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Bur n. 33 del 17 marzo 2020


Materia: Acque

Ordinanza DEL DIRETTORE DELLA UNITA' ORGANIZZATIVA GENIO CIVILE VERONA n. 55 del 04 marzo 2020

R.D. 1775/1933 art. 7, ordinanza di ammissione ad istruttoria dell'istanza presentata da A.I.A. S.p.A. per la riunificazione delle pratiche D/1502-D/2206-D/10670 e l'autorizzazione alla ricerca d'acqua (fg. 279 mappale 13 nel Comune di Verona) con chiusura del pozzo esistente D/10670 per derivazione idrica dalla falda sotterranea da complessivi 7 pozzi per medi 112 l/s e massimi l/s 121 e un volume complessivo annuo massimo di prelievo di 3.532.032 mc ad uso industriale (preparazione e confezionamento dei prodotti dell'industria alimentare) nel complesso produttivo nel Comune di Verona e San Martino Buon Albergo (VR) in loc. San Michele Extra. Pratica N. D/1502.

Note per la trasparenza

Provvedimento emesso al fine di acquisire eventuali osservazioni/opposizioni alla riunificazione, rinnovo e ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche mediante complessivi 7 pozzi. Estremi dei principali documenti di istruttoria: Istanza di riunificazione, rinnovo e ricerca e concessione alla derivazione di acque pubbliche ex R.D. 1775/1933, prot.n. 423788 del 18/10/2018, prot.n. 252947 del 02/07/2018, prot.n. 320647 del 01/08/2018 Avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURVET n. 124 del 14/12/2018, Pareri ex art. 96 D.Lgs,. 152/06 del Distretto delle Alpi Orientali Ufficio di Trento prot. 2145 del 18/04/2019 e prot.n. 667 del 10/02/2020 Atto soggetto al decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, art. 23.

Il Direttore

VISTE le istanze presentata ai sensi del R.D. 1775/1933 in data 18/10/2018 prot.n. 423788 di riunificazione delle pratiche riportate in oggetto, in data 02/07/2018 prot.n. 252947 di rinnovo delle concessioni di derivazione d’acqua relative alle medesime pratiche e il 01/08/2018 prot.n. 320647 di ricerca/concessione per la terebrazione di un nuovo pozzo in sostituzione del D/10670 non più produttivo, per derivazione idrica dalla falda sotterranea da complessivi 7 pozzi per medi 112 l/s e massimi l/s 121 e un volume complessivo annuo massimo di prelievo di 3.532.032,00 mc ad uso industriale (preparazione e confezionamento dei prodotti dell’industria alimentare) nel complesso produttivo nel Comune di Verona e San Martino Buon Albergo (VR) in loc. San Michele Extra;

VISTO l’avviso di deposito della domanda pubblicato sul BURV n.124 del 14/12/2018 a seguito del quale non sono pervenute domande concorrenti;

VISTE le dichiarazioni di Acque Veronesi prot. n. 2272 del 28/01/2019 e prot.n. 14110 del 06/06/2019 con le quali l’Ente gestore del pubblico acquedotto comunica di non essere in grado di sostenere un aumento della fornitura idrica e chiede di valutare la possibilità di attingere durante la perforazione del nuovo pozzo dai due acquiferi confinati 1 e 2 tralasciando il confinato 3 e di attrezzare uno dei due piezometri con un misuratore di livello con trasmissione e registrazione dei dati in continuo all’Ente gestore al fine di monitorare eventuali potenziali interferenze future tra i prelievi A.I.A.-Acque Veronesi;

VISTI i pareri tecnici vincolanti del Distretto delle Alpi Orientali ufficio di Trento prot.n. 2145 del 18/04/2019 e prot.n. 667 del 10/02/2020, formulati ai sensi dell’art. 96 comma 1 D.Lgs. 152/06 in ordine alla compatibilità della utilizzazione della risorsa idrica con le previsioni del Piano di tutela, ai fini del controllo sull'equilibrio del bilancio idrico o idrologico. Tale parere ha prescritto che la testa del nuovo pozzo dovrà essere realizzata in modo da permettere la verifica della profondità e la misura del livello piezometrico della falda. Inoltre la Ditta proponente dovrà impegnarsi a mettere in atto tutte le migliori tecniche disponibili per il riutilizzo delle acque di raffreddamento dello stabilimento come ipotizzato nella relazione integrativa (versione 1.0-17/10/2019);

CONSIDERATO che i sopra citati pareri del Distretto delle Alpi Orientali, pur favorevoli per quanto di competenza, segnalano comunque uno stato chimico “non buono” del corpo idrico in argomento in relazione al superamento degli standards di qualità ambientale fissati dalla normativa nazionale per le seguenti sostanze: tetracloetilene, triclorometano, arsenico e tricloroetilene;

VISTA la nota prot. n. 67121 del 18/02/2019 dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio - Direzione Operativa della Regione del Veneto, che detta indicazioni procedurali per il rilascio delle concessioni di derivazione di acque dai corpi idrici sotterranea in stato chimico “non buono”;

VISTI il R.D. 1775/33, il D.Lgs.n.112/98, la D.C.R. 107/2009 e loro ss.mm.ii., la D.G.R.V. 694/2013; D.G.R. n. 1628/2015;

ordina

  1. Che ai sensi dell’art. 7 R.D. 1775/1933 copia della presente ordinanza venga inviata ai Comuni di Verona e San Martino Buon Albergo (VR) per l’affissione ai rispettivi Albi pretori comunali per 30 (trenta) giorni consecutivi per l’acquisizione di eventuali osservazioni/opposizioni alle istanze di derivazione di acque pubbliche così come presentate.
  2. Che la domanda, corredata degli elaborati di progetto, venga depositata presso l’Ufficio Risorse Idriche della Unità Organizzativa Genio Civile di Verona in Piazzale Cadorna n. 2 – 37126 – Verona, per 30 (trenta) giorni consecutivi a decorrere dalla data di affissione della presente agli Albi pretori comunali di Verona e San Martino Buon Albergo, a disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore d’apertura dell’Ufficio.
  3. Che, per quanto stabilito nella sopra citata nota prot. n. 67121 del 18/02/2019 dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio - Direzione Operativa della Regione del Veneto, a seguito della segnalazione ricevuta di stato chimico “non buono” delle acque sotterranee che saranno oggetto della derivazione, le “Autorità Sanitarie Regionali” nello specifico individuate nei Sindaci dei Comuni di Verona e San Martino Buon Albergo, nell’ARPAV e nell’AULSS 9 Scaligera – Distretto n. 1 sede di Verona dovranno rilasciare nei medesimi termini di pubblicazione della presente ordinanza eventuali pareri o prescrizioni di loro competenza in relazione alla compatibilità delle acque con l’uso della risorsa idrica.
    Qualora non pervenga entro detto termine alcuna comunicazione scritta ostativa, l’Ufficio istruttore della U.O. Genio Civile di Verona procederà al rilascio dell’autorizzazione alla terebrazione del pozzo e della concessione di derivazione delle acque.
  4. Che eventuali osservazioni/opposizioni, in merito alla richiesta di concessione, potranno essere presentate alla Unità Organizzativa Genio Civile di Verona, oppure ai Comuni di Verona e San Martino Buon Albergo (VR) nei 30 (trenta) giorni di pubblicazione della presente ordinanza.
  5. Copia della presente ordinanza venga trasmessa a tutti gli Enti/Uffici interessati dal procedimento in oggetto.
  6. Che ai sensi della DGRV n. 642 del 22/03/2002, la visita locale d’istruttoria viene omessa essendo l’Unità Organizzativa Genio Civile di Verona a conoscenza della tipologia dell’opera da eseguirsi nonché dei luoghi di ubicazione della derivazione.
  7. Che, al termine della pubblicazione, i Comuni di Verona e San Martino Buon Albergo (VR) provvedano alla trasmissione all’Unità Organizzativa Genio Civile di Verona del referto di pubblicazione segnalando l’avvenuto o meno deposito di osservazioni/opposizioni, da allegarsi assieme all’eventuale dichiarazione del Sindaco e/o dell’ARPAV e/o dell’AULSS territorialmente competente ostativa al rilascio dell’autorizzazione alla terebrazione del pozzo e della concessione di derivazione delle acque di cui al punto 3 della presente ordinanza.
  8. Di pubblicare integralmente la presente ordinanza nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto ai sensi della legge regionale 27 dicembre 2011 n. 29 e della DGR 14 maggio 2013 n. 677.

Marco Dorigo

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