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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 17 del 14 febbraio 2017


Materia: Venezia, salvaguardia

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2303 del 30 dicembre 2016

Riconoscimento dell'area di crisi complessa del comune di Venezia. Art. 1 comma 3 del decreto ministeriale del 31 gennaio 2013, attuativo dell'art. 27, comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83.

Note per la trasparenza

Si provvede all'approvazione della proposta per il riconoscimento dell'area di crisi complessa del comune di Venezia. Art. 1 comma 3 del decreto ministeriale del 31 gennaio 2013, attuativo dell'art. 27, comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83, da sottoporre al Ministero dello Sviluppo Economico.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 31 gennaio 2013.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

L'art. 27 del Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 (Decreto Crescita 2012) convertito con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 187 del 11-08-2012, ha riformato la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi, introducendo forme di intervento a sostegno delle cosiddette "aree di crisi complessa", la cui disciplina attuativa è stata già adottata con decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 gennaio 2013. Si prevede che, in caso di situazioni di crisi industriali complesse, in specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale, possano essere attivati progetti di riconversione e riqualificazione industriale, che promuovano gli investimenti produttivi, anche di carattere innovativo, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l'efficientamento energetico dei siti e la realizzazione delle infrastrutture funzionali agli interventi.

Con il decreto ministeriale 9 giugno 2015 sono stati stabiliti i termini, le modalità e le procedure per la presentazione delle domande di accesso, nonché i criteri di selezione e valutazione per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore di programmi di investimento finalizzati al rilancio di tutte le aree di crisi, complessa e non complessa, ma sempre con impatto significativo sullo sviluppo dei territori e dell'occupazione.

Con la circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 6 agosto 2015, n. 59282, infine, sono state fornite ulteriori indicazioni e specificazioni relative alle modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni e di presentazione delle domande da parte delle imprese.

Le aree di crisi complessa sono quei territori in cui la recessione economica e la perdita occupazionale assumono, per la loro gravità, rilevanza a livello nazionale. Questo accade quando le aree sono colpite dalla crisi di una o più imprese di grande o media dimensione, con effetti sull'indotto, o da una grave crisi di uno specifico settore industriale molto radicato e diffuso sul territorio.

La crisi ha una rilevanza nazionale quando produce un impatto significativo sulla politica industriale nazionale, come accade nei casi di settori industriali con eccesso di capacità produttiva o con squilibrio strutturale dei costi di produzione oppure nei settori industriali che necessitano di un processo di riqualificazione produttiva al fine di perseguire un riequilibrio tra attività industriale e tutela della salute e dell'ambiente.

Il riconoscimento dello stato di crisi complessa spetta al Ministero dello sviluppo economico.

Nella nostra regione, i settori produttivi che presentano fattori di complessità delle crisi in termini di significatività sulla politica industriale nazionale sono quelli del comune di Venezia, in particolare il comparto della chimica e del metalmeccanico. Inoltre è rilevabile la condizione di difficoltà anche del settore vetrario, che contribuisce ad acuire lo stato di sofferenza del tessuto economico e sociale del territorio nel suo complesso. In considerazione del declino e, in molti casi, della dismissione dei siti di questi comparti produttivi, vi è la necessità di pianificare un intervento sistemico in grado di favorire processi di riqualificazione e riconversione produttiva che consentano anche il perseguimento di un nuovo equilibrio tra le attività industriali e la tutela della salute e dell'ambiente.

L'area industriale di Venezia è già stata oggetto dell'attività di un "Tavolo Permanente per Porto Marghera" istituito presso la Regione, allo scopo di rilanciare l'area, completando le iniziative di riqualificazione e rilancio dell'area industriale già intraprese, e di scongiurare ulteriori conseguenze negative sul piano delle opportunità produttive e dell'occupazione, all'interno di un tessuto sociale già messo a dura prova dagli effetti della crisi economica.

Si ritiene che l'Area del comune di Venezia debba essere proposta per l'inserimento tra le "aree di crisi industriale complessa", ai sensi del D. L. n. 83/2012, convertito in Legge n. 134 del 07/08/2012 e del Decreto ministeriale di attuazione del 31/01/2013, proprio per la complessità della crisi che interessa non solo i comparti "storici" della chimica e del metalmeccanico, ma anche altri settori, tra cui quello del vetro,che in laguna ha assunto le connotazioni di un vero e proprio distretto produttivo e che si concentra quasi esclusivamente nell'isola di Murano.

Il comma 3 dell'articolo 1 del decreto Ministeriale del 31 gennaio 2013 prevede che la Regione o le Regioni interessate, mediante deliberazione della Giunta regionale, presentino al Ministero dello sviluppo economico una istanza di riconoscimento di situazione di crisi industriale complessa che contenga:

  1. la descrizione dei fattori di complessità della crisi industriale in termini di significatività sulla politica industriale nazionale
  2. la descrizione della crisi industriale complessa di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull'indotto, ovvero della grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio
  3. l'individuazione e la descrizione dei territori interessati dalla crisi industriale con riferimento ai parametri statistici del sistema locale di lavoro o dei sistemi locali di lavoro interessati, in rapporto con quelli della regione e delle aree di ripartizione territoriale omogenee
  4. l'analisi della dinamica e dell'incidenza del settore di specializzazione produttiva del sistema locale di lavoro sul settore industriale di riferimento
  5. l'analisi dell'incidenza economica del sistema locale di lavoro a livello provinciale, regionale e nazionale;
  6. la proposta di massima dei contenuti del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI).

Infine, il comma 4 dell'articolo 1 del medesimo decreto prevede che la Giunta regionale individui il referente della Regione per la definizione ed attuazione del PRRI.

Il Dossier "Area di crisi industriale complessa di Venezia" contenuto nell' "Allegato A" al presente provvedimento, descrive i fattori di complessità e le caratteristiche delle crisi dell'area industriale di Venezia. Offre inoltre un'analisi socio-economica dei territori interessati, delle dinamiche e dell'incidenza dei settori produttivi in crisi e delinea la proposta di massima dei contenuti del PRRI attraverso l'individuazione di linee prioritarie di intervento appartenenti agli ambiti delle infrastrutture, dell'ambiente e dello sviluppo economico. In conclusione, viene individuata la strumentazione regionale attivabile per sostenere la ripresa dell'area industriale e le misure di politica attiva destinate ai lavoratori.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale da atto che le strutture competenti hanno attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 (Decreto Crescita 2012) convertito con modificazioni, dalla L. 7 agosto 2012, n. 134 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 187 del 11-08-2012;

VISTO il Decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 gennaio 2013;

VISTO il decreto ministeriale 9 giugno 2015;

VISTA la circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 6 agosto 2015, n. 59282;

VISTA la nota del Presidente prot. n. 925244 del 2 novembre 2016;

VISTO l'art. 2, comma 2, lett. o), della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1.   di stabilire che le premesse al presente atto siano parte integrante del provvedimento;

2.   di approvare il Dossier "Area di crisi industriale complessa di Venezia", contenuto nell' "Allegato A" al presente provvedimento;

3.   di incaricare il Segretario generale della programmazione del coordinamento, per il tramite dei competenti direttori di area, delle strutture delle varie aree interessate alla definizione ed attuazione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale del comune di Venezia;

4.   di dare mandato al Segretario generale della programmazione di presentare al Ministero dello sviluppo economico l'istanza di riconoscimento di crisi industriale complessa del comune di Venezia, ai sensi del comma 3 dell'art. 1 del Decreto Ministeriale del 31 gennaio 2013, attuativo dell'art. 27, comma 8, del decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del paese";

5.   di incaricare il Direttore della struttura proponente degli atti conseguenti il presente provvedimento;

6.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

7.   di dare atto che il presente provvedimento sarà pubblicato ai sensi dell'art. 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;

8.   di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2303_AllegatoA_339407.pdf

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