2021


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1735 del 09 dicembre 2021

Linee di indirizzo alle aziende ed enti del SSR per la remunerazione del personale del Comparto e della Dirigenza dell'Area Sanità impegnato nell'emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2. Articolo 1 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla L. 24 aprile 2020, n. 27.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento la Regione del Veneto dispone il riconoscimento al personale del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità di benefici economici, aggiuntivi rispetto a quelli già riconosciuti con DD.G.R. 646/2020, 715/2020 e 1521/2020, volti a remunerare le particolari condizioni di disagio lavorativo dei dipendenti impegnati nell’emergenza Sars-Cov-2.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

L’articolo 1 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla L. 24 aprile 2020, n. 27, come integrato e modificato dall’articolo 2, comma 6, del D.L 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla L. 17 luglio 2020, n. 77, allo scopo di incrementare le risorse da destinare prioritariamente alla remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all’emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del Sars-Cov-2, ha disposto l’incremento dei fondi contrattuali in deroga all'articolo 23, comma 2, del D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75 e ai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di personale.

Per l'attuazione di quanto previsto dal comma 1, l’articolo 1 del D.L. 18/2020 autorizzava, al comma 2, una spesa pari a livello nazionale, a 250 milioni di euro a valere sul finanziamento sanitario corrente stabilito per l'anno 2020 al quale hanno avuto accesso tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sulla base delle quote d'accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente rilevate per l'anno 2019 e per gli importi indicati nella tabella A allegata allo stesso decreto. Tali importi potevano essere incrementati dalle Regioni e dalle Province autonome con proprie risorse disponibili a legislazione vigente di un ammontare aggiuntivo il cui importo non poteva essere superiore al doppio degli stessi importi a condizione che fosse salvaguardato l'equilibrio economico del sistema sanitario della regione e della provincia autonoma.

La Regione del Veneto ha ritenuto di utilizzare integralmente le predette risorse, ivi compresa la quota incrementale a carico della Regione prevista dal comma 2 del citato articolo 1 del D.L.18/2020 secondo quanto disposto dalla L.R. 27 luglio 2020, n.33.

Pertanto con DD.G.R. n. 646 del 22 maggio 2020, n. 715 del 4 giugno 2020 e n. 1521 del 10 novembre 2020, a seguito della stipula di specifici verbali di confronto con le organizzazioni sindacali del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità si era provveduto ad individuare e ripartire tra le aziende ed enti del SSR (di seguito denominate aziende) specifiche risorse finalizzate all’obiettivo del riconoscimento dell’impegno profuso dal personale per far fronte all’emergenza Sars-Cov-2 e al ristoro dello stato di disagio conseguente alle condizioni di lavoro e alle misure organizzative adottate.

Peraltro a partire da settembre 2020 l’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2 ha nuovamente impegnato in modo rilevante i professionisti del Sistema Sanitario Regionale con notevole impatto sulle loro condizioni di lavoro, in particolare di quelli impegnati nei reparti e servizi di assistenza ai pazienti affetti da Sars-Cov-2 e in attività collegate all’emergenza, elevando per gli stessi il disagio lavorativo.

Ciò ha determinato per le aziende l’erogazione al personale coinvolto nelle predette attività dei benefici economici contrattualmente previsti (straordinari e indennità varie) con conseguente riduzione delle disponibilità dei fondi contrattuali che li finanziano, che in alcuni casi si sono rivelati insufficienti.

Per far fronte a tali maggiori oneri, e nel contempo per ristorare il disagio lavorativo del personale, è possibile utilizzare le risorse che il comma 413, dell’art. 1, della legge 30 dicembre 2020 n. 178 ha destinato in misura pari a 40 milioni di euro complessivi a livello nazionale, allo scopo di incrementare le risorse previste dall’art. 1 del D.L. 18/2020.

L’importo ripartito a favore della Regione del Veneto è pari ad euro 3.249.741, accertato sul capitolo di entrata 101581 ed impegnato sul capitoli di spesa 104339 del bilancio di previsione dell’esercizio corrente con decreto del Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR n. 36 del 30 aprile 2021, al fine del trasferimento ed accantonamento delle relative somme ad Azienda Zero, in vista delle successive determinazioni in ordine alla loro destinazione.

Alle predette risorse possono sommarsi quelle stanziate dall’articolo 2, comma 10 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, pari a livello nazionale a 190.000.000 di euro e per la Regione del Veneto a 15.469.452 di euro e destinate ad integrare il finanziamento statale per gli incentivi a favore del personale dipendente del SSN di cui al citato articolo 1 del D.L. 18/2020. 

Tali risorse, non utilizzate al 31 dicembre 2020, sono state accantonate sul bilancio di esercizio 2020 di Azienda Zero unitamente agli altri finanziamenti dei decreti emergenziali 2020 parimenti non utilizzati al 31 dicembre 2020.

Le stesse risorse, determinate in base alle procedure previste dall'art. 26, comma 4 del D.L. 73/2021, possono essere utilizzate nell'esercizio 2021 per la realizzazione di tutti gli interventi individuati dai decreti emergenziali sopra citati, prescindendo dagli importi stabiliti dalle singole disposizioni in relazione a ciascuna linea di finanziamento.

Allo stato attuale, pertanto, l’ammontare di risorse disponibili accantonate sul bilancio di Azienda Zero, per il riconoscimento di benefici economici aggiuntivi al personale del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità impegnato nell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2, è pari complessivamente ad euro 18.719.193.

I competenti uffici regionali hanno pertanto convocato due incontri con le organizzazioni sindacali del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità, rispettivamente il 12 e l’11 ottobre 2021, finalizzati a condividere i criteri di ripartizione delle risorse tra le due aree contrattuali e tra le singole aziende e i criteri di destinazione dei benefici ai dipendenti.

In data 12 ottobre 2021 l’Assessore alla Sanità-Servizi Sociali-Programmazione Socio Sanitaria, il Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale e il Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR hanno sottoscritto uno specifico verbale di confronto con le organizzazioni sindacali del Comparto, che è conservato agli atti della Direzione Risorse Strumentali SSR, con il quale si sono concordati gli indirizzi regionali in materia.

La maggior parte delle organizzazioni sindacali della Dirigenza dell’Area Sanità non ha invece ritenuto di aderire alla proposta di sottoscrizione di analogo verbale di confronto, ritenendo che il proposto criterio proporzionale di ripartizione delle risorse tra l’Area del Comparto e la Dirigenza dell’Area Sanità, che fa riferimento al personale in servizio nelle stesse aree alla data del 31 marzo 2021, non tenesse conto del diverso livello di responsabilità professionale dei dirigenti medici, veterinari e sanitari.

Al riguardo si ritiene di confermare, invece, il predetto criterio di riparto, già condiviso con gli accordi del 2020, in considerazione del fatto che le risorse messe a disposizione sono finalizzate a ristorare lo stato di disagio conseguente alle condizioni di lavoro e alle misure organizzative adottate e a premiare il grande impegno lavorativo del personale, indipendentemente dall’area e dal profilo di appartenenza. 

Premesso quanto sopra, si propone di ripartire le risorse in parola tra le aziende attraverso il seguente criterio: per l’80% sulla base del personale del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità in servizio al 31 marzo 2021 in ciascuna azienda e per il 20% sulla base dell’incidenza dei ricoveri riferiti a pazienti affetti dal virus Sars-Cov-2 registrati nel periodo 1° gennaio 2021-30 aprile 2021. Il criterio, fatti salvi i diversi periodi temporali di riferimento, è il medesimo adottato per la ripartizione delle risorse definita ai sensi della D.G.R. 646/2020 e della D.G.R. 715/2021. 

In base all’anzidetto criterio di distribuzione, l’ammontare degli importi di spettanza dell’Area del Comparto è pari ad euro 15.586.896 al lordo degli oneri riflessi, euro 11.719.471 al netto degli oneri riflessi, e quello di spettanza della Dirigenza dell’Area Sanità è pari ad euro 2.909.312 al lordo degli oneri riflessi, euro 2.186.143 al netto degli oneri riflessi. 

L’importo assegnato a ciascuna azienda, quantificato secondo gli anzidetti criteri, è indicato in allegato al presente provvedimento (Allegati A e B), distintamente per l’area del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità, ed ammonta complessivamente ad euro 18.496.208. Tale importo trova copertura finanziaria a carico delle risorse accantonate sul bilancio di Azienda Zero nei termini sopra indicati.

Con riferimento al Comparto le risorse saranno utilizzate prioritariamente per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario e per la corresponsione delle indennità dovute al personale coinvolto nell’emergenza (per la cui spettanza continuano a valere i criteri indicati nelle linee di indirizzo contenute nel verbale di confronto del 20 maggio 2020). Conseguentemente il fondo condizioni di lavoro e incarichi dovrà essere incrementato nella misura necessaria. Le risorse ancora disponibili, che dovranno comunque essere attribuite al personale impegnato nelle attività correlate all’emergenza Sars-Cov-2, saranno destinate al fondo premialità e fasce per essere poi ripartite, a titolo di premi correlati alla performance organizzativa o individuale, secondo le determinazioni della contrattazione integrativa.

Con riferimento alla Dirigenza dell’Area Sanità le risorse saranno utilizzate prioritariamente per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario dovute al personale coinvolto nell’emergenza per l’effettuazione dei servizi di pronta disponibilità e per i servizi di guardia. Pertanto il fondo per la retribuzione delle condizioni di lavoro dovrà essere incrementato nella misura necessaria. Le risorse ancora disponibili, che saranno comunque attribuite al personale impegnato nelle attività correlate all’emergenza Sars-Cov-2, dovranno essere destinate al fondo per la retribuzione di risultato per essere poi ripartite, a titolo di premi correlati alla performance organizzativa o individuale, secondo le determinazioni della contrattazione integrativa.

Le aziende, fermo restando l’obbligo di attivare la contrattazione integrativa nelle fattispecie sopra individuate, dovranno fornire adeguata informazione preventiva alle organizzazioni sindacali in merito alle modalità di utilizzo delle risorse, con particolare riferimento, per quanto riguarda l’Area del Comparto, alla distribuzione tra il fondo condizioni di lavoro e incarichi e il fondo premialità e fasce, e per quanto riguarda la Dirigenza dell’Area Sanità alla distribuzione tra il fondo condizioni di lavoro e il fondo per la retribuzione di risultato. 

Tutto ciò premesso, con il presente provvedimento si propone di assegnare agli enti del SSR, a titolo di finanziamento degli oneri derivanti dal riconoscimento di benefici economici aggiuntivi al personale del comparto e della dirigenza dell’Area Sanità impegnato nell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2, un importo complessivo di euro 18.496.208, ripartito come indicato in allegato al presente provvedimento (Allegati A e B).

Il Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR è incaricato dell’attuazione del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 1 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla L. 24 aprile 2020, n. 27;

VISTO l’articolo 2, commi 6 e 10, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 convertito nella L. 17 luglio 2020, n. 77;

VISTO l’articolo 1, comma 413 della L. 30 dicembre 2020, n. 178,

VISTO l’articolo 26 del D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla L. 23 luglio 2021, n. 106;

VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

VISTA la D.G.R. n. 646 del 22 maggio 2020;

VISTA la D.G.R. n.715 del 4 giugno 2020;

VISTA la D.G.R. n. 1521 del 10 novembre 2020;

VISTO il Decreto del Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR n. 36 del 30 aprile 2021;

VISTO l’articolo 2, comma 2, lett. o, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 

  2. di assegnare agli enti del SSR un importo complessivo di euro 18.496.208 ripartito come indicato in allegato al presente provvedimento (Allegati A e B), a titolo di finanziamento degli oneri derivanti dal riconoscimento di benefici economici aggiuntivi al personale del comparto e della dirigenza dell’Area Sanità impegnato nell’emergenza epidemiologica da Sars-Cov-2;

  3. di dare atto che la copertura finanziaria del finanziamento di € 18.496.208 di cui al punto precedente è a carico delle risorse di cui all’articolo 1 comma 413 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 per € 3.249.741 e delle risorse di cui all’articolo 2, comma 10 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 per € 15.246.467, già incassate nella loro totalità dalla Regione del Veneto e trasferite ad Azienda Zero in base a quanto disposto dall’art. 2, comma 1, lett. b) della L.R. 19/2016;

  4. di incaricare Azienda Zero dell’erogazione agli enti del SSR dell’importo complessivo di euro 18.496.208 come indicato in allegato al presente provvedimento (Allegati A e B); 

  5. di stabilire la ripartizione delle predette risorse tra le aziende ed enti del SSR per l’80% in proporzione alle unità di personale del Comparto e della Dirigenza dell’area Sanità in servizio in ciascuna azienda ed ente del SSR al 31 marzo 2021 e per il 20% in proporzione al numero dei ricoveri, riferiti a pazienti affetti dal virus Sars-Cov-2, registrati nelle strutture ospedaliere di ciascuna azienda ed ente nel periodo 1 gennaio 2021 – 30 aprile 2021;

  6. di stabilire che le risorse siano ripartite tra l’Area del Comparto e la Dirigenza dell’Area Sanità per un importo pari rispettivamente ad euro 15.586.896 (Allegato A), al lordo degli oneri riflessi, euro 11.719.471 al netto degli oneri riflessi, e ad euro 2.909.312 (Allegato B) al lordo degli oneri riflessi, euro 2.186.143 al netto degli oneri riflessi;

  7. di stabilire che le aziende ed enti del SSR distribuiscano le risorse di loro spettanza al personale del Comparto e della Dirigenza dell’Area Sanità secondo i criteri e le modalità indicati nelle premesse, che si intendono integralmente richiamati;

  8. di incaricare il Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR dell’attuazione del presente provvedimento;

  9. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto alla pubblicazione ai sensi dell’articolo 23 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

  10. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1735_21_AllegatoA_465468.pdf
Dgr_1735_21_AllegatoB_465468.pdf

Torna indietro