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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 169 del 14 dicembre 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1695 del 29 novembre 2021

Regolamento (UE) n. 2021/1059 per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" (Interreg). Presa d'atto della bozza di proposta del "Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027"; avvio delle attività per la relativa procedura di Valutazione Ambientale Strategica - VAS.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, di natura programmatoria, la Giunta regionale prende atto dello stato di avanzamento della proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027”, come approvato dalla Task force. Prende atto altresì, della proposta di Rapporto e della relativa sintesi non tecnica, ai fini dell’avvio della Valutazione Ambientale Strategica, secondo la procedura definita dal D. Lgs. n.152/2006.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Le proposte della Commissione europea sul Quadro finanziario pluriennale COM (2018) 321 del 02.05.2018, sul Regolamento generale della politica di coesione COM (2018) 375 del 29.05.2018 e sugli specifici Regolamenti per i fondi strutturali FSE+, COM (2018) 382 del 30.05.2018 e FESR, COM (2018) 372 del 29.05.2018, hanno stabilito i principi ispiratori della nuova politica di coesione 2021/2027 unitamente ai nuovi obiettivi strategici e specifici della stessa.

Rispetto al precedente periodo 2014/2020 la Cooperazione Territoriale Europea – CTE viene confermata come uno dei due obiettivi della politica di coesione finanziato dal Fondo FERS; tuttavia, la bozza di Regolamento Interreg - COM (2018) 374 del 29.05.2018 - aveva proposto l’introduzione di modifiche sia in termini di tipologia di programmi, escludendo quelli transfrontalieri marittimi, che di dimensione delle aree geografiche eligibili, che di riduzione del tasso massimo di cofinanziamento e del volume complessivo dei fondi FESR a disposizione.

Sulle proposte regolamentari della Commissione europea di maggio 2018 si è aperto un ampio e articolato negoziato dal quale sono emerse numerose proposte emendative sia da parte del Parlamento europeo che del Consiglio. Spettava al cosiddetto “trilogo”, composto da: Consiglio, Parlamento europeo e Commissione europea, previo parere del Comitato delle Regioni e del Comitato economico e sociale europeo, il confronto finale sull’intero nuovo pacchetto regolamentare della politica di coesione, nonché la decisione sulle risorse finanziarie che il bilancio comunitario avrebbe destinato ai fondi strutturali.

Nelle more dell'approvazione definitiva delle richiamate bozze regolamentari e del Quadro finanziario pluriennale, si sono moltiplicate le iniziative dei singoli programmi Interreg vigenti per avviare una riflessione sulla loro futura configurazione, attraverso l'istituzione di Task Force (in seguito: TF) dedicate alla programmazione 2021/2027, e composte dai rappresentanti di Stati e Regioni dei Paesi partner di ciascun programma con la partecipazione della Commissione europea - DG Regio, le cui attività sono guidate dalle Autorità di Gestione designate nel 2014/2020. Le TF sono destinate a restare in funzione fino alla costituzione del Comitato di Sorveglianza del programma 2021/2027. Le TF - in sintesi - hanno lo scopo di discutere congiuntamente gli elementi essenziali dei nuovi programmi, concordare le priorità e le azioni, le relative modalità organizzative e di implementazione, eventualmente con il supporto di esperti esterni, informando altresì i rispettivi Comitati di Sorveglianza sullo stato di avanzamento dei lavori.

Il 24 giugno 2021 sono stati approvati i seguenti regolamenti UE, entrati in vigore il 1 luglio 2021, che costituiscono il pacchetto legislativo per l’attuazione della politica di coesione del periodo 2021/2027:

  • Regolamento (UE) n. 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta;
  • Regolamento (UE) n. 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il Regolamento (UE) n. 1296/2013;
  • Regolamento (UE) n. 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;
  • Regolamento (UE) n. 2021/1059 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante disposizioni specifiche per l'obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno;
  • Regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti.

In diverse parti dei regolamenti approvati sono stati stabiliti, fra l’altro, gli elementi fondamentali per la scrittura dei nuovi programmi Interreg, individuando in particolare:

  • gli obiettivi strategici (art. 5, Reg.to (UE) n. 1060/2021), obiettivi specifici (art. 3, Reg.to (UE) n. 1058/2021) e obiettivi specifici dell’Interreg (art. 14, Reg.to (UE) n.1059/2021);
  • le autorità di programma e le relative funzioni: Autorità di Gestione (art. 46, Reg.to (UE) n. 1059/2021) e Autorità di Audit (art. 48, Reg.to (UE) n. 1059/2021);
  • il tasso di cofinanziamento non superiore all’80% (art. 13, Reg.to (UE) n. 1059/2021) e gli obblighi di concentrazione tematica (art. 15, Reg.to (UE) n. 1059/2021);
  • il contenuto dei programmi Interreg (art. 17, Reg.to (UE) n. 1059/2021) e i termini per la loro presentazione alla Commissione europea (art. 16, comma 4, Reg.to (UE) n. 1059/2021).

L’Autorità di Gestione del corrente Programma Interreg V A Italia-Croazia 2014/2020 (Regione del Veneto – Unità organizzativa AdG Italia-Croazia), in data 28/07/2020 ha avuto mandato di dare l’avvio ai lavori di preparazione per il prossimo periodo di programmazione; la prima riunione della TF – istituita dal Comitato di Sorveglianza – si è svolta il 2 dicembre 2020; il giorno 11 novembre 2021 si è tenuta la decima riunione.

Per la delegazione italiana, sono membri votanti della TF i rappresentanti nominati dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Regione del Veneto e dalla Regione Puglia, nonché dalle competenti Autorità nazionali (Dipartimento per la politica di coesione - DPCoe e Agenzia per la Politica di Coesione - ACT); per quanto riguarda la delegazione croata, sono membri della TF i rappresentanti nominati dalle Contee di Dubrovnik-Neretva, Šibenik-Knin, Istria e Lika Senj, nonché dal Ministero per lo Sviluppo Regionale e i Fondi UE e dal Ministero per l’Estero e gli Affari europei.

Ogni Amministrazione ha fattivamente partecipato al processo di formulazione della bozza del nuovo Programma, portando i propri contributi in termini di esperienza e di verifica e discussione degli elaborati prodotti dagli esperti esterni in materia di analisi territoriale dell’area di cooperazione, nonché di coerenza con i documenti programmatici regionali, nazionali e comunitari rilevanti. Inoltre, ogni delegazione della TF ha informato i rispettivi partenariati nazionali in merito ai progressi della proposta di Programma.

A cura dell’Autorità di Gestione (di seguito AdG), con il supporto del Segretariato congiunto, sono stati realizzati due fondamentali momenti di consultazione del partenariato, secondo i principi stabiliti all’art. 8 del Regolamento (UE) n. 2021/1060, in base al quale il partenariato va coinvolto in tutte le fasi della preparazione, dell’attuazione e della valutazione dei programmi.

La prima consultazione, a livello nazionale, è stata organizzata on-line in due diverse giornate che hanno coinvolto innanzitutto gli stakeholder rilevanti in ciascun Paese. Il 15 aprile 2021 il webinar era rivolto ai soggetti croati, nella seconda giornata, il 16 aprile 2021, sono stati coinvolti i soggetti italiani. Lo scopo prioritario di questi momenti di consultazione, è stata l’individuazione degli obiettivi strategici e specifici più significativi per l’area di Programma, sulla base dell’esperienza del Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg V A Italia-Croazia 2014/2020 e degli obiettivi strategici e specifici contenuti nei nuovi regolamenti per il 2021-2027.

La seconda consultazione, di livello transfrontaliero, si è tenuta il 21 ottobre 2021, anch’essa on-line, e ha raccolto – assieme - gli stakeholder territoriali i rappresentanti della società civile, dell’università e ricerca e dell’economia, le istituzioni, i potenziali beneficiari di entrambi i Paesi, con lo scopo di finalizzare la scelta delle azioni – individuate dalla TF - in cui si articolano le priorità del nuovo Programma e la definizione dei destinatari, ai quali le azioni si rivolgono.

In particolare, la consultazione del territorio regionale veneto è stata realizzata invitando il Tavolo di Partenariato, istituito con la Deliberazione n. 1923 del 23 dicembre 2019, ad esprimere proprie osservazioni sulla proposta di Programma, nonché a partecipare direttamente alla consultazione pubblica del 21 ottobre 2021.

Le osservazioni e suggerimenti raccolti durante le diverse consultazioni del partenariato sono stati tenute in considerazione per l’adeguamento e integrazione dei contributi dell’opinione pubblica nella stesura della proposta di Programma.

In tale quadro programmatico e di coinvolgimento, la proposta di “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027” prevede 5 priorità corrispondenti all’Obiettivo strategico n.1 "un'Europa più competitiva e intelligente”; al n.2 "un'Europa più verde”; al n. 3 “un’Europa più connessa”; al n. 4 “un'Europa più sociale e inclusiva” ed infine all’Obiettivo specifico Interreg “una migliore governance della cooperazione”.

In base all’art. 15 del Regolamento (UE) n. 2021/1059 recante disposizioni specifiche per l'Obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg), per i programmi transfrontalieri non terrestri, come “Interreg Italia-Croazia”, almeno il 60% della dotazione finanziaria del Fondo FESR deve essere concentrato su un massimo di 3 obiettivi strategici, fra i quali l'obiettivo strategico n.2 “un’Europa più verde” che deve essere obbligatoriamente inserito nel Programma. Inoltre, anche per l’obiettivo CTE, si applica la previsione dell’art. 6 del Regolamento (UE) n. 2021/1060 che introduce un vincolo specifico legato al clima, in base al quale ciascuno Stato deve garantire - a livello nazionale - di destinare una percentuale complessiva del 30 % della propria dotazione finanziaria del FESR per il 21-27 ad “azioni per il clima”. Per rispettare tale previsione, anche la proposta di Programma in oggetto destina il 30% del FESR a questa tipologia di azioni.

La seguente tabella riporta in maniera schematica gli elementi fondamentali della bozza di proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027”:

Priorità

Sostegno del FESR
indicativo
(in euro)

Cofinanziamento nazionale stimato
(in euro)

Totale
indicativo
(in euro)

Obiettivo
Strategico

Obiettivi
Specifici

Priorità 1

Economia blu sostenibile

23.629.702,25

5.907.425,56 

29.537.127,81

Obiettivo strategico n.1:

“un’Europa più competitiva e intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)”.

Obiettivo specifico 1.1: “Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate".

Obiettivo specifico 1.4: “Sviluppare competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità".

Priorità 2

Protezione dell’ambiente

62.863.430,88

15.715.857,72

78.579.288,60

Obiettivo strategico n. 2:

“un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi nonché della mobilità urbana sostenibile”.

Obiettivo specifico 2.4: “Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci eco-sistemici”

Obiettivo specifico 2.7: “Rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi, anche nelle aree urbane, e ridurre tutte le forme di inquinamento”.

Priorità 3

Trasporto marittimo integrato

33.561.161,39

8.390.290,35

41.951.451,74

Obiettivo strategico n. 3:

“un’Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità”.

Obiettivo specifico 3.2: “Sviluppare e rafforzare la mobilità nazionale, regionale e locale sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici, intelligente e intermodale, compreso un migliore accesso alla TEN-T e alla mobilità transfrontaliera”.

Priorità 4

Valorizzazione del patrimonio

31.106.601,70

7.776.650,43

38.883.252,13

Obiettivo strategico n. 4:

“un’Europa più sociale e inclusiva attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali”.

Obiettivo specifico 4.6: “Rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell'inclusione sociale e nell'innovazione sociale”.

Priorità 5

Rafforzamento della Cooperazione

10.508.511,50

2.627.127,87  

13.135.639,37

 

Obiettivo specifico Interreg: ‘‘una migliore governance della cooperazione”

Totale

161.669.407,72

40.417.351,93

202.086.759,65

   

 

Tale struttura è il risultato del lavoro concordato in sede di TF, aggiornato alla seduta dell’11 novembre 2021 (decimo incontro).

La proposta è formulata sull’ipotesi di mantenimento dell’attuale area geografica di cooperazione che comprende le seguenti aree NUTS3: per l’Italia, le province di Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Campobasso, Chieti,  Fermo, Ferrara, Foggia, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecce, Macerata, Padova, Pesaro e Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Rovigo, Teramo, Trieste, Udine, e Venezia; per la Croazia, le contee Primorsko-goranska, Ličko-senjska, Zadarska, Šibensko-kninska, Splitsko-dalmatinska, Istarska, Dubrovačko-neretvanska, Karlovačka.

In termini di budget, nella tabella è stata considerata la dotazione finanziaria FESR comunicata alla Commissione europea dalle due delegazioni nazionali, mentre il cofinanziamento nazionale è stimato, come da Regolamento, al 20% del totale. Sia l’area geografica che la dotazione finanziaria FESR per il Programma dovranno essere confermate e ufficializzate con atto di esecuzione della Commissione europea (articoli 8 e 11, Reg.to (UE) n. 1059/2021).

La bozza di proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027” (di seguito: la bozza di Programma) è organizzata secondo il modello allegato al Regolamento (UE) n. 1059/2021, che andrà a costituire il testo del Programma (di seguito: Interreg Programme - IP) da presentare all’esame della Commissione europea entro il termine massimo del 2 aprile 2022.

Allo stato attuale, la bozza di Programma è stata approvata dalla TF, da ultimo con procedura scritta conclusa il 16 novembre 2021, e include i seguenti elementi fondamentali: la strategia generale, gli orientamenti tematici (obiettivi strategici e specifici selezionati e motivazione della selezione), la logica di intervento, l’articolazione del Programma in priorità le tipologie di azione, i gruppi di destinatari, la descrizione del coinvolgimento del partenariato nella fase di programmazione, il riferimento ai progetti di piccola scala, l’identificazione delle Autorità di Programma e il Segretariato tecnico. In sede di Task Force è stata concordata anche la ripartizione finanziaria del FESR tra le 5 priorità tenendo conto dei vincoli regolamentari sopra richiamati; l’attuale stato di avanzamento della proposta di Programma è nel documento riportato in Allegato A.

Per il completamento dell’IP da trasmettere alla Commissione europea è necessario che si provveda ad integrare il testo allegato al presente atto con altre informazioni relative al piano finanziario, agli indicatori e alle attività di comunicazione; per la discussione di queste parti del documento è prevista almeno un’ulteriore seduta della TF.

Con riferimento alle autorità di programma, la proposta in allegato prevede la conferma della Regione del Veneto sia come Autorità di Gestione (U.O. AdG Italia-Croazia), sia come Autorità di Audit (Direzione Sistema dei controlli, Attività ispettive e SISTAR).

Nel rispetto della Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (Direttiva VAS) la bozza di Programma, di cui all’Allegato A, deve essere sottoposta alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

La Direttiva 2001/42/CE. attraverso la valutazione dei documenti di programmazione, ha come obiettivo quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione delle considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione finale di piani e programmi, al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile.

Alla citata Direttiva UE, recepita in Italia con il D. Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. ii., la Giunta regionale del Veneto ha dato attuazione con propria DGR n. 791 del 31 marzo 2009, che include una guida metodologica. In particolare, con l’allegato E della succitata Deliberazione, è stata disciplinata la procedura di VAS per i programmi transfrontalieri europei.

L'articolo 4 della Direttiva 2001/42/CE prevede, in particolare, che la VAS sia effettuata durante la fase preparatoria del programma ed anteriormente alla sua adozione: in base a tali disposizioni, è necessario che il processo di VAS sia quantomeno avviato prima della presentazione della bozza di Programma alla Commissione europea, in modo che esso si concluda anteriormente all'approvazione dell’IP. L’approvazione definitiva dell’IP da parte della Commissione europea è subordinata al completamento del processo di VAS.

La Regione del Veneto – U.O. AdG Italia-Croazia, in qualità di autorità proponente e procedente, ha avviato la prima fase del processo di VAS detta “fase di scoping”, ovvero ha redatto, con il supporto di un esperto valutatore esterno, un rapporto preliminare sui possibili impatti ambientali significativi dell’attuazione dell’IP. Con nota del 6 agosto 2021, ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 152/2006, l’AdG ha consultato formalmente le autorità competenti dell’area di Programma e, attraverso queste ultime, gli altri soggetti competenti in materia ambientale di ogni regione italiana partecipante al Programma e della Croazia. A conclusione di questa prima fase, l’autorità competente della Regione del Veneto, ovvero la Commissione regionale VAS – Autorità Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica (con il supporto tecnico-amministrativo della U.O. VAS, VINCA, Capitale Naturale e NUVV) ha istruito i pareri pervenuti dai soggetti competenti in materia ambientale per il Veneto e ha preso atto dei pareri pervenuti dalle altre autorità competenti italiane e croate formulando rispettivamente i pareri motivati n. 243 del 30 settembre 2021 e n. 275 del 26 ottobre 2021.

Per il prosieguo del processo di VAS, sulla scorta dei risultati della fase di scoping e tenendo conto dello stato di avanzamento della bozza di Programma dopo gli ultimi contributi della TF, l’esperto esterno di valutazione ambientale ha elaborato il Rapporto Ambientale (Allegato B) che individua, descrive e valuta gli impatti significativi che l’attuazione dell’IP 2021-2027 potrebbe avere sull’ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possano adottarsi in considerazione dell’ambito territoriale del Programma stesso (art. 13, comma 4 del D. Lgs. n. 152/2006) e la sintesi non tecnica (Allegato C), ovvero il documento finalizzato a divulgare i principali contenuti del Rapporto Ambientale.

Il prossimo passaggio del processo di VAS prevede che l’AdG, in qualità di autorità procedente, avvii una consultazione pubblica affinché chiunque possa prendere visione della proposta di Programma, del relativo Rapporto Ambientale e della sintesi non tecnica e presentare proprie osservazioni in forma scritta, in formato elettronico, anche fornendo nuovi ulteriori elementi conoscitivi e valutativi (art. 14, comma 2 del D. Lgs. n.152/2006). I documenti da porre in consultazione sono i seguenti: la proposta di Programma; il Rapporto Ambientale; la sintesi non tecnica.

Tale documentazione va pubblicata nel sito web ufficiale del Programma (https://www.italy-croatia.eu/) a cura dell’AdG e va richiamata anche nei siti web delle autorità competenti italiane e croate. Il termine per la presentazione delle osservazioni è di 45 giorni dall’avvio della consultazione (il precedente termine di 60 giorni è stato così ridotto dal Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152 recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose).

Al termine della consultazione, le autorità competenti italiane si esprimono con proprio parere motivato, e analogamente l’autorità competente croata. La Commissione regionale VAS del Veneto prende atto dei pareri pervenuti dalle autorità competenti italiane e croate con un parere motivato conclusivo della fase di consultazione.

Il processo di Valutazione Ambientale Strategica si conclude con la decisione dell’AdG che, in qualità di autorità procedente, redige la versione finale dell’IP da trasmettere alla Commissione europea tenendo conto dei pareri espressi dalle diverse autorità competenti. La revisione dell’IP viene operata con il supporto del valutatore ambientale esterno. A completamento dell’intero processo, l’autorità procedente, l’AdG del Programma, elabora un documento in cui illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nell’IP e come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale degli esiti delle consultazioni: la dichiarazione di sintesi (statement). Mediante la pubblicazione dello statement sul sito web di Programma l’AdG adempie all’obbligo di informazione sulla propria decisione previsto dall’art. 9 della Direttiva 2001/42/CE.

Tutta la documentazione è stata prodotta nella lingua ufficiale del Programma, ovvero l’inglese. Considerata la rilevanza dei contenuti dei documenti di cui sopra, gli uffici regionali ne hanno predisposto una traduzione non ufficiale in lingua italiana, anche al fine di agevolare la presa visione della proposta in fase di Valutazione Ambientale Strategica (per il testo dell’IP, sono state tradotti i paragrafi più significativi: “Articolazione del Programma in priorità, obiettivi strategici e specifici selezionati, logica di intervento e tipologie di azione”).

Con il presente provvedimento si propone, per quanto sopra esposto, la presa d’atto dei seguenti documenti, parti integranti e sostanziali della presente deliberazione:

  • bozza di proposta del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027”, inserita nell’Allegato A,
  • Rapporto Ambientale, di cui all’Allegato B,
  • sintesi non tecnica, di cui all’Allegato C.

Si propone, altresì, di procedere all’avvio della consultazione pubblica, secondo le modalità e le tempistiche sopra descritte.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

  • VISTO il Regolamento (UE) n. 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;
  • VISTO il Regolamento (UE) n. 2021/1059 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante disposizioni specifiche per l'obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno;
  • VISTO il Regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;
  • VISTA la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;
  • VISTO il Decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 recante “Norme in materia ambientale” e ss.mm.ii.;
  • VISTO l’art. 14 della Legge regionale n. 4 del 26 giugno 2008 per quanto riguarda l’individuazione dell’autorità competente cui spetta l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità nonché l’elaborazione del parere motivato di cui rispettivamente agli articoli 12 e 15 del D. Lgs. n. 152/2006, identificandola nella Commissione Regionale VAS, già nominata con DGR n. 3262 del 24 ottobre 2006; 
  • VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
  • VISTA la DGR n. 791 del 31 marzo 2009: “Adeguamento delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica a seguito di modifica della Parte Seconda del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, c.d. “Codice dell’ambiente”, apportata dal D. Lgs. 16 gennaio 2008, n.4. Indicazioni metodologiche procedurali;
  • VISTA la DGR n. 1923 del 23 dicembre 2019: “Programmazione 2021-2027 POR FSE+, POR FESR e CTE. Istituzione del Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027 e definizione della sua composizione;
  • VISTE le DGR n. 571 del 4 maggio 2021, n. 715 del 8 giugno 2021, n. 824 del 22 giugno 2021, nonché i provvedimenti adottati nella seduta di Giunta del 30 giugno 2021 relativi alla nuova articolazione amministrativa degli uffici della Giunta regionale con decorrenza 1 luglio 2021;
  • VISTA la bozza della proposta di “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia-Croazia 2021/2027” fin qui concordata dalla Task Force del Programma;

delibera

  1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di prendere atto, in via preliminare, dello stato di avanzamento della proposta di testo del “Programma di Cooperazione transfrontaliera Interreg VI A Italia Croazia 2021/2027” di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di prendere atto del Rapporto Ambientale (Allegato B) e della sintesi non tecnica (Allegato C), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  4. di incaricare la Commissione regionale VAS, con il supporto tecnico-amministrativo della U.O. VAS, VINCA, Capitale Umano e NUVV di redigere il parere motivato conclusivo che prenda atto dei pareri pervenuti da tutte le autorità competenti italiane e croate dell’area di Programma;
  5. di dare mandato alla U.O. AdG Italia-Croazia di avviare la consultazione pubblica sul Rapporto Ambientale, sulla sintesi non tecnica e sulla proposta di Programma cui al punto 2) attraverso il sito web ufficiale del Programma: https://www.italy-croatia.eu/, in cui tali documenti saranno pubblicati in lingua inglese e italiana (traduzione non ufficiale);
  6. di dare mandato alla U.O. AdG Italia-Croazia di integrare la proposta di Programma di cui al punto 2) a seguito degli ulteriori accordi assunti in Task Force, nonché di procedere ad eventuali modifiche tecniche della proposta stessa conseguenti alla conclusione della procedura di VAS;
  7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del Bilancio regionale;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1695_21_AllegatoA_464607.pdf
Dgr_1695_21_AllegatoB_464607.pdf
Dgr_1695_21_AllegatoC_464607.pdf

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