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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 22 del 01 marzo 2005


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 248 del 04 febbraio 2005

Linee di indirizzo regionali in materia di allattamento materno e promozione dell'iniziativa OMS-UNICEF "Ospedali Amici dei Bambini".

La Giunta regionale

(omissis)

delibera

1. di approvare, per le motivazioni esposte in premessa, le linee di indirizzo regionali in materia di allattamento al seno, così come esposte in allegato (allegato 1), che è parte essenziale ed integrante del presente atto;
2. di autorizzare la promozione dell'iniziativa "Ospedali Amici dei Bambini OMS/UNICEF" presso tutte le Aziende sanitarie del Veneto interessate ad intraprendere il percorso necessario per ottenere tale qualifica;
3. di individuare per il tramite delle apposite strutture afferenti alla Segreteria regionale Sanità e Sociale, un Team regionale di Formatori avente i fini espressi in premessa a supporto del Gruppo di Lavoro Regionale;
4. di procedere all'organizzazione di una Conferenza Regionale annuale volta a puntualizzare lo stato di avanzamento del progetto.


Allegato 1 alla DGR n. 248 del 4 febbraio 2005
Linee di indirizzo regionali in materia di allattamento materno e di promozione della Iniziativa OMS UNICEF "Ospedale Amico dei Bambini"
Negli ultimi decenni la promozione dell'allattamento al seno nel mondo è approdata al centro dell'attenzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, dell'UNICEF, della Commissione Europea, delle più importanti Organizzazioni Medico Scientifiche, dei Sistemi Sanitari Nazionali e Regionali, di molte ONG interessate alla salute dei bambini ed alla tutela della maternità.
L'allattamento materno infatti va considerato insostituibile e costituisce un determinante di salute fondamentale e nel contempo un ottimo indicatore della qualità della relazione madre bambino e dell'attenzione di una Comunità alla famiglia ed al benessere dell'infanzia.
Sono infatti noti, e suffragati da sempre più solide evidenze scientifiche, i benefici sulla salute infantile nel breve e nel lungo periodo, sia sul piano fisico (oltre alla minore mortalità, riduzione della morbilità - con conseguente diminuito ricorso a cure e ricoveri, allergie, tassi inferiori di diabete giovanile e di obesità), sia sul piano psicologico (inferiori tassi di maltrattamento, migliori performance psicologiche) e con importanti ricadute anche economiche sulla famiglia, sulla comunità e sul sistema sanitario. Sono ampiamente riconosciuti inoltre i benefici per le madri, sia nel puerperio (riduzione delle emorragie, migliore e più pronto recupero fisico, minore incidenza della depressione), che nel lungo periodo (diminuita incidenza di osteoporosi e di tumori al seno).
Questi ed altri vantaggi in termini di salute sono legati alla piena applicazione della raccomandazione dell'OMS affinché i bambini siano allattati esclusivamente al seno (cioè senza l'introduzione di altri liquidi o nutrienti) fino a sei mesi, e che il latte materno rimanga il latte di prima scelta dopo il divezzamento anche oltre l'anno di vita e finché mamma e bambino lo desiderino.
La quasi totalità delle mamme è in grado di allattare, ma viene costantemente riconosciuta la necessità di particolare attenzione e sostegno alle mamme che per gravi ragioni cliniche debbano rinunciare all'allattamento, e comunque a tutte le mamme che non allattano i loro bambini, perché ogni ostacolo venga rimosso e che in ogni caso sia garantita a tutte una assistenza personalizzata e di qualità.
Secondo l' indicazione della Comunità Europea "gli interventi per proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno saranno più efficaci se inseriti nelle politiche nazionali e regionali sulla gravidanza, il parto e l'alimentazione infantile, compresa l'alimentazione complementare, integrati in piani nazionali e regionali concordati e coordinati, ed attuati con adeguate risorse e sana gestione in un sistema sanitario che copre in modo equo l'intera popolazione" (§ EU Project on Promotion of Breastfeeding in Europe. Protection, promotion and support of breastfeeding in Europe: a blueprint for action. European Commission, Directorate Public Health and Risk Assessment, Luxembourg, 2004)
In un'ottica di sistema coerente con queste raccomandazioni, e nell'ambito di una più ampia attenzione alla salute materno infantile, il presente documento di indirizzo per la Regione Veneto si propone il seguente obiettivo generale:
- Aumentare il numero di bambini con allattamento materno esclusivo e continuato, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi specifici:
A. Garantire a tutte le donne accesso alle cure pre- e post-natali che comprendano una adeguata attenzione all'avvio ed al mantenimento dell'allattamento al seno e in ogni caso un sostegno personalizzato
B. Ottenere la nomina di "Ospedale Amico dei Bambini OMS/UNICEF (Baby Friendly Hospital)" nel maggior numero possibile dei punti nascita della Regione

Obiettivo Specifico A:
Per una promozione efficace dell'allattamento al seno all'interno di percorsi nascita di qualità è pertanto opportuno che le Aziende Sanitarie della Regione Veneto:
- Diffondano sia nel personale che nella popolazione informazioni sulle azioni di comprovata efficacia che è necessario sviluppare per proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno
- Informino le madri e le loro famiglie sull'importanza dell'allattamento al seno e forniscano loro conoscenze essenziali sulla gestione dello stesso, nonché sulle leggi a protezione delle mamme lavoratrici
- Migliorino la formazione di base e permanente degli operatori sanitari in materia, sia nei punti nascita che nel territorio, per assicurare un'ampia diffusione delle conoscenze e le competenze pratiche necessarie.
- Mettano in atto azioni di riorganizzazione delle attività dei servizi per rimuovere eventuali ostacoli e sostenere efficacemente l'avvio ed il mantenimento dell'allattamento materno
- Implementino un sistema di monitoraggio e divulgazione dei dati sui tassi di allattamento al seno secondo definizioni OMS utilizzando criteri di rilevamento condivisi
- Favoriscano la formazione di peer counsellors e la costituzione di gruppi di sostegno mamma-a-mamma
- Si impegnino nell' applicazione delle leggi vigenti sulla tutela dell'allattamento al seno e dei provvedimenti del "Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno" dell'OMS e delle successive pertinenti Risoluzioni dell'Assemblea Mondiale della Sanità
Sul piano generale pertanto tutte le Aziende Sanitarie del Veneto sono incoraggiate ad intraprendere le azioni ritenute localmente più utili e coerenti con le peculiarità del proprio territorio e della propria tradizione organizzativa per la promozione dell'allattamento materno, collaborando così alla realizzazione di quanto contenuto nel Protocollo di Intesa tra Regione Veneto e Comitato Italiano per l'UNICEF di cui al DGRV n. 625/2004.
Obiettivo Specifico B:
Per il raggiungimento di livelli di eccellenza nell'offerta di percorsi nascita che favoriscano l'allattamento materno esclusivo e continuato, le Aziende Sanitarie della Regione Veneto potranno inoltre adottare i criteri previsti dall'OMS e dall'UNICEF nell'Iniziativa "Ospedali Amici dei Bambini" (Baby Friendly Hospital Iniziative).
È infatti dimostrato scientificamente che il successo dell'avvio e del mantenimento dell' allattamento al seno è legato ad una serie di azioni rivolte alle mamme ed alle strutture sanitarie che trovano una sintesi estremamente efficace nel progetto internazionale "Ospedale Amici dei Bambini OMS/UNICEF - Baby Friendly Hospital Iniziative" e nei "dieci passi per allattare con successo" su cui si basa (evidenza 1++, raccomandazione A Revisione Cochrane) .
L'istituzione sanitaria, in particolare ospedaliera, deve rimuovere ciò che ostacola l'allattamento al seno e garantire alle madri l'assistenza necessaria per avviarlo correttamente, attuando un cambiamento dell'organizzazione dei punti nascita e della cultura della popolazione e degli operatori: 1) definendo un protocollo scritto per l'allattamento al seno, 2) istruendo tutto il personale sanitario per mettere in pratica il protocollo, 3) informando le donne in gravidanza di vantaggi e metodi dell'allattamento, 4) aiutando le madri ad iniziare l'allattamento subito dopo il parto, 5) mostrando loro come allattare e mantenere la secrezione lattea anche se separate dal neonato, 6) non somministrando ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, se non per ragioni mediche, 7) praticando il "rooming-in", permettendo alle madri e ai bambini di rimanere insieme 24 ore su 24, 8) incoraggiando l'allattamento a richiesta, 9) non utilizzando tettarelle o succhiotti, 10) garantendo sostegno alla dimissione e favorendo la creazione di gruppi di supporto in particolare di peer counsellors a cui indirizzare le madri.
Il livello di raggiungimento degli standard viene sottoposto a specifica valutazione da parte dell'UNICEF, istituzionalmente deputata alla attribuzione finale del riconoscimento.
Il Progetto per la costruzione di una Rete Regionale degli Ospedali Amici dei Bambini OMS/UNICEF che la Regione si è impegnata con l'UNICEF a promuovere presso i propri punti nascita tiene conto del carattere complesso dei cambiamenti richiesti, di carattere organizzativo e soprattutto culturale, sia per la popolazione che per gli operatori e prevede una programmazione che porti con la gradualità necessaria al pieno raggiungimento dell'obiettivo.
La metodologia adottata deve pertanto prevedere un coinvolgimento delle Aziende che valorizzi le peculiarità locali e che permetta di pervenire a linee condivise orizzontalmente, con il contributo tecnico del Gruppo di Lavoro Regionale e degli Ospedali Veneti già riconosciuti, nonché con la discussione comune degli strumenti, dei tempi e dei modi per realizzare l'obiettivo e declinare localmente l'iniziativa.
Per le Aziende Sanitarie specificamente interessate al perseguimento della nomina ad "Ospedale Amico dei Bambini OMS/UNICEF" è pertanto previsto un percorso che prevede in linea di massima, per ogni singola azienda i seguenti passaggi:
- individuazione di un gruppo di progetto multiprofessionale locale - comprendente i reparti pediatrici ed ostetrici nonché i servizi del territorio e la pediatria di libera scelta
- la nomina di un referente aziendale
- l'analisi dello stato dell'arte dell'ospedale aziendale e del territorio di riferimento relativamente agli standard OMS, avvalendosi degli strumenti di autovalutazione messi a disposizione dal Comitato Italiano per l'UNICEF
- la stesura di un piano di azioni per il riorientamento dell'assistenza nei percorsi nascita e in ospedale, comprendente i 10 passi dell'OMS, il rispetto del "Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno" dell'OMS e l'istituzione di un sistema di Monitoraggio
- analisi dello specifico bisogno formativo delle singole Aziende
- attuazione di un percorso formativo coerente con le indicazioni OMS - per un minimo di 18 h. di cui almeno 3 h. di pratica clinica - rivolto a tutti gli operatori delle singole Aziende
- implementazione delle azioni con il sostegno del Gruppo di Lavoro Regionale e degli Ospedali Amici dei Bambini già riconosciuti
- momenti di valutazione in itinere attraverso gli indicatori stabiliti dall'OMS/UNICEF, fino alla valutazione finale ed al riconoscimento da parte dell'UNICEF
- adesione alle attività di condivisione di esperienza, di valutazione partecipata, di collaborazione e promozione previste per gli ospedali appartenenti alla Rete Regionale degli Ospedali Amici dei Bambini OMS/UNICEF.
Lo stato di avanzamento del progetto e il livello di raggiungimento degli obiettivi da parte di tutte le Aziende Sanitarie, nonché la valutazione sullo stato di avanzamento nell'applicazione dei Dieci Passi dell' Iniziativa Ospedale Amico dei Bambini OMS/UNICEF per quelle specificamente interessate, saranno presentati nell'ambito della Conferenza Regionale Annuale contemplata dal protocollo di intesa Regione Veneto/UNICEF e condivise con il previsto Gruppo Allargato di sostegno, composto da Soggetti riconosciuti, sia Istituzionali che della Società Civile - comprendente le principali Società Scientifiche e Professionali coinvolte per competenza nonché le ONG pertinenti - anche ai fini della integrazione delle azioni nel contesto più ampio della rete di promozione e tutela dei diritti e della salute materno infantile, coordinati congiuntamente dalla Direzione Piani e Programmi Socio Sanitari e dal Servizio per i Rapporti Socio Sanitari Internazionali della Regione Veneto.

(segue Allegato)

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