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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 44 del 06 giugno 2022
Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nella giornata di domenica 5 giugno 2022 nei territori della Provincia di Belluno. Dichiarazione dello stato di crisi a seguito delle criticità riscontrate.
Provvedimento necessario per fronteggiare le eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nella giornata di domenica 5 giugno 2022 nei territori della Provincia di Belluno che hanno causato danni al suolo, interessando sia il patrimonio pubblico che quello privato.
Il Presidente
PREMESSO che il giorno 4 giugno 2022 ARPAV ha emesso il bollettino Meteo Veneto segnalando “precipitazioni assenti fino al mattino. Tra il pomeriggio e la sera probabilità medio-alta (50-75%) a partire dai monti per piogge che arriveranno a risultare diffuse a livello giornaliero, si tratterà di piovaschi/rovesci/temporali con rischio di temporali anche intensi”;
CONSIDERATO che il Centro Funzionale Decentrato (C.F.D.) regionale sabato 4 giugno 2022 alle ore 14:00 ha emesso avviso di criticità idrogeologica ed idraulica n. 5/2022, valido da domenica 5 giugno 2022 ore 12:00 a lunedì 6 giugno 2022 ore 00:00, con il quale veniva segnalata criticità idrogeologica riferita allo scenario per temporali forti, declinata in criticità idraulica di colore giallo sulla rete secondaria dell’intero territorio regionale e in criticità geologica sempre di colore giallo nelle zone di allertamento Vene-A, Vene-H, Vene-B, Vene-C e Vene-E;
VISTE le prescrizioni di Protezione Civile emesse dal C.F.D. regionale sabato 4 giugno 2022 alle ore 14:00, valide da domenica 5 giugno 2022 ore 12:00 a lunedì 6 giugno 2022 ore 00:00, che per la criticità idrogeologica, hanno previsto la soglia di “attenzione” nella fase operativa, come di seguito differenziato:
ATTESO che dopo due giorni con temperature elevate e alti tassi di umidità (in pianura sono state registrate temperature massime diffusamente comprese tra 31 e 33 °C), una ondulazione in quota ha portato una fase di marcata instabilità su tutto il Nord Italia, con ingresso sul Veneto dal tardo pomeriggio/sera di domenica 5 giugno 2022; nella stessa serata di domenica la Regione è stata interessata da fenomeni temporaleschi intensi che hanno colpito la zona pedemontana e soprattutto, più a nord, il territorio della Provincia di Belluno;
RILEVATO che, una linea temporalesca ha attraversato la Regione da ovest verso est interessando le zone montane e pedemontane con forti rovesci, locali grandinate e forti raffiche di vento registrate soprattutto, ma non solo, nel Bellunese che hanno superato anche i 100 km/h in quota (a Passo Valles si sono registrati 117 km/h), ma hanno raggiunto valori significativi anche in Valbelluna, dove le stazioni Arpav hanno registrato raffiche intorno a 80 km/h;
DATO ATTO che le forti raffiche di vento, le precipitazioni intense e le grandinate sono state causa di innumerevoli danni al patrimonio pubblico e privato ed alle coltivazioni agricole. Nell’area pedemontana, ma in modo più intenso nei territori della Provincia di Belluno si sono verificati scoperchiamenti, con conseguente inagibilità di edifici pubblici e privati, caduta di numerosi alberi con conseguenti interruzioni della viabilità stradale, danni al verde pubblico e privato, allagamenti di scantinati, danni a serramenti, coperture e autoveicoli a causa della grandine;
DATO ATTO che il maltempo ha colpito, tra le altre, in modo significativo la zona di Cortina d’Ampezzo (BL), dove la sera di domenica 5 giugno 2022 i forti rovesci hanno raggiunto la caratteristica di un violento nubifragio a carattere grandinigeno, che ha fatto volare cartelli stradali, divelto lamiere e grondaie, schiantato alberi lungo la viabilità sulla strada e le forti raffiche di vento hanno provocato lo scoperchiamento del tetto dell’edificio della scuola media Duca D’Aosta; inoltre nella frazione Lentiai, in Comune di Borgo Valbelluna (BL), il materiale di frana si è riversato sulla carreggiata della Strada provinciale 1 bis - Madonna del Piave;
ATTESO che, a seguito degli effetti al suolo provocati dalle eccezionali avversità atmosferiche sopra descritte, che hanno interessato in particolare l’intera Provincia di Belluno, dal pomeriggio di domenica 5 giugno 2022 risultano numerosi interventi dei vigili del fuoco;
ATTESO che, a seguito di quanto sopra descritto, è stato rilevante anche l’impiego delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile, nonché delle squadre degli enti gestori dei servizi pubblici;
RILEVATO che sono state attivate le componenti locali del Volontariato di Protezione Civile per monitorare l’evoluzione dei fenomeni e attuare i primi interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone e/o cose;
RITENUTO necessario, pertanto, attivare secondo la normativa vigente, le procedure volte a fronteggiare l’emergenza al fine di affrontare con mezzi e risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti;
VISTO l’articolo 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001 s.m.i., con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente della Giunta regionale provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità, ovvero per eccezionali avversità atmosferiche, allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile;
VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si procede anche con opere di pronto intervento, secondo le modalità della L.R. n. 58/1984 e s.m.i..
VISTO il D.lgs. n.112/1998 e s.m.i.;
VISTO il D.lgs. n. 1/2018 e s.m.i.;
VISTA la L.R. n. 58/1984 e s.m.i.;
VISTA la L.R n. 4/1997 s.m.i.;
VISTA la L.R. n. 11/2001 e s.m.i..
Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
decreta
Luca Zaia
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