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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 127 del 08 novembre 2019


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1580 del 29 ottobre 2019

Istituzione dei percorsi di formazione complementare regionale per l'acquisizione di competenze avanzate in applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto sanità 21 maggio 2018 - artt. 14-23 e approvazione di tre progetti pilota di percorso formativo complementare regionale per lo sviluppo di competenza avanzata. L.R. 28 dicembre 2018, n. 48, Piano socio-sanitario regionale 2019-2023.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si istituiscono i percorsi di formazione complementare regionale per l’acquisizione di competenze avanzate, in applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto sanità del 21 maggio 2018, per la successiva attribuzione di incarichi professionali da parte delle Aziende sanitarie ai professionisti sanitari ex L. 1 febbraio 2006, n. 43 e agli assistenti sociali. Vengono inoltre approvati tre progetti pilota di percorso formativo complementare regionale per lo sviluppo di competenza avanzata negli ambiti della continuità delle cure, gestione degli accessi vascolari e assistenza anestesiologica.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Tra gli obiettivi strategici per il governo e le politiche del personale definite nel PSSR 2019-2023 vi è l’incremento delle competenze e lo sviluppo del potenziale del personale con particolare riguardo alla promozione, attuazione e diffusione di modelli organizzativo-assistenziali focalizzati sulla persona e su soluzioni favorevoli alle sue condizioni clinico-assistenziali. Inoltre, viene considerato fondamentale il riconoscimento del contributo di tutte le professioni sanitarie individuando gli ambiti che richiedono l’espansione e/o l’estensione delle competenze proprie dei profili professionali.

Tali obiettivi trovano consonanza con quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) comparto sanità, sottoscritto il 21 maggio 2018, che agli artt. da 14 a 23 introduce una nuova disciplina degli incarichi, denominati incarichi di funzione, per lo svolgimento di funzioni con assunzione diretta di elevate responsabilità aggiuntive e/o maggiormente complesse rispetto alle attribuzioni proprie della categoria e del profilo di appartenenza.

Questi incarichi sono distinti nel CCNL in organizzativi e professionali; questi ultimi, attribuibili al personale sanitario ex L. 1 febbraio 2006, n. 43 e agli assistenti sociali, sono istituiti nell’ambito delle specifiche aree di intervento delle professioni sanitarie e in relazione alle aree di formazione complementare post diploma per l’esercizio di compiti aggiuntivi e/o maggiormente complessi che richiedono significative, elevate ed innovative competenze professionali rispetto a quelle del profilo posseduto. Tali compiti derivano dalle specifiche modalità di impiego delle professionalità presenti nelle organizzazioni sanitarie.

Gli incarichi di tipo professionale per il personale del ruolo sanitario si articolano a loro volta in incarico di professionista specialista e incarico di professionista esperto, con diversi requisiti per il conferimento.

Per l’attribuzione dell’incarico di professionista specialista è richiesto il possesso del Master specialistico di primo livello di cui all’art. 6 della legge n. 43/2006, secondo gli ordinamenti didattici universitari definiti dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Università, su proposta dell’Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie e sentite le Regioni. Nella norma succitata sono definiti professionisti specialisti coloro i quali sono in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche, senza ulteriori precisazioni sulle caratteristiche delle competenze possedute.

Il CCNL indica invece per il professionista esperto, appartenente ai profili sanitari e a quelli di assistente sociale, il possesso di “competenze avanzate” acquisibili per mezzo di percorsi formativi complementari regionali e attraverso l’esercizio di attività professionali riconosciute dalle Regioni.

Pertanto il CCNL, definendo esclusivamente i requisiti per l’attribuzione e denominando gli incarichi in maniera diversa, sembra prospettare due diversi percorsi di sviluppo e valorizzazione dei professionisti senza tuttavia indicare diversi ambiti di competenza per lo specialista e per l’esperto.

Sulla scorta di quanto sopra premesso, per quanto riguarda le procedure di attribuzione degli incarichi professionali, le aziende sanitarie potranno avvalersi sia di avvisi per l’attribuzione di incarichi professionali di tipo esperto o specialistico, sia in fase di prima applicazione del CCNL e in via transitoria, indire avvisi unici per l’attribuzione di incarichi professionali per un determinato ambito di competenza avanzata/specialistica.

Questa seconda opzione, che consente di selezionare il candidato più competente tra i professionisti con formazione complementare regionale e i professionisti in possesso di master, permetterebbe anche la valorizzazione di progetti di sviluppo organizzativo e professionale già implementati nelle aziende sanitarie.

Allo scopo di avviare i percorsi di formazione complementare regionale e rendere possibile l’applicazione delle previsioni contrattuali è stato incaricato un gruppo di lavoro, composto da personale sanitario e amministrativo della Direzione Risorse Strumentali del SSR e della Direzione Formazione e Sviluppo delle professioni sanitarie di Azienda Zero, di definire gli standard minimi dei percorsi di formazione complementare regionale, compreso il fac-simile di attestato di competenza avanzata (Allegati A e A1), il profilo di competenze del professionista esperto e gli ambiti di competenze avanzate/specialistiche, che nel loro insieme possano concorrere a soddisfare in maniera armonica i bisogni di salute di cui il SSR è tenuto a rispondere.

Per definire il profilo di competenze del professionista esperto il gruppo di lavoro ha realizzato un approfondimento mediante la consultazione della letteratura internazionale in materia che ha evidenziato i seguenti aspetti: non è delineata una netta distinzione tra la competenza avanzata e quella specialistica, mentre i termini “competenza e pratica avanzata” sono utilizzati per indicare sia l’attuazione di pratiche specialistiche, intese come attività su specifici settori professionali, sia di pratiche su ampi settori per la presa in carico di problemi complessi; vi è concordanza sul fatto che l’acquisizione di competenze avanzate richieda esperienza professionale specifica e percorsi formativi dedicati, non necessariamente di livello universitario, con contenuti riconducibili alle aree, indicate come “core”, della pratica clinica, leadership e management, educazione, ricerca e consulenza.

Il punto relativo alle aree di competenze “core” ha consentito di differenziare quelle che caratterizzano un professionista esperto/specialista da quelle dei professionisti all’inizio della loro esperienza professionale o con esperienza professionale consolidata in un determinato contesto.

Si propone quindi di differenziare i livelli di competenza come di seguito descritto.

Si definisce competenza di livello base quella del professionista sanitario neo-inserito in una specifica area, competenza di livello 1 quella maturata dal professionista sanitario a seguito di esperienza professionale in una particolare area, anche attraverso formazione specifica, e competenza di livello 2 quella maturata dal professionista che ha sviluppato competenza di livello 1 e che acquisisce competenze avanzate con percorsi formativi complementari regionali, oppure quella maturata dal professionista sanitario che ha frequentato percorsi formativi riconoscibili come equivalenti ai percorsi di formazione complementare regionale e che già opera in contesti che richiedono l’impiego delle competenze avanzate oppure quella maturata dal professionista in possesso del master di 1° livello.

Il gruppo di lavoro, mediante la rilevazione degli incarichi a contenuto professionale precedentemente attribuiti nelle aziende sanitarie del Veneto e la definizione di ulteriori ambiti di competenze avanzate coerenti con gli obiettivi del PSSR 2019-23, ha prodotto un elenco di ambiti di competenza avanzata/specialistica suddivisi in quattro aree, indicando per ognuno di essi anche i profili professionali interessati, utile alla futura progettazione formativa complementare regionale (Allegato B).

Gli ambiti prioritari, su cui realizzare la progettazione e la programmazione dei percorsi di formazione complementare regionale rispondenti alle problematiche organizzativo-assistenziali delle aziende sanitarie, sono stati definiti in seguito a un’ulteriore rilevazione presso le Aziende sanitarie e confronto con i responsabili delle Direzioni delle Professioni sanitarie.

Sono risultati prioritari i seguenti ambiti di competenza avanzata: assistenza nelle transizioni/continuità delle cure, gestione degli accessi vascolari, assistenza anestesiologica, gestione delle lesioni da pressione e sorveglianza e controllo delle infezioni correlate a pratiche assistenziali.

Considerato quanto sopra si propone l’attivazione dei seguenti percorsi pilota di formazione complementare regionale, rivolti a infermieri, per lo sviluppo di competenza avanzata nella continuità delle cure (Allegato C), nella gestione degli accessi vascolari (Allegato D) e nell’assistenza anestesiologica (Allegato E).

I percorsi relativi allo sviluppo di competenza avanzata nella gestione delle lesioni da pressione e sorveglianza e controllo delle infezioni correlate a pratiche assistenziali saranno oggetto di programmazione nel corso dell’anno 2020.

Si propone di demandare a successivi atti del Direttore di Area Sanità e Sociale: l’attribuzione dell’incarico di Direzione dei singoli corsi e dei relativi Responsabili scientifici tra i quali sarà previsto un rappresentante della Regione del Veneto; la definizione del numero di edizioni dei percorsi di formazione complementare regionale necessari a soddisfare il fabbisogno formativo espresso dalle Aziende sanitarie per lo specifico ambito di competenza avanzata, tenuto conto della necessità di avere un numero di professionisti formati sufficientemente ampio per espletare i successivi avvisi di attribuzione di incarico professionale a livello aziendale.

Si propone di affidare la programmazione e la realizzazione dei corsi pilota per lo sviluppo di competenza avanzata per infermiere nella continuità delle cure e nella gestione degli accessi vascolari alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, management delle aziende socio-sanitarie e per l’incremento dei trapianti d’organo e tessuti (Fondazione SSP), dando atto che i relativi oneri troveranno copertura finanziaria nell’ambito del finanziamento regionale annuale stabilito dalla Giunta regionale con DGR n. 1361 del 23-09-2019. Tali corsi saranno organizzati in un’unica sede regionale in ottica di omogeneità formativa e razionalizzazione dei costi.

Si propone che il corso per lo sviluppo di competenza avanzata per infermiere nell’assistenza anestesiologica sia organizzato in forma di corso pilota dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, che per l’elevata complessità e articolazione del contesto operatorio, ha evidenziato il bisogno formativo degli infermieri già dedicati all’assistenza anestesiologica.

Si propone, infine, che la modalità per l’ammissione ai corsi di formazione complementare regionale avvenga in seguito all’emissione di bando regionale, definito con Decreto del Direttore di Area Sanità e Sociale, in base al quale le Aziende sanitarie selezioneranno, tra i propri dipendenti, in possesso dei requisiti previsti, i candidati ammissibili al corso; il numero di posti disponibili sarà determinato sulla base del fabbisogno espresso dalle Aziende sanitarie per la specifico ambito di competenza avanzata e tenuto conto della necessità di avere un numero di professionisti formati sufficientemente ampio per espletare i successivi avvisi di attribuzione di incarico professionale a livello aziendale.

Considerato che numerosi professionisti in passato hanno partecipato volontariamente a corsi di formazione attinenti al proprio contesto di pratica, i quali hanno consentito lo sviluppo e il mantenimento di competenze avanzate a vantaggio della qualità dei servizi erogati alla collettività, si propone di valorizzare e capitalizzare il percorso compiuto dai professionisti che già operano in contesti che richiedono l’impiego di competenza avanzata, riconoscendo l’equivalenza di tali esperienze formative ai percorsi formativi complementari regionali individuati nell’Allegato B, purché i titoli conseguiti nei 5 anni antecedenti la sottoscrizione del CCNL succitato siano stati rilasciati in esito ad attività contraddistinte dalle seguenti caratteristiche:  

  • corsi organizzati da associazioni ora riconosciute come società scientifiche dal Ministero della Salute in attuazione dell’articolo 5 della legge 8 marzo 2017, n. 24 e del decreto ministeriale 2 agosto 2017;
  • corsi di perfezionamento, aggiornamento professionale e di alta formazione, ai sensi del DPR 162/1982, L.341/1990 e DM 270/2004;
  • corsi promossi/autorizzati dalla Regione del Veneto i cui obiettivi erano orientati allo sviluppo di competenze diverse da quelle di livello 1, precedentemente descritto, richieste per lavorare in un determinato contesto o con specifiche tipologie di assistiti.

La definizione delle procedure e degli ulteriori criteri qualitativi e quantitativi per il riconoscimento dell’equivalenza dei percorsi formativi pregressi, ai percorsi di cui all’Allegato B, viene demandata ad appositi atti del Direttore di Area Sanità e Sociale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO la L.R. 28 dicembre 2018, n. 48 Piano socio sanitario regionale 2019-2023

VISTO il Contratto Collettivo di lavoro comparto sanità del 21 maggio 2018

VISTA la DGR n. 1361 del 23-09-2019 Attività formative anno 2019 della “Fondazione Scuola di sanità pubblica, management delle aziende socio-sanitarie e l’incremento dei trapianti d’organo e tessuti”. Determinazione contributo annuo per attività ordinarie.

INFORMATE le Organizzazioni Sindacali del Comparto Sanità in data 30-09-2019;

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 recante “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto”;

delibera

  1. di approvare le premesse parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare gli standard minimi dei percorsi di formazione complementare regionale descritti nell’Allegato A e il fac-simile di attestato di competenza avanzata riportato nell’Allegato A1;
  3. di considerare l’elenco di ambiti di competenza avanzata/specialistica di cui all’Allegato B, il riferimento per la progettazione formativa complementare regionale;
  4. di approvare l’attivazione dei corsi pilota di formazione complementare regionale per lo sviluppo di competenza avanzata per infermiere nella continuità delle cure e nella gestione degli accessi vascolari i cui progetti sono descritti rispettivamente negli Allegati C e D, che formano parte integrante del presente provvedimento;
  5. di approvare l’attivazione del corso pilota di formazione complementare regionale per lo sviluppo di competenza in assistenza anestesiologica come da progetto descritto nell’Allegato E e di affidarne l’organizzazione all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona;
  6. di demandare a successivi atti del Direttore di Area Sanità l’attribuzione dell’incarico di Direzione dei singoli corsi e dei relativi Responsabili scientifici tra i quali sarà previsto un rappresentante della Regione del Veneto e la definizione del numero di edizioni dei percorsi di formazione complementare regionale necessari a soddisfare il fabbisogno formativo espresso dalle Aziende sanitarie per lo specifico ambito di competenza avanzata;
  7. di affidare la programmazione e la realizzazione dei corsi pilota per lo sviluppo di competenza avanzata per infermiere nella continuità delle cure e nella gestione degli accessi vascolari alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, management delle aziende socio-sanitarie e per l’incremento dei trapianti d’organo e tessuti (Fondazione SSP), dando atto che i relativi oneri troveranno copertura finanziaria nell’ambito del finanziamento regionale annuale stabilito dalla Giunta regionale con DGR n. 1361 del 23-09-2019;
  8. di approvare che la modalità per l’ammissione ai corsi di formazione complementare regionale avvenga in seguito all’emissione di bando regionale, definito con Decreto del Direttore di Area Sanità e Sociale;
  9. di demandare ad appositi atti del Direttore di Area Sanità e Sociale, la definizione delle procedure e degli ulteriori criteri qualitativi e quantitativi per il riconoscimento dell’equivalenza dei percorsi formativi pregressi, ai percorsi di cui all’Allegato B;
  10. di incaricare il Direttore della Direzione Risorse Strumentali SSR dell’esecuzione del presente atto;
  11. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1580_19_AllegatoA0_406935.pdf
Dgr_1580_19_AllegatoA1_406935.pdf
Dgr_1580_19_AllegatoB_406935.pdf
Dgr_1580_19_AllegatoC_406935.pdf
Dgr_1580_19_AllegatoD_406935.pdf
Dgr_1580_19_AllegatoE_406935.pdf

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