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Materia: Settore secondario
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1158 del 19 luglio 2017
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse I Occupabilità, Obiettivo Tematico 8 "Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva per la presentazione di "Piani Innovativi di Trasformazione delle imprese venete".
Apertura dei termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di piani innovativi di trasformazione delle imprese, a favore di aziende e lavoratori, per promuovere la competitività, lo sviluppo sinergico del territorio e il mantenimento dell’occupazione. Il bando sostiene le imprese del territorio con una serie di attività finalizzate all’innovazione e alla riorganizzazione aziendale, così da favorire il mantenimento dell’occupazione e l’incremento delle capacità produttive.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
economie avanzate si stanno lasciando alle spalle la crisi, anche se con tassi di crescita ancora molto diseguali e comunque ancora molto distanti rispetto a quelli registrati un decennio fa. Il ciclo economico italiano, in particolare, si conferma in moderata ripresa, con il PIL cresciuto dello + 0,9% nel 2016, consolidando il processo di crescita positiva iniziato nel 2015. La Regione del Veneto, come rilevato da Veneto Lavoro, risulta essere pienamente in linea con l’andamento generalizzato, registrando anzi una ripresa superiore alla media nazionale, con un PIL che nel primo trimestre 2017 è cresciuto dello + 1,2%.
Nonostante questi segnali incoraggianti, la lunga recessione economica degli ultimi anni incide ancora fortemente sulla solidità del sistema produttivo e sulla dinamicità del mercato del lavoro, sia a livello nazionale che a livello regionale; questo rende fondamentale l’intervento pubblico a supporto della competitività delle imprese, della loro capacità di adattarsi ai cambiamenti, del mantenimento di posti di lavoro e della creazione di sempre nuove occasioni occupazionali.
Negli ultimi anni la Regione del Veneto ha rappresentato un punto di riferimento costante non solo nel sostenere e promuovere lo sviluppo della competitività delle imprese attraverso la valorizzazione del loro capitale umano, ma anche nella gestione del complesso fenomeno delle crisi aziendali, facendo leva sia sul proprio ruolo “istituzionale” nel contesto delle procedure formalizzate, che sulla propria funzione strategica di “terzo attore” del sistema economico e produttivo, mettendo a disposizione delle aziende più colpite dalla crisi una vasta gamma di strumenti per il rilancio economico. A tale proposito, nell’ambito di questo delicato contesto, si rammenta che proprio per affrontare in maniera sinergica le situazioni di crisi del sistema produttivo territoriale, e particolarmente quelle di natura più critica, con la DGR n. 1675 del 18 ottobre 2011, la Giunta regionale ha istituito l’Unità di Crisi aziendali, territoriali e di settore, le cui attività sono state affidate in house all’Ente regionale Veneto Lavoro che, anche per il periodo 2015-2017, ne coordina le attività (DGR n. 788 del 14 maggio 2015). Nel quinquennio 2012-2016, l'Unità di Crisi della Regione del Veneto ha trattato oltre 130 crisi aziendali, territoriali e settoriali di natura complessa, partecipando attivamente a tavoli regionali, provinciali e nazionali, anche in collaborazione con l'Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). Si evidenzia che il coinvolgimento dell'Unità di Crisi nella gestione delle situazioni di difficoltà aziendale è progressivamente aumentato nel corso degli anni di attività.
Coerentemente con tali priorità il POR FSE Veneto per il periodo 2014-2020 mira, da un lato, ad agire per il contenimento della disoccupazione e per la prevenzione dell’esclusione sociale e, dall’altro lato, a supportare la competitività del sistema economico e la crescita occupazionale agendo prioritariamente sul capitale umano. L’impresa, in quanto attore fondamentale per la creazione di reddito e di posti di lavoro, si pone quindi al centro delle politiche regionali che intendono agire in un’ottica preventiva sostenendo il sistema imprenditoriale veneto in azioni di ristrutturazione produttiva, differenziazione settoriale e investimento nell’innovazione, anche attraverso la creazione di reti e di aggregazioni tra imprese.
Il POR FSE pertanto investe nell’ambito dell’obiettivo tematico 8 “Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori” e nella priorità 8.v “Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti”; ed è proprio all’interno di tale priorità che si pone la presente iniziativa, con la quale la Regione del Veneto vuole continuare ad investire nella ripresa del sistema produttivo e nel consolidamento dell’economia regionale.
L’iniziativa proposta intende agire per promuovere la competitività, lo sviluppo sinergico del territorio e il mantenimento dell’occupazione in particolare delle aziende venete che abbiano elaborato piani di rilancio condivisi nell’ambito di specifici accordi sottoscritti dalle parti sociali. L’accordo tra le parti definisce gli interventi a supporto del rilancio, determina i tempi e le modalità degli stessi e eventuali altri adempimenti connessi.
In particolare l’intervento intende supportare i piani di rilancio delle aziende, con il finanziamento di proposte progettuali che, mediante l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dalle sette diverse Linee di intervento proposte, siano in grado di rispondere ai fabbisogni specifici delle aziende.
Al fine di aumentare l’efficacia degli interventi programmati, le proposte progettuali possono prevedere la richiesta di un finanziamento anche per le tipologie di spesa a valere sul FESR e/o ai sensi dell’art. 13 del Reg. UE n. 1304/2013, purché siano presentate da soggetti che esercitano un’attività di impresa, condizione necessaria per l’ammissibilità ai contributi POR FESR 2014-2020, e siano necessarie al corretto svolgimento del progetto e ad esso direttamente collegate.
L’iniziativa si rivolge specificamente ai lavoratori occupati in imprese localizzate in Veneto; ai lavoratori di aziende interessate da provvedimenti di CIGS per crisi aziendale o per riconversione aziendale, ristrutturazione e riorganizzazione; ai titolari d’impresa, coadiuvanti d’impresa; ai liberi professionisti, lavoratori autonomi; ai disoccupati. Sono altresì destinatari dei progetti i lavoratori d’imprese che aderiscono a contratti di solidarietà. Sono infine compresi tra i destinatari ammissibili i giovani assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti.
Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento, che ne forma parte integrante, saranno finanziati con le risorse di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 08 – Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo Specifico 4.
Lo stanziamento proposto per l’intervento è pari a Euro 1.000.000,00.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziato, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, per complessivi Euro 1.000.000,00 saranno effettuati, a valere sul Bilancio regionale di previsione 2017-2019 approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:
- Esercizio di imputazione 2017 - Euro 200.000,00, di cui quota FSE Euro 100.000,00, quota FDR Euro 70.000,00, quota Reg.le Euro 30.000,00;
- Esercizio di imputazione 2018 - Euro 800.000,00, di cui quota FSE Euro 400.000,00, quota FDR Euro 280.000,00, quota Reg.le Euro 120.000,00.
La spesa trova copertura finanziaria per euro 500.000,00 nel capitolo 102353 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse I Occupabilità – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”; per Euro 350.000,00 nel capitolo 102354 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse I Occupabilità – Area Lavoro – Quota statale – Trasferimenti correnti”; per Euro 150.000,00 nel capitolo 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Area Lavoro – Cofinanziamento regionale – Trasferimenti correnti”.
Tali risorse saranno ripartite secondo la modalità a sportello sempre aperto, dalla data di pubblicazione sul BUR della presente iniziativa fino al 31/12/2017. Qualora le risorse finanziarie disponibili dovessero esaurirsi prima della scadenza sopra menzionata a seguito del numero elevato di richieste, il Direttore della Direzione Lavoro provvederà a comunicare con specifico provvedimento la chiusura anticipata del bando pubblico per la presentazione delle domande di contributo.
Possono presentare candidatura per la realizzazione degli interventi:
Per raggiungere gli obiettivi previsti dalle diverse Linee d’intervento potranno essere previsti partenariati con Camere di commercio, Enti bilaterali, Organizzazioni di distretto, Fablabs, Incubatori, Think thank, Network internazionali, Società specializzate in attività di supporto all’internazionalizzazione.
Poiché la presente iniziativa è finalizzata alla realizzazione degli obiettivi dei piani di rilancio delle aziende in Veneto, ogni progetto dovrà essere il frutto di un’accurata analisi dei fabbisogni professionali e formativi dell’azienda, così come delineati nell’ambito dell’Accordo di programma per la definizione degli interventi coordinati per lo sviluppo territoriale.
La trasmissione della domanda di ammissione e della relativa modulistica alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Lavoro deve avvenire esclusivamente secondo le modalità indicate nella Direttiva di cui all’Allegato B del presente provvedimento.
Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati, ai sensi dell’art. 110 del Regolamento UE n. 1303/2013, sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.
Con il presente provvedimento ci si intende avvalere delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della presente deliberazione è stata approvata con la Dgr n. 671 del 28 aprile 2015.
Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente atto. Con specifico e successivo decreto del Direttore della Direzione Lavoro sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
VISTA la Deliberazione n. 1 del 10 gennaio 2017 che approva il Documento Tecnico di Accompagnamento del Bilancio di Previsione 2017-2019;
VISTO il decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13 gennaio 2017 di approvazione del bilancio finanziario gestionale 2017–2019;
VISTA la DGR n. 108 del 07 febbraio 2017 che approva le Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;
VISTO l’art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i..
delibera
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