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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 105 del 07 novembre 2017


Materia: Urbanistica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1671 del 17 ottobre 2017

Piano Territoriale Regionale di Coordinamento con attribuzione della valenza paesaggistica. L.R. 23 aprile 2004, n. 11 e D.lgs. 42/2004 "Codice per i Beni Culturali e del Paesaggio". Disposizioni per la chiusura delle attività ai fini della sua trasmissione in Consiglio Regionale per l'approvazione. Autorizzazione all'acquisto di un servizio tecnico per l'adeguamento grafico degli elaborati e la stesura del documento di sintesi.

Note per la trasparenza

Con la presenta deliberazione si prende atto dell’attività da svolgere al fine di procedere, entro i primi mesi del prossimo anno,  alla trasmissione del PTRC adottato in Consiglio Regionale per la sua approvazione e si incarica il Direttore della struttura competente di adottare i provvedimenti necessari in tal senso. L’attività consiste nella verifica di coerenza delle osservazioni pervenute con riguardo ai diversi elaborati del Piano, nell’ottica, da un lato, di fornire le linee per un contributo migliorativo al piano e nello stesso tempo di delineare un quadro di coerenze normativo-disciplinari, senza che ciò incida sulle caratteristiche essenziali e sul disegno generale.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

Con deliberazione n. 372 del 17 febbraio 2009 la Giunta regionale ha adottato il nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, che rappresenta  il risultato di una articolata attività di concertazione con i soggetti rappresentanti delle diverse categorie economiche e professionali, delle associazioni culturali e ambientaliste, degli enti pubblici territoriali, e realizzato con gli apporti dei “Proto” (Ulderico Bernardi, Ferruccio Bresolin, Paolo Feltrin, Mario Rigoni Stern e Eugenio Turri), oltre che dei contributi delle Università di Padova e Venezia, configurandosi come uno strumento trasversale fortemente ancorato alla cultura e ai caratteri identitari veneti.

A seguito della presentazione di osservazioni e proposte (più di 15.000) inerenti il disegno di piano, la Giunta regionale si è espressa formulando una proposta di controdeduzione contenente le modifiche al piano, e con deliberazione/CR n. 118 del 4 agosto 2009 ha trasmesso il PTRC al Consiglio regionale per la sua approvazione.

Nel frattempo la necessità di adeguare i contenuti del piano alle intervenute modifiche al “Codice dei beni culturali e del paesaggio” contenuto nel D.lgs. 42/2004, ha determinato i presupposti per l’aggiornamento e l’integrazione del Piano adottato e ha condotto alla sottoscrizione, nel luglio 2009, del Protocollo d’Intesa Stato (MIBACT) - Regione per “la redazione congiunta (…) del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (…) per quanto necessario ad attribuire al PTRC la qualità di piano urbanistico territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici”. A tal fine è stato istituito con DGR 1503/2009 il Comitato Tecnico del Paesaggio (CTP), a composizione paritetica ministeriale e regionale, che opera dal settembre 2009, incaricato della “definizione dei contenuti del Piano” e del “coordinamento delle azioni necessarie alla sua definizione”.

A seguito della definizione della suddetta Intesa e al fine di aggiornare i contenuti urbanistico-territoriali dello strumento di pianificazione regionale, la Regione ha ritenuto opportuno avviare una Variante al PTRC 2009, non ancora approvata dal Consiglio regionale, causa decadenza della legislatura.

Con deliberazione n. 427 del 10 aprile 2013 la Giunta regionale ha adottato, nel rispetto delle procedure previste dalla L.R. 11/2004, la Variante al PTRC 2009 con attribuzione della valenza paesaggistica, che oltre a contenere l’aggiornamento di alcuni temi fondamentali, conseguente, a più di due anni dalla sua adozione, alle mutate condizioni dei comparti dell’economia, della produttività, dei servizi di eccellenza, della sicurezza idrogeologica e sismica, include il “Documento per la Pianificazione Paesaggistica” che rappresenta il percorso del lavoro svolto in accordo con il MiBACT per l’attribuzione della valenza paesaggistica al PTRC.

Esso definisce i 14 Ambiti di Paesaggio su cui è articolato il territorio regionale e rappresenta il percorso della pianificazione paesaggistica, il quale, definito ai sensi del D.lgs. 42/2004 e della L.R. 11/2004, si articola in due diversi momenti: uno di carattere generale, che ha ad oggetto il PTRC a valenza paesaggistica, e uno più di dettaglio da attuarsi mediante specifici Piani Paesaggistici Regionali d’Ambito (PPRA), da redigersi congiuntamente con il MiBACT.

A seguito dell’adozione della Variante sono pervenute alla Regione circa 9.500 osservazioni, sulle quali la Giunta regionale si è espressa contro-deducendo alle stesse e formulando, per quelle ritenute meritevoli di accoglimento, una proposta di modifica; con deliberazione/CR n 108 del 28 luglio 2014 la Giunta regionale, confermando il PTRC già inviato durante la precedente legislatura, ha provveduto a trasmettere la Variante al Consiglio regionale per gli adempimenti di propria competenza, adempimenti non perfezionati a causa della fine della IX Legislatura.

Con l’avvio della X Legislatura, a seguito della richiesta del Consiglio regionale della formale riassunzione delle proposte di provvedimenti trasmessi e non perfezionati dalla precedente Legislatura, la Giunta regionale con DGR 1343/2016  ha ritenuto di dar corso, in questa fase procedurale non ancora conclusa, a una verifica delle tematiche interessate dalle osservazioni pervenute in merito alla Variante al PTRC al fine di pervenire a una lettura aggiornata della proposta di controdeduzione ritenuta necessaria per adeguare le finalità e gli obiettivi del progetto di Piano, alla luce del nuovo quadro programmatico e della situazione di natura finanziaria derivanti dal mutato contesto socio-economico e culturale internazionale, nazionale e regionale.

Valutato, quindi, di procedere, ai sensi della deliberazione citata, per chiudere la procedura articolata  di redazione del PTRC con valenza paesaggistica in una logica di continuità e trasparenza,  si è ritenuto di formulare una proposta di lavoro “Vademecum metodologico per la conclusione del PTRC 2018” (Allegato A), che contenga i criteri ispiratori di tale attività nell’ottica, da un lato, di fornire le linee per un contributo migliorativo al piano e nello stesso tempo di delineare un quadro di coerenze normativo-disciplinari, senza che ciò incida sulle caratteristiche essenziali e sul disegno generale.

A tal fine risulta necessario individuare le linee fondamentali di coerenza del PTRC adottato alle indicazioni proposte dalla Giunta regionale nel "Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2016-2018" approvato con deliberazione/CR n. 65 del 27 giugno 2017, evidenziando come i principi contenuti negli orizzonti di scenario del PTRC siano correlati alle linee programmatiche per il triennio suddetto, articolate per Missioni, Programmi, Obiettivi.

Le modifiche intercorse sul piano legislativo impongono inoltre di adeguare i contenuti del piano, limitatamente alla valutazione e verifica delle osservazioni pervenute e già in precedenza contro-dedotte, ai nuovi dispositivi normativo-disciplinari, entro cui va ricondotta l’azione di governo del territorio.

Per quanto riguarda la valenza paesaggistica del piano, l’attività di ricognizione dei beni paesaggistici, costituiti dall’insieme degli immobili ed aree dichiarati di notevole interesse pubblico (art. 136 del “Codice”) e delle aree tutelate per legge (art. 142), ha consentito, con la collaborazione del Ministero,  di pervenire alla rappresentazione, in scala adeguata, di gran parte di queste informazioni e - grazie all’approvazione della L.R. 30/2016 - di pubblicarle sul web, al fine di fornire un servizio ai cittadini in merito allo stato del processo di pianificazione paesaggistica in corso ed altresì per offrire un servizio con finalità conoscitive alle pubbliche amministrazioni competenti sul territorio, nell'ottica di trasparenza che caratterizza il processo di innovazione della Pubblica Amministrazione.

Il completamento a breve dell’attività del Comitato Tecnico per il Paesaggio di ricognizione e validazione dei beni paesaggistici di cui all’art. 136 e di parte di quelli ex art. 142, determina l’opportunità di integrare il PTRC da trasmettere al Consiglio regionale con la delimitazione e rappresentazione di quei beni paesaggistici, solo sinteticamente individuati nel Documento per la Pianificazione paesaggistica, che non presentino carattere di “sostanzialità o innovatività”, in quanto mera trasposizione di provvedimenti già efficaci, cioè che già concorrano a conformare il territorio, o determinati ope legis. Si tratta di tutte le “aree ed immobili dichiarati di notevole interesse pubblico” (art.136 del Codice) e delle “aree tutelate per legge”, tra quelle indicate al comma 1 dell’art. 142 del Codice, che non presentano contenuto tecnico-discrezionale e cioè:

  1. i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare;
  2. i territori contermini ai laghi compresi  in una fascia di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi;
  3. i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna;
  4. le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole;
  5. i ghiacciai e i circhi glaciali;
  6. i parchi e le riserve nazionali e regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi;
  7. le zone umide incluse nell'elenco previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448.

Con riferimento alla delimitazione delle aree tutelate per legge ai sensi della suddetta lett. c) si ritiene opportuno tener conto delle esclusioni individuate, con diverso provvedimento, ai sensi dell’art. 142, comma 3, del Codice, ovvero di quelle aree, afferenti i fiumi e i corsi d’acqua, ritenute irrilevanti ai fini paesaggistici, in quanto interessate da un’utilizzazione densa e consolidata, come risulta dalla Carta della Copertura del Suolo. Si tratta di un’operazione ricognitiva di carattere sistemico e basata su informazioni territoriali omogenee estese a tutto l’ambito regionale, che si avvarrà per la sua efficacia dell’istituto previsto dal medesimo art. 142 co. 3 del Codice.

L’integrazione del piano con la delimitazione dei beni paesaggistici consente di valorizzare l’enorme quantità di lavoro ad oggi svolto, considerato l’alto numero (circa 1170) delle “aree ed immobili dichiarati di notevole interesse pubblico” (art.136 del Codice) presenti nella nostra regione e la quasi totalità delle categorie di aree tutelate per legge (art.142 del Codice), come sopra riportato, recependo l’impegno e i risultati espressi dall’attività delle strutture regionali e del MIBACT; inoltre, il piano così integrato, costituirà strumento in grado di dare certezze all’attività quotidiana di cittadini, imprese, tecnici e pubblici amministratori.  

In questo senso va visto anche l’aggiornamento del Protocollo d’Intesa Stato – Regione, condiviso tra le strutture ministeriali e regionali e trasmesso al MiBACT nel luglio 2017 che, oltre ad adeguare le scadenze precedentemente  previste, rivelatesi, alla luce della mole e della complessità dei lavori richiesti, impossibili da adempiere, individua un percorso, sostenibile sia dal punto di vista tecnico che giuridico, per dettagliare nel PTRC da approvare, le perimetrazioni di vincoli paesaggistici determinati ope legis o oggetto di provvedimenti già efficaci.

Considerato tutto ciò, si ritiene di dare compimento al procedimento di approvazione del PTRC, che rappresenta l’esito di un processo assai articolato e impegnativo, fondato sulla complessità e trasversalità dei temi e su di un allargato percorso di concertazione e condivisione che ha visto la partecipazione delle categorie sociali, economiche e culturali oltre che il contributo attivo di prestigiose personalità della cultura e del mondo accademico e istituzionale.

Si evidenzia in merito che, ai sensi dell’art. 29 della L.R. 11/2004, è previsto che, in pendenza dell’approvazione, si applichino le misure di salvaguardia, , “dall’adozione del piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC) …. fino alla loro entrata in vigore, e comunque non oltre cinque anni dalla data di adozione”; diretta conseguenza della mancata approvazione del nuovo PTRC entro la scadenza dell’aprile 2018  è la permanenza dell’efficacia del vigente PTRC approvato nel 1992, con le evidenti incongruenze dovute al diverso contesto territoriale e al vigente sistema di regole.

Al fine di trasmettere il PTRC al Consiglio regionale per la sua approvazione entro i primi mesi del prossimo anno  e considerato l’alto livello specialistico dell’attività da svolgere, si ritiene di procedere alla costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare, composto da operatori interni ed esterni, coordinato dal Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale, coadiuvato dal Direttore dell’Unità Organizzativa Pianificazione Territoriale Strategica e Cartografia. Il gruppo di lavoro si avvarrà, per quanto riguarda i componenti esterni, della professionalità a titolo gratuito dell’avvocato Lorenzo Minganti, il cui curriculum è depositato agli atti, esperto nella disciplina della pianificazione territoriale e paesaggistica e già chiamato a partecipare alle sedute del Comitato Tecnico per il Paesaggio, e da un professionista con ruolo di supporto tecnico esterno, da individuarsi a cura del Direttore della Pianificazione Territoriale con provvedimento successivo, previo esperimento della procedura di affidamento ai sensi dell’art. 36 comma 2, lettera a),  del D.lgs. 50/2016 e s.m.i. e degli allegati A e B della DGR n. 1475 del 18 settembre 2017.

Il direttore della Direzione Pianificazione Territoriale provvederà inoltre ad integrare i componenti interni del gruppo di lavoro con provvedimento successivo.

L'incaricato del servizio di supporto tecnico esterno dovrà possedere i requisiti tecnici maturati attraverso una ricca esperienza professionale costruita sulla conoscenza profonda del territorio regionale oltre che della disciplina e degli strumenti della pianificazione territoriale e deve garantire la coerenza tra le esigenze espresse dai diversi interlocutori, attraverso gli apporti collaborativi pervenuti nelle varie fasi procedurali del piano e i contenuti  strategici rapportati alla programmazione regionale e trasferire tali temi negli elaborati tecnici con il linguaggio idoneo, senza che ciò incida sulle caratteristiche essenziali e sul disegno generale.

Il servizio tecnico dovrà consistere nell’adeguamento e modifica  degli elaborati grafici del PTRC, a seguito della lettura aggiornata della proposta di controdeduzione alle osservazioni pervenute al Piano, e nella redazione di un “Documento di sintesi”, che favorisca una lettura dello strumento per linee strategiche ed indicazioni prioritarie, allo scopo di facilitarne la comprensione e supportare il dialogo istruttorio e il processo di approvazione.

Considerato che il PTRC costituisce strumento territoriale con ricadute trasversali nei diversi ambiti settoriali, si ritiene anche di proporre la costituzione di un “tavolo interdirezionale” costituito dai direttori delle Direzioni interessate, individuati dai singoli direttori delle aree “Tutela e sviluppo del territorio”, “Programmazione e sviluppo strategico”, “Sviluppo economico”, “Capitale umano, cultura e programmazione comunitaria”  e, in caso di assenza,  dagli stessi direttori di area, con funzioni di raccordo tra la pianificazione territoriale e le materie di rispettiva competenza.

L'importo massimo dell' obbligazione di spesa relativa al servizio di cui sopra è determinato in euro 33.200,00 complessivi.

La copertura finanziaria della spesa sarà a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 7006 del bilancio 2017 "Spese per studi, ricerche e indagini per l'aggiornamento del piano regionale territoriale di coordinamento (P.T.R.C) e per le stampe relative allo stesso ed agli altri piani territoriali e per altre iniziative in materia di pianificazione territoriale (D.L. 27/06/1985, n. 312 - L.08/08/1985, n.431 - D.lgs. 29/10/1999, n. 490 - L.R. 23/04/2004, n. 11 - art. 63, L.R. 30/12/2016, n.30)”.

La Direzione Pianificazione Territoriale, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al punto precedente, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

Si propone pertanto di incaricare il Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale dell'attuazione di tutti gli atti conseguenti ai fini della procedura di affidamento, ai sensi dell'art. 36 del nuovo Codice degli Appalti (D.lgs. 50/2016) e s.m.i. e degli allegati A e B della DGR n. 1475 del 18 settembre 2017.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;

VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. “Codice dei contratti pubblici”;

VISTO il decreto legislativo 19 aprile 2017, n.56 “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50”;

VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 1/2012 ‘Statuto del Veneto’ ”;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2016, n. 32 “Bilancio di Previsione 2017-2019”;

VISTA la deliberazione/CR 4 settembre 2009, n. 118 "Controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la deliberazione/CR 6 ottobre 2009, n. 136"Specificazioni ed integrazioni alla DGR n.118/CR del 4/08/2009. Controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento";

VISTA la deliberazione/CR 28 luglio 2014, n. 108 "Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC 2009). Variante con attribuzione della valenza paesaggistica, controdeduzioni alle osservazioni prodotte. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la deliberazione/CR 27 novembre 2014, n. 169"Piano Territoriale Regionale di Coordinamento / Piano di Area. Conferma delle proposte di deliberazione inviate al Consiglio regionale. Proposta per il Consiglio Regionale";

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 17 febbraio 2009, n. 372 "Adozione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento";

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 26 maggio 2009, n. 1503 “Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC). Intesa tra la Regione del Veneto e il Ministero per i beni e le attività culturali ai sensi degli articoli 133, 135, 143 del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 10 aprile 2013, n. 427 "Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC 2009). Adozione variante parziale con attribuzione della valenza paesaggistica";

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 29 agosto 2016, n. 1343 “Pianificazione regionale per il governo del territorio: determinazioni in merito ai piani territoriali adottati. L.R.11/2004 art. 25”.

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 7 febbraio 2017, n. 108 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019”;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 18 settembre 2017, n.1475 “Approvazione di linee guida sull'utilizzo degli strumenti di e-procurement (Convenzioni Consip e Mepa) e di indicazioni operative relative alla gestione delle procedure di acquisizione di forniture servizi e lavori al di sotto delle soglie di rilevanza comunitaria a seguito dell'entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti (D.Lgs. 50/2016)”;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1404 del 29 agosto 2017, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima.

delibera

  1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di prendere atto dell’allegato A “Vademecum metodologico per la conclusione del PTRC 2018” alla presente deliberazione contenente i criteri ispiratori dell’attività di chiusura del PTRC adottato, consistente nella verifica di coerenza delle tematiche interessate dalle osservazioni pervenute, al fine di pervenire ad una lettura aggiornata della proposta di controdeduzione nell’ottica, da un lato, di fornire le linee per un contributo migliorativo al piano e nello stesso tempo di delineare un quadro di coerenze-disciplinari e di certezze nell’applicazione delle tutele paesaggistiche, senza che ciò incida sulle caratteristiche essenziali e sul disegno generale, ai fini della trasmissione al Consiglio Regionale per la sua approvazione;
  3. di incaricare il Direttore della Pianificazione Territoriale della costituzione del gruppo di lavoro, da lui coordinato, per svolgere tale attività  e composto da operatori interni ed esterni, di cui un avvocato professionista esperto nella disciplina della pianificazione territoriale e paesaggistica ,che ne farà parte a titolo gratuito, e un professionista con ruolo di supporto tecnico esterno, che deve garantire la coerenza tra le esigenze espresse dai diversi interlocutori, attraverso gli apporti collaborativi pervenuti nelle varie fasi procedurali del piano e i contenuti  strategici rapportati alla programmazione regionale e trasferire tali temi negli elaborati tecnici con il linguaggio idoneo, da individuarsi con provvedimento successivo, previo esperimento della procedura di affidamento ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs 50/2016 e s.m.i. e degli allegati A e B alla DGR n.1475 del 2017;
  4. di incaricare altresì il Direttore della Pianificazione Territoriale di nominare i componenti interni del gruppo di lavoro con atto proprio;
  5. di autorizzare l’avvio  della procedura di affidamento diretto ai sensi dell’art. 36, comma 2, lettera a) del D.lgs. 50/2016 e s.m.i. e degli allegati A e B della DGR n.1475 del 18/09/2017 per l' acquisizione di un Servizio tecnico altamente specialistico a supporto dell’attività del gruppo di lavoro;
  6. di determinare in € 33.200,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale, entro l’esercizio 2017, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 7006 "Spese per studi, ricerche e indagini per l’aggiornamento del piano territoriale regionale di coordinamento (P.T.R.C.) e per le stampe relative allo stesso ed agli altri piani territoriali e per altre iniziative in materia di pianificazione territoriale” - Articolo 25 “Altri servizi”;
  7. di dare atto che la Direzione Pianificazione Territoriale, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al punto precedente, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  8. di nominare, ai sensi di quanto disposto dall'art. 31 del D.lgs. 50/2016 e s.m.i., quale Responsabile Unico del Procedimento, il Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale;
  9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  10. di dare atto che l'obbligazione che si andrà a determinare con successivo provvedimento, si configura quale debito commerciale;
  11. di incaricare la Direzione Pianificazione Territoriale dell'esecuzione del presente atto;
  12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1671_AllegatoA_355592.pdf

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