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Scarica versione stampabile Procedimento VIA

Bur n. 41 del 06 maggio 2016


PROVINCIA DI BELLUNO

Soc. Tofana Srl, Soc. Impianti Averau Srl, Consorzio Esercenti Impianti a Fune - Cortina d' Ampezzo. Interventi su impianti e piste da sci per la candidatura ai mondiali di sci alpino 2021 in Comune di Cortina d' Ampezzo. Procedura di verifica ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 152/2006. Esclusione con prescrizioni del progetto dalla procedura di VIA. Determinazione dirigenziale n. 576 del 21/04/2016.

IL DIRIGENTE

... sentita la commissione provinciale VIA

.... omissis ....

DETERMINA

Di escludere dalla procedura di "Valutazione di Impatto Ambientale", di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. 152/2006 il Progetto "Interventi per la candidatura ai mondiali di sci alpino 2021" in Comune di Cortina d'Ampezzo, trasmesso dal proponente Soc. Tofana Srl, Soc. Impianti Averau Srl, Consorzio Esercenti Impianti a Fune di Cortina d'Ampezzo BL) con nota Prot. Provincia n. 54.597 del 07.12.2015 e successivamente integrato con documentazione pervenuta successivamente, per le motivazioni espresse in premessa, con le prescrizioni di seguito evidenziate:

1. Ridurre al minimo indispensabile l'intervento di livellamento delle piste (in particolare per la pista A del Col Drusciè) definendo in sede di progettazione esecutiva specifici elaborati grafici di dettaglio che individuino puntualmente le aree interessate dall'intervento e le relative dimensioni delle superfici interessate.

2. Gli aspetti geologici dovranno essere approfonditi in sede di redazione del progetto esecutivo attraverso uno approfondito studio di carattere generale relativo all'intera area di dissesto volto a dimostrare che gli interventi in progetto (scavi, livellamenti, ecc..) non comportino un aggravio della situazione esistente e inoltre programmi con attenzione i lavori di drenaggio e di regimazione delle acque superficiali, causa principale, con la natura argillosa dei terreni, dei fenomeni di instabilità.

3. In sede di progetto esecutivo dovranno essere individuate le modalità esecutive e le relative tempistiche di demolizione dei blocchi rocciosi e delle parti in roccia per quanto riguarda in particolare la parte iniziale della Pista "Lino Lacedelli". Si consiglia l'utilizzo prevalente di esplosivi in emulsione rispetto alla tecnica "del martellone" (rif. Relazione Integrazione -Cantierizzazione Opera).

4. Attenuare gli effetti di separazione di habitat/popolazioni ovvero prevedere idonee zone di ricongiungimento degli habitat naturali frammentati dagli interventi, (es. creare mosaici vegetazionali lungo il sedime della pista impiegando miscugli diversi di fiorame locale).

5. Individuare aree fondamentali per la sopravvivenza dell'avifauna durante il delicato periodo dello svernamento (zone di foraggiamento usuali, ripari più frequentati), con creazione di zone di rispetto in cui regolamentare o precludere attività particolarmente impattanti, ed in particolare la pratica del fuoripista e l'utilizzo di motoslitte (sensibilizzazione, segnaletica informativa, forme di contravvenzione).

6. Programmare in modo accurato le opere di realizzazione di piste e infrastrutture, con calendarizzazione di tempi, modalità e siti degli interventi, in modo da contenere i disagi per l'avifauna durante il periodo riproduttivo.

7. Ridurre all'indispensabile l'estensione delle aree di cantiere; in ogni caso al termine dell'esecuzione degli interventi le opere provvisionali di cantiere dovranno essere smantellate ripristinando lo stato originario dei luoghi; eventuali materiali di risulta dovranno essere smaltiti nel rispetto della normativa vigente.

8. Procedere per lotti funzionali brevi per i quali si deve prevedere il ripristino programmato.

9. Per le praterie, provvedere all'accantonamento del cotico con le specie floristiche di interesse naturalistico per poi procedere alla sua successiva ricollocazione.

10. Procedere all'inerbimento delle superfici erbose con miscugli di specie autoctone idonee a creare fasce ecotonali ad elevata copertura, con possibilità di pascolamento.

11. Evitare tagli ai margini di vecchi popolamenti forestali e, se necessario, realizzare nuove piantagioni marginali e di collegamento.

12. Invecchiare le superfici rocciose dissodate attraverso l'utilizzo di adeguate sostanze ossidanti.

13. Evitare ampie superfici rinverdite in modo omogeneo impiegando più miscugli ed anche fiorume locale agendo su piccole aree con miscugli diversi.

14. Preservare una morfologia "non lineare" del margine delle piste attraverso tagli irregolari della vegetazione.

15. Sia previsto in fase esecutiva il piano di monitoraggio strutturato secondo le linee guida desunte dal quadro di riferimento ambientale del S.I.A. - agosto 2011 - relativo al Giudizio di Compatibilità Ambientale di cui alla Deliberazione di G.P. n. 12 del 05/03/2014 (Interventi per i Mondiali 2017. Aspetti tecnici relativi alle piste da gara per lo sci alpino).

omissis

IL DIRIGENTE Settore Ambiente e Territorio Arch. Paolo Centelleghe

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