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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 31 del 08 marzo 2024


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 178 del 27 febbraio 2024

Società regionali in house. Esercizio dei poteri di indirizzo, vigilanza e controllo sull'operato delle Società da parte dei rappresentanti regionali nei Comitati sede del controllo analogo congiunto.

Note per la trasparenza

Col presente provvedimento la Giunta regionale detta gli indirizzi ai componenti regionali dei Comitati costituiti per l’esercizio del controllo analogo congiunto, assieme ad altri Soggetti pubblici, sulle società in house per l’esercizio dei poteri di indirizzo, vigilanza e controllo sull’operato delle società, da esercitarsi all’interno dei rispettivi Comitati e limitatamente alle competenze assegnate a quest’ultimi da parte dei relativi Statuti e Accordi.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

Nel novero delle società a partecipazione pubblica figurano anche le c.d. società in house, che sono contraddistinte da particolari vincoli con l’ente pubblico controllante secondo le previsioni di cui agli artt. 2 e 16 del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n 175 recante “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”.

In particolare, su tali società, come precisato dall’art. 2, comma 1, lett. c) del succitato Testo Unico, l’ente pubblico controllante esercita “un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, esercitando un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della società controllata”.

Quando poi a esercitare tale controllo sono più enti pubblici si parla di “controllo analogo congiunto”: “la situazione in cui l’amministrazione esercita congiuntamente con altre amministrazioni su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi” (art. 2, comma 1, lett. d) del D.Lgs. n. 175/2016).

La Regione del Veneto attualmente esercita il controllo analogo congiuntamente ad altri soggetti pubblici su quattro Società in house che sono:

  • “Concessioni Autostradali Venete – CAV S.p.A.”,
  • “Società Autostradale Alto Adriatico S.p.A.”,
  • “Infrastrutture Milano – Cortina 2020 – 2026 S.p.A.”,
  • “Veneto Strade S.p.A.”.

In generale i poteri di controllo esercitati sono riconducibili a tre categorie:

  • controllo ex ante - poteri di indirizzo, direttive all’Organo Amministrativo della società, e potere autorizzativo, rilasciando pareri vincolanti;
  • controllo contestuale - monitoraggio periodico sull’andamento della gestione attraverso l’analisi di relazioni periodiche;
  • controllo ex post – verifica dei risultati raggiunti, indicando le eventuali azioni necessarie da intraprendere ed assumendo le opportune iniziative nei confronti dell’Organo Amministrativo.

Al fine di esercitare al meglio tali poteri nei confronti delle quattro Società sopra indicate, la Regione e gli altri Soggetti pubblici controllanti hanno costituito, secondo le previsioni dei rispettivi Statuti societari nonché di specifici Accordi parasociali, appositi Comitati composti da rappresentanti degli enti che, al di là dell’assemblea e degli altri poteri riconosciuti ai soci dal Codice civile, risultano essere il luogo in cui esplicitare le loro volontà nei confronti degli organi amministrativi delle Società.

Di seguito vengono analizzate in dettaglio per ciascuna società le attività affidate a detti Comitati dai rispettivi Statuti societari e/o dagli Accordi parasociali.

Per quanto concerne "Concessioni Autostradali Venete S.p.A. – CAV S.p.A." (di seguito anche “CAV S.p.A.”), è stata costituita in data 1° marzo 2008 da parte della Regione del Veneto e dell’ANAS S.p.A., con partecipazione paritetica al 50%, in attuazione di quanto disposto dal comma 290 dell’art. 2 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244

Tale norma, così come da ultimo modificata dall’art. 16, comma 1-ter, del Decreto Legge 10 agosto 2023, n. 104, prevede che “Le attività di gestione, comprese quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria, del raccordo autostradale di collegamento tra l’Autostrada A4 - tronco Venezia-Trieste, delle opere a questo complementari, nonché della tratta autostradale Venezia-Padova, sono trasferite, una volta completati i lavori di costruzione, ovvero scaduta la concessione assentita all’Autostrada Padova-Venezia S.p.a., ad una società per azioni in house costituita pariteticamente tra l’ANAS S.p.a. e la regione Veneto o soggetto da essa interamente partecipato. La società, o il soggetto da essa interamente partecipato, esercita l’attività di gestione nel rispetto delle norme in materia di appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi ed è sottoposta al controllo analogo congiunto dei soggetti che la partecipano, esercitato ai sensi dell'articolo 186, comma 7, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. I rapporti tra la società ed i soggetti pubblici soci sono regolati, oltre che dagli atti deliberativi di trasferimento delle funzioni, sulla base di apposita convenzione. La società assume direttamente gli oneri finanziari connessi al reperimento delle risorse necessarie per la realizzazione del raccordo autostradale di collegamento tra l’Autostrada A4 - tronco Venezia-Trieste, anche subentrando nei contratti stipulati direttamente dall’ANAS S.p.a. Alla società possono altresì essere affidate le attività di realizzazione e di gestione, comprese quelle di progettazione e di manutenzione ordinaria e straordinaria:

a) di ulteriori tratte autostradali situate prevalentemente nel territorio della regione Veneto, nonché, previa intesa tra le regioni interessate, nel territorio delle regioni limitrofe, anche secondo le modalità previste dal comma 7 dell'articolo 186 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36;

b) delle infrastrutture non autostradali, anche se non soggette a pedaggio, ricadenti nel territorio regionale;

c) delle infrastrutture logistiche necessarie a soddisfare esigenze di trasporto intermodale nell'ambito della medesima regione.

Il citato Decreto Legge è intervenuto sulla Legge costitutiva di CAV S.p.A. da un lato prevedendo che la Società diventi una Società in house soggetta al controllo analogo congiunto della Regione del Veneto e di ANAS S.p.A. e dall’altro con l’ampliamento del suo oggetto sociale.

Il medesimo decreto (art. 16, comma 1-quater) prevede inoltre che CAV S.p.A. adegui il proprio Statuto alle modifiche normative introdotte entro 60 giorni dall’entrata in vigore della sua Legge di conversione (Legge 9 ottobre 2023, n. 136).

L’Assemblea straordinaria dell’11 dicembre 2023, a cui ha partecipato il rappresentante regionale con le indicazioni di voto fornite dalla Giunta regionale con DGR n. 1497 del 4 dicembre 2023, ha approvato il nuovo Statuto della Società, che prevede, agli artt. 24 e 25, l’istituzione di un “Comitato di Coordinamento” per l’esercizio del controllo analogo congiunto, composto da due membri di nomina regionale e due membri nominati da ANAS S.p.A..

In particolare, il citato provvedimento giuntale, oltre ad approvare le proposte di modifica allo Statuto e, tra queste, l’istituzione del citato Comitato di Coordinamento, ha anche approvato lo schema di “Accordo per l’esercizio del controllo analogo su Concessioni Autostradali Venete – CAV S.p.A.” e nominato, per parte regionale, quali componenti del Comitato di Coordinamento:

  • il Direttore dell’Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori pubblici, Demanio ing. Giuseppe Fasiol, con funzione di Presidente del Comitato;
  • il Direttore delle Partecipazioni Societarie ed Enti regionali dott. Nicola Pietrunti.

L’Accordo è stato sottoscritto dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di ANAS S.p.A. il 14 dicembre 2023 e dal Presidente della Regione del Veneto in data 19 dicembre 2023.

Nel rispetto dello Statuto societario, l’art. 4 dell’Accordo disciplina le funzioni del Comitato di Coordinamento definendo puntualmente le competenze del citato Comitato con riferimento al:

  • controllo ex ante – indirizzi, obiettivi programmatici e autorizzazioni;
  • controllo contestuale – monitoraggio periodico su andamento della gestione;
  • controllo ex post – verifica dei risultati raggiunti.

Inoltre, il comma 2, lett. b) del citato articolo riconosce espressamente al Comitato di esercitare il potere autorizzativo esprimendo pareri preventivi vincolanti sugli atti e sui documenti di pianificazione e di tipo programmatico e strategico dell’Organo Amministrativo, e sulle operazioni rilevanti, con particolare riferimento a:

  • piani strategici, piani economico-finanziari, piano finanziario regolatorio, budget, piano dei fabbisogni;
  • piano occupazionale;
  • contratti di acquisto o alienazione di immobili o impianti;
  • operazioni societarie di carattere straordinario quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, acquisti/cessione e/o conferimenti di partecipazioni o di rami di azienda;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • proposte di modifica allo statuto sociale;
  • linee guida per la determinazione delle regole per l’esercizio di direzione e coordinamento delle eventuali società controllate, nonché gli indirizzi generali programmatici e strategici che la Società deve assumere per le società del gruppo;
  • rilascio e costituzione di garanzie reali o personali;
  • eventuale designazione di amministratori, liquidatori e sindaci in società partecipate;
  • variazioni assetto organizzativo;
  • operazioni finanziarie attive e passive, quali la stipula, la modifica e la risoluzione di contratti di mutuo e fideiussioni;
  • affidamento di lavori, forniture e servizi di importo superiore alle soglie comunitarie.

Per quanto concerne la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A., l’art. 18, comma 1 della Legge Regionale 30 dicembre 2016, n. 30 ha autorizzato la Giunta regionale “a costituire insieme ad altri soggetti pubblici una società di capitali a totale partecipazione pubblica che abbia ad oggetto la gestione delle reti autostradali attualmente in concessione alla società per azioni Autovie Venete”.

In particolare, i commi 2 e 3 del citato articolo prevedono, rispettivamente, che “2. La Regione del Veneto partecipa direttamente o tramite propria società partecipata alla costituzione della società con un capitale iniziale pari ad euro 5.000.000,00.” e “3. La Giunta regionale può innalzare la partecipazione al capitale sociale di cui al comma 2 fino a un massimo di euro 50.000.000,00, previo parere della competente Commissione consiliare.”.

In attuazione di tali norme e in accordo con l’art. 13 bis del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito in Legge 4 dicembre 2017, n. 172, la Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. è stata costituita il 17 aprile 2018 su iniziativa della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (67%) e della Regione Veneto (33%) con un capitale iniziale di Euro 6.000.000,00.

In data 14 luglio 2022 l’Ente concedente (all’epoca Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili – MIMS, ora MIT), la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Regione del Veneto e la Società hanno provveduto a sottoscrivere l’“Accordo di Cooperazione tra amministrazione aggiudicatrici ai sensi dell’art. 17 della Direttiva 2014/23/UE e dell’art. 13-bis del Decreto legge 16 ottobre 2017 n. 148 e ss.mm.ii., relativo alle tratte autostradali: A4 Venezia-Trieste; A23 Palmanova-Udine; A28 Portogruaro-Conegliano; A57 tangenziale di Mestre per la quota parte; A34 Raccordo Villesse-Gorizia.”.

A partire dal 1 luglio 2023 Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. è concessionaria delle autostrade A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine Sud, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 tangenziale di Mestre (con competenza fino al Terraglio) e della A34 Villesse-Gorizia.

La partecipazione al capitale sociale della Regione Veneto, dopo le operazioni societarie intercorse, è attualmente pari al 9,48%, mentre la Regione Friuli Venezia Giulia detiene il 90,52%.

Lo Statuto societario e il già citato Accordo di Cooperazione prevedono che il controllo sulla Società analogo a quello esercitato sulle strutture organizzative proprie delle Amministrazioni pubbliche controllanti è esercitato mediante l’istituzione di un Comitato denominato "Comitato di Indirizzo e Coordinamento" il quale rappresenta la sede di informazione, controllo preventivo, consultazione, valutazione e verifica sulla gestione e amministrazione della Società ed è deputato a impartire all'Organo Amministrativo gli opportuni indirizzi e direttive.

Il Comitato di Indirizzo e Coordinamento, ai sensi dell’art. 4 dell’Accordo di Cooperazione, è così composto:

  • n. 2 (due) membri di nomina del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di cui n. 1 (uno) con funzione di Presidente;
  • n. 1 (uno) membro di nomina del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
  • n. 3 (tre) membri di cui n. 2 (due) di nomina della Regione Friuli-Venezia-Giulia e n. 1 (uno) di nomina della Regione Veneto, attualmente il Direttore dell’Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori pubblici, Demanio l’ing. Giuseppe Fasiol.

Al Comitato spetta, in particolare, quanto previsto all’art. 3 dell’Accordo di Cooperazione:

a) promuovere le misure per la intermodalità, anche con riferimento alle autostrade del mare e viaggianti;

b) promuovere il c.d. Modal Shifting;

c) promuovere il network infrastrutturale (interporti, infrastruttura ferroviaria e porti);

d) promuovere la tutela dell’ambiente e della sicurezza dell’infrastruttura, secondo i parametri europei;

e) proporre, alle competenti Autorità, politiche tariffarie che consentano la realizzazione delle azioni di cui alle precedenti lettere a), b), c), d);

f) fornire gli indirizzi per la realizzazione delle azioni di cui alle precedenti lettere a), b), c), d) e monitorare il loro stato di avanzamento;

g) fornire alle Amministrazioni Pubbliche Territoriali gli indirizzi per la destinazione delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione degli investimenti funzionali allo sviluppo delle infrastrutture dei territori delle Regioni interessate.

Il Concessionario, ai sensi dell’art. 4 dell’Accordo di Cooperazione, deve inoltre sottoporre al Comitato, per l’approvazione, le delibere concernenti:

  • il budget annuale di previsione;
  • l’effettuazione di operazioni societarie straordinarie, di operazioni finanziarie a medio lungo termine, di operazioni di finanza straordinaria e l’acquisizione e/o dismissione di partecipazioni societarie;
  • l’adozione di piani industriali e/o strategici, la predisposizione di un nuovo piano degli investimenti infrastrutturali e l’aggiornamento del piano economico-finanziario;
  • l’approvazione e le modifiche dello statuto sociale e le variazioni del capitale sociale;
  • l’assunzione di impegni di spesa superiori a Euro 5 milioni.

In relazione alla Società Infrastrutture Milano – Cortina 2020 – 2026 S.p.A., si rappresenta quanto segue.

Con Legge Regionale 25 novembre 2019, n. 44 "Collegato alla legge di stabilità regionale 2020" è stata autorizzata la partecipazione della Regione del Veneto, in qualità di aderente istituzionale, al Comitato Organizzatore e all'Agenzia di Progettazione Olimpica, assicurando insieme agli altri enti interessati il supporto necessario per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi.

In attuazione del Decreto Legge 11 marzo 2020, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla Legge 8 maggio 2020, n. 31, e ss.mm.ii. (c.d. "legge olimpica") recante "Disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021-2025, nonché in materia di divieto di attività parassitarie", con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 agosto 2021 è stata autorizzata la costituzione della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A. (di seguito anche SIMICO S.p.A.), poi avvenuta con atto notarile in data 22 novembre 2021.

Ai sensi dell'art. 3 del succitato Decreto Legge la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A. è "partecipata dai Ministeri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti nella misura del 35 per cento ciascuno, dalla Regione Lombardia e dalla Regione Veneto nella misura del 10 per cento ciascuna, dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nella misura del 5 per cento ciascuna" ed è "sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che, d'intesa con le Regioni Lombardia e Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano, esercita il controllo analogo congiunto, ai sensi dell'articolo 5, comma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. La Società è iscritta di diritto

nell'elenco di cui all'articolo 192, comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50".

Il controllo analogo su detta Società è attuato tramite il Comitato per il Controllo Analogo istituito ai sensi della "Direttiva del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili sul programma di attività della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A." n. 255 del 12 agosto 2022 che costituisce atto di indirizzo per il triennio 2022-2024 per quanto riguarda l'attività di vigilanza svolta sulla Società.

Detto Comitato è stato costituito con Decreto n. 315 del 4.10.2022 del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, adesso Ministero delle infrastrutture e trasporti.

Il Comitato si compone di tre membri: un membro, con funzioni di presidente, in rappresentanza del Ministero; due membri designati dalle Regioni Veneto e Lombardia e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, d’intesa fra loro.

Il componente del Comitato designato dalla Regione del Veneto in rappresentanza della cd. Area dolomitica è il Direttore della Direzione Sistema dei controlli, Sistar e documenti di programmazione regionale dott. Michele Pelloso.

Spetta al Comitato, ai sensi dell’art. 6 del citato Decreto Ministeriale l’approvazione del piano aziendale pluriennale, con evidenziato il fabbisogno di risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie al pieno ed effettivo funzionamento della Società medesima.

Il Comitato è chiamato inoltre ad approvare, ai sensi dell’art. 5 del citato Decreto Ministeriale, la relazione che la Società presenta semestralmente sulle iniziative adottate ai sensi della Direttiva, con specifico riguardo ai seguenti punti:

a) quadro di sintesi delle attività svolte;

b) stato di avanzamento degli interventi da realizzare;

c) rapporti di avvalimento con altre amministrazioni aggiudicatrici, mediante la stipula di apposite convenzioni;

d) aspetti organizzativi e gestionali.

Per quanto concerne Veneto Strade S.p.A. si rappresenta che essa è stata costituita con Legge Regionale 25 ottobre 2001, n. 29 e che alla Società è stata affidata la progettazione, l’esecuzione di interventi, la manutenzione, gestione e vigilanza della rete viaria di interesse provinciale e regionale, in attuazione del D.Lgs. n. 112/1998 che ha conferito alle regioni ed agli enti locali una serie di competenze prima riservate allo stato in materia di viabilità.

La Legge Regionale 29 marzo 2019, n. 13 recante “Modifiche alla Legge Regionale 25 ottobre 2001, n. 29 “Costituzione di una società di capitali per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali” e successive modificazioni”, ha modificato la Legge Regionale istitutiva di Veneto Strade S.p.A..

La Regione Veneto detiene oggi il 76,43 % del capitale sociale di Veneto Strade S.p.A. e quest’ultima si configura come una Società a totale partecipazione pubblica.

Con DGR n. 523 del 27 aprile 2021 la Giunta regionale ha deliberato, con riferimento al quarto punto all’ordine del giorno, di votare in Assemblea in favore della costituzione del Comitato di Coordinamento per il controllo analogo congiunto della Regione del Veneto e della Provincia di Belluno sulla Società e, relativamente al punto cinque, di approvare lo schema di Accordo per l’esercizio del controllo analogo congiunto da parte della Regione del Veneto e della Provincia di Belluno sulla Veneto Strade S.p.A.

In data 30 giugno 2021, ai sensi di quanto deliberato dall’Assemblea societaria del 30 aprile 2021, giusta DGR n. 523/2021 è stato sottoscritto l’Accordo tra Regione del Veneto e Provincia di Belluno che ha disciplinato l’istituzione del “Comitato di Coordinamento per l’esercizio congiunto del controllo analogo” sulla Società.

In data 3 novembre 2022 è avvenuta l’iscrizione della società nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house gestito dall'ANAC, di cui all'art. 192, comma 1 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

In accordo con lo Statuto (art. 18) e ai sensi di quanto previsto dal citato Accordo (art. 2) il Comitato è un organismo collegiale, permanente, composto da n. 5 componenti nominati dai Soci affidanti, all’interno delle rispettive amministrazioni con le seguenti modalità:

  • n. 3 componenti, tra cui il Presidente del Comitato, nominati dalla Regione del Veneto, con atto del Presidente della Regione del Veneto;
  • n. 2 componenti nominati dalla Provincia di Belluno, con atto del Presidente della Provincia di Belluno.

Attualmente in rappresentanza della Regione sono presenti nel Comitato: l’ing. Giuseppe Fasiol, Direttore dell’Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori pubblici, Demanio, quale presidente del Comitato, il dott. Gianluigi Masullo, Direttore dell’Area Risorse finanziarie, strumentali, ICT ed enti locali e il dott. Nicola Pietrunti, Direttore della Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti regionali.

Il Comitato definisce gli obiettivi gestionali della Società in sede di programmazione annuale, in coerenza con i documenti programmatori degli Enti soci, ai sensi dell’art. 18 dello Statuto e dell’art. 3 dell’Accordo.

Ancora in attuazione dei due articoli testé citati, il Comitato approva il piano investimenti e di sviluppo – programmi, progettazioni, lavori, manutenzioni straordinarie – il piano industriale, il budget annuale, il piano occupazionale, con potere di indirizzo e di veto sulla definizione dell’organigramma aziendale. Per tali atti di programmazione è necessario il voto favorevole del socio pubblico affidante per quanto attiene alle modalità di attuazione del contratto di servizio in essere tra il medesimo socio pubblico affidante e la Società.

Considerato che, come già rappresentato, sulle Società di cui sopra, ad eccezione di Veneto Strade S.p.A., la Regione del Veneto non possiede una partecipazione di controllo e dunque a tali Società non sono applicabili le norme di cui alla L.R. n. 39/2013 o le direttive impartite alle società controllate con DGR n. 2101/2014 e DGR n. 751/2021 e appare pertanto necessario fornire ai componenti di nomina o designazione regionale  dei  Comitati per il controllo analogo opportuni indirizzi per l’esercizio delle loro funzioni nell’ambito delle competenze assegnate ai citati Comitati.

In particolare, per quanto riguarda l’esercizio del controllo analogo sulle quattro Società in house fin qui trattate, si propone di conferire ai suddetti componenti regionali nominati nei rispettivi Comitati l’esercizio dei poteri di indirizzo, vigilanza e controllo sull’operato delle Società, da esercitarsi esclusivamente all’interno dei rispettivi Comitati con riferimento alle competenze ed alle funzioni attribuite a ciascun Comitato rispettivamente dagli Statuti societari e dagli specifici Accordi che li hanno istituiti e disciplinati.

Restano ovviamente ferme le funzioni ed i compiti attribuiti dal Legislatore regionale espressamente al Consiglio regionale o alla Giunta regionale. 

Inoltre, al fine di perseguire un monitoraggio più efficace sulle Società, si propone di dare in particolare indicazione ai rappresentanti regionali di cui sopra di agire all’interno di detti Comitati, in conformità ai seguenti indirizzi:

  • segnalare tempestivamente eventuali criticità nell’erogazione da parte della Società dei servizi pubblici di interesse generale ovvero di situazioni di disequilibrio che possano rilevare per le finalità di cui agli artt. 6, comma 2 e 14, comma 2 del D.Lgs. n. 175/2016, e s.m.i., alla Direzione competente in materia di partecipazioni regionali e a quella in materia di Infrastrutture e Trasporti;
  • invitare la Società ad adempiere, nel modo più tempestivo e completo possibile, alla pubblicazione sul proprio sito internet dei dati e delle informazioni previste dalla normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza;
  • invitare la Società a contenere l’incidenza delle spese di funzionamento (ivi comprese le spese di personale) sui ricavi, ad un livello non superiore a quella registrata a livello medio nei tre esercizi precedenti o nell’esercizio precedente (in caso di società di recente costituzione), salvi gli obblighi derivanti dalla contrattazione, gli oneri di natura non ricorrente ovvero le fasi/annualità non a regime dell’attività aziendale per cui il raffronto non è significativo;
  • dare indicazione alla Società alle quali non è applicabile la disciplina di cui alla L.R. n. 39/2013 e alle DGR n. 2101/2014 e DGR n. 751/2021 di procedere ad assunzioni di personale e/o altre forme flessibili di lavoro, previa verifica della loro sostenibilità economica e garantendo il rispetto del complessivo equilibrio aziendale.

Si propone infine di incaricare il componente regionale dei suddetti Comitati (ovvero il Presidente di nomina regionale nei casi di più membri per la Regione) di trasmettere agli Assessori competenti in materia di Infrastrutture e Trasporti e di Partecipazioni Societarie l’ordine del giorno, i verbali o loro estratti delle riunioni dei Comitati in cui sono state assunte delle decisioni in relazione ai poteri conferiti col presente provvedimento, per la necessaria rendicontazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. 19.08.2016, n. 175 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”;

VISTA la L.R. 24.12.2013, n. 39 “Norme in materia di società regionali”;

VISTO l’art. 2, comma 2, L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 "Statuto del Veneto"”;

VISTI gli Statuti di “Concessioni Autostradali Venete – CAV S.p.A.”, “Società Autostradale Alto Adriatico S.p.A.”, “Infrastrutture Milano – Cortina 2020 – 2026 S.p.A.” e “Veneto Strade S.p.A.”;

VISTO l’Accordo per l’esercizio del controllo analogo su Concessioni Autostradali Venete – CAV S.p.A., sottoscritto in data 19.12.2023,

VISTO l’Accordo di Cooperazione tra amministrazione aggiudicatrici ai sensi dell’art. 17 della Direttiva 2014/23/UE e dell’art. 13-bis del Decreto legge 16 ottobre 2017 n. 148 e ss.mm.ii., relativo alle tratte autostradali: A4 Venezia-Trieste; A23 Palmanova-Udine; A28 Portogruaro-Conegliano; A57 tangenziale di Mestre per la quota parte; A34 Raccordo Villesse-Gorizia, sottoscritto in data 14.07.2022,

VISTO il Decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili n. 315 del 04.10.2022 di costituzione del Comitato di controllo analogo congiunto sulla Società Infrastrutture Milano Cortina 2020 -2026 S.p.A.,

VISTO l’Accordo tra la Regione Veneto e la Provincia di Belluno per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla Società Veneto Strade S.p.A., sottoscritto in data 30.06.2021;

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  1. di dare atto che la Società Concessioni Autostradali Venete – CAV S.p.A. ha disciplinato l’esercizio del controllo analogo da parte del Comitato di Coordinamento con l’Accordo approvato con DGR n. 1497 del 4 dicembre 2023;
  1. di dare atto che la Società Autostradale Alto Adriatico S.p.A.” ha disciplinato l’esercizio del controllo analogo da parte del Comitato di indirizzo e Coordinamento come previsto dall’Accordo di Cooperazione e dal Regolamento del Comitato approvati con DGR n. 787 del 5 luglio 2022;
  1. di dare atto che la Società Infrastrutture Milano – Cortina 2020 – 2026 S.p.A ha disciplinato l’esercizio del controllo analogo da parte del Comitato per il Controllo Analogo come disposto dalla "Direttiva del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili sul programma di attività della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A." n. 255 del 12 agosto 2022;
  1. di dare atto che la Società Veneto Strade S.p.A.” ha disciplinato l’esercizio del controllo analogo da parte del Coordinamento per il controllo analogo come previsto dall’art. 18 dello Statuto e dall’Accordo approvato con DGR n. 523 del 27 aprile 2021;
  1. di conferire ai rappresentanti regionali nei Comitati di controllo di cui ai punti 2, 3, 4 e 5 l’esercizio dei poteri di indirizzo, vigilanza e controllo sull’operato delle Società, da esercitarsi esclusivamente all’interno dei rispettivi Comitati con riferimento alle competenze ed alle funzioni attribuite a ciascun Comitato rispettivamente dagli Statuti societari e dagli specifici Accordi che li hanno istituiti e disciplinati, ad esclusione di quelli attribuiti dal Legislatore regionale espressamente al Consiglio regionale o alla Giunta regionale;
  1. di incaricare il rappresentante regionale nei suddetti Comitati (ovvero il Presidente di nomina regionale nei casi di più membri per la Regione) di trasmettere agli Assessori competenti in materia di Infrastrutture e Trasporti e di Partecipazioni Societarie l’ordine del giorno, i verbali o loro estratti delle riunioni dei Comitati in cui sono state assunte delle decisioni in relazione ai poteri conferiti col presente provvedimento, per la necessaria rendicontazione;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  1. di incaricare dell’esecuzione del presente provvedimento il Direttore della Direzione Partecipazioni Societarie ed Enti Regionali;
  1. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione e nel sito internet regionale.

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