Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 31 del 03 marzo 2023


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 145 del 24 febbraio 2023

Approvazione nuova disciplina del Lavoro Agile e del Lavoro da remoto per il personale della Regione del Veneto - Giunta regionale. Legge 22 maggio 2017, n. 81, Capo II.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, a seguito dell’adozione con DGR n. 97/2023 del Piano Integrato di Attività e di Organizzazione (PIAO) 2023-2025, che ha definito tra l’altro l’organizzazione e lo sviluppo del Lavoro Agile per il prossimo triennio, si propone l’adozione di una nuova regolamentazione del Lavoro Agile e del Lavoro da remoto per il personale della Regione del Veneto-Giunta regionale, aggiornata anche al recente CCNL Funzioni Locali 16/11/2022 e in linea con le disposizioni normative nazionali vigenti, in sostituzione di quella precedentemente approvata con DGR n. 1833/2020.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

La Legge 22 maggio 2017, n. 81, Capo II, allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ha introdotto il Lavoro Agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo scritto tra le parti, in cui la prestazione lavorativa è resa in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici e senza precisi vincoli di orario, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

Durante la fase emergenziale Covid, con DGR n. 938 del 14 luglio 2020, la Giunta regionale ha definito alcune linee di indirizzo per lo sviluppo di tale modalità lavorativa nell’organizzazione regionale, delineando un percorso di adeguamento progressivo a garanzia di un armonico passaggio da regime emergenziale a regime ordinario.

Con DGR n. 1833 del 29 dicembre 2020 la Giunta regionale si è dotata di una prima disciplina interna del Lavoro Agile ordinario, applicabile in periodo post Covid, venute meno le misure emergenziali vigenti in materia, in esito all’analisi degli aspetti positivi e delle criticità riscontrati nel corso del primo anno di pandemia e in relazione al primario interesse pubblico di massima efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.

La regolamentazione interna del Lavoro Agile di cui alla citata DGR n. 1833/2020 ha rappresentato uno step fondamentale nel percorso di consolidamento di tale istituto nell’organizzazione regionale, come definito nell’ambito del Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), adottato per la prima volta con DGR n. 58 del 26 gennaio 2021.

In particolare, a seguito dell’emanazione del D.M. dell’8 ottobre 2021 relativo al rientro in presenza del personale delle PA dal 15 ottobre 2021, che ha provveduto ad individuare le condizionalità e i requisiti organizzativi e individuali necessari per fare ricorso al lavoro agile in un quadro di efficienza e di tutela dei diritti dei cittadini ad una adeguata qualità dei servizi, si sono creati i presupposti per dare avvio ad una prima fase transitoria di applicazione del Lavoro Agile ordinario tramite la sottoscrizione di accordi individuali, nelle more dell’adozione di ulteriori preannunciate disposizioni nazionali.

A questa prima fase transitoria è seguita, a decorrere dal 1 agosto 2022, l’effettiva messa a regime dell’istituto negli uffici regionali nell’ambito della percentuale massima del 30 % del personale che svolge attività smartabili, come previsto dal PIAO 2022-2024-Sezione 3.2 “Organizzazione del Lavoro Agile”, di cui alla DGR n. 761 del 29 giugno 2022.

La stabilizzazione del Lavoro Agile nel contesto organizzativo della Giunta regionale ha portato nel corso del 2022 alla presentazione di n. 824 domande, di cui n. 591 sono state autorizzate alla sottoscrizione del previsto accordo individuale (n. 29 relative a situazioni eccezionali temporanee), n. 187 non sono state autorizzate e n. 46 risultano ancora in sospeso o in corso di istruttoria, con una copertura di circa il 29% del personale che svolge attività smartabili.

Ora, con la sottoscrizione in data 16 novembre 2022 del nuovo CCNL Funzioni Locali 2019-2021, il quadro normativo di riferimento risulta ulteriormente modificato.

Il nuovo CCNL per il personale non dirigenziale distingue l’istituto del Lavoro Agile, di cui alla citata Legge n. 81/2017 (artt. 63-68), dalle altre forme di lavoro a distanza identificate come lavoro da remoto (artt. 68-70), con contestuale disapplicazione delle precedenti disposizioni contrattuali in materia di Telelavoro. In particolare, per “lavoro agile” si intende una possibile modalità di effettuazione della prestazione lavorativa finalizzata a conseguire il miglioramento dei servizi pubblici e l’innovazione organizzativa garantendo, al contempo, l’equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro, mentre per “lavoro da remoto” si intende l’esecuzione della prestazione lavorativa eseguita a distanza, con vincolo di tempo, nel rispetto dei conseguenti obblighi di presenza derivanti dalle disposizioni in materia di orario di lavoro, e con idonea postazione di lavoro in luogo diverso dalla sede dell’ufficio al quale il/la dipendente è assegnato/a.

Alla luce di quanto sopra, parallelamente ai lavori di predisposizione del nuovo PIAO per il triennio 2023-2025, la Direzione Organizzazione e Personale ha attivato un processo di aggiornamento e revisione della regolamentazione interna del Lavoro Agile di cui alla citata DGR n. 1833/2020, in quanto strumento strettamente connesso all’esecuzione delle strategie e degli obiettivi di sviluppo individuati nella programmazione triennale.

Tale processo è stato oggetto di condivisione con la RSU e le OO.SS. rappresentative della dirigenza e del personale del comparto, tramite formale confronto in ottemperanza a quanto espressamente disciplinato dall’articolo 5, comma 3, lettera l) del citato CCNL Funzioni Locali, di cui si è dato conto con nota di chiusura della Direzione Organizzazione e Personale prot. n. 69633 del 6 febbraio 2023, al fine di procedere con l’adozione del presente provvedimento da parte della Giunta regionale.

La nuova Disciplina regionale del Lavoro Agile (cd. Smart Working) e del Lavoro da remoto, di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, intende recepire innanzitutto le disposizioni definite per il comparto dal nuovo CCNL Funzioni Locali del 16 novembre 2022 nonché aggiornare la procedura di attivazione e gestione delle posizioni di Lavoro Agile e delle altre forme di lavoro a distanza (ex Telelavoro).

Si evidenzia che spetta al Direttore di Direzione o equiparata (ovvero al Direttore di Area in caso di dirigente), valutare le domande di Lavoro Agile del personale assegnato, verificata e attestata la sussistenza delle condizionalità individuate dalla normativa vigente:

  1. che lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile non pregiudichi in alcun modo o riduca la fruizione dei servizi a favore degli utenti;
  2. che venga garantita un’adeguata rotazione del personale che può prestare lavoro in modalità agile, assicurando la prevalenza, per ciascun lavoratore, dell’esecuzione in presenza;
  3. che l’accordo individuale da sottoscrivere definisca gli specifici obiettivi della prestazione resa in modalità agile, le modalità e i tempi di esecuzione della prestazione, le modalità e i criteri di misurazione della prestazione medesima, anche ai fini del proseguimento dello stesso Lavoro Agile;
  4. che non risulti essere stato accumulato lavoro arretrato oppure, ove necessario, sia stato previsto un piano di smaltimento.

In sintesi, per quanto riguarda il Lavoro Agile, a seguito del confronto con le OO.SS., sono state apportate le seguenti specifiche integrazioni:

  • esplicita non discriminazione e pari condizioni per i dipendenti regionali nell’applicazione dell’istituto;
  • finalità della disciplina anche a favorire processi motivazionali e di benessere psicofisico con conseguente miglioramento dello spirito di appartenenza all’organizzazione, delle relazioni tra colleghi e della qualità del lavoro;
  • inversione della metodologia di individuazione delle attività smartabili, in coerenza con la mappatura delle attività/procedimenti in essere;
  • impegno dell’amministrazione ad introdurre pratiche di digitalizzazione e dematerializzazione dell’attività lavorativa anche al fine di agevolare la fruizione dell’istituto del Lavoro Agile;
  • formazione per lavoratori agili valutabile ai fini delle progressioni economiche senza penalizzazioni anche in termini del riconoscimento della professionalità e della progressione di carriera;
  • possibile compensazione all’interno dell’Area di afferenza ed anche tra Aree delle percentuali di dipendenti cui può essere riconosciuto il Lavoro Agile;
  • superamento delle precedenti discipline assunte in materia, anche applicative.

Per quanto riguarda, infine, la quota massima di personale da adibire a Lavoro Agile, si evidenzia che il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) di cui alla recente DGR n. 97 del 30 gennaio 2023, ha previsto quale primo obiettivo del triennio 2023-2025 la sottoscrizione, su base volontaria, di accordi individuali ai sensi della Legge n. 81/2017 fino a un terzo (1/3) del personale che svolge attività smartabili senza pregiudizio alcuno nella tempistica e nei risultati.

Ciò consentirà ai Direttori responsabili maggiore flessibilità nella valutazione delle candidature. Potranno comunque essere valutate dal Direttore responsabile situazioni eccezionali debitamente documentate e temporalmente limitate che giustifichino il superamento della quota individuata dal PIAO.

In fase di monitoraggio dell’applicazione dell’istituto, in vista delle prossime annualità, l’Amministrazione si riserva di valutare ulteriori adeguamenti della quota sulla base del nuovo contesto organizzativo interno.

Con il presente provvedimento si propone inoltre la revisione della Disciplina del Telelavoro di cui all’Appendice della citata DGR n. 1833/2020, al fine di armonizzare la fattispecie al dettato del nuovo CCNL vigente che prevede altre forme di lavoro a distanza accessibili in alternativa al Lavoro Agile per il personale non dirigenziale, individuate come Lavoro da remoto presso il domicilio del dipendente oppure presso altre sedi concordate. Le postazioni di Telelavoro, domiciliari o satellitari, già assegnate a personale regionale in esecuzione della citata DGR n. 1833/2020 rientreranno nella regolamentazione del Lavoro da remoto e potranno essere rinnovate sulla base della Disciplina proposta con il presente provvedimento.

Analogamente a quanto definito in precedenza per il Telelavoro, per il Lavoro da remoto si prevede il mantenimento di un numero limitato di postazioni domiciliari/satellitari, con l’ausilio di dispositivi tecnologici messi a disposizione dall’Amministrazione, solo per le posizioni non gestibili nell’ambito del Lavoro Agile e/o che presentano particolari situazioni personali/familiari individuate dalla stessa Disciplina.

L’esecuzione del presente provvedimento è demandata alla Direzione Organizzazione e Personale, in collaborazione con la Direzione ICT e Agenda digitale per la parte connessa ad aspetti tecnico-informatici, le quali adotteranno le misure necessarie per adeguata diffusione delle nuove disposizioni anche tramite pubblicazione nel sito intranet del Personale Informa e nel sito web http://smartworking.regione.veneto.it.

Decorso un termine di 30 giorni dalla pubblicazione del presente provvedimento, si prevede il superamento delle precedenti discipline assunte in materia di Lavoro Agile, anche applicative.

L’Amministrazione si riserva, per il tramite del Segretario Generale della Programmazione, sentito anche il Comitato dei Direttori e con il supporto della Direzione Organizzazione e Personale, la definizione di ulteriori linee di indirizzo per garantire omogeneità di applicazione tra le strutture della Giunta regionale.

Si precisa, infine, che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Legge n. 81/2017, Capo II;

VISTO il D.L. n. 80/2021, art. 6 comma 6, convertito con modificazioni dalla Legge n. 113/2021;

VISTO il D.M. 8 ottobre 2021;

VISTO il CCNL Funzioni Locali sottoscritto il 16 novembre 2022;

VISTE le DDGR n. 938 del 14 luglio 2020, n. 1833 del 29 dicembre 2020, n. 58 del 26 gennaio 2021, n. 761 del 29 giugno 2022 e n. 97 del 30 gennaio 2023;

DATO ATTO che il Segretario Generale della Programmazione ha attestato che il Vicedirettore di Area, nominato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1082 del 09/08/2021, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti della Segreteria Generale della Programmazione;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare, esperite le previste fasi di confronto con le Organizzazioni sindacali, la Disciplina del Lavoro Agile e la Disciplina del Lavoro da remoto per gli uffici della Regione del Veneto-Giunta regionale di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, che sostituisce la precedente DGR n. 1833 del 29 dicembre 2020;
  3. di dare atto che il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) di cui alla DGR n. 97/2023 ha previsto quale primo obiettivo del triennio 2023-2025 la sottoscrizione, su base volontaria, di accordi individuali di Lavoro Agile fino a un terzo (1/3) del personale che svolge attività smartabili senza pregiudizio alcuno nella tempistica e nei risultati;
  4. di demandare al Segretario Generale della Programmazione, sentito anche il Comitato dei Direttori e con il supporto della Direzione Organizzazione e Personale, la definizione di ulteriori linee di indirizzo per garantire omogeneità di applicazione tra le strutture della Giunta regionale;
  5. di incaricare dell’esecuzione del presente provvedimento la Direzione Organizzazione e Personale, in collaborazione con la Direzione ICT e Agenda digitale, per la parte connessa ad aspetti tecnico-informatici, le quali adotteranno le misure necessarie per adeguata diffusione delle nuove disposizioni anche tramite pubblicazione nel sito intranet del Personale Informa e nel sito web http://smartworking.regione.veneto.it;
  6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_145_23_AllegatoA_497405.pdf

Torna indietro