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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 125 del 17 settembre 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1243 del 14 settembre 2021

Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "DI MANO IN MANO - Interventi di Age and Diversity Management per le persone e le organizzazioni" e della Direttiva per la presentazione di progetti per l'accompagnamento dei lavoratori in percorsi di invecchiamento attivo e la realizzazione di piani per la crescita delle organizzazioni inclusive di istanze di age e diversity management.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti volti ad accompagnare i lavoratori in percorsi di invecchiamento attivo ed a realizzare interventi di age e diversity management, contribuendo quindi alla patrimonializzazione del know how dei lavoratori ed alla messa in opera di interventi di lifelong learning.

Il provvedimento viene emanato in conformità alla DGR n. 241 del 9 marzo 2021 che individua le azioni del Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE da attuare con le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione di cui alla DGR n. 1332 del 16 settembre 2020 assegnate alla Regione del Veneto con Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020, destinate al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza “COVID-19” e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020. Il provvedimento non prevede impegno di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

La crisi indotta dall’emergenza sanitaria sta modificando il mondo del lavoro, ha creato nuove istanze formative per la competitività costringendo lavoratori e imprese a fare i conti con profonde trasformazioni tecnologiche, strategiche e organizzative. La situazione emergenziale ha dimostrato che per affrontare le sfide del nostro tempo è indispensabile acquisire le giuste competenze per un lavoro di qualità: è necessario dotarsi di adeguate competenze per accedere al mercato del lavoro, per mantenere il lavoro come per avviare una nuova sfida professionale.

Le competenze e la capacità di definire le strategie per la crescita delle organizzazioni sono requisiti indispensabili per accompagnare imprese e lavoratori in percorsi di cambiamento e di sviluppo, requisiti che sono fondamentali nelle fasi di rilancio e/o di ricambio generazionale.

Le trasformazioni demografiche e l’accentuato invecchiamento della popolazione, inoltre, fanno sì che il tasso di occupazione degli over 54 ha avuto una crescita costante dal 2008 al 2020 con un incremento di 35,3 punti percentuali: passando dal 21,1% del 2008, al 35,3% del 2010 fino ai valori del 58,1% del 2019 e - nonostante la crisi occupazionale ed economica del 2020 - del 56,4% del 2020. Il tasso di disoccupazione degli over 54 in Veneto, invece, si attesta nel 2020 al 3,2%, quando solo nel 2019 era sceso al 2,7% (Dati dell’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto).

Il cambiamento demografico e le transizioni in atto impongono riflessioni e politiche declinabili in azioni di age management, ovvero azioni di trasferimento (in particolare tra lavoratori della stessa azienda) delle conoscenze e delle competenze acquisite nel contesto lavorativo e di introduzione di competenze e conoscenze innovative adeguate ai cambiamenti - sociali, economici e culturali - in atto.

Il compito che spetta oggi ai policy maker è quello di definire politiche e strumenti finalizzati ad accompagnare le persone nei processi di transizione promuovendo la realizzazione di percorsi che tengano conto delle specificità dei singoli lavoratori (diversity management) e del patrimonio di esperienze e conoscenze maturate dai lavoratori senior (age management).

Uno dei 3 obiettivi perseguiti dal “Piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali”, presentato lo scorso marzo dalla Commissione europea, consiste nel coinvolgimento ogni anno in attività formativa di almeno il 60% di tutti gli adulti.

Nel 2019, in Veneto, il saldo occupazionale, ovvero le nuove assunzioni a fronte della cessazione di contratti di lavoro, era pari a 32.035 unità (su un totale di 812.770 nuove assunzioni). Nel 2020, il saldo occupazionale si riduce a 3.190 unità, ovvero complessivamente solo il 9% rispetto all’anno precedente (dati da “La geografia del lavoro” – www.venetolavoro.it).

In seguito allo sblocco dei licenziamenti, molte persone fuoriuscite dal mercato del lavoro devono e dovranno essere accompagnate verso nuove opportunità lavorative; particolare riguardo andrà posto nei confronti degli over 50 che sono tra le fasce più svantaggiate e di difficile reinserimento lavorativo.

Nel 2020 il 67,4% degli over 54 in Veneto ha svolto attività lavorativa dipendente, con il picco percentuale pari al 81,3% quando riferito al lavoro femminile e pari al 58,2% per il lavoro maschile. Solo il 15,2% degli over 54 è in possesso di titolo di laurea, mentre rispettivamente il 43,2% e il 41,6% sono in possesso di diploma e di licenza media.

Durante la pandemia le aziende familiari hanno dimostrato di essere maggiormente resilienti, ma allo stesso tempo si è posta ancora con più urgenza la necessità di avviare processi di innovazione in modo strategico e mirato; le difficoltà correlate al passaggio generazionale investono tanto le imprese familiari (Family Business) quanto, più in generale, buona parte delle imprese micro, piccole e medie del contesto veneto.

La presente iniziativa, inoltre, intende rispondere alle istanze - anche queste acuitesi nei mesi di crisi economico-sanitaria - di rilancio professionale di molti lavoratori aged che intendono mettere a frutto il bagaglio di competenze formali, informali e non formali maturate nella propria esperienza, favorendo la condivisione e trasmissione dei saperi e promuovendo nuove progettualità e nuove competenze all’interno delle aziende venete. 

Ad esito di quanto realizzato nell’ambito dell’iniziativa “V.A.L.O.R.E. Valorizzare Attraverso L’esperienza Organizzare Riorganizzare Eccellenze. Interventi per il passaggio generazionale e per la valorizzazione del capitale aziendale”, di cui alla DGR n. 1285 del 9 agosto 2016 e della recente iniziativa “QUALE IMPRESA. Strumenti per la valorizzazione del capitale intellettuale delle aziende venete”, di cui alla DGR n. 1315 del 10 settembre 2019, continua l’impegno della Regione del Veneto in materia di invecchiamento attivo e in buona salute dei lavoratori mediante la valorizzazione contestuale sia dell’esperienza professionale dei lavoratori sia dell’esperienza aziendale delle imprese.

Il provvedimento si pone, pertanto, nella cornice delle azioni del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) Veneto 2014-2020 e attua le priorità di programmazione previste dall’Obiettivo Tematico 8, Priorità di investimento 8.vi, Obiettivo specifico 5. Fatte salve le disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione (Delibera CIPESS n. 2 del 29 aprile 2021) e delle disposizioni contenute nella Direttiva di cui al presente provvedimento, i Beneficiari del finanziamento sono tenuti al rispetto delle disposizioni previste nel “Testo unico per i Beneficiari” vigente per la programmazione POR FSE 2014-2020.

L’iniziativa è attuata a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, assegnate alla Regione del Veneto con la Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020 e si inquadra nelle azioni del Piano Sviluppo e Coesione, misure ex Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e misure ex FSE, così come individuate dall’Allegato A alla DGR n. 241 del 9 marzo 2021, con specifico riferimento all’area tematica 9 “Lavoro e occupabilità” che prevede la realizzazione di interventi volti al sostegno e allo sviluppo dell’occupazione anche favorendo l’adattabilità ai cambiamenti nel mercato del lavoro, alla regolarità del lavoro, all’occupazione femminile e la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, al rafforzamento sul piano infrastrutturale dei servizi per l’impiego.

La stessa deliberazione contempla la prosecuzione degli interventi che a suo tempo erano stati programmati nell’ambito della priorità 8.6 “Invecchiamento attivo e in buona salute” del POR FSE Veneto 2014-2020 le cui risorse, a fronte dell’Accordo tra Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020, il cui schema è stato approvato con DGR n. 786 del 23 giugno 2020, sono state trasferite a favore di misure emergenziali e la cui ri-allocazione è stata oggetto della riprogrammazione del Programma Operativo approvata dalla Commissione europea con decisione di esecuzione C(2020)7421 del 22/10/2020.

Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) e s.m.i. per l’ambito della formazione continua e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198 del 29/12/2009 e alla DGR n. 2120 del 30/12/2015. Possono, altresì, presentare progetti esclusivamente monoaziendali le imprese private che abbiano almeno un’unità operativa ubicata in Veneto. Le proposte dovranno essere progettate per rispondere ai fabbisogni di formazione, riqualificazione e adattamento delle competenze dei propri lavoratori.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in Legge n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 04/08/2017.

Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, saranno finanziati con le risorse assegnate alla Regione del Veneto sulla base della sopracitata Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020.

Le risorse destinate all’iniziativa sono  pari ad Euro 3.000.000,00, a valere sul cap. n. 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)”. Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte a valere sul Bilancio regionale, approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2021 – Euro 1.200.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2022 – Euro 1.650.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2023 – Euro    150.000,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei procedimenti d’impegno di spesa, così come anche i termini di avvio e di svolgimento delle attività finanziate, non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà provvedere alle opportune modifiche ai fini del rispetto del principio contabile applicato di bilancio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’all.to 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i..

Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei Beneficiari”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, come modificato con successivo Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria, n. 38 del 18/09/2020, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 40% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2021.

È inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 55% del totale nel corso dell’esercizio 2022, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2023.

Si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “DI MANO IN MANO - Interventi di Age and Diversity Management per le persone e le organizzazioni” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B), alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione, entro e non oltre le ore 13.00 del giorno di scadenza dell’apertura a sportello, così come riportato nella tabella che segue, pena l’esclusione, attraverso l'apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU):

Periodo apertura
20 settembre – 28 ottobre 2021 ore 13:00

 

La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 relativo al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) n. 1046 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • il Regolamento (UE) n. 1407 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 460 del 30 marzo 2020, di modifica dei Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 e n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta alla pandemia di COVID-19;
  • il Regolamento (UE) n. 558 del 23 aprile 2020, di modifica dei regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19;
  • la Decisione CE (2014) 8021 definitivo del 29 ottobre 2014 di esecuzione della Commissione che approva l’accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione CE (2014) 9751 definitivo del 12 dicembre 2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia e s.m.i. (ed in particolare la decisione di esecuzione C(2020)7421 del 22/10/2020 che ha approvato modifiche sostanziali a specifici elementi dei POR, anche a seguito dell’attuazione di misure emergenziali in risposta agli impatti della pandemia da COVID-19);
  • la Comunicazione “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii, che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato;
  • la Comunicazione CE COM (2020) 274 final “Un’Agenda per le competenze per l’Europa per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, art. 1, comma 821;
  • la Legge 22 maggio 2017, n. 81 “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”;
  • il Decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella Legge 30 luglio 2010, n. 122, e s.m.i. in materia di politiche di coesione;
  • il Decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e, in particolare, l’art. 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, la sottopone alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia;
  • il Decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e, in particolare, l’art. 4, il quale dispone che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, di seguito FSC, e sia finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
  • il Decreto legislativo del 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • Il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • l’art. 35 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 (cd. Decreto crescita) convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58, che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n.124/2017;
  • l’art. 44 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58;
  • il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77 ed in particolare gli artt. 241 e 242;
  • la Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 39 del 28 luglio 2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020;
  • la Circolare del 31 agosto 2020 n. 8013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’adozione del “Quadro di riferimento per gli interventi FSE da attuare in risposta al Covid 19”;
  • la Delibera CIPESS n. 2 del 29 aprile 2021 “Fondo Sviluppo e Coesione – Disposizioni Quadro per il Piano di Sviluppo e Coesione”;
  • la legge regionale n. 39 del 29/11/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 19 del 09/08/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 3 del 13/03/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 8 del 31/03/2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 39 del 29/12/2020 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2021”;
  • la legge regionale n. 40 del 29/12/2020 “Legge di stabilità regionale 2021”;
  • la legge regionale n. 41 del 29/12/2020 “Bilancio di previsione 2021-2023”;
  • la DGR n. 1839 del 29/12/2020 “Approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di Previsione 2021-2023”;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 08/01/2021 “Bilancio Finanziario Gestionale 2021-2023”;
  • la DGR n. 30 del 19 gennaio 2021 “Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2021-2023”;
  • la DGR n. 669 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 670 del 28 aprile 2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 671 del 28 aprile 2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard” e s.m.i.;
  • la DGR n. 2120 del 30 dicembre 2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 1285 del 9 agosto 2016 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Asse I Occupabilità – “V.A.L.O.R.E. Valorizzare Attraverso L’esperienza Organizzare Riorganizzare Eccellenze. Interventi per il passaggio generazionale e per la valorizzazione del capitale aziendale”. Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva – Anno 2016”;
  • la DGR n. 1311 del 10 settembre 2018 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l’Occupazione - Reg. 1304/2013 – Asse I Occupabilità.  Approvazione dell’Avviso pubblico “Protagonisti del cambiamento. Strumenti per le persone e le organizzazioni” e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali”;
  • la DGR n. 1010 del 12 luglio 2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l’Occupazione” – Reg. 1304/2013 – Asse I Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Per un’Impresa organizzata e consapevole. Strumenti per favorire la competitività e la crescita professionale” e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali”;
  • la DGR n. 1315 del 10 settembre 2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l’Occupazione – Reg. 1304/2013 – Asse I Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “QUALE IMPRESA. Strumenti per la valorizzazione del capitale intellettuale delle aziende venete” e della relativa Direttiva per la presentazione di proposte progettuali”;
  • la DGR n. 404 del 31 marzo 2020 “Priorità di investimento perseguibili nell'ambito della politica di coesione della Regione del Veneto 2014-2020 con le risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo per potenziare i servizi sanitari, tutelare la salute e mitigare l'impatto socio-economico del COVID-19, alla luce della proposta di Regolamento relativa alla “Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus adottata dalla Commissione europea” (COM(2020) 113) e prime ipotesi di iniziative regionali”; 
  • la DGR n. 745 del 16 giugno 2020 “Riprogrammazione dei Programmi Operativi 2014-2020 della Regione del Veneto POR FSE e POR FESR in risposta all'emergenza COVID-19”;
  • la DGR n. 786 del 23 giugno 2020 “Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020”;
  • l’Accordo tra Regione del Veneto ed il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, stipulato in data 10 luglio 2020;
  • la DGR n. 241 del 9 marzo 2021 “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020” di cui alla DGR n. 786/2020 e individuazione delle azioni del Piano Sviluppo e Coesione misure ex FESR e misure ex FSE da attuare con le risorse FSC di cui alla DGR n. 1332/2020. Ulteriori determinazioni”;
  • la DGR n. 497 del 20 aprile 2021 “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Alleniamoci al futuro. Nuove competenze per il lavoro che cambia” e della Direttiva per la presentazione di progetti per lo sviluppo di azioni di investimento sul capitale umano volte a migliorare la pertinenza dei profili di competenza dei lavoratori alle sfide della competitività sostenibile”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria n. 16 del 23 aprile 2020, e s.m.i.;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria, ora Direttore dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria n. 38 del 18/09/2020;
  • il Decreto del Direttore della Direzione Programmazione Unitaria n. 52 del 12 agosto 2021 “Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) Veneto – Sezione Speciale. Approvazione loghi PSC Sezione Ordinaria e Sezione Speciale;
  • l’art. 2, comma 2, lettera f, della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 54, come modificata con legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrale e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 in continuità con il POR FSE Veneto 2014-2020 – Asse I Occupabilità, l’Avviso pubblico “DI MANO IN MANO – Interventi di Age and Diversity Management per le persone e le organizzazioni”, Allegato A, e la Direttiva, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti formativi per l’accompagnamento dei lavoratori in percorsi di invecchiamento attivo e la realizzazione di piani per la crescita delle organizzazioni inclusive di istanze di age e diversity management;
  3. di destinare all’iniziativa la somma di Euro 3.000.000,00;
  4. di determinare in Euro 3.000.000,00, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 104227 “FSC - Accordo Regione - Ministro per il Sud e la coesione - Formazione Professionale - Trasferimenti Correnti (artt. 241, 242, D.L. 19/05/2020, n. 34 - Del. CIPE 28/07/2020, n. 39)”. Nel rispetto del principio contabile applicato della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa saranno assunte a valere sul Bilancio regionale 2021-2023, approvato con L.R. n. 41 del 29/12/2020, nei seguenti termini:
  • Esercizio di imputazione 2021 – Euro 1.200.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2022 – Euro 1.650.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2023 – Euro    150.000,00;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al punto precedente, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  2. di stabilire che l’erogazione delle contribuzioni avverrà, conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei Beneficiari”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi” e s.m.i., nei seguenti termini:
  • una quota pari al 40% del totale in conto anticipi con esigibilità nell’esercizio 2021;
  • una quota pari al 55% del totale a titolo di acconto intermedio, esigibile nel 2022;
  • il restante 5% a titolo di saldo, previa rendicontazione della spesa, esigibile nel 2023;
  1. di precisare che le fideiussioni poste a garanzie delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto D della citata DGR n. 670/2015 e s.m.i., possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
  2. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del giorno di scadenza dell’apertura a sportello, così come riportato nella tabella che segue, pena l’esclusione, attraverso l'apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU):
Periodo apertura
20 settembre – 28 ottobre 2021 ore 13:00
  1. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
  2. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al DEFR 2021-2023 15.02.01 “Sostenere lo sviluppo delle competenze del capitale umano”;
  3. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti e delle modalità di liquidazione della spesa prevista, nonché per quanto risulti necessario nelle more dell’approvazione da parte del CIPESS della delibera recante la disciplina dei nuovi “Piani sviluppo e coesione”, secondo quanto previsto dai Si.Ge.Co del POR di cui alla DGR n. 669/2015 e ss.mm.ii, nei limiti di compatibilità;
  4. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  5. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1243_21_AllegatoA_457670.pdf
Dgr_1243_21_AllegatoB_457670.pdf

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