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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 16 del 31 gennaio 2023


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1723 del 30 dicembre 2022

Interventi di prevenzione e contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Legge regionale 16 dicembre 1997, n. 41.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si procede, in via sperimentale, a sostenere, nell’ambito degli interventi di prevenzione e contrasto delle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere di cui alla Strategia nazionale LGBT+ 2022 – 2025, il Centro anti discriminazioni “Mariasilvia Spolato” del Comune di Padova.  

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La Costituzione italiana all’art. 3 stabilisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Il principio quindi della parità di trattamento e non discriminazione è riconosciuto in Italia come fondamentale per la realizzazione di una società aperta, coesa, inclusiva e sostenibile.

Tale principio è inoltre assolutamente in armonia con quanto, a livello europeo, è stato successivamente affermato dalla Carta dei diritti fondamentali e dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), documenti che ribadiscono che l'Unione mira in tutte le sue attività a combattere la discriminazione sulla base di diversi fattori, incluso l'orientamento sessuale, prendendo gli opportuni provvedimenti.

La normativa europea in materia di non discriminazioni, basata sull’assunto che la lotta contro le diseguaglianze nell'UE è una responsabilità condivisa che richiede un impegno congiunto e azioni a tutti i livelli di governo, è stata ulteriormente sostenuta da successive Risoluzioni, Direttive e Raccomandazioni tra cui, ad esempio, la Risoluzione sulla discriminazione in pubblico e sull'incitamento all'odio nei confronti delle persone LGBTI, adottata dal Parlamento europeo il 18 dicembre 2019, la prima Risoluzione sui diritti delle persone intersessuali del 14 febbraio 2019 e la Risoluzione dell'11 marzo 2021 con la quale il Parlamento europeo ha invece proclamato l'Unione europea come zona di libertà per le persone LGBTIQ.

In ambito europeo, inoltre, la Commissione europea nel novembre 2020 ha approvato la prima Strategia dell'UE per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020 – 2025, al fine di intensificare il proprio impegno per realizzare l’uguaglianza, la parità di trattamento e la non discriminazione. La Strategia si basa sulla visione di un'Europa in cui le persone, nel rispetto delle differenze, sono uguali e libere di vivere pienamente la propria vita indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, identità/espressione di genere o caratteristiche sessuali. La Commissione ha adottato un approccio mainstream, integrando la lotta contro le discriminazioni LGBT+ in tutte le politiche dell’UE, in considerazione del fatto che spesso la discriminazione è multidimensionale e “solo un approccio intersezionale può aprire la strada a cambiamenti sostenibili e rispettosi nella società”.

In attuazione di tale documento l’Italia ha adottato la Strategia nazionale LGBT+ 2022 – 2025, documento preceduto dalla Strategia nazionale LGBT 2013 – 2015 e nel 2020 dal Programma per la prevenzione ed il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

La Regione del Veneto, a partire dal proprio Statuto, afferma sia il suo ruolo di garante dei diritti inviolabili, doveri e delle libertà fondamentali dell’uomo, riconosciuti dalla Costituzione e dalle fonti del diritto europeo e internazionale sia di promotore della partecipazione e dell’integrazione di ogni persona nei diritti e nei doveri, contrastando pregiudizi e discriminazioni. Si afferma inoltre che l’impegno a rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei suoi abitanti, impediscono il pieno sviluppo della persona e la partecipazione alla vita sociale ed economica della comunità.

Tale ruolo della Regione si è esplicitato anche attraverso diverse leggi tra le quali le leggi regionali 30 marzo 1988, n. 18 “Interventi regionali per la promozione di una cultura di pace”, 16 dicembre 1999, n. 55 “Interventi regionali per la promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà” e legge regionale 21 giugno 2018, n. 21 “Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile” orientate all’affermazione, promozione e tutela dei diritti umani; la Legge regionale 16 dicembre 1997 , n. 41 “Abuso e sfruttamento sessuale: interventi a tutela e promozione della persona” che definisce il quadro all’interno del quale la politica regionale agisce per la tutela e la promozione della persona, della famiglia e della comunità locale, a fronte dei fenomeni di abuso e di sfruttamento sessuale; la legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne” che promuove, nei confronti delle donne vittime di violenza, interventi di sostegno volti a consentire di ripristinare la propria inviolabilità e il pieno godimento dei diritti umani fondamentali alla vita, alla dignità, alla libertà, alla sicurezza e all’integrità fisica e psichica.

In questo contesto normativo europeo, nazionale e regionale tuttavia molte persone LGBT+ vivono una condizione di fragilità dovuta all’allontanamento dai nuclei familiari a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere e alle conseguenti difficoltà a trovare un alloggio in cui vivere e un lavoro con il quale sostenersi.

Il sondaggio dell’Eurobarometro 2019 ha infatti evidenziato che l’Italia si colloca sotto della media europea quanto a grado di inserimento sociale delle persone LGBT+ e percezione delle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

Tali dati sono confermati anche dal Rainbow Report pubblicato da ILGA EUROPE 2020 in occasione della Giornata Internazionale contro l’omotransfobia, che colloca il nostro Paese al 35° posto rispetto all’avanzamento dei diritti delle persone LGBT+.

Inoltre la FRA (Fundamental Rights Agency) ha pubblicato nel maggio 2020 un report dal quale emerge che solo il 39% del campione ha dichiarato di esprimere in pubblico la propria identità; il 28% ha dichiarato di aver subito discriminazioni sul luogo di lavoro, il 32% di aver subito negli ultimi cinque anni almeno un episodio di violenza. Altro dato rilevante è che solo il 16% del campione intervistato ha denunciato alle forze dell’ordine episodi che li hanno interessati sotto tali profili.

Infine l’emergenza sanitaria vissuta negli ultimi anni ha, inoltre, posto in evidenza la carenza di risposta al problema delle persone LGBT+ prive di idonea sistemazione alloggiativa o costrette a convivere in contesti violenti e/o maltrattanti, il tutto aggravato da assenza di lavoro.

Al fine di fornire una tutela concreta alle persone LGBT+  che, per il loro orientamento sessuale e/o identità di genere, subiscono violenza, anche familiare, o vengono allontanate da casa, ed in generale alle persone LGBT+, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità – Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica, con Decreto del 10 marzo 2021, ha pubblicato un Avviso per selezionare progetti in grado di dare sostegno e aiuto e, al contempo, di rispondere alle istanze abitative delle stesse e di favorire percorsi di inserimento lavorativo. Con il citato Avviso si è inteso, quindi, promuovere la realizzazione e la diffusione dei servizi a tutela delle persone LGBT+ – Centri contro le discriminazioni/Case di accoglienza – su tutto il territorio nazionale, anche mediante accordi con gli enti regionali e locali.

Per il territorio veneto, è risultato assegnatario di finanziamento il Centro antidiscriminazioni “Mariasilvia Spolato”, realizzato dall’Ufficio politiche delle pari opportunità, politiche di genere e diritti civili del Comune di Padova che opera in collaborazione con le associazioni Arcigay Tralaltro Padova Aps, Sat Pink Aps e Boramosa Aps. Il Centro Spolato è un servizio del Comune di Padova che si occupa di accoglienza, consulenza, sostegno, protezione a favore di persone LGBT+, vittime di discriminazioni, maltrattamenti, violenze e abusi e, a partire dal 2 maggio 2022, dopo un’accurata attività di sensibilizzazione della cittadinanza onde informarla della presenza del Centro, ha avviato l’operatività dei propri servizi.

I servizi avviati dal Centro sono i seguenti: supporto psicologico; consulenza legale; supporto migranti LGBT+; lavoro e abitare.

Nel periodo di prima attività, il Centro ha registrato 35 accessi. I dati raccolti riportano che la maggior parte dell’utenza si colloca nella fascia d’età 18-25 (34,3%); il 65,7 % è stato indicato invece come “utente potenziale del centro” ossia colui /colei in prima persona si è rivolto/a al Centro Spolato (recandosi fisicamente o a distanza) e che in prima persona ha ritenuto di essere stato/stata vittima di un atto per cui ha richiesto l’intervento del Centro. Interessante è rilevare che l’11,4 % sono invece gli utenti giunti allo Sportello su indicazione di altri servizi del territorio (forze dell’ordine, altre associazioni, ecc.), a testimonianza che, seppur in breve tempo, il Centro ha attivato una buona campagna informativa. Relativamente alla provenienza geografica, è stato registrato un 40% di provenienza italiana e un altro 40% di Paesi extra UE. Infine, in merito alla tipologia di bisogno espressa, la maggior parte è stata di natura "legale" (36,7%), seguita da quella di natura "psicologica" (24,5%), da quella attinente al piano "intercultura" (20,4%), al piano "abitare-lavoro" (14,3%) e, da ultimo, a quella inerente alla "salute sessuale" (4,1%).

I dati analizzati, seppur circoscritti a un periodo di tempo limitato, dimostrano che vi è la necessità di avere un punto di riferimento che possa fungere da sportello di ascolto con, all’interno, una serie di servizi diversificati a seconda delle esigenze, delle necessità e dei bisogni della cittadinanza.

Al fine di contribuire a garantire la funzionalità di un punto di riferimento per le persone LGBT+ sul territorio veneto, che possa fungere da punto di osservazione del fenomeno in Veneto tale da fornire dati e informazioni alla Regione che favoriscano la conoscenza delle esigenze e necessità reali e poter così contribuire all’avvio di un sistema regionale di Centri contro le discriminazioni e di specifiche Case di accoglienza, la Legge regionale 14 dicembre 2022, n. 29 “Variazione al Bilancio di previsione 2022-2024 della Regione del Veneto” ha stanziato sul capitolo  61460 “Interventi a tutela e promozione della persona per contrastare l’abuso e lo sfruttamento sessuale ( L.R. 16/12/1997, n. 41)” risorse per complessivi Euro 25.000,00.

Alla luce di quanto sopra riportato, si propone di destinare l’importo di Euro 25.000,00 al Centro anti discriminazioni “Mariasilvia Spolato” del Comune di Padova per l’attività di accoglienza e sostegno per le persone LGBT+ , con la funzione di punto di osservazione regionale. Il Comune di Padova possiede un’esperienza pluridecennale nella realizzazione di azioni di promozione e tutela dei diritti umani che garantiscono l’efficacia degli interventi. Nella gestione del Centro si avvale, come sopra riportato, della collaborazione dell’associazione Arcigay Tralaltro Padova APS, dell’Associazione Boramosa APS e dell’Associazione Sat Pink APS, enti che garantiscono una pluriennale esperienza e adeguata competenza e professionalità in queste tematiche e, con i quali, è stata costituita il 3 dicembre 2021, specifica Associazione Temporanea di Scopo (ATS).

Per quanto sopra esposto si determina in Euro 25.000,00 l’importo massimo dell'obbligazione di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo 61460 denominato “Interventi a tutela e promozione della persona per contrastare l’abuso e lo sfruttamento sessuale (L.R. 16/12/1997, n. 41)”, del Bilancio di previsione 2022-2024, esercizio 2022.

La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa di cui al precedente paragrafo, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza.

Si propone, inoltre, di erogare al Comune di Padova il suddetto importo ad esecutività del conseguente decreto d’impegno per poter avviare tempestivamente l’attività di accoglienza e sostegno per le persone LGBT+, con la funzione di punto di osservazione regionale.

La U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile è incaricata dell’esecuzione del presente atto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs 23 giugno 2011, n. 118 e il successivo D.Lgs 10 agosto 2014, n. 126;

VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.

VISTE la L.R. n. 41/1997; n. 39/2001; n. 29/2022 e s.m.i.; n. 36/2021;

VISTO l’articolo, 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

VISTA la DGR n. 42/2022;

delibera

  1. di approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di destinare al Centro antidiscriminazioni “Mariasilvia Spolato” del Comune di Padova la somma di Euro 25.000,00 per l’attività di accoglienza e sostegno per le persone LGBT+, con la funzione di punto di osservazione regionale al fine di raccogliere e fornire dati e informazioni alla Regione che favoriscano la conoscenza delle esigenze e necessità reali contribuendo all’avvio di un sistema regionale di Centri contro le discriminazioni e di specifiche Case di accoglienza;
  3. di determinare in Euro 25.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 61460 “Interventi a tutela e promozione della persona per contrastare l’abuso e lo sfruttamento sessuale ( L.R. 16/12/1997, n. 41)” del Bilancio di previsione 2022-2024;
  4. di dare atto che la Direzione Servizi sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente disponibilità;
  5. di erogare al Comune di Padova il suddetto importo ad esecutività del conseguente decreto d’impegno per poter avviare tempestivamente l’attività di accoglienza e sostegno per le persone LGBT+, con la funzione di punto di osservazione regionale;
  6. di incaricare il Direttore dell’Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile dell’esecuzione del presente provvedimento, riservando al medesimo la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei procedimenti derivanti dall’adozione della presente deliberazione;
  7. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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