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Materia: Informatica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 56 del 26 gennaio 2021
Piattaforma per l'accesso telematico ai servizi della Pubblica Amministrazione ("Piattaforma IO"). Approvazione dello schema di accordo tra Regione del Veneto e la società PagoPA S.p.A., ai sensi dell'art. 64-bis del D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005.
Il provvedimento approva lo schema di accordo per l'adesione di Regione del Veneto alla piattaforma per l’accesso telematico ai servizi della Pubblica Amministrazione (“Piattaforma IO”), ai sensi dell’art. 64-bis del D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005, e l’utilizzo dei servizi messi a disposizione dalla società PagoPA S.p.A., istituita con il Decreto Legge “Semplificazioni” n. 135 del 14/12/2018, convertito in Legge 11/02/2019, n. 12, sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.
Con la Legge n. 120 del 11/09/2020, di conversione del Decreto Legge n. 76/2020 (Decreto Semplificazioni), sono state introdotte notevoli modifiche al D.lgs. 82/2005, volte a incentivare ed accelerare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, in particolare:
- è stato introdotto il comma 3 bis all’art. 64, il quale dispone: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, è stabilità la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, lettere b) e c) - gestori di servizi pubblici, società a controllo pubblico - utilizzano esclusivamente le identità digitali ai fini dell'identificazione degli utenti dei propri servizi on-line. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2-nonies, a decorrere dal 28 febbraio 2021, i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a) - pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165- utilizzano esclusivamente le identità digitali e la carta di identità elettronica ai fini dell’identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi online. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione è stabilita la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali per consentire l’accesso delle imprese e dei professionisti ai propri servizi on-line”;
- all’art. 64 bis è stato modificato il comma 1 bis prevedendo che: “Al fine di rendere effettivo il diritto di cui all'articolo 7, comma 01 - Chiunque ha diritto di fruire dei servizi erogati dai soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, in forma digitale e in modo integrato, tramite gli strumenti telematici messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni e il punto di accesso di cui all'articolo 64-bis, anche attraverso dispositivi mobili - i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2 - pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i gestori di servizi pubblici e società a controllo pubblico, come definite nel decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 - i fornitori di identità digitali e i prestatori dei servizi fiduciari qualificati, in sede di evoluzione, progettano e sviluppano i propri sistemi e servizi in modo da garantire l'integrazione e l'interoperabilità tra i diversi sistemi e servizi e con i servizi di cui ai commi 1 e 1-ter espongono per ogni servizio le relative interfacce applicative e, al fine di consentire la verifica del rispetto degli standard e livelli di qualità di cui all'articolo 7, comma 1, adottano gli strumenti di analisi individuati dall'AgID con le Linee guida”.
L’art. 64 bis, comma primo, D.Lgs. 82/2005 (CAD) sancisce inoltre che “I soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, rendono fruibili i propri servizi in rete, in conformità alle Linee guida, tramite il punto di accesso telematico attivato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.
Il nuovo assetto normativo impone, quindi, a tutte le Pubbliche Amministrazioni di rendere fruibili in formato digitale tutti i loro servizi entro il 28 febbraio 2021, istituendo un unico punto di accesso per tutti i servizi digitali erogato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A rafforzare tale obbligo, è stato introdotto, sempre dalla Legge 120/2020, il comma 1- quinquies all’art. 64 bis D.Lgs. 82/2005, il quale dispone che il mancato rispetto di tale onere costituisce mancato raggiungimento di uno specifico risultato e di un rilevante obiettivo da parte dei dirigenti responsabili delle strutture competenti e comporta la riduzione, non inferiore al 30 per cento della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei dirigenti competenti, oltre al divieto di attribuire premi o incentivi nell’ambito delle medesime strutture.
Al fine di dare attuazione al predetto art. 64-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale, è stato avviato il progetto IO per lo sviluppo dell’app dei servizi pubblici che fa parte della strategia del Governo italiano per la cittadinanza digitale. Il progetto IO, nato per essere open source, trasparente e pubblico, è stato ideato e sviluppato dal Team per la Trasformazione Digitale e successivamente preso in carico dalla società PagoPA S.p.A., istituita con il Decreto Legge “Semplificazioni” n. 135 del 14/12/2018, convertito in Legge 11/02/2019, n. 12, che le ha conferito anche la gestione e lo sviluppo del progetto stesso, sotto il controllo diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Trattasi di società la cui mission è la capillare diffusione del sistema di pagamenti e servizi digitali nel Paese, attraverso la gestione della piattaforma PagoPA per i pagamenti digitali verso la Pubblica Amministrazione e attraverso la gestione di progetti innovativi legati ai servizi pubblici come IO, l’app per i servizi pubblici e la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND).
Lo scopo perseguito da tale progetto consiste nel porre il cittadino al centro nell’interazione con la Pubblica Amministrazione, creando un’applicazione semplice e intuitiva in grado di fungere da unico punto di accesso per tutti i servizi erogati dagli enti centrali e locali (Comuni, Regioni, agenzie centrali) che, attraverso l’utilizzo dell’applicazione denominata “IO”, possono rendere possibile una fruizione efficace dei servizi pubblici digitali, permettendo ai cittadini di ricevere comunicazioni dalle PA ed effettuare pagamenti relativamente a servizi pubblici anche dal proprio smartphone. Trattasi inoltre di strumento che consente ai cittadini di percepire il potenziale di semplificazione consentito dalle piattaforme abilitanti PagoPA, SPID, ANPR, con cui ha una forte integrazione”.
La app IO, grazie infatti all’integrazione con le piattaforme abilitanti ed in particolare grazie all’identificazione tramite SPID, per garantire un accesso sicuro e unico alla piattaforma e grazie all’anagrafe unica ANPR, per sincronizzare i dati dei cittadini ad oggi disseminati in migliaia di anagrafi diverse, permette quindi ai cittadini di: 1) ricevere tutti i messaggi della Pubblica Amministrazione sul proprio smartphone, personalizzati, con la possibilità di gestirli in un archivio; 2) gestire i propri contatti di recapito da un unico punto, con la facoltà di scegliere in ogni momento da quali servizi farsi contattare; 3) rimanere sempre aggiornati sulle scadenze e gestire gli avvisi in modalità “integrata” (segnare delle scadenze nel proprio calendario e gestire i pagamenti direttamente dalla app); 4) effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione attraverso PagoPA, in perfetta sicurezza e con diversi metodi di pagamento supportati (carte di credito, bancomat, PayPal, ecc.), pagare gli avvisi cartacei direttamente dall’app usando il QR code; 5) portare sempre con sé lo storico delle operazioni e le relative ricevute di pagamento; 6) ricevere e conservare documenti, ricevute, certificati, direttamente nel proprio smartphone, condividerli con un ufficio pubblico in pochi clic, richiedere certificati e altri documenti direttamente dall’app; 7) eleggere direttamente dalla app il proprio domicilio digitale (ad esempio per ricevere le raccomandate a valore legale presso un indirizzo PEC).
La app permette quindi ai cittadini una maggiore conoscenza dei servizi, con una riduzione drastica della burocrazia. Inoltre in molti casi IO permette un risparmio alla Pubblica Amministrazione, che può tradursi in un costo minore per i cittadini per la fruizione dei servizi.
In merito ai vantaggi per la Pubblica Amministrazione, si evidenzia che l’app IO permette alle Pubbliche Amministrazioni di: 1) inviare comunicazioni elettroniche semplicemente conoscendo il codice fiscale (senza dover chiedere un indirizzo di contatto ai cittadini); 2) comunicare le scadenze e ricevere pagamenti elettronici con maggiore facilità; 3) non doversi occupare della gestione e dell’aggiornamento dei contatti; 4) inviare e consentire di richiedere documenti in modo semplice e efficiente; 5) gestire le preferenze di ogni cittadino in modo centralizzato; 6) recuperare lo stato di inoltro di ogni comunicazione; 7) ridurre i costi di gestione (delle notifiche, dei pagamenti, ecc.); 8) facilitare i pagamenti e ridurre i costi di recupero dei crediti.
Nel documento “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese” presentato il 17 dicembre 2019 dal Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, la app IO è inserita tra le prime 20 Azioni per trasformare il Paese.
La spinta propulsiva verso la digitalizzazione dei servizi di interesse per i cittadini non può non tenere in considerazione IO. In questo senso, IO rappresenta un’opportunità per tutte le Pubbliche Amministrazioni di interagire con i cittadini in maniera più efficace, grazie a uno strumento in grado di: 1) offrire servizi ai cittadini in modo sicuro, grazie al sistema di autenticazione che utilizza SPID o la Carta d’identità elettronica; 2) proporre un’esperienza semplice e intuitiva, allineata con la qualità offerta da altre app con cui il cittadino è abituato a interagire (come, ad esempio, quelle per i trasporti e la mobilità urbana o per i pagamenti via smartphone).
L’adesione al progetto IO da parte di Regione del Veneto avverrà mediante la sottoscrizione di uno specifico accordo (Allegato A), che definisce il rapporto tra Regione e PagoPA S.p.A., responsabile dello sviluppo di IO, nonché le modalità di gestione di sicurezza/privacy previste dall’app. Regione del Veneto opererà quale soggetto aggregatore di altri soggetti pubblici o privati regionali.
L’accordo avrà una durata di un anno e si intenderà automaticamente rinnovato di anno in anno qualora nessuna delle Parti comunicherà all’altra, mediante raccomandata a/r anticipata via e-mail, oppure mediante PEC da inviarsi almeno 30 (trenta) giorni prima di ciascuna scadenza annuale (originaria o prorogata), la propria volontà di non rinnovare l’Accordo.
Con tale accordo Regione del Veneto, ai sensi dell’art. 28 del Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, provvederà a nominare la società PagoPA S.p.A., Responsabile del trattamento dei dati personali.
Con l’app Io sarà integrato anche l’ecosistema regionale di prodotti denominato MySIC (Sistema Informativo del Cittadino) – che include MyPortal3 (MyPortal, MyIntranet, MyPA), MyPay, MyPivot, MyID ed altri –che in tale modo verranno messi a disposizione delle PA del territorio regionale quali strumenti atti a favorire il processo di innovazione tecnologica e di digitalizzazione.
Il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
- VISTO il Regolamento Europeo (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 in materia di protezione dei dati personali, e il D. Lgs. 196/2003;
- VISTA la Legge n. 120 del 11/09/2020, di conversione del DL 76/2020;
- VISTO il documento “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese” presentato il 17 dicembre 2019 dal Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione;
- VISTO il Decreto Legge “Semplificazioni” n. 135 del 14/12/2018, convertito in legge 11/02/2019, n. 12;
- VISTO il D.Lgs. n. 82 del 07/03/2005;
- VISTO l'art. 2, comma 2, lettera g), della Legge Regionale n. 54 del 31/12/2012;
- VISTO il D.Lgs. n. 33 del 14/03/2013.
delibera
(seguono allegati)
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