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Scarica versione stampabile Ordinanza del Presidente della Giunta regionale

Bur n. 35 del 14 marzo 2023


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 20 del 14 marzo 2023

Carenza di disponibilità idrica nel territorio della Regione del Veneto. Azioni regionali a tutela della risorsa idrica.

Note per la trasparenza

Nel territorio Veneto perdura la condizione di grave deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali. Gli Osservatori Permanenti sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico delle Alpi Orientali e del fiume Po hanno determinato l’aggiornamento dello stato di severità idrica, proponendo alcune azioni all’attenzione degli Enti competenti. Con il presente provvedimento si dispongono alcune azioni regionali volte a tutelare la risorsa idrica.

Il Presidente

VISTO l’art. 1 della Legge regionale 16 agosto 2007, n. 20 che dispone che “In previsione ed in concomitanza di eventi alluvionali di intensità particolarmente elevata o di periodi di persistente ed eccezionale siccità, tali da aver causato o da poter causare il rischio per la pubblica incolumità o rilevanti e diffusi danni a infrastrutture e attività produttive, il Presidente della Giunta regionale, con proprio provvedimento, dichiara lo stato di crisi, dandone comunicazione alle autorità di distretto idrografico e alle province interessate”;

VISTE le Ordinanze del Presidente della Giunta regionale n. 37 del 3 maggio 2022 e n. 60 del 19 luglio 2022 con le quali è stato dichiarato lo stato di crisi idrica su tutto il territorio della Regione del Veneto e, in ragione della particolare condizione di deficit idrico, sono state indicate alcune misure volte a garantire la maggiore conservazione possibile della risorsa acqua mediante azioni di uso parsimonioso della stessa;

RICHIAMATO in particolare il punto 5. dell’OPGR n. 60/2022 che ha stabilito di consentire deroghe del 30% ai valori del DMV/DE in applicazione dell'art. 44 delle NTA del Piano di Tutela delle Acque (PTA) ai sensi della Deliberazione del Consiglio regionale n. 107 del 5 novembre 2009 e s.m.i. - Aggiornamento ad agosto 2021, sussistendo una situazione di crisi idrica dichiarata, ai sensi del D.Lgs. n. 1 del 2 gennaio 2018;

RICHIAMATA la propria nota del 21 giugno 2022 prot. n. 279141 di richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale, ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 1/2018, in relazione alla situazione di crisi idrica in atto nella pianura Padana;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2022 di dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale fino al 31 dicembre 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nei territori delle Regioni e delle Province autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle Regioni Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto;

VISTA l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 906 del 21 luglio 2022 recante “Primi interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto”, che ha nominato i Presidenti delle citate Regioni quali Commissari delegati per la realizzazione degli interventi urgenti finalizzati alla gestione della crisi idrica, ciascuno il proprio ambito territoriale;

VISTO il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 62 del 22 luglio 2022 ad oggetto “Emergenza idrica. Primi interventi urgenti in attuazione dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 906 del 21 luglio 2022. Costituzione dell’Unità di Crisi Regionale (U.C.R.) ai sensi dell’art. 16 della Legge regionale 1 giugno 2022, n. 13 “Disciplina delle attività di protezione civile”;

VISTA l’Ordinanza n. 1 del 25 luglio 2022 del Commissario Delegato per gli interventi di cui all’OCDPC n. 906/2022 con cui è stato individuato il Soggetto Attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali di cui all'art. 1, comma 3 dell'OCDPC n. 906/2022;

VISTA l’Ordinanza n. 3 del 14 dicembre 2022 del Commissario Delegato per gli interventi di cui all’OCDPC n. 906/2022 di sostituzione del Soggetto Attuatore per il coordinamento e la gestione delle attività commissariali con il quale sono state coordinate le iniziative in essere;

VISTA la Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2022 con cui lo stato di emergenza di rilievo nazionale in relazione alla situazione di deficit idrico è stato prorogato di 12 mesi;

VISTA l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 970 del 28 febbraio 2023 recante “Ulteriori interventi urgenti di protezione civile finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico in atto per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Umbria, Lazio, Liguria e Toscana”;

PRESO ATTO che l’Osservatorio Permanente dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali nella seduta del 13 febbraio 2023, in linea con quanto già valutato nel corso della seduta del 29 novembre 2022, ha predisposto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteoclimatiche che lo caratterizzano (precipitazioni, manto nevoso, temperature, portate, invasi montani e falde) e, sulla base di tale analisi, ha ritenuto di confermare l’attuale livello di severità idrica basso per quanto riguarda l’ambito delle acque superficiali di tutto il territorio distrettuale, mentre ha ritenuto di elevare il livello di severità riferito all’ambito delle acque sotterranee allo stato medio;

CONSIDERATO che con nota prot. n. 91998/2023 del 16 febbraio 2023 dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico delle Alpi Orientali è stato trasmesso alla Regione il “Documento di valutazione sullo stato della risorsa idrica aggiornato al 13 febbraio 2023 nel territorio distrettuale” nel quale si propone di:

- adottare misure di contenimento dei prelievi da acque sotterranee per gli usi non prioritari (verifica campionaria delle portate emunte in base alla lettura dei misuratori, ordinanze sindacali di divieto d’uso);

- promuovere campagne di informazione per l’uso accorto della risorsa idrica, rivolto in particolare ai soggetti titolari di concessione per auto-approvvigionamento per usi non prioritari; l’attività di sensibilizzazione sarà anche finalizzata a rendere gli operatori agricoli consapevoli del possibile rischio di aggravamento dei problemi di carenza idrica nei periodi di più intensa attività irrigua, nel caso in cui, a fronte del graduale esaurirsi delle risorse accumulate nei serbatoi dell’area montana, non si verificassero significative precipitazioni meteoriche;

- nella prospettiva dell’inizio della stagione irrigua (dal 15 marzo in Veneto) promuovere, dove possibile, l’utilizzo del “consiglio irriguo”, funzionale a razionalizzare l’uso delle risorse idriche superficiali e sotterranee;

- predisporre, ove non già disponibili, i piani di emergenza per l’approvigionamento potabile (interconnessione reti, approvigionamento mediante autobotti, interventi riduzione perdite);

- verificare la possibilità di orientare la gestione degli invasi promuovendo l’accumulo, comunque nel rispetto degli obblighi in tema di DMV/DE;

- programmare, da parte del Consorzio Delta del Po, l’attività di predisposizione della barriera alla risalita del cuneo salino sul fiume Adige (parte mobile) in previsione dell’inizio della campagna irrigua a metà marzo;

- introdurre l’obbligo di periodiche analisi qualitative della risorsa idrica emunta dai pozzi domestici, allo scopo di verificare che, anche a fronte dell’attuale condizione di carenza idrica, siano garantiti i requisiti di potabilità connessi al consumo umano;

PRESO ATTO che l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico del fiume Po nella seduta del 9 febbraio 2023, in linea con quanto già valutato nel corso della seduta del 9 novembre 2022, ha confermato lo stato di severità idrica a scala distrettuale media in assenza di precipitazioni;

CONSIDERATO che la Direzione Difesa del Suolo e della Costa, sentite la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico e la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, evidenzia che l’emergenza idrica determina, tra le altre azioni, la necessità di porre in essere ogni sforzo per garantire una sufficiente vivificazione dei canali al fine di evitare problematiche di natura igienico sanitaria;

CONSIDERATO che sussistendo una situazione di crisi idrica che interessa il territorio nazionale, il Governo italiano, al fine di affrontare la questione idrica a fronte della siccità in corso, ha istituito una Cabina di regia tra tutti i Ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie. Tra le azioni ed i lavori previsti si prevedono, in via principale, un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe per accelerare i lavori essenziali per fronteggiare la siccità, l’avvio di una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica e l’individuazione di un Commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia;

RITENUTO necessario, sin da subito, attivare con urgenza, da parte dei Sindaci, sentite le aziende di gestione del Servizio Idrico Integrato, campagne di informazione rivolte alla cittadinanza per raccomandare l’uso accorto della risorsa idrica e per limitarne gli utilizzi agli usi potabili e domestici, promuovendo una serie di buone pratiche e comportamenti da adottare per evitare lo spreco dell’acqua, quali, a titolo esemplificativo: usare gli elettrodomestici a pieno carico; fare la doccia al posto del bagno; chiudere il rubinetto nell’azione di lavarsi i denti; utilizzare l’acqua di lavaggio degli alimenti freschi per annaffiare le piante, e altre iniziative similari di contenimento per la tutela della risorsa idrica;

DATO ATTO che le strutture regionali del Veneto saranno chiamate ad operare, nel corso della crisi idrica tuttora in atto, secondo le disposizioni del Commissario straordinario ed in coordinamento con le altre Istituzioni presenti nel territorio nazionale al fine di ottimizzare le azioni per fronteggiare la crisi idrica nel territorio nazionale;

RICHIAMATO il vigente Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto (approvato con Deliberazione del Consiglio regionale 5 novembre 2009 n. 107 e ss.mm.ii.) con particolare riferimento all’art. 44 – Deroghe al deflusso minimo vitale delle Norme Tecniche di Attuazione;

RICHIAMATO il vigente Piano di Gestione delle Acque dell'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali (Aggiornamento 2021-2027);

VISTE la L.R. n. 20/2007 e la L.R. n. 13/2022;

Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

ordina

1. di stabilire che le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;

2. di dare atto che permane per ulteriori 12 mesi lo stato di emergenza di rilievo nazionale in relazione alla situazione di deficit idrico come da Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2022;

3. di disporre, per le ragioni descritte in premessa e in conseguenza degli aggiornamenti dello stato di severità idrica stabiliti dagli Osservatori Permanenti delle Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali e del fiume Po, rinviando le conseguenti azioni alle strutture regionali competenti in avvalimento di ARPAV, l’esecuzione delle seguenti attività:

- di incaricare i Sindaci dei Comuni del Veneto, sentite le aziende di gestione del Servizio Idrico Integrato, ad attivare con urgenza campagne di informazione per raccomandare l’uso accorto della risorsa idrica rivolte alla cittadinanza per limitarne gli utilizzi agli usi potabili e domestici, promuovendo una serie di buone pratiche e comportamenti da adottare per evitare lo spreco dell’acqua, quali, a titolo esemplificativo: usare gli elettrodomestici a pieno carico; fare la doccia al posto del bagno; chiudere il rubinetto nell’azione di lavarsi i denti; utilizzare l’acqua di lavaggio degli alimenti freschi per annaffiare le piante, e altre iniziative similari di contenimento per la tutela della risorsa idrica;

- di demandare alla Direzione Difesa del Suolo e della Costa, sentite la Direzione Uffici Territoriali per il Dissesto Idrogeologico e la Direzione Ambiente e Transizione Ecologica, di porre in essere ogni sforzo per garantire una sufficiente vivificazione dei canali al fine di evitare problematiche di natura igienico sanitaria;

- di adottare misure di contenimento dei prelievi da acque sotterranee per gli usi non prioritari (verifica campionaria delle portate emunte in base alla lettura dei misuratori, ordinanze sindacali di divieto d’uso), stabilendo prioritariamente che i pozzi a salienza naturale destinati all'utilizzo ornamentale senza specifico impiego (fontane a getto continuo) debbano restare chiusi;

- di promuovere campagne di informazione per l’uso accorto della risorsa idrica, rivolto in particolare ai soggetti titolari di concessione per auto-approvvigionamento per usi non prioritari; l’attività di sensibilizzazione sarà anche finalizzata a rendere gli operatori agricoli consapevoli del possibile rischio di aggravamento dei problemi di carenza idrica nei periodi di più intensa attività irrigua, nel caso in cui, a fronte del graduale esaurirsi delle risorse accumulate nei serbatoi dell’area montana, non si verificassero significative precipitazioni meteoriche;

- di promuovere, nella prospettiva dell’inizio della stagione irrigua (dal 15 marzo in Veneto) l’utilizzo del “consiglio irriguo”, funzionale a razionalizzare l’uso delle risorse idriche superficiali e sotterranee;

- di predisporre, ove non già disponibili, i piani di emergenza per l’approvigionamento potabile (interconnessione reti, approvigionamento mediante autobotti, interventi riduzione perdite);

- di verificare la possibilità di orientare la gestione degli invasi promuovendo l’accumulo, comunque nel rispetto degli obblighi in tema di DMV/DE;

- di programmare, da parte del Consorzio Delta del Po, l’attività di predisposizione della barriera alla risalita del cuneo salino sul fiume Adige (parte mobile) in previsione dell’inizio della campagna irrigua a metà marzo;

- di introdurre l’obbligo di periodiche analisi qualitative della risorsa idrica emunta dai pozzi domestici, allo scopo di verificare che, anche a fronte dell’attuale condizione di carenza idrica, siano garantiti i requisiti di potabilità connessi al consumo umano;

4. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo e della Costa dell’esecuzione del presente atto;

5. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo e della Costa di trasmettere la presente ordinanza ai Sindaci dei Comuni del Veneto, all'Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali, all'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ad ANBI Veneto, ai Consorzi di Bonifica, al Consorzio LEB, al Consorzio ARICA, ad ANEA - Associazione Nazionale Autorità ed Enti d'Ambito, ai Consigli di Bacino del Servizio Idrico Integrato, ai Comuni del Veneto, ad ARPAV, ad ELETTRICITA' FUTURA, a ENEL Green Power Italia S.p.A., alle Province del Veneto e alla Città metropolitana di Venezia, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, alle Province Autonome di Trento e di Bolzano e alle Regioni del Distretto Idrografico del Po, ai gestori dei servizi idropotabili;

6. di stabilire che la presente ordinanza ha validità dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione;

7. di dare atto che la presente ordinanza non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Luca Zaia

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