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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 104 del 04 agosto 2023


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 953 del 31 luglio 2023

Programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa. Anno Scolastico 2024-2025. Linee guida. (Art. 138, D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112).

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva le Linee guida per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e la razionalizzazione e l’armonizzazione dell’offerta formativa sul territorio regionale per l’Anno Scolastico 2024-2025, nell’esercizio delle competenze delegate alla Regione dall’art. 138 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112. Il provvedimento non comporta impegno di spesa.

L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Con D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998 (art. 138) sono state conferite alle Regioni le funzioni di programmazione, dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale e della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili. Il medesimo Decreto attribuisce alle Province, per l’istruzione secondaria di secondo grado, e ai Comuni, in relazione ai gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti la redazione dei piani di organizzazione della rete scolastica in termini di istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione (art. 139).

La legge n. 56 del 7 aprile 2014, che ha dettato disposizioni in materia di città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni, ha confermato l’attribuzione alle Province della funzione fondamentale concernente la programmazione provinciale della rete scolastica nel rispetto della programmazione regionale.

Con DGR n. 2074 del 14 dicembre 2017, la Regione ha provveduto ad effettuare una ricognizione dell’assetto della rete scolastica del Veneto allo scopo di fornire uno strumento aggiornato che consenta di definire una visione d’insieme dell’intero sistema di istruzione regionale. L’aggiornamento del quadro della rete scolastica si verifica annualmente.

L’art. 19 del D.L. n. 98/2011, convertito con modificazioni dalla L. 111/2011, dispone ai commi 5 e 5 bis che negli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità, ridotto fino a 400 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, né direttori dei servizi generali ed amministrativi (di seguito DSGA) in via esclusiva, ma che le stesse  sono conferite in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche, mentre il posto di DSGA  è assegnato in comune con altre istituzioni scolastiche.

Il comma 5 ter del medesimo art. 19 prevede che a decorrere dall'anno scolastico 2014-2015, i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, nonché per la sua distribuzione tra le regioni, siano definiti con decreto, avente natura non regolamentare, del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata. In seguito le regioni provvedono autonomamente al dimensionamento scolastico, sulla base del suddetto Accordo. Fino al termine dell'anno scolastico nel corso del quale è adottato l'Accordo sui criteri di definizione del contingente organico di dirigenti scolastici e DSGA si applicano le regole di cui ai commi 5 e 5-bis.

L’art. 1 comma 557 della  L. 29 dicembre 2022, n. 197 (Finanziaria 2023) ha novellato il suddetto articolo 19 introducendo i commi 5-quater, 5-quinquies e 5-sexies.

Il comma 5 quater dell’art. 19 stabilisce che, al fine di dare attuazione alla riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, i criteri per la definizione del contingente organico dei Dirigenti Scolastici e dei DSGA e la sua distribuzione tra le Regioni siano definiti, su base triennale con eventuale aggiornamento annuale, con Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 31 maggio solare precedente all'anno scolastico di riferimento. Per tale Accordo si stabilisce l’intesa in Conferenza Unificata. Il comma 5 quinquies aggiunge che, decorso inutilmente tale termine, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze procede entro il 30 giugno.

La volontà del legislatore è quella di riformare il dimensionamento scolastico permettendo l’attuazione della riorganizzazione del sistema scolastico prevista nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, tenendo conto, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, del parametro della popolazione scolastica regionale indicato per la riforma 1.3 prevista dalla missione 4, componente 1, del citato Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché della necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, anche prevedendo forme di compensazione interregionale.

La riforma incide sul rispetto dei vincoli di finanza pubblica (art. 119 Cost.), in quanto un efficientamento della rete scolastica sul territorio che tenga in considerazione il decremento demografico e la conseguente riduzione del contingente dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi determina economie di spesa; sull’attuazione degli impegni assunti in sede europea e declinati nel PNRR (art. 117, co. 5, Cost.); infine sulla valorizzazione del ruolo delle Regioni nella distribuzione del contingente, fissato sulla base di criteri statali, sul territorio, tenendo in considerazione le varie realtà territoriali e le connesse esigenze socioeconomiche, anche al fine di favorire la qualità dell’organizzazione scolastica (art. 117, co. 3, Cost).

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha approvato, ai sensi dell’art. 19 comma 5- quinquies, il decreto n. 127 del 30/06/2023 che ha trasmesso alle Regioni con nota n. 3489 del 25 luglio 2023. La nota di trasmissione precisa che il decreto è attualmente al vaglio degli Organi di controllo e che avrà cura di trasmetterlo nuovamente alle Regioni non appena le operazioni di controllo saranno concluse. 

Il decreto definisce, il contingente organico complessivo e il riparto tra le regioni, riconoscendo al Veneto per l’A.S. 2024-2025 n. 560 autonomie. 

La definizione del nuovo contingente organico richiede una revisione della rete scolastica regionale che, tenuto conto del trend demografico negativo, persegua l’obiettivo di raggiungere una dimensione degli istituti idonea ad assicurarne la continuità e la stabilità nei prossimi anni, sia pur tenendo in considerazione situazioni peculiari caratterizzate da particolare configurazione orografica o contraddistinte da viabilità disagevole o dispersione e rarefazione degli insediamenti abitativi, ovvero di disagio ambientale e sociale o economico del territorio.

In dettaglio il citato decreto ha definito come segue il contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi attribuiti al Veneto per gli AA.SS. 2024-2025, 2025-2026 e 2026-2027, e conseguentemente il numero massimo di autonomie scolastiche riconoscibile sul territorio regionale, in applicazione dei criteri previsti dall’art. 19 comma 5 quinquies D.L. 98/2011:

Anno scolastico

A.S. 2024/2025

A.S. 2025/2026

A.S. 2026/2027

Contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi attribuiti al Veneto

560

556

550


Qualora il numero complessivo di autonomie risultante dai provvedimenti comunali e provinciali non corrisponda al contingente organico di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi attribuiti al Veneto per l’A.S. 2024/2025, la Giunta regionale provvederà autonomamente con proprio provvedimento al dimensionamento scolastico in applicazione dell’art. 19 comma 5 ter del D.L. n. 98/2011 convertito con modificazioni dalla L. 111/2011 e dei criteri e principi fissati nelle Linee guida riportate in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Le Linee Guida in allegato, oltre al dimensionamento scolastico, disciplinano anche le procedure relative all’offerta formativa del secondo ciclo.

Con riferimento all’offerta formativa, ai fini della costruzione del sistema educativo unitario regionale previsto dalla legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15, a partire dalla DGR n. 1326 del 16 agosto 2017 sono state introdotte nuove modalità di programmazione dell’offerta formativa, prevedendo che anche la proposta di attivazione di ogni nuova figura nell’offerta di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per l’anno formativo successivo sia illustrata e discussa nelle apposite Commissioni di Distretto Formativo.

Inoltre è bene ricordare che l’Istruzione Professionale (IP) e l’IeFP sono state interessate negli ultimi anni da un processo di profonda revisione, iniziato con la riforma degli Istituti Professionali, intervenuta con il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 61 “Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”; conseguentemente in attuazione dell’articolo 7, comma 2, del D.Lgs. n. 61/2017 è stato sottoscritto un nuovo Accordo territoriale tra la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto per la realizzazione di percorsi di IeFP in regime di sussidiarietà da parte delle istituzioni scolastiche di istruzione professionale del Veneto, di cui alla DGR n. 27 del 15/1/2019.

Con DGR n. 914 del 9 luglio 2020 ad oggetto “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ex L. 53/2003 e D.Lgs. n. 226/2005. Recepimento degli Accordi stipulati in Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome in data 1° agosto 2019 n. 155/CSR e 18 dicembre 2019 n. 19/210/CR10/C9, riguardanti l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali ed elementi correlati” la Giunta regionale ha recepito i due Accordi citati, che hanno provveduto ad innovare in maniera significativa il sistema IeFP.

In linea con quanto disposto nelle precedenti analoghe deliberazioni, si propone che l’analisi dei provvedimenti e della documentazione riguardanti dimensionamento o nuova offerta formativa che perverranno dagli Enti Locali sia effettuata, in fase istruttoria, da una Commissione mista composta da due rappresentanti della Regione del Veneto e da due rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, nominata con Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

Si propone quindi di sottoporre all’approvazione della Giunta regionale le “Linee guida per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa - Anno Scolastico 2024-2025., di cui all’Allegato A.

Le Linee guida riportate in Allegato A confermano la procedura già adottata per l’offerta formativa 2023/2024, stabilendo inoltre che:

  • nell’Anno Scolastico 2024/2025 possano essere avviati nella IeFP solo percorsi correlati a figure previste nel Repertorio approvato con l’Accordo prot. n. 155/CSR del 1° agosto 2019; conseguentemente l’Allegato B, parte integrante e sostanziale al presente provvedimento, riporta le figure attivabili per i percorsi triennali di IeFP nelle Scuole di formazione professionale e in sussidiarietà negli Istituti professionali di Stato (IPS);
  • le Scuole di formazione professionale e gli IPS che intendano richiedere per l’Anno Scolastico  2024/2025, ulteriori figure di IeFP o indirizzi – diversi rispetto a quanto riportato nell’Allegato B, o che ritengano di modificare o integrare le figure o indirizzi ivi elencati, dovranno presentare istanza alla competente Commissione di Distretto Formativo, evidenziando in particolare il fabbisogno professionale rilevato nel territorio di riferimento e l’assenza di sovrapposizioni e duplicazioni con tipologie di offerta analoghe già presenti presso altre istituzioni dei territori limitrofi.

Tale allegato non comprende le figure attivate o attivabili nei percorsi duali, in quanto oggetto di programmazione specifica.

Le figure attivabili per i percorsi di IeFP presso le Scuole di Formazione Professionale e in via sussidiaria presso gli IPS, sono riportate nel citato Allegato B.

Il citato Allegato B non comprende le figure di IeFP approvate per le quali non siano state attivate nei 3 anni scolastici-formativi antecedenti le classi prime, che sono state riportate nell’elenco Figure dei percorsi IeFP non attivabili per l’anno formativo 2024/2025, Allegato C, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

L’avvio nell’Anno Scolastico 2024-2025 dei percorsi sussidiari approvati in capo agli IPS è condizionato al rispetto dei contenuti dell’”Accordo territoriale tra la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto per la realizzazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in regime di sussidiarietà da parte delle istituzioni scolastiche di istruzione professionale. Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, art. 7, comma 2”, repertoriato dalla Regione del Veneto con il prot. n. 35985, in particolare al rispetto del limite dell’organico docente assegnato a livello regionale e dell’invarianza di spesa rispetto ai percorsi ordinari degli IPS.

In nessun caso la dotazione organica complessiva di un IPS potrà essere incrementata in conseguenza dell’avvio di percorsi sussidiari di IeFP, ivi compreso l’adeguamento dell’organico dell’autonomia alle situazioni di fatto, oltre i limiti del contingente previsto dall’articolo 1, comma 69, della legge n. 107/2015.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59;

VISTI gli artt. 137-138-139 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112;

VISTO il DPR 18 giugno 1998, n. 233;

VISTO il D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;

VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107;

VISTO il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 61;

VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53;

VISTO l’art. 1 c. 632 della legge 27 dicembre 2006, n. 296;

VISTO l’art. 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133;

VISTO l’art. 19 del Decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito in legge con modificazioni con Legge 15 luglio 2011, n. 111;

VISTO l’art. 4, c. 69, della legge 12 novembre 2011, n. 183;

VISTO l’art. 12 della legge 8 novembre 2013, n. 128;

VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56;

VISTO il D.M. 24 luglio 1998, n. 331;

VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81;

VISTO il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89;

VISTO il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 119;

VISTO il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88;

VISTO il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89;

VISTO il D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263;

VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 20 dicembre 2013 prot. n. 0002828;

VISTA la Circolare Ministeriale n. 36 del 10 aprile 2014;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 24 maggio 2018 , n. 92;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 17 maggio 2018 conseguente l’Intesa n. 64 sancita in sede di Conferenza Stato Regioni nella seduta dell’8 marzo 2018;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 22 maggio 2018, che recepisce l’Accordo n. 100 sancito in sede di Conferenza Stato Regioni nella seduta del 10 maggio 2018;

VISTO l’Accordo tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università' e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano riguardante l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali, l’aggiornamento degli standard minimi formativi relativi alle competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e finale dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011, siglato in Conferenza Stato Regioni il 1 agosto 2019 (prot. n. 155/CSR) recepito con il Decreto Interministeriale n. 56 del 7 luglio 2020;

VISTO l’Accordo (prot. n. 19/210/CR10/C9) fra le Regioni e le Province autonome del 18/12/2019 relativo alla tabella di confluenza tra qualifiche e diplomi professionali e per l’assunzione delle dimensioni personali, sociali, di apprendimento e imprenditoriali nell’ambito dei percorsi di IeFP;

VISTO l’Accordo in Conferenza Stato - Regioni (Repertorio atto n. 156/CSR) del 10/09/2020 che integra la disciplina dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale e i percorsi di istruzione e formazione professionale compresi nel Repertorio nazionale di IeFP e viceversa;

VISTA l’Intesa in Conferenza Stato - Regioni (Repertorio atto n. 155/CSR) del 10/09/2020 sullo schema di decreto ministeriale per la rimodulazione dell’Allegato 4 al decreto del ministero dell’Istruzione n. 92 del 2018;

VISTO l’Accordo tra la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto per la realizzazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in regime di sussidiarietà da parte delle istituzioni scolastiche di istruzione professionale, approvato con DGR n. 27 del 15/1/2019 e sottoscritto dalle parti con firma digitale in data 07/03/2019 e 12/03/2019 e repertoriato con il n. 35985 in Regione Veneto;

VISTI gli artt. 136-138 della legge regionale 13 aprile 2001, n. 11;

VISTA la legge regionale 31 marzo 2017, n. 8 “Il sistema educativo della Regione Veneto” e s.m.i.;

VISTA La legge 29 dicembre 2022, n. 197 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, l’art. 1 comma 557;

VISTO  Il decreto del Ministro dell'Istruzione e del Merito, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze n. 127 del 30/06/2023 che definisce per l’a.s. 2024/2025 il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni, ai sensi dell’art. 19 comma 5- quinquies della Legge 15 luglio 2011, n. 111 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria;

VISTA la DGR n. 407 del 15 febbraio 2000;

VISTA la DGR n. 563 del 21 aprile 2015;

VISTA la DGR n. 914 del 9 luglio 2020 “Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ex L. 53/2003 e D.Lgs. n. 226/2005. Recepimento degli Accordi stipulati in Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome in data 1 agosto 2019 n. 155/CSR e 18 dicembre 2019 n. 19/210/CR10/C9, riguardanti l’integrazione e modifica del Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali ed elementi correlati”;

VISTA la DGR 844 del 12/7/2022 “Programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa. Anno Scolastico 2023-2024. Linee guida. (art. 138, D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112);

VISTA la DGR n. 1572 del 6 dicembre 2022 che ha approvato la programmazione dell’Offerta formativa negli istituti scolastici del secondo ciclo e dell’offerta di istruzione e formazione professionale nelle scuole di formazione professionale e in sussidiarietà negli istituti professionali di stato per l’anno scolastico – formativo 2023/2024 e il successivo DDR n.  1402 del 20/12/2022 ad integrazione e rettifica dell’offerta formativa per l’A.S. 2023/2024;

VISTO l’art. 2, comma 2, lettera o, della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare le “Linee guida per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa - Anno Scolastico 2024-2025” in materia di dimensionamento scolastico e di nuova offerta formativa del secondo ciclo, riportate nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di dare atto che qualora il numero complessivo di autonomie risultante dai provvedimenti comunali e provinciali non corrisponda al contingente organico di n. 560 dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi attribuiti al Veneto per l’A.S. 2024/2025 con il decreto n. 127 del 30/06/2023, la Giunta regionale provvederà autonomamente con proprio provvedimento al dimensionamento scolastico in applicazione dell’art. 19 comma 5 ter del D.L. n. 98/2011 convertito con modificazioni dalla L. 111/2011 e dei criteri e principi fissati nelle Linee guida riportate in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  4. di approvare, per l’Anno Scolastico 2024-2025 le figure attivabili per i percorsi triennali di IeFP nelle Scuole di formazione professionale e in sussidiarietà negli IPS, riportate nell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilendo che le Scuole di formazione professionale e gli IPS che intendano richiedere per l’Anno Scolastico 2024-2025 ulteriori figure di IeFP o indirizzi – diversi rispetto a quanto riportato nel citato Allegato B, o che ritengano di modificare o integrare le figure o indirizzi ivi elencati, dovranno presentare istanza alla competente Commissione di Distretto Formativo, evidenziando in particolare il fabbisogno professionale rilevato nel territorio di riferimento e l’assenza di sovrapposizioni e duplicazioni con tipologie di offerta analoghe già presenti presso altre istituzioni dei territori limitrofi;
  5. di stabilire che non risultano attivabili per l’anno formativo 2024-2025 le figure presenti nell’elenco Figure dei percorsi IeFP non attivabili per l’anno formativo 2024-2025 - Allegato C;
  6. di stabilire che l’avvio nell’Anno Scolastico 2024-2025 dei percorsi sussidiari approvati in capo agli IPS con il presente provvedimento, è condizionato al rispetto dei contenuti dell’Accordo territoriale tra la Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto per la realizzazione di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale in regime di sussidiarietà da parte delle istituzioni scolastiche di istruzione professionale. Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, art. 7, comma 2”, repertoriato dalla Regione del Veneto con il prot. n. 35985, e in particolare al rispetto del limite dell’organico docente assegnato a livello regionale e dell’invarianza di spesa rispetto ai percorsi ordinari degli IPS e che in nessun caso la dotazione organica complessiva di un IPS potrà essere incrementata in conseguenza dell’avvio di percorsi sussidiari di IeFP, ivi compreso l’adeguamento dell’organico dell’autonomia alle situazioni di fatto, oltre i limiti del contingente previsto dall’articolo 1, comma 69, della legge n. 107/2015;
  7. di stabilire che l’analisi dei provvedimenti e della documentazione riguardanti dimensionamento o nuova l’offerta formativa che perverranno dagli Enti Locali sarà effettuata, in fase istruttoria, da una Commissione mista, nominata con Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, composta da due rappresentanti della Regione del Veneto e da due rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale pr il Veneto dallo stesso designati;
  8. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e di ogni ulteriore e conseguente provvedimento che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto della presente deliberazione, anche con riferimento alla definizione del decreto ministeriale n. 127 del 30 giugno 2023;
  10. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  11. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione, nonché nel sito istituzionale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_953_23_AllegatoA_509148.pdf
Dgr_953_23_AllegatoB_509148.pdf
Dgr_953_23_AllegatoC_509148.pdf

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