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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 89 del 03 luglio 2019
Emergenza in conseguenza all'incendio avvenuto il 1° luglio 2019 in comune di Brendola (VI). Dichiarazione dello "Stato di Crisi" a seguito delle criticità riscontrate.
Provvedimento necessario per fronteggiare l’emergenza ambientale dovuta allo sversamento e alla propagazione delle sostanze inquinanti conseguenti all’incendio avvenuto il 1° luglio 2019 in comune di Brendola (VI) nel reticolo idrografico minore e nel fiume Guà. Dichiarazione dello "Stato di Crisi" a seguito delle criticità riscontrate.
Il Presidente
PREMESSO che in data 1° luglio 2019, in comune di Brendola (VI) un devastante incendio ha interessato la Ditta ISELLO VERNICI s.r.l. con sede in via Orna n. 50 a Brendola(VI), e che lo spegnimento ha visto l’impiego di molti automezzi dei Vigili del Fuoco (VV.F.) provenienti da ogni parte della provincia e più di sessanta uomini, oltre alle forze dell’Ordine, tecnici ARPAV e volontari di Protezione Civile;
PRESO ATTO che lo sversamento e la propagazione delle sostanze inquinanti prodottesi a seguito dell’incendio ha interessato l'asta del fiume Brendola, andando poi a confluire nel fiume Guà e successivamente nella rete idraulica minore, attraversando i comuni di Brendola, Sarego, Lonigo in provincia di Vicenza, proseguendo in comune di Zimella in provincia di Verona e che la propagazione degli inquinanti potrebbe interessare a valle anche i comuni rivieraschi del fiume Frassine in provincia di Padova;
PRESO ATTO che nonostante i primi interventi messi in atto dai VV.F., supportati dai volontari di Protezione Civile, per contenere, ovvero limitare, la dispersione degli inquinanti nel reticolo idrografico minore, gli stessi sono arrivati nel fiume Brendola determinando moria di ittiofauna, produzione di schiume e di odore persistente tali da richiedere l’intervento, già nel corso della serata del 2 luglio 2019, degli stessi VV.F. e degli operatori del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, di funzionari regionali e del volontariato di Protezione Civile al fine di impedire la propagazione degli inquinanti;
CONSIDERATO che risulta indispensabile programmare la vigilanza e le attività di contenimento del transito delle sostanze inquinanti presenti nei corsi d’acqua, nonché programmare gli eventuali interventi di bonifica al fine di evitare gravi conseguenze alla popolazione, al sistema eco-ambientale e antropico dei territori rivieraschi dei fiumi attraversati;
DATO ATTO che si rende urgente attivare, secondo la normativa vigente, le procedure necessarie per fronteggiare l'emergenza al fine di affrontare con risorse adeguate le situazioni di rischio causate dagli eventi sopra descritti, anche tramite l'intervento di ditte professioniste e mezzi specializzati in coordinamento con le varie Istituzioni e Forze dell'Ordine preposte a fronteggiare l'emergenza, nonché con la partecipazione del Volontariato di Protezione Civile;
VISTO l’art. 106, comma 1, lett. a), della L.R. n. 11/2001, con cui si dispone che, al verificarsi di eventi calamitosi di rilevanza regionale, il Presidente della Giunta Regionale provvede alla dichiarazione dello Stato di Crisi per calamità ovvero per eccezionali avversità atmosferiche allo scopo di attivare le componenti utili per interventi di Protezione Civile.
VISTO anche l’art. 105, comma 1, della medesima L.R. n. 11/2001, con cui si stabilisce che, per interventi urgenti in caso di crisi determinata da eventi calamitosi, si provvede secondo le modalità della L.R. 58/84 e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la L.R. n. 58/84 e s.m.i.;
VISTO il D.Lgs. n. 1/2018;
VISTO il D.Lgs. n.112/98;
VISTA la L.R. n. 11/01.
Dato atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
decreta
1. Di approvare le premesse quali parte integrante del presente atto;
2. Di dichiarare lo “Stato di Crisi” per lo sversamento e la propagazione di sostanze inquinanti, conseguenti all’incendio avvenuto il 1° luglio 2019 in comune di Brendola (VI), nel reticolo idrografico minore confluente nel fiume Guà e nelle sue diramazioni e per i comuni rivieraschi delle provincie di Vicenza, Verona e Padova;
3. Di dichiarare che lo Stato di Crisi, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. a) della LR n. 11/2001 costituisce declaratoria di evento eccezionale;
4. Di riconoscere l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza;
5. Di attivare e garantire i benefici previsti dal D.Lgs. n. 1/2018 per il personale volontario attivato, come definito dall’art. 106, comma 1, lett. d) della L.R. n. 11/2001;
6. Di incaricare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale e la Direzione Ambiente dell’esecuzione del presente atto;
7. Di autorizzare la Direzione Protezione Civile e Polizia Locale, qualora gli Enti e le Strutture competenti formulassero specifiche richieste, a ricorrere alle risorse di cui al “Fondo Regionale di Protezione Civile”, nei limiti delle disponibilità di bilancio, al fine di:
8. Di dare atto che il presente provvedimento è da considerarsi non esaustivo e suscettibile di integrazioni qualora altri Enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili all’evento di cui all’oggetto;
9. Di riservarsi di trasmettere, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. c) della L.R. n. 11/2001, il presente decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “Stato di Emergenza” di cui al D.Lgs. n. 1/2018;
10. Di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
Luca Zaia
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