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Scarica versione stampabile Deliberazione Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Bur n. 75 del 28 giugno 2022


Materia: Consiglio regionale

Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 30 del 03 maggio 2022

Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2022 - 2024 del Consiglio regionale del Veneto: approvazione.

 1. Il quadro normativo di riferimento

Come noto l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, già nella nona legislatura regionale con proprie deliberazioni n. 4 del 23 gennaio 2014 e n. 5 del 24 gennaio 2014, come successivamente modificate, ha provveduto alla individuazione, dapprima in figure dirigenziali distinte e a decorrere dalla deliberazione dell’ Ufficio di presidenza n.  45 del 12 aprile 2021, nella figura unica del dirigente capo del Servizio  affari giuridici e legislativi del Responsabile per la trasparenza e del Responsabile per la prevenzione della corruzione.

Quanto sopra alla luce delle espresse previsioni normative poste dall’articolo 1, comma 7 della legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e dall’articolo 43 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e sulla base delle risultanze dell’intesa Governo, Regioni ed Enti locali sancita dalla Conferenza unificata nella seduta del 24 luglio 2013, che “attesa la peculiare situazione delle regioni, enti di rilevanza costituzionale, caratterizzati dalla compresenza di due diversi organi collegiali, Giunta regionale e Consiglio regionale, dotati rispettivamente di poteri esecutivi e di funzione legislativa  e tra i quali intercorre un rapporto dialettico” alla luce della relativa autonomia organizzativa, ed in una logica di coordinamento tra le attività svolte, aveva riconosciuto la possibilità di nominare due diversi responsabili, uno per quanto concerne la prevenzione della corruzione ed uno per quanto riguarda la trasparenza.

Sempre in adesione alla succitata intesa ed al quadro normativo di riferimento, ha altresì definito, di volta in volta, Piani triennali di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) ed i relativi aggiornamenti, e da ultimo con deliberazione n. 40 del 8 aprile 2021.

Tali strumenti hanno ricevuto puntuale e coerente implementazione attuativa, anche con le modifiche ed integrazioni conseguenti alla evoluzione del quadro normativo, come da evidenze oggettive del sito “Amministrazione trasparente” sulla home page del Consiglio regionale e dalle relazioni annuali del Responsabile per la prevenzione della corruzione, pure pubblicate nel medesimo sito. 

Il quadro normativo e l’apparato interpretativo ed applicativo della materia ha conosciuto nel tempo, significative implementazioni.

In particolare già con Determinazione n. 12 del 28/10/2015, recante l’Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2013, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha evidenziato la necessità di una interlocuzione e condivisione degli obiettivi strategici di prevenzione della corruzione tra i soggetti interni alle amministrazioni, che, per quanto concerne il momento della definizione, sono identificabili nel Responsabile della Prevenzione della Corruzione e nel Responsabile per la Trasparenza e, per le Regioni, nei componenti degli organi di indirizzo politico della Giunta e del Consiglio.

Il legislatore ha rafforzato le citate raccomandazioni dell’Autorità, contenute nell’Aggiornamento 2015 al PNA 2013, recependole, attraverso il D.Lgs. n. 97/2016, che ha modificato il comma 8 dell’art. 1 della l. n.190/2012, il quale, così novellato, recita:

“8. L'organo di indirizzo definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico - gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione. L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno (…)”.

Con il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione 2016, approvato con Determinazione dell’ANAC n. 831 del 3 agosto 2016, l’Autorità ha ribadito, coerentemente alle previsioni dell’Aggiornamento 2015 al PNA e alle modifiche apportate alla legge n. 190/2012 dal decreto legislativo n. 97/2016, che anche gli organi di indirizzo dell’Ente devono contribuire alla definizione degli obiettivi fondamentali, in una logica di effettiva e consapevole partecipazione alla costruzione del sistema di prevenzione della corruzione della Regione.

Quanto sopra è stato ribadito, da ultimo, con la deliberazione ANAC n. 1064 del 13 novembre 2019 di approvazione del Piano nazionale anticorruzione 2019.

Alla luce di quanto esposto e al fine di dare concreta applicazione alle disposizioni sopra citate, impartite per una “elaborazione” condivisa e partecipata della strategia di prevenzione della corruzione, i Responsabili della Prevenzione della corruzione e per la Trasparenza hanno costantemente predisposto, congiuntamente al Responsabile della prevenzione della corruzione e per la Trasparenza della Giunta regionale, il Documento di indirizzi sottoposto, pure congiuntamente, all’approvazione degli organi di indirizzo della Giunta e del Consiglio regionale e recepito rispettivamente, da ultimo, a valere per il 2022, con delibera di Giunta regionale n. 158 del 22 febbraio 2022 e con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 13 del  23 febbraio 2022 con il quale previa ricognizione dello scenario normativo ed amministrativo, sono state definiti gli indirizzi e le priorità strategiche per l’Amministrazione regionale in materia di prevenzione della corruzione.

 

2. Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza

La nuova elaborazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione si conferma in termini di Piano di prevenzione della corruzione e contestualmente di Piano della Trasparenza (PTPCT), unificati per effetto delle espresse disposizioni di cui al decreto legislativo n. 97 del 2016 e come momento ed esito di un percorso che vede nella trasparenza amministrativa quale livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, lettera m) della Costituzione e tradotta nel diritto per tutti i cittadini di avere accesso diretto all’intero patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni, lo strumento fondamentale di prevenzione dei fenomeni di potenziale illegalità, nella misura in cui, portando in evidenza i dati relativi a tutti gli ambiti di intervento delle amministrazioni, consente una forma di rendicontazione pubblica della azione amministrativa.

Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza viene quindi proposto e confermato quale strumento attraverso il quale l'Amministrazione costituisce un "processo", articolato in fasi tra loro collegate e volto a delineare una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo e di attuazione della trasparenza.

La predisposizione del PTPCT, unitamente ai suoi eventuali aggiornamenti ed implementazioni, si conferma quindi, quale momento ed occasione per un’analisi ponderata dell’organizzazione dell’’Ente e, sotto il profilo della finalità di prevenzione del fenomeno corruttivo, di individuazione, in essa, delle aree maggiormente esposte a rischio corruzione, con conseguente predisposizione di tutte le misure idonee a prevenire il fenomeno, fermo restando che talune aree di azione delle amministrazioni pubbliche sono individuate d’ufficio dal legislatore (articolo 1 comma 16 della legge 190/20129) quali aree nei confronti delle quali le amministrazioni pubbliche medesime sono chiamate ad assicurare particolare attenzione ai rispettivi livelli di rischio e quindi ad assicurare i livelli essenziali in materia di trasparenza.

Il PTCP del 2022 – 2024 delinea conseguentemente un programma di attività che, partendo dalla conferma della analisi ed esame dell'organizzazione – nel caso del Consiglio regionale del Veneto già consolidata in sede di sistema di gestione della Qualità, la cui certificazione è stata confermata ai sensi della nuova norma UNI EN ISO 9001:2015 e in precedenti stesure del Piano per la prevenzione della corruzione – dà atto della avvenuta definizione della analisi dei processi/sottoprocessi e conseguente mappatura e trattamento dei rischi ai fini di prevenzione della corruzione, in funzione della acquisizione della certificazione anticorruzione ai sensi della norma UNI EN ISO 37001.

Attraverso il PTPCT, in buona sostanza, l'Amministrazione pone in essere azioni ponderate e coerenti tra loro, atte a eliminare o ridurre significativamente il rischio di comportamenti di natura corruttiva; e ciò implica necessariamente una valutazione probabilistica di tale rischiosità e l'adozione di un sistema di gestione del rischio medesimo.

Il PTPCT proposto, quindi, intende confermarsi in termini di programma di attività che, attraverso l'individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad effettiva applicazione e ad efficacia, costituisca uno strumento di prevenzione del fenomeno corruttivo. Per raggiungere tale risultato la predisposizione del Piano non si traduce in un singolo adempimento isolato, ma viene proposto in termini di coinvolgimento, in primis dei dirigenti capi dei servizi, in un processo continuo di analisi e miglioramento della realtà esistente, con l’obiettivo, una volta individuate le aree a maggior rischio, di tenerle costantemente monitorate.

Peraltro la scelta strategica, attivata già nel corso del 2019 a fronte della progressiva definizione del PNA 2019 e delle relative opzioni in materia di indicazioni metodologiche per la individuazione e gestione dei rischi corruttivi, e coerentemente perseguita nel 2020 ed attuata nel  2021, si proponeva di conseguire un ulteriore risultato: quanto sopra per consentire di porsi, a regime, in linea anche con le nuove prescrizioni e relativi indirizzi metodologici, delineati dal  Piano Nazionale Anticorruzione 2019, oggetto di deliberazione ANAC n. 1064 del 13 novembre 2019 e dal relativo Allegato 1.

Il Responsabile per la Trasparenza e per la Prevenzione della corruzione, con l’apporto del Responsabile dell’Unità Qualità Innovazione (UQI), avevano infatti individuato, già a valere dall’aggiornamento del PTPCT per il 2019, la certificazione ISO 37001 - Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione e la sua acquisizione, quale soluzione strutturale per l’adeguamento del sistema di gestione del Consiglio regionale al PNA 2019.

Ci si intende riferire ad un sistema di gestione certificato, con cui l'organizzazione può dimostrare di tenere sotto controllo il rischio della corruzione e sviluppare una cultura di trasparenza, conformità e integrità: la norma infatti dettaglia le misure e i controlli adottabili da un’organizzazione per monitorare le proprie attività aziendali, incrementare l’efficacia di prevenzione del fenomeno di corruzione e facilitare all’interno dell’organizzazione del Consiglio regionale l’attuazione della normativa nazionale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza.

Tale proposta è stata oggetto di validazione da parte dell'O.l.V. e da parte dello stesso Ufficio di presidenza dapprima con la deliberazione n. 48 del 31 luglio 2019 “Aggiornamento dell’analisi del contesto, delle Linee guida programmatiche e della Politica per la qualità e approvazione delle Direttive per la gestione.” relativa al triennio 2020 – 2022 ed a seguire con la deliberazione n. 51 del 27 luglio 2020 “Aggiornamento dell’analisi del contesto ed approvazione delle Direttive per la gestione” e deliberazione n.79 del 27 luglio 2021 “Approvazione dell’analisi del contesto, delle linee guida programmatiche (Politica del sistema integrato di gestione) e delle direttive per la gestione”, con le quali si è  dato atto che “Costituisce passo successivo nella politica di qualità e per la trasparenza e prevenzione della corruzione la implementazione del sistema di gestione della qualità del Consiglio regionale secondo la norma ISO 37001 “Sistema di Gestione Anticorruzione” e che dovrà essere curata la “Attuazione degli adempimenti necessari ad ottenere e mantenere la certificazione di qualità dei processi di prevenzione della corruzione ai sensi della norma UNI EN ISO 37001”, disponendo, in coerente attuazione, con le deliberazioni dell’Ufficio di presidenza n. 3 del 14 gennaio 2021  e n. 112 del 7 dicembre 2021 di approvazione a valere per il 2021 e 2022 dei programmi operativi delle strutture del Consiglio regionale.

Nel corso dell’anno 2020 e 2021 si è provveduto, a dare corso alle attività finalizzate alla fase pre audit per la certificazione ISO 37001, dapprima (anno 2020) con specifico riferimento alle strutture SCOM e SAGL, quali “strutture pilota” con l’aggiornamento della analisi di contesto, la relativa mappatura dei processi in funzione anticorruzione, la valutazione dei relativi rischi e la individuazione delle misure di prevenzione, quindi, nel 2021, per le altre strutture del Consiglio regionale; parallelamente sono state condotte le attività funzionali all’ affidamento del servizio di supporto direzionale del sistema di gestione integrato per la qualità, comprensivo anche del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione, individuando, in esito a procedura ad evidenza pubblica, il soggetto affidatario.

In data 26 gennaio 2022, a seguito della predisposizione di tutta la documentazione richiesta dalla norma UNI EN ISO 37001 e dello svolgimento di un articolato programma di iniziative formative e di incontri con i responsabili delle diverse strutture del Consiglio regionale, ivi comprese le strutture di supporto ad organi e gruppi consiliari, si è tenuta la visita di audit di pre-certificazione, da cui è emersa, come da documentazione agli atti, in via di mera sintesi, la sussistenza di tutte le condizioni necessarie e richieste dalla norma per dare corso, nell’anno 2022,  alla visita di audit funzionale all'acquisizione della certificazione IS0 37001 per il Consiglio regionale del Veneto.

Per quanto invece concerne la apposita sezione del PTCPT dedicata alla trasparenza ed all’adempimento degli obblighi posti dal decreto legislativo n. 33 del 2013 così come modificati, razionalizzati ed integrati dal decreto legislativo n. 97 del 2016, preso atto dei numerosi cambiamenti della disciplina in materia che ne hanno rafforzato il valore di principio che caratterizza l’organizzazione e la attività delle pubbliche amministrazioni ed i rapporti con i cittadini, non può che farsi rinvio allo specifico allegato con il quale si vanno ad individuare, puntualmente nella apposita sezione del Piano, obblighi di pubblicazione, denominazione del singolo obbligo e relativo contenuto anche con indicazione del puntuale riferimento normativo, tempi di attuazione ed aggiornamento, nonché  nominativi dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti e delle informazioni; quanto sopra nel contesto di un articolazione in sezioni e sottosezioni di diverso livello, come definita sulla base della struttura della sezione del sito istituzionale denominata “Amministrazione trasparente” e nel contemperamento con la sopravvenuta entrata in vigore del Regolamento (UE) 2016/679 del 26 aprile 2019 per la protezione dei dati personali (cosiddetto RGPD) relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e con le relative misure di recepimento ed attuazione, anche a livello organizzativo, assunte dagli organi del Consiglio regionale.

Conseguentemente il Responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione ha dato corso -  con il coordinamento organizzativo del Dirigente capo servizio amministrazione, bilancio e servizi, anche quale coordinatore del centro informatico decentrato presso SABS che fornisce supporto operativo per la tenuta ed implementazione della sezione “Amministrazione trasparente” ed in una logica operativa di connessione funzionale - alla predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, inclusivo dell’apposita sezione “Amministrazione trasparente”  recante l’elenco degli obblighi di pubblicazione.

In effetti, nella formulazione proposta, il Piano triennale per la prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, muovendo dalla esperienza consolidata, dai risultati conseguiti e dalle criticità emerse e per le quali si rinvia, alle relazioni annuali curate dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno a valere per l’anno precedente e rese disponibili nella apposita sezione del sito “Amministrazione Trasparente”:

  • da un lato individua azioni e soluzioni volti a proseguire il percorso intrapreso ed a verificare e monitorare il costante mantenimento degli obbiettivi conseguiti, e nel contempo individua, con riferimento e nei limiti della specificità propria dell’ordinamento del Consiglio regionale del Veneto come conseguente alle funzioni istituzionali che gli sono proprie, ulteriori misure attuative;
  • dall’altro, in coerenza con il PNA 2019 ed in recepimento, a regime, con le relative indicazioni metodologiche per la individuazione ed analisi del rischio corruttivo, provvede sia alla conferma dell'adeguatezza del proprio sistema di gestione qualità, che ha conseguito il rinnovo della certificazione ai sensi della nuova norma UNI EN ISO 9001:2015, e con il quale è stata verificata la identificazione, analisi, valutazione e trattamento dei rischi dei processi, operando in sua attuazione, sia, in esito alla visita di audit di pre-certificazione e nella imminenza dello svolgimento della visita di audit funzionale all'acquisizione della certificazione IS0 37001, programmata non oltre il mese di settembre 2022, a completare la procedura di acquisizione della certificazione anticorruzione, quale soluzione strutturale per l’adeguamento del sistema di gestione del Consiglio regionale al PNA 2019, e a determinare le condizioni per il suo mantenimento a regime.

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza il seguente provvedimento.

L'UFFICIO DI PRESIDENZA

  • udito il relatore, il quale dà atto che le strutture competenti hanno dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;
  • vista la legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione” e successive modifiche ed integrazioni;
  • visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” ed il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, recante "Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124. in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche";
  • visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
  • vista la legge regionale 31 dicembre 2012, n. 53 recante “Autonomia del Consiglio regionale”;
  • vista l’intesa sancita dalla Conferenza unificata nella seduta del 24 luglio 2013;
  • visto l'Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione 2013, approvato con Determinazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione 28 ottobre 2015, n. 12, nonché il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Determinazione dell'Autorità Nazionale Anticorruzione n. 831 del 3 agosto 2016;
  • vista la deliberazione della Autorità Nazionale Anticorruzione n. 1310 del 28 dicembre 2016 ad oggetto “Prime linee guida recanti indicazioni sulla attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel decreto legislativo 33/2013 come modificato dal decreto legislativo 97/2016”;
  • vista la deliberazione della Autorità Nazionale Anticorruzione n. 1064 del 13 novembre 2019 ad oggetto “Piano Nazionale Anticorruzione 2019”;
  • visto lo Statuto della Regione Veneto;
  • ritenuto di dover provvedere nel senso proposto;
  • a voti unanimi e palesi;

delibera

1) di approvare, per le ragioni indicate in premessa e qui recepite quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, ai sensi dell’articolo 1 comma 8 della legge 190/2012 e successive modifiche ed integrazioni, l’Allegato 1) recante il Piano triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) 2022 – 2024 e l‘Allegato 2) recante il Programma per la trasparenza del Consiglio regionale del Veneto, nei testi allegati al presente provvedimento, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale;

2) di demandare al Segretario generale del Consiglio regionale, previo parere favorevole del Comitato di direzione di cui all’articolo 23 della legge regionale 53/2012, le modifiche ed aggiornamenti del Piano, nel rispetto dei suoi principi e criteri informatori, che si rendano necessari al fine di garantirne puntuale e tempestiva applicazione e di conformarlo alla evoluzione del quadro normativo ed interpretativo di riferimento;

3) di dare atto che, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 33 ter del decreto legge, convertito con modificazioni, n. 179 del 2012, il Segretario generale, dott. Roberto Valente, assume le funzioni di Responsabile dell’Anagrafe per la stazione appaltante (RASA);

4) di disporre la pubblicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) 2022 – 2024 del Consiglio regionale del Veneto, nel sito “Amministrazione trasparente” sulla home page del sito internet del Consiglio regionale del Veneto;

5) di dare atto che, ai sensi di quanto previsto dalla delibera ANAC n. 831 del 2016 di approvazione del PNA 2016, nelle more della definizione di apposita piattaforma informatica, l’adempimento di cui al punto 3) della presente deliberazione, rileva ad ogni effetto giuridico, atteso che non necessita la comunicazione in ordine alla avvenuta approvazione del Piano di cui al presente provvedimento ad A.N.AC. – Autorità Nazionale Anticorruzione;

6) di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, a cura della Segreteria generale.

(seguono allegati)

030_SAGL_ALLEGATO_1_PTPCP_2022-2024_479554.pdf
030_SAGL_ALLEGATO_2_PTPCT_2022_2024_PT_479554.pdf

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