Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 45 del 12 maggio 2017


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 648 del 08 maggio 2017

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - "ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue - Linea 2 Antichi Mestieri". Approvazione dell'Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e della Direttiva.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di progetti volti alla promozione dell’inclusione sociale attraverso il sostegno all’occupazione e allo sviluppo del “capitale sociale” del territorio mediante la realizzazione di percorsi finalizzati a valorizzare in ottica innovativa i mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, anche attraverso la costruzione di reti tra soggetti diversi in un’ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa, avvicinando nel contempo i destinatari alla cultura d’impresa, per rafforzarne l’occupabilità e favorire la creazione di nuova impresa. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Obiettivo della politica regionale è promuovere la vitalità imprenditoriale, la diversificazione produttiva e la capacità di adattamento al cambiamento dei sistemi produttivi. Accanto al più generale aumento della competitività del sistema economico ed imprenditoriale, attraverso il Fondo Sociale Europeo si intende porre al centro la crescita della persona, agendo principalmente sull’incremento dell’occupabilità dei singoli, sviluppando azioni di formazione ed inserimento lavorativo che consentano loro di acquisire conoscenze e competenze essenziali all’inserimento nel mercato del lavoro, adottando così un approccio di prevenzione e limitazione del rischio di esclusione sociale.

Considerato il contesto produttivo veneto costituito da un conglomerato di realtà artigiane, industriali, di servizio, commerciali, ecc., di piccole e piccolissime dimensioni e con una prevalente vocazione manifatturiera, è necessario perseguire politiche di investimento mirate, anche in un quadro di sviluppo socialmente sostenibile e di sensibilità verso i territori di riferimento, valorizzando il “capitale sociale” rappresentato dalle realtà imprenditoriali esistenti.

L’artigianato costituisce da sempre un’importante realtà produttiva e fattore di crescita economica in tutta Europa e l’Italia, in particolare, si caratterizza quale il paese europeo in cui esso rappresenta ancora una realtà estremamente importante e dinamica, sia in termini di esportazioni che in termini di incidenza nella creazione della ricchezza nazionale, nonostante la recente crisi economica abbia inciso negativamente sulle loro performance. Sono oltre 1,4 milioni le imprese artigiane attive in Italia (ovvero il 34,8% del totale delle imprese italiane extra agricole), di cui circa 145 mila operano nella Regione del Veneto.

Il confine tra attività artigiane e “altri mondi” contigui sta divenendo sempre più sfumato e con ampie aree di sovrapposizione. Infatti, esiste un artigianato di produzione che sconfina nella Piccola Media Impresa industriale (e viceversa), un artigianato di servizio che sconfina nell’attività commerciale e un’attività commerciale che è solo marginalmente anche attività di produzione. In questo scenario molti mestieri e alcune professioni rischiano di scomparire, disperdendo un patrimonio di conoscenze e ricchezze, altre subiscono un processo di trasformazione e altre ancora si innovano o si sviluppano in maniera particolarmente rapida.

Secondo recenti studi sulle tendenze dell’occupazione nei paesi ad alto reddito, i lavori basati sul “saper fare con le mani” saranno tra le professioni sempre più ricercate nel prossimo decennio e in un percorso di crescita e diversificazione del tessuto socio-economico regionale diventa fondamentale non disperdere il patrimonio di conoscenze, tecniche e tradizione legato alle produzioni tipiche della regione.

Investire sul “saper fare” è stato riconosciuto determinante anche dalla Commissione Europea, che ha considerato quest’ultimo un ingrediente chiave di molte nuove forme di lavoro, dove tecnica, maestranza e ingegno permettono alle idee di trasformarsi facilmente in realtà e di raggiungere velocemente il mercato. Sempre la Commissione Europea, ha enfatizzato lo stretto legame che intercorre tra “saper fare” e nascita di nuova impresa nell’ambito del “Piano d’azione imprenditorialità 2020 – rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa”.

Investire nel recupero e nella valorizzazione, anche in ottica innovativa, di tutti quei mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali, dove la componente del “saper fare” e dell’ingegno risultano essere competenze determinanti, rappresenta quindi una grande opportunità sia per promuovere l’occupabilità delle persone, adottando così un approccio di prevenzione e limitazione del rischio di esclusione sociale, che per sostenere la vitalità imprenditoriale del territorio, la sua diversificazione produttiva e la capacità di crescita dell’intero sistema, promuovendo modelli organizzativi e produttivi più sostenibili, sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse naturali e il rispetto dell’ambiente nei processi produttivi, sia per garantire organizzazioni più inclusive e attente al benessere individuale.

In tal senso diventa importante operare per la creazione di reti tra soggetti che rendano possibile creare, in un’ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), valore comune e più sostenibilità a livello locale. La collaborazione tra i diversi attori apporta vantaggi al tessuto economico, in quanto essa consente di instaurare rapporti migliori tra aziende e comunità di appartenenza, generare maggiore attrazione di forza lavoro preparata e possibilità di sviluppo di nuovi prodotti grazie a una migliore conoscenza della comunità in cui l’azienda opera. Nello stesso tempo anche il territorio si avvantaggia, poiché la rete contribuisce a mantenere la comunità attiva e aumentano le possibilità di occupazione. È così che si sviluppano modelli di economia collaborativa, che possono essere sostenuti ed integrati grazie all’apporto delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

L’iniziativa, di cui si propone l’approvazione, intende recuperare l’esperienza positiva realizzata nell’ambito del progetto “Giotto a bottega da Cimabue – La trasmissione dei saperi”, con cui la Regione del Veneto ha incominciato ad investire sul “saper fare” e che ha permesso la realizzazione di due specifiche iniziative (DGR n. 1965/2013 “Impariamo a fare impresa” e DGR n. 2092/2013 “Imprendiamo – Nuove idee per nuove imprese”) finalizzate a sviluppare modelli di apprendimento sempre più collegati al mondo delle imprese e al sostegno all’avvio d’impresa, nonché a favorire la diffusione dell’educazione all’imprenditorialità.

Con il presente Avviso, quindi, la Regione del Veneto intende continuare ad investire sul “saper fare”, sostenendo la realizzazione di interventi, volti alla promozione dell’inclusione sociale e dell’occupazione mediante la valorizzazione in ottica innovativa dei mestieri delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete, anche attraverso la costruzione di reti tra soggetti diversi. L’Avviso rappresenta la seconda linea della nuova iniziativa regionale “Giotto a bottega da Cimabue”, che si integra con altri due interventi, uno volto al finanziamento di progetti rivolti a giovani disoccupati per il potenziamento delle competenze personali e professionali in linea con quanto richiesto dai cosiddetti nuovi “lavori ibridi” (di recente approvazione), l’altro, dedicato agli studenti degli Istituti Superiori Secondari di secondo grado e dei Centri di Formazione Professionale del territorio e volto al potenziamento delle competenze chiave di natura imprenditiva (in fase di approvazione).

L’iniziativa intende finanziare percorsi capaci, da una parte, di formare e sostenere una nuova generazione di “maestri d’arte” in grado di proteggere, promuovere, tramandare e innovare il grande patrimonio delle produzioni e delle lavorazioni artistiche e tradizionali venete e, dall’altra, avvicinare i destinatari alla cultura d’impresa, per creare nuove occasioni di lavoro e crescita per il territorio, risvegliando il tessuto economico locale e sostenendolo in un percorso che ne amplifichi la visibilità e la conoscenza a livello globale, anche grazie all’uso dei nuovi mezzi di comunicazione e alla costruzione di reti tra i diversi “maestri d’arte”.

Le proposte progettuali dovranno realizzare interventi complessi basati su un apprendimento fortemente esperienziale e concentrarsi su uno o più antichi mestieri afferenti alle lavorazioni artistiche e della tradizione veneta. Le proposte dovranno rafforzare i contatti con il tessuto imprenditoriale del territorio, mediante lo strumento della formazione on the job di “bottega”, e realizzare attività volte all’acquisizione di competenze manageriali e trasversali utili all’avvio di nuova impresa.

Possono presentare candidatura i soggetti iscritti nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) per l’ambito della Formazione Superiore, e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198/2009 ed alla DGR n. 2120/2015.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014-2020.

Si propone di procedere all’apertura dei termini per la presentazione di proposte progettuali in risposta all’Avviso pubblico “ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue – Linea 2 Antichi Mestieri” per un importo complessivo di Euro 1.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione Sociale – POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2017 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”  Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”
  • Euro 75.000,00;

Esercizio di imputazione 2018 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”  Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)”
  • Euro 75.000,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti di impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

Per la presentazione delle domande di contributo è prevista una modalità a sportello sempre aperto. Le domande di ammissione al finanziamento potranno pervenire in qualsiasi momento, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sino al 31/10/2017. Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata del Soggetto Proponente alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione e Istruzione, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto

formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una commissione di valutazione nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme. Qualora le risorse finanziarie disponibili dovessero esaurirsi prima del 31/10/2017, a seguito del numero elevato di richieste, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione provvederà a comunicare con specifico provvedimento la chiusura anticipata del presente Avviso pubblico.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue – Linea 2 Antichi Mestieri”(Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) N. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • il Regolamento (UE) N. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la regione Veneto in Italia;
  • gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • il Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i., “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 - “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), art. 1, comma 821;
  • il D.lgs n. 112 del 31 Marzo 1998: "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";
  • la Legge Regionale n. 39/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge Regionale n. 11/2011: “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112”, ed in particolare gli artt. 136-138;
  • il “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017” (Legge Regionale 30 dicembre 2016, n. 30);
  • la “Legge di stabilità regionale 2017” (Legge Regionale 30 dicembre 2016, n. 31);
  • la legge di “Bilancio di previsione 2017-2019” (Legge Regionale 30 dicembre 2016, n. 32);
  • la DGR n. 1 del 10/01/2017 di approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13/01/2017 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2017-2019;
  • la D.G.R. n. 108 del 07/02/2017 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;
  • la Legge Regionale n. 3/2009, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • la Legge Regionale n. 19/2002 e s.m.i. “Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati;
  • la D.G.R. n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la D.G.R. n. 669 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020 e DDR n. 19 del 28/10/2016;
  • la D.G.R. n. 670 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • la D.G.R. n. 671 del 28/04/2015 - Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard;
  • la D.G.R. n. 1965 del 28/10/2013 - Programma Operativo Regionale 2007-2013 - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 e Reg. 1083/2006. Asse IV – Capitale Umano – Avviso pubblico “Impariamo a fare impresa - Direttiva per la realizzazione di azioni per lo sviluppo della cultura imprenditoriale a scuola – (“Giotto a bottega da Cimabue – La trasmissione dei saperi” – Protocollo d’intesa Giovani Imprenditori – Confartigianato Veneto) - Anno 2013;
  • la D.G.R. n. 2092 del 29/11/2013 – Programma Operativo Regionale 2007-2013 - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Asse I – Adattabilità e Asse II – Occupabilità – Avviso pubblico “Imprendiamo? Nuove idee per nuove imprese - Direttiva per la realizzazione di azioni innovative a supporto dell’avvio d’impresa” – Anno 2013. Reg. 1083/2006 e Reg. 1081/2006, come modificato dal regolamento CE n. 396/2009;
  • la D.G.R. n. 823 del 31/05/2016 – Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo 2014-2020 – Asse I Occupabilità – “F.A.R.E. Favorire l’Autoimprenditorialità e l’Autoimpiego – Realizzare Eccellenze” anno 2016. Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva;
  • l’art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012, come modificata con L.R. 14/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
     
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa,  l’Avviso pubblico di cui all’Allegato A, per la presentazione dei progetti “ArtImpresa - Alla scoperta della tradizione per il lavoro di domani. Giotto a bottega da Cimabue – Linea 2 Antichi Mestieri” e la Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
     
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015, e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
     
  4. di destinare all’iniziativa la somma complessiva di Euro 1.000.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse II Inclusione Sociale - POR FSE 2014-2020;
     
  5. di determinare in Euro 1.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione pluriennale 2017/2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2017, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2017 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 75.000,00;

Esercizio di imputazione 2018 - Euro 500.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 250.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse II Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 175.000,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti (Dec. UE 12/12/2014,n. 9751)” Euro 75.000,00;
  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
     
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
     
  3. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata in relazione al credito determinata dalla programmazione della correlata spesa, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
     
  4. di stabilire che la presentazione delle domande di ammissione al finanziamento e dei relativi allegati avvenga secondo una modalità a sportello sempre aperto, così che le domande di ammissione al finanziamento possano pervenire in qualsiasi momento, dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sino al 31/10/2017, secondo le modalità specificate nell’Allegato B;
     
  5. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad una commissione di valutazione che sarà nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione;
     
  6. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
     
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
     
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

648_AllegatoA_344938.pdf
648_AllegatoB_344938.pdf

Torna indietro